lunedì, giugno 29, 2020

Get Back. Dischi da (ri)scoprire



Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta. Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back

Questo mese uno sguardo ad alcuni album di Black Music dei 70 che guardavano all'impegno socio politico.



SYL JOHNSON - Is It Because I'm Black?
Superlativo album funk soul del 1970 dalle istanze impegnate, vedi l'iconica title track in cui si chiede se quello che gli capita è "solo perché sono nero?".
C'è anche una grande versione di "Come together" dei Beatles e un'altra canzone come "Talking about freedom" che definisce i contorni del suo approccio lirico.
Uno che ha suonato in precedenza con Magic Sam, Billy Boy Arnold, Junior Wells, Howlin' Wolf e Jimmy Reed.
Album stupendo.



CURTIS MAYFIELD - There's No Place Like America Today
L'iconica, ironica, copertina che titola quanto l'America sia il miglior posto in cui vivere, a fronte di una fila di persone probabilmente disoccupate, sovrastate da un cartellone con la classica famiglia bianca in viaggio per una vacanza, riassume parte del contenuto dell'album. Una riflessione sui mali degli States di metà anni 70, tra diffusione delle armi (con la solita trafila di morti, prevalentemente neri) a riflessioni sulla miseria nelle città.
Non é il miglior Mayfield ma l'album è ancora ad altissimi livelli e la sua classe immutata.



O'JAYS - Ship Ahoy
Nel 1973 anche gli O' Jays (già famosi per il classico “Love train”) si indirizzano verso tematiche dai connotati politici e impegnati (alternati a superbe love songs) in un concept sullo schiavismo.
Rhythm and blues, funk, cupi brani gospel soul sono un sofferto specchio della black music dei primi 70’s.



BILLY PAUL - 360 Degrees
Ottimo mellow soul targato 1972 in cui é contenuta la controversa funk song "Am I Black Enough for You?" che venne boicottata da molte radio per il messaggio troppo esplicito e che gli attirò numerose critiche per essersi discostato troppo dal solito sound e testi più spensierati.
Lo stesso Billy Paul rimarcò che il brano gli venne imposto dalla casa discografica per essere al passo con i tempi in cui tanti incidevano canzoni più impegnate. Rimane comunque un album gradevolissimo.

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