Agota Kristof è uno dei personaggi meno conosciuti , ma dalla scrittura più intensa e geniale attualmente in circolazioni.
I suoi libri sono spesso cupi e oscuri ,ma sempre intensi e densi come raramente si riesce a leggere.
Ha scritto i romanzi" Il grande quaderno" (uscito da Guanda nel 1988 con il titolo "Quello che resta"), "La prova " , i lsuo capolavoro , (Guanda 1989), e "La terza menzogna", pubblicato insieme ai due libri precedenti da Einaudi nella "Trilogia di K.," 1998. Nel 1996 Marco Lodoli ha tradotto, sempre per Einaudi, "Ieri", portato sullo schermo da Silvio Soldini con il titolo Brucio nel vento.
A distanza di dieci anni dal suo ultimo libro, Agota Kristof rompe il silenzio con un racconto autobiografico: undici capitoli per undici episodi della sua vita, dalla bambina che divora i libri in Ungheria alla scrittura dei primi libri in francese. Accolta con grande favore da critica e pubblico francesi, quella che Agota Kristof ci racconta in questo "Quaderno ritrovato" è una storia tenera e essenziale che si riallaccia a quel "filo d`argento dell`infanzia" spezzato da tante separazioni.
lunedì, febbraio 28, 2005
venerdì, febbraio 25, 2005
Passa la tramontana
Enea è felicissimo in questi giorni.
Si vede e si sente e rende tutti più contenti.
La Rita sta guarendo perchè ha ricominciato a pulire per casa e a incazzarsi con me.
Il nonno è in lenta ripresa , la nonna non esce mai.
Cagno è in trepida attesa per l'operazione di lunedì.
C'è la neve e fa freddo.
da "Vento dal nulla" - Francesco De Gregori ("Miramare 19-4-89" - 1989)
Passa la tramontana,
spazza la terra,
passa la tramontana,
viene la guerra.
Si fermano le finestre,
si parla un pò più piano,
quando passa la tramontana ti prenderò la mano.
Quando passa la tramontana, sotto al ponte,
non c'è una nuvola in tutto il cielo, per tutto l'orizzonte.
Si chiudono le finestre, si accende una sirena,
sarà di ali di passerotto la nostra cena.
E insieme si farà la notte forse meno scura
e leveremo dal fondo agli occhi un filo di paura.
Si vede e si sente e rende tutti più contenti.
La Rita sta guarendo perchè ha ricominciato a pulire per casa e a incazzarsi con me.
Il nonno è in lenta ripresa , la nonna non esce mai.
Cagno è in trepida attesa per l'operazione di lunedì.
C'è la neve e fa freddo.
da "Vento dal nulla" - Francesco De Gregori ("Miramare 19-4-89" - 1989)
Passa la tramontana,
spazza la terra,
passa la tramontana,
viene la guerra.
Si fermano le finestre,
si parla un pò più piano,
quando passa la tramontana ti prenderò la mano.
Quando passa la tramontana, sotto al ponte,
non c'è una nuvola in tutto il cielo, per tutto l'orizzonte.
Si chiudono le finestre, si accende una sirena,
sarà di ali di passerotto la nostra cena.
E insieme si farà la notte forse meno scura
e leveremo dal fondo agli occhi un filo di paura.
mercoledì, febbraio 23, 2005
Tiziano Terzani
Tiziano Terzani da "Lettere contro la guerra"
"Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi.
Sono passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità. Lentamente bisogna liberarcene.
Dobbiamo cambiare atteggiamento.
Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse.
È il momento di uscire allo scoperto.
Il cammino è lungo e spesso ancora tutto da inventare.
Ma preferiamo quello dell'abbruttimento che ci sta dinanzi?
O quello, più breve, della nostra estinzione?"
"Ancor più che fuori, le cause della guerra sono dentro di noi.
Sono passioni come il desiderio, la paura, l'insicurezza, l'ingordigia, l'orgoglio, la vanità. Lentamente bisogna liberarcene.
Dobbiamo cambiare atteggiamento.
Cominciamo a prendere le decisioni che ci riguardano e riguardano gli altri sulla base di più moralità e meno interesse.
È il momento di uscire allo scoperto.
Il cammino è lungo e spesso ancora tutto da inventare.
Ma preferiamo quello dell'abbruttimento che ci sta dinanzi?
O quello, più breve, della nostra estinzione?"
lunedì, febbraio 21, 2005
Autocelebrazioni o il ritorno dell'ultrasega
Dal supplemento de "La Stampa" di venerdì 18 febbraio "Torino Sette"
MOD-MANIA I MODS NEL 2005!
di Tony Face Bacciocchi
Non è improbabile che qualcuno consideri anacronistica la cultura mod nel 2005 , visto che è ricorrente il fermarsi alle apparenze estetiche ed esteriori (Vespe , Lambrette , mods & rockers , Quadrophenia etc.). Ma non a caso ho scritto di "cultura mod" , perché di cultura si tratta , accogliendo in sé un bagaglio immenso di esperienze musicali che attingonoda un patrimonio immenso (il jazz dei 50's e 60's , il soul , il blues , il rythm & blues , il beat , lo ska , e tutta l'evoluzione rock da 45 anni a questa parte , dagli Who attraverso i Jam fino a Blur e Oasis per citare i nomi più appariscenti) ma soprattutto uno stile di vita che nel corso del tempo ha superato gli schemi dello sterile revivalismo didascalico per diventare un modo di porsi e di vivere unico ed assolutamente originale.
Lo stile mod è al di fuori dalle mode , all'interno della società , ma al di sopra dei compromessi a cui la società stessa ci costringe , e non per un atto snobistico o elitario , ma semplicemente come scelta di vita , personale , originale .La massificazione , l'omologazione uccidono lo spirito giovanile , sfruttano e devastano ogni movimento "dal basso" (vedi il punk o l'hip hop , ad esempio , ormai ridicole parodie di quello che era lo spirito originario).
