lunedì, luglio 31, 2017

Luglio 2017. Il meglio



Foto da www.tarkus-magicmac.blogspot.it

Un elenco già lungo di nomi si affaccia già tra i candidati al top del 2016.
Gospelbeach, Paul Weller, Stone Foundation, Charlatans, The Ride, Little Barrie, Strypes, Don Bryant, Godfathers, Sleaford Mods, Como Mamas, Songhoy Blues, Sinkane, Juliana Hatfield, Gemma & the Travellers, Ani Di Franco, Kevin Morby, Neville Staple, Will Sessions tra gli stranieri, Edda, Cut, Julie's Haircut, Senzabenza, Cesare Basile, Diplomatics, Don Antonio, Gang, Strato's, Five Faces, Todo Modo, Love Thieves tra gli italiani.


ASCOLTATO

STRYPES - Spitting image
Terzo album e nuovo passo evolutivo verso un sound sempre più personale che conserva il gusto 60’s dei ma si sposta dalle parti di quelle atmosfere che furono care a nomi come Elvis Costello, Joe Jackson, Undertones degli esordi.
Anche Arctic Monkeys, un po’ del sempre amato rhythm and blues e sapori dal mod revival del 1979 (Jam, Merton Parkas, Secret Affair).
Brani di grande spessore compositivo, splendidi i suoni, grande groove.
Album eccellente (dopo il deludente precedente).

CHILDHOOD - Universal high
Molto bello il nuovo album della band di Brixton.
"Universal high" parla quel linguaggio easy soul caro agli Style Council, Isley Bothers, addirittura Curtis Mayfield.
Un tocco di funk tanto pop e un groove delizioso.

COOKIN ON 3 BURNERS - Lab Experiments Vol.1: Mixin' Il trio australiano firma il quinto album come sempre a base di Hammond Funk (strepitosa la cover strumentale di "Enter Sandman" dei Metallica), tocchi Northern Soul e soul (nei tre brani cantati da altrettante ospiti).
Album fresco e gustoso.

SONGHOY BLUES - Resistance
Poderoso secondo album per la band del Mali. Afro funk, hard prog rock, african soul, reggae, ritmiche travolgenti, brani anfetaminici, chitarre desert, cambi di tempo improvvisi.
In un brano ospitano Iggy Pop !
Notevole, tra i migliori momenti dell'anno.

FREAK ANTONI - Freak Out
“Freak-Out”è l'ultimo Cd di Freak Antoni prodotto da Fabrizio Federighi con al pianoforte la compagna Alessandra Mostacci, che ha composto anche le musiche.
Un Freak inedito o quasi, alle prese con brani malinconici, arrangiati con il solo appoto del piano e di varie basi elettroniche.
Su tutto la sua inconfondibile voce. Ci sono anche le rivisitazioni di "Gelati" e "Sono un ribelle mamma" degli Skiantos e "Una brava ragazza" di Tenco. Un ulteriore rammarico per la prematura scomparsa.

PICKWICK - LoveJoys
Secondo album per la band di Seattle. Soul rock, qualche tocco funk, voce in falsetto, ottimo groove.
Niente di straordinario ma un buon disco "black".

MAGIC CIGARETTES - Cooked up special
Secondo album per la band trentina e convincente immersione in atmosfere 60's che spaziano dal garage alla psichedelia.
Ma è soprattutto un viaggio nel miglior freakbeat tardo 60's tra Creation, Chocolate Watch Band ma con echi West Coast alla Love e un'impronta cupa che rende il tutto piuttosto originale e personale. Il sound è ruvido e aspro soprattutto nel pirotecnico finale di "Panc" che riporta a un mix tra Miracle Workers e primi Dream Syndicate.

MICK JAGGER "England lost" / "Get a grip"
Un singolo a sorpresa con due discreti ma nulla più brani di heavy funk in cui parla dei problemi dell'Inghilterra tra immigrazione, scandali etc etc.
Niente di particolare o di sostanziale: https://www.youtube.com/watch?v=98gj0z0RkXE&list=PL8r1f6KgyXQ-l20LWcIZwJpMUTidnK-WQ&index=1

ASCOLTATO ANCHE :
LITTLE STEVEN (ottimo album di rock soul), SHEER MAG'S (punk acido e voce femminile stridula. Efficace), BROKEN SOCIAL SCENE (pop, rock, wave, tante cose ma non particolarmente interessante), PETER PERRETT (l'ex Only Ones con un album Lou Reediano, non male), WAXATCHEE (cantautorato femminile aspro ma non troppo. Trascurabile), BEDOUINE (di origine siriana, un bel folk pop molto gradevole), LANA DEL REY (se soffrite d'insonnia è l'album ideale per addormentarvi in 5 minuti)

LETTO

IGNAZIO SILONE - Fontamara
Capolavoro della letteratura italiana, stile asciutto e drammatico ma che sa essere ironico e amaramente ilare.
E ci ricorda, in tempi bui in cui qualcuno ha nostalgia di tempi ancora più bui, la vera faccia del fascismo, al servizio dei padroni e dei potenti, a discapito dei poveri e degli ultimi.

