lunedì, marzo 30, 2009
Marzo 2009. Il Meglio
Le Kessler nel 1966
Foto sempre rubata da http://tarkus-magicmac.blogspot.com/
ASCOLTATO
SOUNDTRACK OF OUR LIVES “Communion”
Uscito alla fine dello scorso anno, doppio album di stupendi e travolgenti umori 60’s tra Who, Stones, Dodgy, Primal Scream, gli Stones Roses di “Second coming”, psichedelia, Kinks tardo 60’s.
JUNE - Circles
Da Parma un grande album che viaggia dai Beatles di “Revolver” attraverso i Jam fino a Graham Day. Tocchi di psych e jingle jangle qua e là. Splendido
JULIE’S HAIRCUT - Our secret ceremony
Il miglior gruppo italiano ? Probabile.
Il nuovo album è un condensato di buone idee, sperimentazione, verve, elettricità, orizzonti dove in pochi hanno osato .
Difficile fare meglio nel 2009 da noi...
IAN MACLAGAN - Never say never
L’ex Small Faces non ha fatto un garnde album (classico rock di stampo 70’s) ma per affetto mi sento di segnalarlo tra i migliori
ROSALIA DE SOUZA - D’improvviso
Latin jazz, boogaloo, bossa nova. Grande voce, arrangiamenti e sound elegantissimi. Da scoprire.
ASCOLTATO ANCHE
MOJOMATICS - Don’t believe me I’m High . Un grande singolo, come sempre !!
VIEW - Deludente e scontato
DENTE - Dalle parti di Battisti nei 70s’ e del nuovo cantautorato indie italico
ITALIAN SECRET SERVICE - Lounge, bossa, cool jazz, molto acattivante
LOW FIDELITY JETSET ORCHESTRA - Loung beat, electro jazz, boogaloo. Ottimo
AGNESE MANGANARO - Latin, bossa, jazzy, samba. Molto cool e ben cantato.
BIRDPEN - Suonano come i Coldplay ma peggio e con meno idee (detto tutto!)
RAKES - Du palle ‘sto suono new wave/JoyDivision/Interpol. Basta !
CHRIS CORNELL - Pemsare che cantava nei Soundgarden . Inascoltabile
GUIDO FODDIS - Onesto combat rock all’emiliana
ISOLA DI NIENTE - Molt ocarini tra Ridillo e Dirotta Su Cuba. Easy funk.
ACUSMATIC GROUP - Electro funk
RICO -Bassista del Liga tra Bruce, roots e..Liga
LETTO
TOM ROBBINS - Il fungo magico
In 10 pagine tutto quanto avreste voluto sapere sulle religioni.
Si scarica gratis da internet . Fondamentale.
OSVALDO SORIANO - Artisti, pazzi e criminali
Ritratti di celebrità e sconosciuti (almeno da noi) con il taglio tipicamente malinconico di Soriano. Carino.
PIER VITTORIO TONDELLI - Rimini
Deludente, prolisso, noioso, invecchiato male.
MARCO BOSONETTO - Requiem per un’adolescenza prolungata
Da leggere ! Geniale ed ironico al punto giusto. Soprattutto scritto molto bene.
VISTO
**Aguirre Furore di dio di Herzog
Glaciale, furioso e cattivo. Con Klaus kinski all’ennesima potenza.
**Women
Leggerino ma godibile e con Sharon Stone
**L’assassinio di Jesse James
Grande Brad Pitt ma film eccessivamente statico, plumbeo. Troppo lungo.
COSE & SUONI
In concerto con Lilith & the Sinnersaints venerdì 24 aprile a Cesena “Corte Dandini”
** WWW.LILITHANDTHESINNERSAINTS.COM (iscrivetevi alla nostra mailing list per tutte le news)
**www.myspace.com/tonyfacedrummer
CANZONI
Behind here lies nothin - Bob Dylan
Barber shop- The June
Luiza Mannequin - Rosalia De Souza
Mensa’s marauders - The Soundtrack Of Our Lives
Killing me with love - Ian Mac Lagan
BANDS DA SCOPRIRE E CONOSCERE
The June
www.myspace.com/thejuneband
CALCIO
Vola un po’ meno il CAGLIARI ma va fin troppo bene !!!
Risorge il Piacenza in B, ormai salvo e con un occhio ai play off (non si sa mai..)