La cultura mod si è preservata pulita , non è mai scesa a compromessi , è rimasta fedele allo spirito originario di "vivere in maniera pulita sotto le difficoltà circostanti".
E come disse Paul Weller nello scritto "Total look" : "Loro, i mods, nonvolevano alcun patto fottuto, hanno sempre seguito le regole che loro stessihanno inventato; se non ti piacevano queste idee, potevi sempre sparire".
Nel 2005 la cultura mod è viva , si è evoluta , mantenendo intatto lospirito originale.
Ci sono bands , clubs , serate , riviste , siti internet , ma soprattutto sempre più giovani che si affiancano ai "vecchi" nella scena.
Ed è questa la miglior garanzia che la cultura mod è ben lungi dallo sparire.
MOD-MANIA I MODS NEL 2005!
di Tony Face Bacciocchi
Non è improbabile che qualcuno consideri anacronistica la cultura mod nel 2005 , visto che è ricorrente il fermarsi alle apparenze estetiche ed esteriori (Vespe , Lambrette , mods & rockers , Quadrophenia etc.). Ma non a caso ho scritto di "cultura mod" , perché di cultura si tratta , accogliendo in sé un bagaglio immenso di esperienze musicali che attingonoda un patrimonio immenso (il jazz dei 50's e 60's , il soul , il blues , il rythm & blues , il beat , lo ska , e tutta l'evoluzione rock da 45 anni a questa parte , dagli Who attraverso i Jam fino a Blur e Oasis per citare i nomi più appariscenti) ma soprattutto uno stile di vita che nel corso del tempo ha superato gli schemi dello sterile revivalismo didascalico per diventare un modo di porsi e di vivere unico ed assolutamente originale.
Lo stile mod è al di fuori dalle mode , all'interno della società , ma al di sopra dei compromessi a cui la società stessa ci costringe , e non per un atto snobistico o elitario , ma semplicemente come scelta di vita , personale , originale .La massificazione , l'omologazione uccidono lo spirito giovanile , sfruttano e devastano ogni movimento "dal basso" (vedi il punk o l'hip hop , ad esempio , ormai ridicole parodie di quello che era lo spirito originario).
La cultura mod si è preservata pulita , non è mai scesa a compromessi , è rimasta fedele allo spirito originario di "vivere in maniera pulita sotto le difficoltà circostanti".
E come disse Paul Weller nello scritto "Total look" : "Loro, i mods, nonvolevano alcun patto fottuto, hanno sempre seguito le regole che loro stessihanno inventato; se non ti piacevano queste idee, potevi sempre sparire".
Nel 2005 la cultura mod è viva , si è evoluta , mantenendo intatto lospirito originale.
Ci sono bands , clubs , serate , riviste , siti internet , ma soprattutto sempre più giovani che si affiancano ai "vecchi" nella scena.
Ed è questa la miglior garanzia che la cultura mod è ben lungi dallo sparire.
mercoledì, febbraio 16, 2005
Pagherete caro pagherete tutto !!!
Sono sedici gli italiani che, in divisa tedesca, hanno militato tra il 1943 e il 1945 nella divisione SS Panzergrenadier Reichsfurher.
I suoi uomini spararono alle donne e ai bambini di Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944.
La legge in discussione in Senato adesso li dichiarerà uguali alle loro vittime e a tutti i combattenti delle guerre italiane.
Giorgio Bocca dall' "Unità"
"Se lo approveranno, e lo possono fare visto che sono maggioranza e se ne fregano di tutto il resto, salteranno fuori un bel po’ di pensioni, e questi sono voti.
Ma dal punto di vista concettuale è un’assurdità: come si fa a equiparare tra loro due cose tanto opposte come Salò e la Resistenza?
Come si fa a riconoscere la pensione a gente che, se avesse vinto, avrebbe costruito l’Europa nazista delle leggi razziali?".
I suoi uomini spararono alle donne e ai bambini di Sant’Anna di Stazzema il 12 agosto 1944.
La legge in discussione in Senato adesso li dichiarerà uguali alle loro vittime e a tutti i combattenti delle guerre italiane.
Giorgio Bocca dall' "Unità"
"Se lo approveranno, e lo possono fare visto che sono maggioranza e se ne fregano di tutto il resto, salteranno fuori un bel po’ di pensioni, e questi sono voti.
Ma dal punto di vista concettuale è un’assurdità: come si fa a equiparare tra loro due cose tanto opposte come Salò e la Resistenza?
Come si fa a riconoscere la pensione a gente che, se avesse vinto, avrebbe costruito l’Europa nazista delle leggi razziali?".
lunedì, febbraio 14, 2005
Comunicazione Globale di Beppe Grillo
I nostri defunti si ribaltano nella tomba per la sfiga che li ha
colpiti: quella di non poter partecipare a questa Grande Era.
La Grande Comunicazione Globale, poi c'e un terremoto da 200.000 vittime e dalle Hawaii dicono: "Mah, noi lo avevamo previsto con qualche ora di anticipo, solo che non sapevamo a chi telefonare...".
Cazzo! In compenso, si sono salvati gli animali.
Probabilmente dalle Hawaii hanno telefonato a loro.
Nell'Era della Grande Comunicazione Globale, ci sara pure un bufalo d'acqua con un cellulare trendy, no?
E si sono salvati gli indigeni, quelli che vanno a caccia con arco e frecce, quelli dati per estinti, perche poveracci sono fuori dalla comunicazione globale... ma hanno visto la marea che si ritirava e se ne sono andati verso l'alto, con gli animali.
Nell'Era della Comunicazione Globale sessanta canali televisivi mi parlano dello tsunami e mi dicono le cose piu allucinanti. L'isola di Sumatra si e spostata di trenta metri, poi trenta centimetri, poi cinque, otto, ventinove, e piu alta, piu bassa, piu larga, piu stretta, si e girata su stessa e alla fine se n'e andata completamente, l'han vista ad Alassio, vicino alla Gallinara.