GABRIELE FINOTTI - Orzorock XX - 20 edizioni di musica in Trebbia
Per festeggiare i 20 anni di Orzorock, consolidato e mitico festival piacentino che si svolge sulle rive del fiume Trebbia, il suo ideatore guida Gabriele Finotti ne ripercorre la storia, edizione per edizione con dati, dettagli, aneddoti, testimonianza. Ogni riga trasuda passione totale, assoluta, amore per la musica, attraverso spontaneità e urgenza.
Lunga vita !!!

GIL SCOTT HERON - Last Holyday - A memoir
MARCUS BARAM - Gil Scott Heron: Pieces of a man

Due letture "di lavoro" in preparazione alla riedizione di "The bluesologist" su Gil Scott Heron" in uscita a marzo 2018.

VISTO

FANTASTIC NEGRITO - Villa Medicea - Poggio a Caiano (Prato) 17 luglio
I dettagli li potrete leggere nel numero di settembre di Classic Rock Italia.
Per ora posso dire che il concerto di FANTASTIC NEGRITO (Fantastic Negrito) nello splendido scenario della Villa Medicea di Poggio A Caiano (Prato) è stato uno dei più travolgenti e intensi degli ultimi anni. Un mix di Gil Scott Heron, James Brown, Gun Club, Violent Femmes, John Lee Hooker, Skip James, Jack White, Led Zeppelin, Curtis Mayfield, Screaming Jay Hawkins.
....people decides....

KAMASI WASHINGTON - Bologna - Botanique 19 luglio
Spettacolare e spaziale esibizione di KAMASI WASHINGTON in un affollato "Botanique" a Bologna.
Nonostante i prezzi non particolarmente modici (25 euro) sono centinaia e centinaia le persone che accorrono a verificare lo spessore, talvolta discusso, del saxofonista californiano.
In molti lo considerano una nuova stella del jazz, c'è chi lo ha liquidato come manierista e derivativo.
Ebbene io, che so poco di jazz e vado a sensazioni, anima e cuore, sono rimasto estasiato, conquistato, stordito da tanta bellezza.
Non solo estetica, non solo tecnica (musicisti incredibili, Brandon Coleman alle tastiere pauroso, i due batteristi pazzeschi, bravo pure il padre di Kamasi al sax tenore) ma soprattutto emotiva.
Kamasi accentua il lato funk jazz, le ritmiche sono serrate, solo raramente si abbandona a immersioni nello spiritual jazz. Un tripudio di incastri sonori di eccellenza totale.
"Change of the guard" e Rhythm changes" da "The epic" i migliori momenti.
Non concede bis ma va bene così.

FESTIVAL BEAT 1-2 luglio
GRAHAM DAY and the FOREFATHERS ha cancellato tutti (tra brani dei Prisoners come "Love me lies" e "Melanie", di Solarflares come "You want blood" e un finale con una deragliante "Hush"). Suona rauco, duro, minimale, primitivo.
Voce pazzesca, attitudine totale.
ARCHIE & the BUNKERS sono due minorenni che fanno garage punk con tastiera e batteria, coverizzano Dead Boys e Stooges, sembrano gli Screamers o i Suicide in speed e spaccano anche loro.
Gli altri gruppi (dai Mummies ai Rippers): alcuni ottimi altri meno.

SERGIO CAMMARRIERE - Gragnano (PC) 12 luglio
Non ho mai seguito più di tanto la sua carriera (nè la seguirò in futuro) ma il suo concerto con quartetto jazz al seguito è molto piacevole, tra ritmi jazz, samba, latini con una band bravissima che si concede assoli eccellenti.

IN CANTIERE

** Il 20 agosto a PESARO presento i libri su Ray Charles e Paul Weller al Garden Artfest 2017 nel Parco Orti Giuli.
https://www.facebook.com/events/467188636991828/
** Il 28 settembre al Melville di San Nicolò (Piacenza) presentazione "Soul Books" con Eddy Cilìa e Carlo Bordone.
** Il 03 ottobre alla Libreria Irnerio di Bologna presentazione "Soul Books"
** Paul Weller arriva il 10, 11 e 12 settembre a Bologna, Genova, Milano.
** I Madness il 28 ottobre a Bergamo e il 29 a Padova.
** Michael Kiwanuka il 17 novembre a Parma.

E ancora Il Senato che potrebbe tornare live entro la fine dell'anno, la riedizione della biografia su GIL SCOTT HERON a marzo con relativo tour di presentazione, due o tre libri su cui lavorare, un doc film etc etc...stay in touch.

sabato, luglio 29, 2017

La scala inamovibile del Sacro Sepolcro



La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post
:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo

A Gerusalemme, appoggiata ad una finestra del Santo Sepolcro, c'è una scala di legno inamovibile.

Non si conosce chi l'abbia messa lì ma le prime notizie della sua presenza risalgono al 1.757 anche se una litografia del 1.728 ce la mostra al solito posto.
Inamovibie perchè nulla si può toccare nel Sacro Sepolcro senza il consenso delle sei correnti religiose che hanno a che fare con l'edificio per non alterare lo STATUS QUO.

Ad esempio ne nacque un conflitto verbale tra la Chiesa Ortodossa Greca e quella Apostolica Armena su chi potesse o dovesse occuparsene.
E'stata brevemente rimossa solo due volte, nel 1997 e nel 2009 ma velocemente rimessa al suo posto all'insorgere di vari problemi e proteste tra le varie correnti religiose.