Tutto il resto è noia
BASKET il Copra Piacenza in C1 arriva a 28 vittorie su 28 partite Dal 25 aprile i play off e la B all’orizzonte
RUGBY : figuraccia al Sei Nazioni
IN CANTIERE
°Il 23 maggio il Beatles Day a Castelsangiovanni (organizzato by moi)
°La ristampa di “Sinnermen” dei Not Moving
°L’album della Tony Face Big Roll Band fuori in autunno per Area Pirata
°Produzione e consulenza artistica al nuovo album della PELUQUERIA HERNANDEZ
* Ora i libri in cantiere sono: DUE
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Il meglio del mese
venerdì, marzo 27, 2009
Rischiatutto
Torna Mike Bongiorno con RISCHIATUTTO !
12 puntate su Sky, dopo che il Mike Nazionale , a 85 anni, ha rotto il contratto con Mediaset («Se penso che mi fanno fare solo le televendite, ci rimango male. Ho proposto a Mediaset una mezza dozzina di trasmissioni" - E' il capitalismo, baby, è Berlusconi , darling)
Rischiatutto (versione italiana del fornat americano "Jeopardy" ) andò in onda su RAI 2 prima, poi sul Programma Nazionale (RAI 1), alle 21.15 del giovedì sera a partire dal 5 febbraio 1970 fino al 2 maggio 1974 .
Fu affiancato dal "sogno di tutti gli adolescenti" di allora, Sabina Ciuffini , che, con le sue minigonne e un atteggiamento "ribelle", rappresentò nella bigottissima e chiusissima TV di allora, una ventata di proto femminismo e di "libertà dei costumi".
Il programma ebbe un successo enorme, arrivando a punte di 20 milioni di spettatori, e portando alcuni concorrenti, come Inardi o "la Signora Longari" a diventare icone dell'immaginario collettivo italiano
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Grande e piccolo schermo
mercoledì, marzo 25, 2009
X Factor
Pur se caratterizzato in un ambito POP (popolare), pur se strettamente connesso all'area della musica leggera, pur con tutti i difetti dello spettacolo generalista (le finte liti, le finte suspense) X FACTOR è uno dei migliori programmi musicali e di intrattenimento che la televisione abbia proposto negli ultimi anni.
Staff (Ventura rigorosamente ESCLUSA) competente e professionale, con la serietà e l'esperienza discografica della Maionchi, il talento di Morgan (piaccia o no è un vero talento) e la sincera e matura verve dell'insospettabile Facchinetti.
I cantanti sono bravi, talentuosi, preparati, appassionati, le versioni spesso eccellenti.
Improbabile che il risultato non sia pilotato e/o già deciso a tavolino da dinamiche contrattuali pregresse, ma poco importa del risultato.
Condito da ospiti di ottimo livello (fino all'eccellenza di Fossati ieri sera, ad esempio) , X FACTOR è un ottimo programma che mette finalmente la musica al centro.
Un semplice spettacolo di musica POP, nel buio e nel deserto televisivo italico.
Ci voleva.
PS: forza Juri, nettamente il migliore.
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Grande e piccolo schermo
lunedì, marzo 23, 2009
Gigi Riva.it
Pare che Gigi Riva tenesse in garage due scatoloni pieni di ritagli di giornali: Nazionale, Cagliari, scudetto.
Ora il figlio Mauro ha messo tutto in rete, creando un SITO EMOZIONANTE, da groppo alla gola.
www.gigiriva.it
Un omaggio ad un'icona, ad uno stile, ad un idolo TOTALE (per quanto lo riguarda ad un papà).
289 presenze e 156 reti in serie A, capocannoniere nel 66/67 nel 68/69 e nel 69/70, uno scudetto con il Cagliari , un campionato Europeo nel 1968, 35 reti in Nazionale (attualmente quello che ha segnato di più in maglia azzura, difficilmente raggiungibile in breve tempo)
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Calcio e sport
giovedì, marzo 19, 2009
It’s not a crime to download
«It’s not a crime to download» (scaricare non è un crimine): parole di Billy Bragg che parla a nome dei 140 musicisti e gruppi britannici della Featured Artists Coalition, (tra cui Robbie Williams, Annie Lennox, Billy Bragg, David Rowntree dei Blur, David Gilmour dei Pink Floyd, i Verve, Ed O'Brien dei Radiohead, Peter Gabriel, David Gray, Fran Healy dei Travis, Nick Mason dei Pink Floyd e Mick Jones dei Clash) che nel loro manifesto ideologico divulgano le proprie posizioni raccogliendole in sei punti fondamentali, uno dei quali è la ferma convinzione di non voler criminalizzare gli utenti che scaricano musica illegalmente.