L'asse terrestre si e inclinato un po'...Un po' quanto?! Beh, c'e chi dice qualche chilometro, chi dice qualche centimetro...
Cazzo, ma cosa accadra?! Faremo la fine dei dinosauri? Si, no, forse?
Nell'Era della Comunicazione Globale ti mettono in mano notizie del genere e fatti tuoi. Vedi tu se tenere da parte i soldi per comprarti un'Arca di Noe 4x4 turbo diesel con 800 cv e raggiungere mondi migliori o aspettare la morte per glaciazione.
Nell'Era della Comunicazione Globale possiamo parlare con il mondo intero.
Mandiamo sms, ems, mms, mail, chattiamo tutta la notte con una cicciona del Maine che fa la collezione di colesterolo e ci ha mandato la foto di una figa presa sul web, parliamo, comunichiamo, comunichiamo, comunichiamo... poi per una precedenza non data ci si spara in faccia!
Se telefoni a un call center ne sanno quanto te. A volte, meno di te. Ammesso che risponda qualcuno. Ammesso che non ti sbattano il telefono in faccia. Siamo nell'Era della Comunicazione Globale e non riusciamo piu a parlare con nessuno.
Una volta andavi da chi ti aveva venduto un prodotto e gli dicevi: "Oh, ciccio, sta roba non mi funziona...". Adesso devi telefonare a un numero. Verde, quando va bene. Quando non va bene paghi. Hai un problema dovuto a un loro prodotto e paghi per dirglielo. Poi paghi per stare in attesa e infine ti fanno girare cosi tante persone che alla fine se non hanno gia messo giu loro metti giu tu. Ti hanno venduto un prodotto o un servizio che non funziona o che ha dei problemi e paghi per restare nella merda!
Si è capovolto il mondo, altro che spostamento di qualche centimentro...
Nell'Era della Comunicazione Globale le comunicazioni ci arrivano anche quando non le vogliamo. Ci sommergono. Ogni giorno scarico dieci tonnellate di spam nella mia mailbox. Quotidianamente, almeno cento mail con soggetto "ENLARGE YOUR PENIS".
Vogliono vendermi un metodo per ingrandire il bigolo.
Le credenziali in effetti sono ottime: mi hanno gia fatto venire due coglioni cosi.
Adesso mandano le mail non richieste con questa premessa: Ai sensi della Legge 675/96 sulla Privacy, la informiamo che il suo indirizzo E-Mail e stato rintracciato sui motori di ricerca. E quindi? Mi avete mandato una mail per restituirmelo?
Nell'Era della Comunicazione Globale ci sono quasi un miliardo di analfabeti nel mondo. Siamo tutti depressi. Le coppie si lasciano perche non c'e dialogo. I figli e i genitori non comunicano piu e se comunicano e pure peggio.
Papa, mi servono 300 sacchi che devo comprarmi un hard disk, ho troppi pochi giga. Eh?! ma che cazzo dici? Ma non puoi andare ad ubriacarti in discoteca come tutti?
Abbiamo smesso di parlarci e abbiamo iniziato a telefonarci solo col cellulare, piu fico...poi un cell non basta, due , tre... l'importante e pagarlo almeno 500 euro ed avere quattro orecchie. Poi abbiamo smesso di telefonarci e abbiamo iniziato a mandarci gli sms. Quelli normali, quelli colorati, quelli con il disegnino, quelli con le foto e quelli con il filmato.
Ciao, ti mando un filmato di me stesso mentre ti dico ciao! Ma brutto coglione, fai due passi e vieni a dirmelo in faccia che ci facciamo una birra. Siamo impazziti. Abbonati oggi e avrai 5000 sms in omaggio! 5000?! Ma che cazzo devo dire con 5000 sms?
Ma a chi cazzo li mando? Gratis, ovviamente. A noi qualcuno regala sempre qualcosa. Gratis, gratis, gratis. Questa e la comunicazione: fallo subito, e gratis! Abbonati, e gratis.
Clicca qui, è gratis. E' tutto gratis! Ma voi, tranne a cari amici e parenti, avete mai regalato qualcosa a qualcuno? Non parlo di beneficenza. Parlo di prendere una cosa, magari frutto del vostro lavoro, e regalarla a un perfetto sconosciuto che passa di li. Cosi, per il gusto di regalarla. Magari, non so, c'e un idraulico fra di voi. A te idraulico che stai leggendo, ti e mai successo di alzare il telefono, fare un numero a caso e dire: "Buongiorno, sono un idraulico, vuole che venga a casa sua a rinnovare i tubi del cesso gratis"?
E nell'Era della Comunicazione Globale comunichi anche quando stai zitto. Con il silenzio assenso. Una mattina ti svegli, per esempio, e scopri di avere un servizio di segreteria telefonica. E l'hai chiesto tu stando zitto! Se parlavi, magari non te lo mettevano. Ma siccome sei stato zitto... cazzo vuoi? Ti riempiono di questi servizi. Sei circondato.
Anzi: e tutto intorno a te. Quando vedo la Gale ormai ho piu voglia di scuoiarla che ciularmela.
La Grande Comunicazione Globale e l'unica speranza che hai di comunicare con questi qui e che il Gabibbo si prenda compassione di te.
Nell'Era della Comunicazione Globale abbiamo perso il senso delle parole.
Se non sei di destra sei comunista. Ma io non sono comunista! A me non piace il comunismo.
Non mi piace nemmeno la sinistra, a dire il vero.
Sono un lavoratore precario, non mi danno il mutuo per la casa, e il co-co-co se l'e inventato la sinistra! Allora sei un anarchico. Macche anarchico, cazzo! Ah, bene, sei irrascibile, eh? Allora sei un anarco-insurrezionalista. E allora la comunicazione globale cos'e? Chi comunica cosa? Non lo so piu, non mi interessa piu. Io da ora in poi mi occupero solo della comunicazione specifica, parziale, particolare, nella mia vita. Le uniche certezze che avro saranno quelle che potro dimostrare.
Non mi interessano i pareri di nessuno, se li sento in televisione.