Classic Rock



Nel nuovo numero di CLASSIC ROCK ho scritto parecchio:

in uno speciale sul PAUL MC CARTNEY solista dei suoi album "Choba CCCP", "Driving rain", "Run devil run", "Flaming pie", "New".
Recensisco poi "CHUCK" di CHUCK BERRY, "Witness" di BENJAMIN BOOKER, "Another summer" dei GOSPELBEACH e la compilation "Chicago play the Stones".
Nella rubrica ROUND UP ITALIA parlo degli album degli Horrible Snack, di Carlo Barbagallo, degli Alley, degli Skom e dei Bang Bang Vegas.

Su LIBERTA' riprendo a scrivere a metà agosto.

venerdì, luglio 28, 2017

Get Back. Dischi da (ri)scoprire



Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back

ELECTRIC FRANKESTEIN - What me worry?
Un dimenticato album solista di PAOLO TOFANI degli Area che raccoglie nastri incisi qualche anno prima (nel 1972, anno in cui rifiutò l'offerta di Brian Ferry e Brain Eno di unirsi al loro nuovo gruppo, i Roxy Music !!!)).
Paolo suona tutto tra brani acidi e psichedelici, momenti quasi glam e la nota capacità tecnica che ne fa uno dei migliori chitarristi italiani di sempre.
Un album ancora interessante e particolare.

BOBBY KEYS - Bobby Keys
Sax dei Rolling Stones ma anche di John, Ringo e George, Joe Cocker, Clapton, Marvin Gaye, presente alla session del 1974 a L.A. con John Lennon e Paul McCartney.
Una figura di primo piano del classic rock, compagno di vizi di numerose star.
Nel 1972 si concede un album solista e con lui ci sono George Harrison, Ringo Starr, Nicky Hopkins, Eric Clapton, Jack Bruce e probabilmente qualche altro nome eccellente non accreditato.
Lavoro strumentale che spazia tra rock, momenti più soul, un po' di blues, senza mai diventare particolarmente interessante purtroppo e restando in un anonimato "dorato". Giusto una curiosità.

ZOOT MONEY BIG ROLL BAND - Were you there ?
La grande band dei 60s' ha lasciato solo due (pregevoli) album, "It should been me" e "Live at Klook's Kleek", sufficenti a farne uno dei nomi più rappresentativi (con Georgie Fame e Graham Bond) della scena rhythm and blues "bianca" del tempo, seguitissima dai mods.
E' riemerso anni dopo questo altro stupendo live con 19 brani registrati nel 1966 e che coglie al meglio quello che era un concerto della band all'epoca. Un sacco di cover (da Marvin Gay a Ray Charles), qualche originale ma soprattutto una verve e un'energia comune a pochi. Zoot Money furoreggia all'organo, alla voce troviamo spesso Herbie Goins, alla chitarra il giovane Andy Summers, futuro Police.

MICKEY STEVENSON - Here I am
Compositore, dirigente e produttore della Motown (co autore di brani come "Dancing in the streets", "Uptight", "Devil with the Blue Dress On" (che portò al successo Mitch Rider), ""Stubborn Kind of Fellow", nel 1972 si prese la soddisfazione di un album tutto suo. E che album ! Soul di sofisticata fattura, ottima voce, brani di prima qualità (tra cui una versione eccellente di "Rocky Racoon" dei Beatles).
Ottimo e consigliato.

mercoledì, luglio 26, 2017

Astrid Kirchherr with the Beatles - Bologna



Mostra molto bella e imperdibile per ogni fan dei Beatles in scena a Bologna.

Retrospettiva che ripercorre i giorni di Amburgo dei Fab Four (ai tempi Five con Pete Best e Stu Sutcliffe) attraverso gli scatti della fotografa Astrid Kirchherr.

Sguardi adolescenziali, quasi infantili, foto intensissime e commoventi, esaltate dal grande formato e da un'illuminazione riuscitissima.
Stringe il cuore la session scattata nel loft di Stu, fidanzato di Astrid, morto poco tempo prima, con lo sguardo sconsolato di John.
La band e la Kirchherr rimasero legati da profonda amicizia e si ritrovarono spesso insieme. Fu l’unica fotografa ammessa sul set di “Hard Day’s Night” da cui sono prese alcune immagini inedite.

Completa la mostra l'esposizione di alcuni pezzi rarissimi forniti dal collezionista piacentino Alberto Dosi, possessore di oltre 1.000 dischi dei Beatles.