Il punto fondamentale del manifesto degli artisti è che i diritti di sfruttamento delle opere restino nelle mani dei musicisti e che l’utente che scarica musica non è un ladro.
Secondo gli artisti britannici non è più tempo di criminalizzare i consumatori e sarebbe il caso che siti come MySpace o Youtube remunerassero i gruppi musicali quando utilizzano la loro musica a fini pubblicitari, mentre è giusto cedere gratis la musica ai propri fan attraverso Youtube e altri servizi.
I protagonisti veri della musica fanno sapere di essere dalla parte della gente comune e che, a fronte di un cambiamento senza precedenti della fruizione musicale, sono le case discografiche e i protagonisti del business a dover rivedere alcune regole.
martedì, marzo 17, 2009
I Me Mine
Venerdì 20 marzo alle 21/21.30 tutti a Milano in Piazza XXIV Maggio al Circolo Lato B (www.latobonline.com) con la presentazione del mio libro "Uscito vivo dagli anni 80" , affiancato dalla "moderazione" di Luca Frazzi.
Si parlerà di anni 80, 90, 2000, 60, 70, 50 e di quello che volete.
Poi, magari mettiamo su anche qualche disco , alternandoci con i RollOver DJ's.
NELLA FOTO I DUE BRILLANTI PROTAGONISTI IN UN MOMENTO DI ENTUSIASMANTE SLANCIO EMOTIVO
Già che ci sono anticipo l'appuntamento per il 23 maggio a Castelsangiovanni (PC) con il BEATLES DAY , quello del 24 aprile a Cesena con LIlith and the Sinnersaints a Corte Dandini e ricordo che su www.piacenzasera.it ogni tanto escono delle mie stupende recensioni.
A breve su http://groundnoise.wordpress.com una mia top list dei migliori brani della storia (...)
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Cose mie
venerdì, marzo 13, 2009
The Clash
Ho già parlato di Small Faces (6 feb 2009) , Rolling Stones (23 genn 2009) De Andrè (8 genn 09) Beatles (9 dic 08), Graham Day (27 ott 08), Oasis (7 ott 08), Paul Weller (27 mag 08) Prisoners (6 giu 06), , Ruts (23 sett 06), Who (22 mag 06), Monkees (28 giu 06).
Ma nella mia top list delle bands preferite non sono mai mancati i CLASH
Band dalle capacità compositive ed espressive eccelse, travolta “ideologicamente” dal suo stesso approccio naif a tematiche troppo grandi e affrontate spesso in modo dispersivo e superficiale pur se, ne sono convinto, assolutamente sincero e non speculativo.
E in qualche modo penalizzata proprio da questa patina “movimentista” che ha spesso fatto passare in secondo piano la qualità epocale della loro arte.
Musicalmente sono riusciti in 5 anni, dal 1977 al 1982 (escludendo l’ultimo improponibile periodo seguito alla fuoriuscita di Mick Jones ) a produrre 5 album (di cui uno doppio e uno triplo, cioè 8 album !!) e un mini LP di assoluta eccellenza, passando dal punk primigenio ad una sorta di musica “totale” che ancora oggi continua ad influenzare gran parte di chi fa musica.
Senza dimenticare che “London calling” (a parer mio il MIGLIOR ALBUM DELLA STORIA DEL ROCK) è unanimemente considerato un classico.
The Clash (1977) 8
L’esordio fulminante, tra i migliori in assoluto.
La lista dei classici è lunga ed emerge immediatamente la capacità di andare oltre gli schemi punk dei tre accordi (pur in una dimensione di estrema immediatezza). Nei brani c’è già melodia, riferimenti 60’s, testi duri ma densi di poesia di strada ( i fantasmi di Woody Guthrie e Bob Dylan che compaiono qua e là) e poi la stupenda commistione da punk e reggae nelle irranggiungibili “White man..” e nella cover di “Police and thieves”.
Subito un classico
Give ‘em enough rope (1978) 7
Poteva essere un capolavoro, e lo spessore delle canzoni lo testimonia, ma purtroppo rimane il rammarico di un suono che snatura (o almeno al tempo sembrava) lo spirito della band. In effetti con il senno di poi “Give ‘em..” appare come un transitorio passo evolutivo verso altri lidi sonori, con il punk ancora ben presente nell’anima e nel “tiro”, ma con una maturità espressiva ormai già ben sviluppata, a cui non basta più il semplice assalto sonoro.
La struggente “Stay free” di Mick, la corposa “English civil war”, la stupenda “Tommygun” e l’ispiratisisma “All the young punks” ne sono un esempio.