Se mi fa male il culo, non mi faccio dire da un programma televisivo come devo posizionarmi allo specchio, verificare se ho o meno le emorroidi e come curarle.
Vado dal caro e vecchio medico e gli dico: "Buongiorno dottore, mi fa male il culo". Sapra lui cosa fare.
Il problema e che, in questa epoca di grande comunicazione globale, quando ti fa male il culo non è per le emorroidi...
colpiti: quella di non poter partecipare a questa Grande Era.
La Grande Comunicazione Globale, poi c'e un terremoto da 200.000 vittime e dalle Hawaii dicono: "Mah, noi lo avevamo previsto con qualche ora di anticipo, solo che non sapevamo a chi telefonare...".
Cazzo! In compenso, si sono salvati gli animali.
Probabilmente dalle Hawaii hanno telefonato a loro.
Nell'Era della Grande Comunicazione Globale, ci sara pure un bufalo d'acqua con un cellulare trendy, no?
E si sono salvati gli indigeni, quelli che vanno a caccia con arco e frecce, quelli dati per estinti, perche poveracci sono fuori dalla comunicazione globale... ma hanno visto la marea che si ritirava e se ne sono andati verso l'alto, con gli animali.
Nell'Era della Comunicazione Globale sessanta canali televisivi mi parlano dello tsunami e mi dicono le cose piu allucinanti. L'isola di Sumatra si e spostata di trenta metri, poi trenta centimetri, poi cinque, otto, ventinove, e piu alta, piu bassa, piu larga, piu stretta, si e girata su stessa e alla fine se n'e andata completamente, l'han vista ad Alassio, vicino alla Gallinara.
L'asse terrestre si e inclinato un po'...Un po' quanto?! Beh, c'e chi dice qualche chilometro, chi dice qualche centimetro...
Cazzo, ma cosa accadra?! Faremo la fine dei dinosauri? Si, no, forse?
Nell'Era della Comunicazione Globale ti mettono in mano notizie del genere e fatti tuoi. Vedi tu se tenere da parte i soldi per comprarti un'Arca di Noe 4x4 turbo diesel con 800 cv e raggiungere mondi migliori o aspettare la morte per glaciazione.
Nell'Era della Comunicazione Globale possiamo parlare con il mondo intero.
Mandiamo sms, ems, mms, mail, chattiamo tutta la notte con una cicciona del Maine che fa la collezione di colesterolo e ci ha mandato la foto di una figa presa sul web, parliamo, comunichiamo, comunichiamo, comunichiamo... poi per una precedenza non data ci si spara in faccia!
Se telefoni a un call center ne sanno quanto te. A volte, meno di te. Ammesso che risponda qualcuno. Ammesso che non ti sbattano il telefono in faccia. Siamo nell'Era della Comunicazione Globale e non riusciamo piu a parlare con nessuno.
Una volta andavi da chi ti aveva venduto un prodotto e gli dicevi: "Oh, ciccio, sta roba non mi funziona...". Adesso devi telefonare a un numero. Verde, quando va bene. Quando non va bene paghi. Hai un problema dovuto a un loro prodotto e paghi per dirglielo. Poi paghi per stare in attesa e infine ti fanno girare cosi tante persone che alla fine se non hanno gia messo giu loro metti giu tu. Ti hanno venduto un prodotto o un servizio che non funziona o che ha dei problemi e paghi per restare nella merda!
Si è capovolto il mondo, altro che spostamento di qualche centimentro...
Nell'Era della Comunicazione Globale le comunicazioni ci arrivano anche quando non le vogliamo. Ci sommergono. Ogni giorno scarico dieci tonnellate di spam nella mia mailbox. Quotidianamente, almeno cento mail con soggetto "ENLARGE YOUR PENIS".
Vogliono vendermi un metodo per ingrandire il bigolo.
Le credenziali in effetti sono ottime: mi hanno gia fatto venire due coglioni cosi.
Adesso mandano le mail non richieste con questa premessa: Ai sensi della Legge 675/96 sulla Privacy, la informiamo che il suo indirizzo E-Mail e stato rintracciato sui motori di ricerca. E quindi? Mi avete mandato una mail per restituirmelo?
Nell'Era della Comunicazione Globale ci sono quasi un miliardo di analfabeti nel mondo. Siamo tutti depressi. Le coppie si lasciano perche non c'e dialogo. I figli e i genitori non comunicano piu e se comunicano e pure peggio.
Papa, mi servono 300 sacchi che devo comprarmi un hard disk, ho troppi pochi giga. Eh?! ma che cazzo dici? Ma non puoi andare ad ubriacarti in discoteca come tutti?
Abbiamo smesso di parlarci e abbiamo iniziato a telefonarci solo col cellulare, piu fico...poi un cell non basta, due , tre... l'importante e pagarlo almeno 500 euro ed avere quattro orecchie. Poi abbiamo smesso di telefonarci e abbiamo iniziato a mandarci gli sms. Quelli normali, quelli colorati, quelli con il disegnino, quelli con le foto e quelli con il filmato.
Ciao, ti mando un filmato di me stesso mentre ti dico ciao! Ma brutto coglione, fai due passi e vieni a dirmelo in faccia che ci facciamo una birra. Siamo impazziti. Abbonati oggi e avrai 5000 sms in omaggio! 5000?! Ma che cazzo devo dire con 5000 sms?
Ma a chi cazzo li mando? Gratis, ovviamente. A noi qualcuno regala sempre qualcosa. Gratis, gratis, gratis. Questa e la comunicazione: fallo subito, e gratis! Abbonati, e gratis.
Clicca qui, è gratis. E' tutto gratis! Ma voi, tranne a cari amici e parenti, avete mai regalato qualcosa a qualcuno? Non parlo di beneficenza. Parlo di prendere una cosa, magari frutto del vostro lavoro, e regalarla a un perfetto sconosciuto che passa di li. Cosi, per il gusto di regalarla. Magari, non so, c'e un idraulico fra di voi. A te idraulico che stai leggendo, ti e mai successo di alzare il telefono, fare un numero a caso e dire: "Buongiorno, sono un idraulico, vuole che venga a casa sua a rinnovare i tubi del cesso gratis"?