Di Astrid il blog aveva già parlato qui: http://tonyface.blogspot.it/2015/08/astrid-kirchherr.html

Orari
Martedì, Mercoledì, Venerdì, Sabato, Domenica: 11-19
Giovedì: 11-22

Sede
Palazzo Fava
via Manzoni 2, Bologna

Peter Gabriel - s/t (Melt)



Rock goes punk è una rubrica che esplora in una serie di post gli album di gruppi provenienti dal rock (più o meno) classico e che furono influenzati da punk e new wave. Dopo i primi due album solisti di Iggy Pop, "The idiot" e "Lust for life" del 1977 e la trilogia di Lou Reed il 1978 e il 1979 "Street hassle", "Take no prisoner" e "The bells", Marianne Faithfull e "Broken english" Nico e "Drama of exile", John Cale e "Sabotage", "Exposure" di Robert Fripp, "Nadir's Big Chance" di Peter Hammill, tocca oggi al terzo album di PETER GABRIEL, omonimo ma conosciuto come "Melt"

I precedenti post qui:
http://tonyface.blogspot.it/2017/05/iggy-pop-idiot-lust-for-life.html

Se i primi due album solisti dell'ex leader dei Genesis conservavano caratteristiche legate al passato o comunque conformi a sonorità rock più o meno classiche, con il terzo lavoro del 1980 (che ancora una volta non ha titolo anche se è conosciuto come"Melt" e corredato da una sempre stupenda copertina a cura della Hipgnosis) passa a una dimensione più vicina a quanto accade da un po' nella scena musicale internazionale.

Ad aiutarlo il solito Robert Fripp, l'ex sodale Phil Collins, Paul Weller in un brano e uno stuolo di altri collaboratori.

I suoni sono fratelli di certa new wave elettronica e tribale, spesso duri, pulsanti e ossessivi, i testi diventano impegnati (in "Biko" e "Games without frontiers"), il tono generale è moderno e avanguardistico.
Rimarrà il suo capolavoro insuperato.

BIKO
https://www.youtube.com/watch?v=luVpsM3YAgw

NO SELF CONTROL
https://www.youtube.com/watch?v=3yEcTB2va5E

GAMES WITHOUT FRONTIERS
https://www.youtube.com/watch?v=95SWMqzM_Sg

martedì, luglio 25, 2017

Jawbone



Sempre difficile fare un film sul pugilato.
Lo schema è spesso il solito: duri allenamenti e combattimento sanguinoso e grand guignolesco che finisce con il protagonista a pezzi ma vincitore.

Non sfugge alla regola JAWBONE di Thomas Q. Napper e scritto (e interpretato, già attore della serie TV "This is England" e in tanto altro) da Johnny Harris.
Nel film è Jimmy McCabe, ex pugile, una vita rovinata dall'alcool che prova a rientrare nel giro ma trova solo un combattimento clandestino.
Combattendo per ritornare ad essere in forma e contro la dipendenza troverà la vittoria e la forza per provare ad uscire dall'alcolismo.
Film molto crudo, diretto e tipicamente brit.

La colonna sonora di PAUL WELLER, elettronica, cupa e poco orecchiabile si adatta benissimo ai colori lugubri della vicenda.
Consigliato.

https://www.youtube.com/watch?v=ppBlSpdVlEA

lunedì, luglio 24, 2017

Global Music Report 2017 - Il vinile



Qualche dato sulla musica nel mondo nel 2016.
La crescita dei ricavi globali è stata + 5.9%,i ricavi derivati dal digitale 50% (con una crescita del 17.7%). La crescita dei ricavi steaming + 60.4%. Il supporto fisico è calato del 7.6%, - 20.5% i ricavi del download.

MERCATI per VENDITE VINILE

1) USA 17.2 milioni di copie (28% sul mercato fisico)
2) INGHILTERRA 4.2 (14%)
3) GERMANIA 3.5 (7%)
4) FRANCIA 1.6 (7%)
5) GIAPPONE 1.6 (1%)
6) CANADA 1.5 (22%)
7) OLANDA 1.4 (22%)
8) ITALIA 0.8 (11%)
9) AUSTRALIA 0.7 (14%)
10) COREA DEL SUD 0.5 (7%)

La crescita del vinile è stata registrata in quarantanove mercati del mondo, a fronte di soli tre piccoli mercati in cui si registra un calo.
Dopo 10 anni successivi di crescita il vinile rappresenta il 10.5% di tutte le vendite fisiche nel 2016 e il 3.6% dei ricavi totali nel mondo.
Ci sono indicazioni di un collegamento diretto tra la crescita della vendita dei vinili e la crescita dello streaming.
Le vendite dei vinili sono cresciute fortemente in paesi come Danimarca, Australia, Norvegia, Corea del Sud, in concomitanza con la progressiva diffusione dello streaming.

sabato, luglio 22, 2017

Libertà



Domani sul quotidiano di Piacenza LIBERTA' nell'inserto "Portfolio" diretto da Maurizio Pilotti nella rubrica "La Musica Ribelle" scrivo delle CANZONI dell'ESTATE, del fenomeno del Firmacopi In Store e di VIRGILIO SAVONA.

Nella foto il numero della scorsa settimana.

venerdì, luglio 21, 2017

Ignazio Silone - Fontamara



Capolavoro della letteratura italiana, stile asciutto e drammatico ma che sa essere ironico e amaramente ilare in un contesto di devastazione, violenza, soprusi, povertà assoluta.
E ci ricorda, in tempi bui in cui qualcuno ha nostalgia di tempi ancora più bui, la vera faccia del fascismo, al servizio dei padroni e dei potenti, a discapito dei poveri e degli ultimi.