London Calling (1979) 10
Il CAPOLAVORO
In due album i Clash raccolgono la storia della musica rock, dalle origini alla fine dei 70’s. In “London calling” c’è tutto, dal rythm and blues al punk, dal reggae al folk, dallo ska al rock, dl rockabilly al jazz.
Il tutto con una personalità e un marchio di fabbrica inconfondibili ma soprattutto con un’identità e un’integrità senza pari
Aggiungiamo un suono (in particolare della batteria) che ha pochi eguali in altri album rock.
Sandinista ! (1980) 7,5
Difficile valutarlo.
I Clash esagerano, tre album (con 36 brani) sono troppi ed è spesso evidente che alcuni brani sono riempitivi ed inutili, ma è il contesto generale ad essere superlativo, anticipando (al pari dall’altra parte dell’oceano dei Talking Heads con “Remain in light”) il concetto di world music o patchanka (come la chiameranno i Mano Negra). Se “London calling” riassumeva la storia del rock qui si va oltre, esplorando mille altri rivoli musicali, soprattutto di sapore “black” (funk, reggae, dub, calypso, gospel).
E a distanza di 30 anni continua a stupire per inventiva e coraggio.
Un altro classico....ah, se fosse stato un doppio....
Combat Rock (1982) 7
Nato come doppio poi ridotto a singolo è l’ultimo lavoro prima dell’usicta di Mick Jones e Topper Headon
Meno sperimentale, più classico, rappresenta al meglio la nuova (e ultima) strada dei Clash, ormai assurti a stars (e che i successi “Should I stay should I go” e “Rock the casbah” contribuiranno ancora di più a farli volare nelle charts), dilaniati da conflitti interni.
I brani e il sound sono più prevedibili e “rassicuranti”, il tutto è più “impacchettato”.
Rimane comunque un eccellente album ma che perde il confronto con quanto è stato fatto finora
Cut the crap (1985) s.v.
Difficile considerarlo un album dei Clash. Senza Mick Jones e topper Headon, con lo stesso Paul Simonon che suona in un solo brano è una specie di raccolta di provini di Strummer con l’aggiunta di altri musicisti sotto la nomea di Clash.
Con l’esclusione dell’ottima “This is England” e, con molta difficoltà, un paio di altri episodi, è uno dei peggiori album della storia del “buon” rock.
ALTRO
Oltre alle solite raccolte da segnalare il 12” “Black Market clash” del 1980 con 9 brani (di cui 4 covers)tra reggae e rythm and blues, tra cui la stupenda “Bankrobber”, diventata un classico dei concerti e l’EP “Cost of living” (con 4 brani, uscito nel 1979)
Entrambi i lavori raccolti nell’album “Super Black Market Clash” ricco di Bsides e rarità varie
Ottimi i live “From here to eternity” e “Live at the Shea Stadium”
DOPO I CLASH
Purtroppo poco da segnalare.
Discrete (ma nulla più) le prove di JOE STRUMMER sia solista (spesso in colonne sonore) che con i Latino Roackabilly War e Mescaleros.
Spesso mediocri quelle di MICK JONES con le sue varie incarnazioni (tra funk , hip hop e sperimentazioni) da Big Audio Dynamite ai recenti Carbon/Silicon.
Meglio come produttore dei Libertines
Trascurabili le carriere di PAUL SIMONON dapprima con i mediocri Havana 3 AM e con la recente collaborazione con Damon Albarn in The Good The Bad and The Queen, che, pur interessante, non ha prodotto grandi risultati artistici e TOPPER HEADON (assillato da problemi di dipendenza e salute) che pure pubblicò un ottimo album di soul e rythm and blues nel 1986 “Waking Up”
mercoledì, marzo 11, 2009
Stanley Kubrick
Il 7 marzo di dieci anni fa se ne andava a 71 anni STANLEY KUBRICK, il più grande regista cinematografico della storia (giudizio personale ma poco opinabile).
Visionario, perfezionista, tecnico, lucidamente folle e follemente lucido, Kubrick ha creato una storia a sè all’interno di quella del cinema, riassumendo nelle sue creature TUTTO il cinema, scrivendone un capitolo inimitabile e irraggiungibile.
Basti citare “Arancia meccanica”, “2001 Odissea nello spazio”, “Shining” , “Full Metal Jacket” , “Il dottor Stranamore” per avere già titoli a sufficienza per una top list assoluta della storia del cinema
Senza dimenticare il conturbante, seppur incompleto, atto finale di “Eyes wide shut” , il monumentale “Barry Lindon”, la morbosità di “Lolita”, il disperato “Orizzonti di gloria”.