E nell'Era della Comunicazione Globale comunichi anche quando stai zitto. Con il silenzio assenso. Una mattina ti svegli, per esempio, e scopri di avere un servizio di segreteria telefonica. E l'hai chiesto tu stando zitto! Se parlavi, magari non te lo mettevano. Ma siccome sei stato zitto... cazzo vuoi? Ti riempiono di questi servizi. Sei circondato.
Anzi: e tutto intorno a te. Quando vedo la Gale ormai ho piu voglia di scuoiarla che ciularmela.
La Grande Comunicazione Globale e l'unica speranza che hai di comunicare con questi qui e che il Gabibbo si prenda compassione di te.
Nell'Era della Comunicazione Globale abbiamo perso il senso delle parole.
Se non sei di destra sei comunista. Ma io non sono comunista! A me non piace il comunismo.
Non mi piace nemmeno la sinistra, a dire il vero.
Sono un lavoratore precario, non mi danno il mutuo per la casa, e il co-co-co se l'e inventato la sinistra! Allora sei un anarchico. Macche anarchico, cazzo! Ah, bene, sei irrascibile, eh? Allora sei un anarco-insurrezionalista. E allora la comunicazione globale cos'e? Chi comunica cosa? Non lo so piu, non mi interessa piu. Io da ora in poi mi occupero solo della comunicazione specifica, parziale, particolare, nella mia vita. Le uniche certezze che avro saranno quelle che potro dimostrare.
Non mi interessano i pareri di nessuno, se li sento in televisione.
Se mi fa male il culo, non mi faccio dire da un programma televisivo come devo posizionarmi allo specchio, verificare se ho o meno le emorroidi e come curarle.
Vado dal caro e vecchio medico e gli dico: "Buongiorno dottore, mi fa male il culo". Sapra lui cosa fare.
Il problema e che, in questa epoca di grande comunicazione globale, quando ti fa male il culo non è per le emorroidi...
venerdì, febbraio 11, 2005
Soundtrack for the weekend
ROBA (quasi) NUOVA
Bloc Party – She’s hearing voices
Suona come i Public Image di “Flowers of romance” e “Album” ma più cattivo .
Un brano bellissimo.
Il resto dell’album “Silent alarm” è buono anche se non eccezionale.
Futureheads – Hounds of love
Mischiano gli XTC , i Jam , i Gang of Four e tutto quel sotto bosco pop new wave inglese dei primi anni 80.E’ la moda di adesso Oltremanica , non sempre piacevole ed entusiasmante perché gli originali erano meglio , ma qualcosa di buono salta fuori come questa cover di una brano di Kate Bush (il video è strabello)
A Perfect Circle – Imagine
Ci vuole del fegato a rifare “Imagine” di Lennon , ma tanto talento a farla così. Stupefacente ! E il testo suona ancora attuale dopo 30 anni sotto l’impero a stelle e strisce. E poi James Iha è il chitarrista più figo e cool da anni a questa parte
U2 – All because of you
Mai piaciuti gli U2 ma ‘sto pezzo è talmente ignorante da essere perfetto. Rock con tutti i suoi cliches ma un gran pezzo (il resto dell’album , solita roba)
Donnas - "I Don't Want to Know"
Le Go Go’’s e le Runaways erano tuttaltra cosa , ma le Donnas sono gustosissime (anche se un po’ racchie) . “I don’t want to know” è l’esaltazione dell’ignoranza rock n roll e power pop . Delizioso.
E il video spacca
Yo Yo Mundi – La Banda Tom e altre storie Partigiane
Cinque brani intensi e densi dedicati alla lotta partigiana.
La musica è talvolta un po’ pesa ma quello che dicono , in questi tempi in cui si vogliono dare riconoscimenti ai fasci criminali di Salò , qualcuno che ci ricordi com’è andata la Storia fa sempre bene.
ROBA VECCHIA
Angelic Upstarts - “I'm an Upstart/Leave Me Alone”
Del 79 (I brani sono anche sull’esplosivo esordio a 33 giri “Teenage warning” ) , uno dei singoli di punk oi più belli di sempre. Mensi e compagni sono ancora in giro e sono dei grandi
Screamers – 78 tape
Me la tiro un po’ con questi perché non li conosce nessuno , ma sono stati tra i più innovativi punk rockers della scena americana , guidati da Tomata Du Plenty (RIP) , erano quanto di più psicotico , cattivo ed estremo c’era in giro allora. Punk rock senza chitarre , solo sintetizzatori , piano , batteria e la voce di Tomata : “Be punished or be damned” . “Troppo in là” anche per dei giovini alla ricerca di esperienze estreme. Facevano davvero paura e la tape è sempre inquietante anche se Tomata non c’è più.
Bad Brains – Bad Brains tape
La prima tape su Roir Records , tutta gialla è quanto di più estremo l’hardcore abbia prodotto assieme a Germs e Black Flag.
Quattro negri rastafari che urlano ai 100 all’ora l’hardcore metal più perverso mai sentito.
Cambiarono la vita a molti. Cambiarono l’attitudine , diventammo tutti un po’ più cattivi ed estremi.
Straight edge rules ok !
Bloc Party – She’s hearing voices
Suona come i Public Image di “Flowers of romance” e “Album” ma più cattivo .
Un brano bellissimo.
Il resto dell’album “Silent alarm” è buono anche se non eccezionale.