L'asino irragionevole ha bisogno di una certa quantità di paglia.
Tu non puoi ottenere da lui ciò che ottieni dalla vacca o dalla capra o dal cavallo.
Nessun ragionamento lo convince.
Nessun discorso lo muove.
Ma il cafone invece ragiona, il cafone può essere persuaso.
Può essere persuaso a digiunare, può essere persuaso a dare la vita per il suo padrone. Può essere persuaso ad andare in guerra.
Può essere persuaso che nell'altro mondo c'è l'inferno benchè lui non l'abbia mai visto. Vedete le conseguenze.
Guardatevi intorno e vedete le conseguenze.
Un essere irragionevole non ammette il digiuno.
Dice: se mangio lavoro, se non mangio non lavoro.
O neppure lo dice, perchè così ragionerebbe ma per naturalezza così agisce.

giovedì, luglio 20, 2017

Kamasi Washington Bologna 19 luglio 2017 Botanique



Spettacolare e spaziale esibizione di KAMASI WASHINGTON in un affollato "Botanique" a Bologna.
Nonostante i prezzi non particolarmente modici (25 euro) sono centinaia e centinaia le persone che accorrono a verificare lo spessore, talvolta discusso, del saxofonista californiano.
In molti lo considerano una nuova stella del jazz, c'è chi lo ha liquidato come manierista e derivativo.

Ebbene io, che so poco di jazz e vado a sensazioni, anima e cuore, sono rimasto estasiato, conquistato, stordito da tanta bellezza.
Non solo estetica, non solo tecnica (musicisti incredibili, Brandon Coleman alle tastiere pauroso, i due batteristi pazzeschi, bravo pure il padre di Kamasi al sax tenore) ma soprattutto emotiva.

Kamasi accentua il lato funk jazz, le ritmiche sono serrate, solo raramente si abbandona a immersioni nello spiritual jazz. Un tripudio di incastri sonori di eccellenza totale.
"Change of the guard" e Rhythm changes" da "The epic" i migliori momenti.
Non concede bis ma va bene così.

lunedì, luglio 17, 2017

Carmen Villani



Personaggio poliedrico e molto particolare, CARMEN VILLANI è spesso ricordata prevalentemente per il periodo cinematografico con film riconducibili al genere "sexy" (per quanto, visti oggi, castigatissimi) ma che si mosse in ambito musicale, tra 60's e 70's, con brani molto interessanti.
Purtroppo i progetti più intriganti non ebbero fortuna.

Debutta giovanissima vincendo a 15 anni vince il Festival di Castrocaro con un brano di Lelio Luttazzi, Quando una ragazza (a New Orleans). Dopo un paio di singoli viene notata da Fred Buscaglione che la ingaggia nel suo gruppo, gli Asternovas ma la scomparsa del cantante nel 1960 interrompe la possibile collaborazione.

Ma la sua carriera esplode poco dopo con una serie di brillanti 45 giri, spesso intrisi di beat e rhythm and blues, da ""Congratulazioni a te" del 1964, ""Baby love" (ottima cover in italiano del brano delle Supremes), B Side de "La verità" del 1965, "Anche se mi vuoi" e la divertente "Passa il tempo" del 1966.
Il grande successo nel 1966 arriva con la stupenda, un classico, "Bada Caterina" scritta da Armando Travaioli con testo di Franco Migliacci, parte della colonna sonora del film “Adulterio all'italiana” con Nino Manfredi e Catherine Spaak.

Bissata da "Mille chitarre contro la guerra" canzone di protesta antimilitarista, in piena Guerra del Vietnam, che cita anche Bob Dylan nel verso “Ma le parole volano nel vento” ispirato a “Blowin’ in the wind” e chiamandolo in causa con un esplicito "Ehi amico Bob che canti da laggiù .Le tue canzoni arrivan fino a noi". La canzone viene presentata al Festival delle Rose del 1966.
Il suo successo non si ferma grazie ad una raffica di 45 giri da "Il Profeta" (colonna sonora del film di Dino Risi con Vittorio Gassman) a "Dang dang e dang" (sul lato B "Se" firmata da Paolo Conte, brano melodico con super arrangiamento di archi). C'è anche il beat sbarazzino di "Quelli belli come noi" (portato al successo dalle Kessler).
"L’amore è come un bimbo" del 1970 è una raffinata ballata firmata da Gino Paoli e Umberto Bindi.
Nel 1971 è a SanRemo con Domenico Modugno con la drammatica "Come stai".

Incontra Piero Ciampi e incominciano a collaborare ad un album che purtroppo non vedrà mai la luce anche se a "Canzonissima" del 1971 presenta la sua "Bambino mio", brano teso, e struggente. Resta a lungo inedita (anche se presentata a "Senza rete") "Perchè dovrei" prevista per l'album e firmata da Lucio Battisti il cui marchio è più che evidente nel brano.
Nel 1973 l'addio alla musica con l'ultimo singolo "L’ultimo uomo di Sara" di Ennio Morricone con sontuoso arrrangiamento.
La si rivedrà in veste di cantante solo in occasionali apparizioni televisive sugli anni 60 (vedi quelle di Red Ronnie).

Poco dopo decide, clamorosamente, di dedicarsi al cinema (anche se nel 1962 aveva partecipato cantando anche una canzone al film "Un uomo da bruciare" dei fratelli Taviani, che vinse il Premio della Critica a Venezia come Opera Prima.

