Tempo d'estate e di argomenti leggeri. Da oggi con periodica cadenza ecco una serie di classifiche su quelli che reputo i migliori musicisti secondo il mio personalissimo gusto.
1) KEITH MOON (The Who)
Dopo il primo periodo comunque all'insegna di un drumming personale ma non ancora eccelso (incluso "Tommy" dove è ancora molto "contenuto") , dal 1969 al 1975 segna a fuoco la storia del rock con uno stile che accomuna genialità, irruenza, stile inimitabile.
"Live at Leeds", "Who's next" (ascoltare l'epica parte centrale di "Going mobile"), "Quadrophenia" e i live acts dell'epoca sparsi su vari bootlegs.
Poi il declino e l'imbarazzante finale ben documentato dal film "Kids are alright" e a malapena nascosto in "Who are you" .
In ogni caso il migliore !
2) RINGO STARR (The Beatles)
Dopo anni insignificanti, dal 1966 esce prepotentemente il suo stile, personalissimo, essenziale nell'economia dela band, geniale ed inimitabile (ascoltare il capolavoro ritmico di "Strawberry fields" , "A day in the life" , "Come together" ad esempio.
Non ho mai amato il SUONO della sua batteria ma quello che ha fatto con i Beatles dal 1966 al 1970 è semplicemnte inarrivabile.
Da lì in poi scompare.
Nei suoi dischi solisti non c'è più alcuna traccia della genialità degli anni precedenti.
3) TOPPER HEADON (The Clash)
La perfezione ritmica, la capacità di passare, dal 1977 al 1982 attraverso una gamma musicale infinita, dal punk al rock, dal reggae al funk, dal dub al blues, dal rockabilly al jazz.
In "London calling" c'è il suono di batteria più bello che abbia mai sentito (insieme a "Quadrophenia").
L'eroina lo ha poi distrutto. Cacciato dai Clash, dopo una breve esperienza nei Big Audio Dynamite e un buon album solo, si è perso nei meandri delle cliniche di disintossicazione (sempre pagate dagli altri Clash).
Pare ora stia meglio.
Nella mia TOP TEN seguono poi
GIULIO CAPIOZZO (Area) un genio assoluto dell'improvvisazione, dell'estro ritmico, della musica senza confini (ascoltare tutta la produzione Area per capire meglio). Duro, preciso, totalmente aperto.
CHARLIE WATTS (Rolling Stones) ovvero la ritmica degli Stones, pulito, sempre un centesimo di secondo in ritardo (suo pregio), il batterista ideale per i riffs di Keith Richards
DJ BONEBRAKE (X) potente, impetuoso, ma pulitissimo e precisissimo, uno di quelli a cui ho sempre cercato di assomigliare
BILL BRUFORD (Yes , King Crimson) Un grandissimo soprattutto con Robert Fripp e nel suo album solista "Feels good to me" del 1978. Lontano dai miei gusti ma incantevole da ascoltare
BERNARD PURDIE Ha suonato con Aretha Franklin, Gil Scott Heron, James Brown, Miles Davis, Jimmy Smith, Jimmy McGriff, Steve Wonder, Quincy Jones, Nina Simone e centinaia di altri......è sufficiente ???
Ma amo anche Mitch Mitchell (J.Hendrix Experience), Buddy Ascott (Chords), Billy Ficca (Television), Pyp Pile (Gong), M.Shrieve (Santana a Woodstcok), Gregg Errico (Sly and the Family Stone, Betty Davis), Lucky Lehrer (Circle Jerks) , Zak Starkey (basta il fatto che il figlio di Ringo Starr suona con Aosis e Who ? Per me basta) Naska (Statuto, preciso, pulito, essenziale), Pinna (Hormonauts, come avrei sempre voluto suonare, per me un genio).
NON SOPPORTO Greg Portnoy, Phil Collins, John Bonham.