Futureheads – Hounds of love
Mischiano gli XTC , i Jam , i Gang of Four e tutto quel sotto bosco pop new wave inglese dei primi anni 80.E’ la moda di adesso Oltremanica , non sempre piacevole ed entusiasmante perché gli originali erano meglio , ma qualcosa di buono salta fuori come questa cover di una brano di Kate Bush (il video è strabello)
A Perfect Circle – Imagine
Ci vuole del fegato a rifare “Imagine” di Lennon , ma tanto talento a farla così. Stupefacente ! E il testo suona ancora attuale dopo 30 anni sotto l’impero a stelle e strisce. E poi James Iha è il chitarrista più figo e cool da anni a questa parte
U2 – All because of you
Mai piaciuti gli U2 ma ‘sto pezzo è talmente ignorante da essere perfetto. Rock con tutti i suoi cliches ma un gran pezzo (il resto dell’album , solita roba)
Donnas - "I Don't Want to Know"
Le Go Go’’s e le Runaways erano tuttaltra cosa , ma le Donnas sono gustosissime (anche se un po’ racchie) . “I don’t want to know” è l’esaltazione dell’ignoranza rock n roll e power pop . Delizioso.
E il video spacca
Yo Yo Mundi – La Banda Tom e altre storie Partigiane
Cinque brani intensi e densi dedicati alla lotta partigiana.
La musica è talvolta un po’ pesa ma quello che dicono , in questi tempi in cui si vogliono dare riconoscimenti ai fasci criminali di Salò , qualcuno che ci ricordi com’è andata la Storia fa sempre bene.
ROBA VECCHIA
Angelic Upstarts - “I'm an Upstart/Leave Me Alone”
Del 79 (I brani sono anche sull’esplosivo esordio a 33 giri “Teenage warning” ) , uno dei singoli di punk oi più belli di sempre. Mensi e compagni sono ancora in giro e sono dei grandi
Screamers – 78 tape
Me la tiro un po’ con questi perché non li conosce nessuno , ma sono stati tra i più innovativi punk rockers della scena americana , guidati da Tomata Du Plenty (RIP) , erano quanto di più psicotico , cattivo ed estremo c’era in giro allora. Punk rock senza chitarre , solo sintetizzatori , piano , batteria e la voce di Tomata : “Be punished or be damned” . “Troppo in là” anche per dei giovini alla ricerca di esperienze estreme. Facevano davvero paura e la tape è sempre inquietante anche se Tomata non c’è più.
Bad Brains – Bad Brains tape
La prima tape su Roir Records , tutta gialla è quanto di più estremo l’hardcore abbia prodotto assieme a Germs e Black Flag.
Quattro negri rastafari che urlano ai 100 all’ora l’hardcore metal più perverso mai sentito.
Cambiarono la vita a molti. Cambiarono l’attitudine , diventammo tutti un po’ più cattivi ed estremi.
Straight edge rules ok !
FALCE E MARTELLO E' un'altra storia
di ROSSANA ROSSANDA da "Il Manifesto" di ieri
Sull'interdizione delle svastiche e della falce e martello richiesta al ministro Frattini da una trentina di parlamentari del Partito Popolare europeo, si misurano molte cose.
La sfacciataggine di Vytautas Landsberghis, che minimizza come il suo paese abbia accolto l'arrivo della Wehrmacht con una delle più paurose stragi di ebrei della guerra.
Si misura lo spessore storico del ministro Frattini, che sembra accogliere la richiesta poiché, scrive, comunismo e nazismo, pur diversi, erano retti da identica spinta distruttiva, l'uno voleva lo sterminio degli ebrei e l'altro lo sterminio (sic) della borghesia come classe.
E aggiunge, dopo l'inevitabile uso improprio del concetto arendtiano di totalitarismo, che mentre dall'immediato dopoguerra di Hitler si sapeva tutto, di Stalin si seppe pochissimo fino al 1989.
Avrà saputo pochissimo lui. Ma sarebbe inutile chiedere conto delle sue letture al ministro d'un governo il cui premier parla come neanche il defunto senatore Mc Carthy, sostenendo che tutta l'opposizione è comunista e porterebbe all'Italia «miseria terrore e morte».
Che vale discutere con chi ignora o oscura che l'idea del comunismo nasceva per rendere effettiva l'eguaglianza fra gli uomini, quella del fascismo e del nazismo per affermare il superuomo e la razza, e ogni ricerca sulle colpe e degenerazioni dell'uno e dell'altro ha un senso soltanto se parte di qui?
Piuttosto è da chiedersi come mai sia così debole la reazione, giacché soltanto due articoli restituiscono la serietà del metodo storico, quello di Piero Sansonetti per Liberazione e quello di Davide Bidussa, ospitato (forse con fatica) sul Riformista.
E perché l'anticomunismo non è mai stato così rozzo come oggi, quando l'Urss è implosa e di partiti comunisti non ce n'è che due, forse uno e mezzo in Italia e pochissimi in Europa, e molto meno estesi di quanto sia la destra razzista?
Sembra che per il comunismo valga quello che vale per l'antisemitismo in Polonia: di ebrei non ce n'è più, l'antisemitismo prospera
.I motivi, credo, sono due. Il comunismo è stato la denuncia dell'ineguaglianza fra gli uomini costitutiva del meccanismo del capitale, ha animato più d'un secolo di conflitti sociali e ne restano da distruggerne le tracce nell'idea di società che ha dominato l'Europa keynesiana del dopoguerra.
E' questo che muove le uscite della destra; per Berlusconi il Bene è la proprietà privata e il Male qualsiasi, non dico sua contestazione, ma limitazione. Per gli Stati Uniti, dove neanche Keynes fece breccia salvo per breve tempo nel modello rooseveltiano, la libertà è inseparabile dalla assoluta libertà dell'impresa e dalla fungibilità del lavoro come merce. Obiettivo ancora da raggiungere del tutto nella vecchia Europa.
Una seconda causa è il rifiuto del marxismo da parte della vecchia e delle nuove sinistre. E' un fenomeno non solo generazionale - quello per cui le vangate di merda gettate sulle vite e il senso dei più vecchi fra noi neppure toccano i più giovani. Esso indica una cesura culturale avvenuta anche con il 1968, che aveva ragione di avvertire ostili i partiti comunisti, ma per qualche tempo fece propri i paradigmi marxisti estendendoli all'insieme di quel che chiamava «sistema».