Supportata dal marito e regista Mauro Ivaldi abbraccia la commedia sexy all’italiana diventando un'icona del genere, probabilmente anche grazie al fatto che una cantante così famosa ai tempi che esponesse così esplicitamente le sue grazie era cosa assolutamente insolita e ancor più piccante.
I film (dagli ammiccanti, tanto quanto le locandine, titoli L’amica di mia madre, La supplente, Ecco lingua d’argento, Lettomania, La signora ha fatto il pieno, La supplente va in città) sono di caratura modesta e le sue apparizioni non particolarmente osè ma bastano comunque ad attirare su di sè molta attenzione.

Gira anche quattro film in Spagna tra cui "Lady Lucifera" che lei considera come il suo migliore.
Abbandona anche il cinema e s ritira a vita privata, soprattutto dopo la morte del marito nei 90.
La ritroviamo come autrice nel 2005 quando, su testi di Bruno Lauzi, progetta il musical “Una volta nella vita”.
Dal 2006 comincia ad insegnare canto in alcune scuole.

sabato, luglio 15, 2017

Il Lago Natron



La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo

Il Lago Natron è un lago salino situato nella Tanzania settentrionale, nella Rift Valley africana a circa 600 metri di altitudine, vicino al confine con il Kenya caratterizzato da un intenso colore rosso.
L'acqua del lago è imbevibile, particolarmente caustica per la pelle a causa della presenza di carbonato idrato di sodio, conosciuto come Natron e può può raggiungere una temperatura fino a 60°C.

Il Natron è stato spesso utilizzato per l'imbalsamazione per le sue proprietà disidratatanti, così gli animali che si immergono nel lago Natron vi rimangono intrappolati e i minerali disciolti nell'acqua li trasformano in pietra.

Il fotografo Nick Brandt, nel suo libro Across the ravaged land, ha pubblicato gli inquietanti scatti che ritraggono i malcapitati animali, immortalandone le spoglie imbalsamate.

Libertà e concerti



Domani sul quotidiano di Piacenza LIBERTA' nell'inserto "Portfolio" diretto da Maurizio Pilotti nella rubrica "La Musica Ribelle" scrivo dei PREZZI DEI BIGLIETTI dei concerti italiani, degli STILYAGI (http://tonyface.blogspot.it/2016/05/gli-stilyagi.html), di IAN STEWART (http://tonyface.blogspot.it/2014/10/ian-stewart.html) e del libro dei NO STRANGE (http://tonyface.blogspot.it/2017/04/no-strange-e-sogni-correlati.html).

Segnalo due grandi concerti in settimana: lunedì a Poggio a Caiano (Pistoia) c'è FANTASTIC NEGRITO, mercoledì al "Botanique" di Bologna KAMASI WASHNGTON.

venerdì, luglio 14, 2017

Peter Hammill - Nadir's Big Chance



Rock goes punk è una rubrica che esplora in una serie di post gli album di gruppi provenienti dal rock (più o meno) classico e che furono influenzati da punk e new wave. Dopo i primi due album solisti di Iggy Pop, "The idiot" e "Lust for life" del 1977 e la trilogia di Lou Reed il 1978 e il 1979 "Street hassle", "Take no prisoner" e "The bells", Marianne Faithfull e "Broken english" Nico e "Drama of exile", John Cale e "Sabotage", "Exposure" di Robert Fripp, arriviamo oggi a PETER HAMMILL e a "Nadir's Big Chance"

I precedenti post qui:
http://tonyface.blogspot.it/2017/05/iggy-pop-idiot-lust-for-life.html

Personaggio complesso e artisticamente eterogeneo, leader dei Van Der Graaf Generator, tra i principali esponenti del prog dei 70's ma ben felice di spaziare in ambiti sonori decisamente diversi e lontani dalla band madre.

Nadir's Big Chance è un album solista del 1975 incredibilmente precursore del punk e new wave ancora in fase più che embrionale. Sonorità dura, brani che, come accadde di lì a poco esasperano il linguaggio glam rock per diventare qualcosa di più duro ed estremo (ascoltare "Birthday special" ed è evidente quanto Johnny Rotten, grande fan di Hammill e Van Der Graaf, abbia preso ispirazione). Anche la title track potrebbe, con qualche aggiustamento, essere un brano del primo album dei Sex Pistols...mentre "Nobody's business" (ancora una volta) anticipa certa new wave più sperimentale.

Riproporrà sonorità di sapore new wave in "Future now" del 1978 in brani come "Pushing Thirty", in "Motor Bike in Africa" (incredibile brano afro elettronico tra Cabaret Voltaire e Talking Heads)o nella psichedelica e apocalittica "The Cut".
E poi anche in "Ph7" del 1979, soprattutto nei brani "Porton Down", nel dissonante e aspro "Imperial walls", in "Carrering" che sembra precorrere in qualche modo la no wave più acida e nella conclusiva "Faculty X".

NOBODY's BUSINESS (1975)
https://www.youtube.com/watch?v=hThnSjC4Cbk

BIRTHDAY SPECIAL (1975)
https://www.youtube.com/watch?v=x3lsaeY6h6A

NADIR'S BIG CHANCE (1975)
https://www.youtube.com/watch?v=rKoP19WHcFA

PUSHING THIRTY (1978)
https://www.youtube.com/watch?v=PPvBII2FPvM

MOTOR BIKE IN AFRICA (1978)
https://www.youtube.com/watch?v=PdJ1mtXbtls

giovedì, luglio 13, 2017

Renato Vallanzasca



Le precedenti puntate della rubrica CRIMINAL WORLD ovvero i criminali che hanno avuto connessioni con la musica e l'arte, (dedicate ai Kray Twins, Ronnie Biggs, Luciano Lutring, Gary Gilmore, Janie Jones, i Moor Murders Ian Brady e Myra Hindley, Bonnie & Clyde, Hattie Carroll e William Zantzinger, Stagger Lee, Charles Manson, Ted Bundy, John Wayne Gacy il Killer Clown), Ed Gein, Leonarda Cianciulli, Mark David Chapman, Jack H Abbott, Charles Starkweather e Caril Ann Fugate, Georgie Davies, Derek Bentley, Burzum sono qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/Criminal%20World

Probabilmente il più noto criminale italiano, RENATO VALLANZASCA imperversò nelle cronache (nere) italiane negli anni 70 lasciando dietro a sè una lunga scia di sangue, rapine, sequestri di persona. Più volte arrestato, più volte riuscì a fuggire, spesso attraverso rocambolesche e "impossibili" fughe. Fu anche spesso protagonista di rivolte carcerarie. Il suo aspetto particolarmente affascinante rese ancora più seguita la sua figura e lo rese ancora più "personaggio".
In totale è è stato condannato a quattro ergastoli e 295 anni di reclusione (pur godendo di vari permessi per lavorare fuori dal carcere). Recentemente gli è stato di nuovo confermato l'ergastolo. E' attualmente con 47 anni di galera uno dei detenuti da più a lungo in carcere (ora ha 67 anni).

A Vallanzasca sono stati dedicati film, libri ma poche canzoni.

Che hanno avuto (ovviamente) protagonisti soprattutto i VALLANZASKA.
Che addirittura hanno ospitato la voce di Vallnzasca nel brano "Expo 2015" (https://www.youtube.com/watch?v=yXj46DHx_Mc ) e in "Boys form Comasina", in "Fine amore mai", in "Apologia di Renato" e "Genova".

Come dice lo stesso Vallanzasca in Expo 2015"
“M'han fregato il nome...il che è tutto dire, fregare Vallanzasca, c'han messo una K e m'hanno inchiappettato”
E' citato anche in "Ribelle e basta" di J AX

martedì, luglio 11, 2017

Il fumetto sexy in Italia



A cura di SALVATORE URSUS D'URSO

Normalmente si considera "epoca d'oro" del fumetto sexy in Italia,la fase editoriale che attraversa tutti gli anni 70,ma in verità le origini sono precedenti e possono essere fissate (come periodo storico) tra il 1962 ed il 1965: i primi ad essere considerati "fumetti per adulti" furono i cosiddetti "neri",che partivano da Diabolik (opera delle sorelle Giussani) e da Kriminal e Satanik (opera del duo Magnus & Bunker,alias Roberto Raviola e Luciano Secchi).

I "neri" italiani però non avevano ancora riferimenti espliciti al sesso,a parte le forme prosperose di certe compagne dei suddetti anti-eroi (Satanik era una donna e quindi già di per se più che disinibita),mentre a partire dal 1966 cominciano a vedersi i primi volumetti in edicola (tutti rigorosamente in formato pocket) nati su idea di un tale Renzo Barbieri,che attorniato da una serie di disegnatori e soggettisti lancerà i primi personaggi con la dicitura di Editrice 66: personaggi iniziali sono la bionda "duchessa dei diavoli" ISABELLA e l'agente del controspionaggio GOLDRAKE PLAYBOY,che nei primi tempi mostreranno già scene di nudo,piuttosto castigate ma alternate a momenti di sesso al limite della perversione,il più delle volte a carattere sado-maso (lo stesso Barbieri pubblicava,nel frattempo,romanzetti con titoli sul genere "Il piacere della frusta").

L'editrice 66 diviene ben presto Edizioni RG ed allarga ancor di più il catalogo dei personaggi,visto l'immediato successo di pubblico,prendendo spunto soprattutto dal cinema,poichè vengono rivisitati in chiave erotica un po' tutti i generi cinematografici in voga all'epoca: dal "peplum" con le avventure di MESSALINA,ambientate nell'antica Roma imperiale, fino al poliziesco, all'epopea cavalleresca, ai ricordi della Francia pre-rivoluzionaria (si riprende la mitologia del "divin marchese" con DE SADE),ma nel western,sempre riveduto e corretto dal geniale disegnatore Sandro Angiolini (già autore dei primi numeri di ISABELLA) nessun altro personaggio risulta tanto conturbante quanto VARTA'N l'indiana bianca,pubblicata dall'editore Furio Viano a partire dal 1969 : VARTA'N cresce libera e indipendente,senza freni inibitori in una tribù indiana, ma i tratti e lo stesso nome di battesimo sono direttamente ispirati dalla notissima Sylvie Vartan,che nel periodo in questione stava al massima della popolarità.