Questa origine se l'è scrollata di dosso, come l'ha rigettata, con motivi più consistenti, il movimento delle donne.
Perché, se non una poderosa rimozione, mette nello stesso sacco l'esperienza sovietica, per di più ridotta ai gulag, Stalin, Lenin e Marx?
Quest'ultimo citato ormai di regola non senza le nefandezze che avrebbe provocato? Il conflitto sociale sparisce o trasmuta in forme diverse dallo scontro capitale-lavoro (l'altro giorno uno stimato amico definiva comica sul nostro giornale la questione della classe operaia).
Fa parte dell'attuale «ideologia italiana» questa mutazione, che isola quelli di noi che criticarono l'Urss oltre trent'anni fa, mentre molti leader che allora su questo tacevano tumultuavano alla nostra sinistra. E oggi sono insediati nell'establishment in veste di storici e moralizzatori.
(rossana rossanda)
Sull'interdizione delle svastiche e della falce e martello richiesta al ministro Frattini da una trentina di parlamentari del Partito Popolare europeo, si misurano molte cose.
La sfacciataggine di Vytautas Landsberghis, che minimizza come il suo paese abbia accolto l'arrivo della Wehrmacht con una delle più paurose stragi di ebrei della guerra.
Si misura lo spessore storico del ministro Frattini, che sembra accogliere la richiesta poiché, scrive, comunismo e nazismo, pur diversi, erano retti da identica spinta distruttiva, l'uno voleva lo sterminio degli ebrei e l'altro lo sterminio (sic) della borghesia come classe.
E aggiunge, dopo l'inevitabile uso improprio del concetto arendtiano di totalitarismo, che mentre dall'immediato dopoguerra di Hitler si sapeva tutto, di Stalin si seppe pochissimo fino al 1989.
Avrà saputo pochissimo lui. Ma sarebbe inutile chiedere conto delle sue letture al ministro d'un governo il cui premier parla come neanche il defunto senatore Mc Carthy, sostenendo che tutta l'opposizione è comunista e porterebbe all'Italia «miseria terrore e morte».
Che vale discutere con chi ignora o oscura che l'idea del comunismo nasceva per rendere effettiva l'eguaglianza fra gli uomini, quella del fascismo e del nazismo per affermare il superuomo e la razza, e ogni ricerca sulle colpe e degenerazioni dell'uno e dell'altro ha un senso soltanto se parte di qui?
Piuttosto è da chiedersi come mai sia così debole la reazione, giacché soltanto due articoli restituiscono la serietà del metodo storico, quello di Piero Sansonetti per Liberazione e quello di Davide Bidussa, ospitato (forse con fatica) sul Riformista.
E perché l'anticomunismo non è mai stato così rozzo come oggi, quando l'Urss è implosa e di partiti comunisti non ce n'è che due, forse uno e mezzo in Italia e pochissimi in Europa, e molto meno estesi di quanto sia la destra razzista?
Sembra che per il comunismo valga quello che vale per l'antisemitismo in Polonia: di ebrei non ce n'è più, l'antisemitismo prospera
.I motivi, credo, sono due. Il comunismo è stato la denuncia dell'ineguaglianza fra gli uomini costitutiva del meccanismo del capitale, ha animato più d'un secolo di conflitti sociali e ne restano da distruggerne le tracce nell'idea di società che ha dominato l'Europa keynesiana del dopoguerra.
E' questo che muove le uscite della destra; per Berlusconi il Bene è la proprietà privata e il Male qualsiasi, non dico sua contestazione, ma limitazione. Per gli Stati Uniti, dove neanche Keynes fece breccia salvo per breve tempo nel modello rooseveltiano, la libertà è inseparabile dalla assoluta libertà dell'impresa e dalla fungibilità del lavoro come merce. Obiettivo ancora da raggiungere del tutto nella vecchia Europa.
Una seconda causa è il rifiuto del marxismo da parte della vecchia e delle nuove sinistre. E' un fenomeno non solo generazionale - quello per cui le vangate di merda gettate sulle vite e il senso dei più vecchi fra noi neppure toccano i più giovani. Esso indica una cesura culturale avvenuta anche con il 1968, che aveva ragione di avvertire ostili i partiti comunisti, ma per qualche tempo fece propri i paradigmi marxisti estendendoli all'insieme di quel che chiamava «sistema».
Questa origine se l'è scrollata di dosso, come l'ha rigettata, con motivi più consistenti, il movimento delle donne.
Perché, se non una poderosa rimozione, mette nello stesso sacco l'esperienza sovietica, per di più ridotta ai gulag, Stalin, Lenin e Marx?
Quest'ultimo citato ormai di regola non senza le nefandezze che avrebbe provocato? Il conflitto sociale sparisce o trasmuta in forme diverse dallo scontro capitale-lavoro (l'altro giorno uno stimato amico definiva comica sul nostro giornale la questione della classe operaia).
Fa parte dell'attuale «ideologia italiana» questa mutazione, che isola quelli di noi che criticarono l'Urss oltre trent'anni fa, mentre molti leader che allora su questo tacevano tumultuavano alla nostra sinistra. E oggi sono insediati nell'establishment in veste di storici e moralizzatori.
(rossana rossanda)
venerdì, febbraio 04, 2005
Per il weekend
Un po' di roba nuova
Charlotte Hatherley – Kim Wilde
La chitarrista degli Ash con un album carinissimo e un brano da antologia
Mars Volta – The widow
Un blues moderno prog sperimentale spaziale
Beat Up - Black Rays Defence
L’album è un concentrato di Dead Boys (l’immensa punk band di Stiv Bators) , Sonics (ultra garage punk 60’s) e Libertines , il tutto incazzoso e ruvido. Eccellenti !
Queens of the stone age – Little sister
Sempre su un altro pianeta. Se tutto l’album è così , nuovo capolavoro.
Joe Leaman – Truly goin fishin
Sono di Reggio Emilia e suonano come gli Husker Du , i Replacements , gli Screaming Trees mesi tutti insieme.Questo album è un capolavoro
Mark Lanegan Band – Hit the city
Super brano con PJ Harvey . Splendido !
Chemical Brothers – The Boxer
I fratelli chimici hanno tirato fuori un grande album di dance evoluta e ‘sto pezzo con Tim Burgess dei Charlatans è fantastico
Un po’ di roba vecchia
Germs – We must bleed
La più grande hardcore band di tutti i tempi , l’urlo di Darby Crash , il suono più saturo della storia
Ruts – Babylon’s burning
Tra i quattro o cinque brani punk più belli di sempre
Redskins – Keep on keepin on
Punk soul con la stella rossa. Una potenza dal vivo , fantastici in studio
Godfathers . Cause I said so
Immensa hardbeat band degli 80’s.Antipaticissimi e spocchiosi , ma la musica….
Charlotte Hatherley – Kim Wilde
La chitarrista degli Ash con un album carinissimo e un brano da antologia
Mars Volta – The widow
Un blues moderno prog sperimentale spaziale
Beat Up - Black Rays Defence
L’album è un concentrato di Dead Boys (l’immensa punk band di Stiv Bators) , Sonics (ultra garage punk 60’s) e Libertines , il tutto incazzoso e ruvido. Eccellenti !
Queens of the stone age – Little sister
Sempre su un altro pianeta. Se tutto l’album è così , nuovo capolavoro.
Joe Leaman – Truly goin fishin
Sono di Reggio Emilia e suonano come gli Husker Du , i Replacements , gli Screaming Trees mesi tutti insieme.Questo album è un capolavoro
Mark Lanegan Band – Hit the city
Super brano con PJ Harvey . Splendido !
Chemical Brothers – The Boxer
I fratelli chimici hanno tirato fuori un grande album di dance evoluta e ‘sto pezzo con Tim Burgess dei Charlatans è fantastico
Un po’ di roba vecchia
Germs – We must bleed
La più grande hardcore band di tutti i tempi , l’urlo di Darby Crash , il suono più saturo della storia
Ruts – Babylon’s burning
Tra i quattro o cinque brani punk più belli di sempre
Redskins – Keep on keepin on
Punk soul con la stella rossa. Una potenza dal vivo , fantastici in studio
Godfathers . Cause I said so
Immensa hardbeat band degli 80’s.Antipaticissimi e spocchiosi , ma la musica….
martedì, febbraio 01, 2005
Coda di lupo - De Andrè da "Rimini" 1978
Quando ero piccolo m'innamoravo di tutto correvo dietro ai cani e da marzo a febbraio mio nonno vegliava sulla corrente di cavalli e di buoi sui fatti miei sui fatti tuoi
e al dio degli inglesi non credere mai.
E quando avevo duecento lune e forse qualcuna è di troppo rubai il primo cavallo e mi fecero uomo cambiai il mio nome in "Coda di lupo" cambiai il mio pony con un cavallo muto
e al loro dio perdente non credere mai
E fu nella notte della lunga stella con la coda che trovammo mio nonno crocifisso sulla chiesa crocifisso con forchette che si usano a cena era sporco e pulito di sangue e di crema
e al loro dio goloso non credere mai.
E forse avevo diciott'anni e non puzzavo più di serpente possedevo una spranga un cappello e una fionda e una notte di gala con un sasso a punta uccisi uno smoking e glielo rubai
e al dio della scala non credere mai.
Poi tornammo in Brianza per l'apertura della caccia al bisonte ci fecero l'esame dell'alito e delle urine ci spiegò il meccanismo un poeta andaluso - Per la caccia al bisonte - disse - Il numero è chiuso.
E a un Dio a lieto fine non credere mai.
Ed ero già vecchio quando vicino a Roma a Little Big Horn capelli corti generale ci parlò all'università dei fratelli tutte blu che seppellirono le asce ma non fumammo con lui non era venuto in pace
e a un dio fatti il culo non credere mai.
E adesso che ho bruciato venti figli sul mio letto di sposo che ho scaricato la mia rabbia in un teatro di posa che ho imparato a pescare con le bombe a mano che mi hanno scolpito in lacrime sull'arco di Traiano con un cucchiaio di vetro scavo nella mia storia ma colpisco un po' a casaccio perché non ho più memoria
e a un dio senza fiato non credere mai.
e al dio degli inglesi non credere mai.
E quando avevo duecento lune e forse qualcuna è di troppo rubai il primo cavallo e mi fecero uomo cambiai il mio nome in "Coda di lupo" cambiai il mio pony con un cavallo muto
e al loro dio perdente non credere mai
E fu nella notte della lunga stella con la coda che trovammo mio nonno crocifisso sulla chiesa crocifisso con forchette che si usano a cena era sporco e pulito di sangue e di crema
e al loro dio goloso non credere mai.
E forse avevo diciott'anni e non puzzavo più di serpente possedevo una spranga un cappello e una fionda e una notte di gala con un sasso a punta uccisi uno smoking e glielo rubai
e al dio della scala non credere mai.
Poi tornammo in Brianza per l'apertura della caccia al bisonte ci fecero l'esame dell'alito e delle urine ci spiegò il meccanismo un poeta andaluso - Per la caccia al bisonte - disse - Il numero è chiuso.
E a un Dio a lieto fine non credere mai.
Ed ero già vecchio quando vicino a Roma a Little Big Horn capelli corti generale ci parlò all'università dei fratelli tutte blu che seppellirono le asce ma non fumammo con lui non era venuto in pace
e a un dio fatti il culo non credere mai.
E adesso che ho bruciato venti figli sul mio letto di sposo che ho scaricato la mia rabbia in un teatro di posa che ho imparato a pescare con le bombe a mano che mi hanno scolpito in lacrime sull'arco di Traiano con un cucchiaio di vetro scavo nella mia storia ma colpisco un po' a casaccio perché non ho più memoria
e a un dio senza fiato non credere mai.
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