Questa è una caratteristica tipica del fumetto sexy italiano,che riprende i volti da attori o da cantanti famosi e li ricicla in veste boccaccesca.
Già ISABELLA era ispirata a Brigitte Bardot, GOLDRAKE a Jean Paul Belmondo...e andando avanti negli anni si vedrà che verranno fuori altri personaggi come LANDO,con i tratti somiglianti a Celentano,IL MONTATORE,molto simile a Lando Buzzanca e persino RAFFA,esplicitamente fotocopiata su Raffaella Carrà,che sarà comunque l'unica a non gradire per niente la cosa,tanto che la serie fu una delle più brevi della storia del fumetto,poichè la Carrà stessa minacciò più volte querele e ricorsi alla magistratura.

Già agli inizi degli anni 70 il mercato dei pocket erotici era in mano a questi editori : RG con a capo Barbieri e dall'altra parte il concorrente Furio Viano,che oltre a VARTA'N pubblicherà anche JOLANKA,altra bionda maggiorata di genere piratesco,la guerrigliera HELGA e la serie GENIUS,un semi-plagio ispirato a Diabolik che inizierà con avventure a fotoromanzi (pose scattate su attori veri) e nel 1969 passerà alle matite dell'esordiente Milo Manara,da tutti conosciuto (anche recentemente) come uno dei maggiori disegnatori erotici,a livello internazionale.

Altro grande artista del fumetto per adulti è stato Leone Frollo,già rinomato pittore,che quando Barbieri staccò dai suoi primi soci editoriali,passando dalla vecchia RG alla "Edifumetto" fondata nel 1972,aprirà la serie di BIANCANEVE,fumetto ispirato alla fiaba per bambini,che ovviamente nel formato pocket si trasforma in una sagra del sesso,in tutte le sue forme più grottesche e bizzarre.

BIANCANEVE resta infatti uno dei primi personaggi non solo erotici,ma soprattutto demenziali,già i nomi dei 7 nani la dicono lunga sul contenuto esplicito delle avventure : Anulo,Masoccolo,Brutolo,Montolo,Segolo,Occhiolo e Chiappolo.

Jacula (1969), inizialmente pubblicata da ErreGi (la futura concorrente Ediperiodici), è presente fino al 1982, con un totale di 327 albi.
Zora, pubblicata dal 1972 fino al 1985, su sceneggiature di Giuseppe Pederiali, disegni di Birago Balzano (e Gianni Pinaglia, Pino Antonelli), per un totale di 288 albi e 12 speciali.
Sukia ideata da Nicola del Principe, pubblicata dal 1977 fino al 1986, per un totale di circa 150 albi.
Yra disegnata da Leone Frollo, sceneggiature di Rubino Ventura. Pubblicata dal 1980 al 1981.

Svariate sono anche le testate, uscite negli anni settanta, con racconti ispirati alle fiabe (riproposte in chiave erotica): Fiabe proibite
Sexy favole
In queste vi sono parecchie storie disegnate da Sandro Angiolini, tra le quali Cappuccetto Rosso (Noto anche come Cappuccetto Rotto), Pinocchio, Fata Turchina, Cenerentola, Alice nel Paese delle Meraviglie, La Bella Addormentata, Il Principe e la Lupa, Frigilda, Il bel Primolino.

Tra le molte pubblicazioni della Edifumetto, vi sono anche produzioni erotiche d'autore come:
Biancaneve di Leone Frollo
Necron di Magnus.
I racconti autoconclusivi Mezzanote di morte (1974, collana Il Vampiro), Dieci cavalieri e un mago (nelle succitate Sexy Favole, novembre 1974), Vendetta macumba, Il teschio vivente sempre di Magnus.

Nel bene o nel male,il pocket a fumetti per adulti costituisce una parte della fantomatica "rivoluzione sessuale" degli anni successivi al 1968 : tra gli artisti che vi si sono alternati non c'erano solo mediocri e improvvisati creatori di macchiette...certo non tutta la produzione resta degna di nota,ma per disegnatore straordinari come Sandro Angiolini,che partirono dal fumetto tradizionale e comico,per poi essere ricordati quasi esclusivamente per questi personaggi,per quelli prestati da altre case editrici,come Magnus (Roberto Raviola),Antonio Terenghi e Nicola Del Principe,con questi si sono raggiunti livelli artistici notevoli.

Il settore comincia a calare di tono quando,verso la fine degli anni 70,il cinema "hard" diventa appannaggio di tutti,con il cambiamento di costume e la liberalizzazione del porno,le pubblicazioni a fumetti acquistano sempre meno interesse e lasciano il posto a riviste di tipo "misto",con fotografie reali di atti sessuali sempre più espliciti,oppure qualche pezzetto di animazione compare nelle produzioni cinematografiche a "luce rossa",tra cui la serie presentata da Ilona Staller/Cicciolina che viene pubblicata in videocassette VHS agli inizi degli anni 80.

In chiusura,visto che si parla (inevitabilmente) di cinema di animazione,va ricordato il lungometraggio "Il nano e la strega" : produzione italo-francese del 1976,diretta da Gioacchino Libratti (in arte Gibba) che è un po' il papà di tutti cartoons vietati ai minori,compresi quelli estremi,grotteschi e ultra-demenziali pubblicati da Ursus (quel birbaccione) verso la fine del millennio scorso (troppo tardi,ahimè!) e che è anche lo squilibrato che ha scritto questa veloce carrellata di ricordi XXX.
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