Un GENIO ASSOLUTO per una visione della vita e della realtà TOTALE.
É buffo come i colori del vero mondo divengano veramente veri soltanto quando uno li vede sullo schermo.
Da “Arancia meccanica”
lunedì, marzo 09, 2009
La Giornata della Lentezza
Si celebra il 9 marzo, in tutto il mondo, la Giornata della Lentezza.
Un modo simbolico per recuperare il "nostro tempo"
Di seguito i 14 comandamenti (da www.vivereconlentezza.it)
1) Svegliarsi 5 minuti prima del solito per farsi la barba, truccarsi o far colazione senza fretta e con un pizzico di allegria.
2) Se siamo in coda nel traffico o alla cassa di un supermercato, evitiamo di arrabbiarci e usiamo questo tempo per programmare mentalmente la serata o per scambiare due chiacchiere con il vicino di carrello.
3) Se entrate in un bar per un caffè:ricordatevi di salutare il barista, gustarvi il caffè e risalutare barista e cassiera al momento dell'uscita(questa regola vale per tutti i negozi, in ufficio e anche in
ascensore)
4) Scrivere sms senza simboli o abbreviazioni, magari iniziando con caro o cara...
5) Quando è possibile, evitiamo di fare due cose contemporaneamente come telefonare e scrivere al computer...se no si rischia di diventare scortesi, imprecisi e approssimativi.
6) Evitiamo di iscrivere noi o i nostri figli ad una scuola o una palestra dall'altra parte della città
7) Non riempire l'agenda della nostra giornata di appuntamenti, anche se piacevoli, impariamo a dire qualche no e ad avere dei momenti di vuoto.
8) Non correte per forza a fare la spesa, senz'altro la vostra dispensa vi consentirà di cucinare una buona cenetta dal primo al dolce.
9) Anche se potrebbe costare un po' di più, ogni tanto concediamoci una visitina al negozio sottocasa, risparmieremo in tempo e saremo meno stressati.
10) Facciamo una camminata, soli o in compagnia, invece di incolonnarci in auto per raggiungere la solita trattoria fuori porta.
11) La sera leggete i giornali e non continuate a fare zapping davanti alla tv.
12) Evitate qualche viaggio nei week-end o durante i lunghi ponti, ma gustatevi la vostra città, qualunque essa sia.
13) Se avete 15 giorni di ferie, dedicatene 10 alle vacanze e utilizzate i rimanenti come decompressione pre o post vacanza.
14) Smettiamo di continuare a ripetere:"non ho tempo". Il continuare a farlo non ci farà certo sembrare più importanti.
venerdì, marzo 06, 2009
Swinging Addis Abeba
Dalla metà degli anni 60 alla metà degli anni 70 si sviluppo' nell' "insospettabile" ETIOPIA una eccitante scena musicale, da alcuni definita la Swinging Addis Abeba, che ci ha lasciato (ripresa dall'encomiabile lavoro della label francese Buda Musique nella serie di volumi "Ethiopiques"), alcune perle di inestimabile valore.
Tra gli ultimi decadenti anni del regime di Selassiè e prima di quello comunista di Menghistu, in uno scarso decennio di vitalità e relativa libertà, un nutrito numero di musicisti creò un sound particolarisismo e originalissimo che seppe mischiare suggestioni soul, jazz, qualche scampolo di beat, con la tradizione musicale locale e influenze arabe.
Ne salta fuori un SUONO che ricorda spesso il primo rocksteady , il reggae dei tardi 50's.
C'è ritmo e malinconia, i brani hanno spesso una ritmica sincopata o in 3/4 , i cantati in aramaico rendono il tutto più "esotico" e originale.
Imperdibile MULATU ASTATQE e il suo raffinato jazz spesso tinto di latin soul (fu a lungo il vibranosita di Duke Ellington !!! ) i cui brani starebbero benissimo in qualsiasi dancefloor (ascoltare il boogaloo di "The panther" , il latin jazz di "Askum" o "Asmarina- My Asmara" brani che potremmo tranquillamente trovare in un disco di Ray Barreto , Jimmy Smith o Quincy Jones).
Due suoi brani sono inseriti nella colonna sonora dello stupendo "Boken Flowers" di Jim Jarmusch
L'Elvis o James Brown di Addis Abeba ALEMAEYHU ESHETE non tradisce i soprannomi anche se in versione...etiope.
Sembra un Ray Charles tarantolato mentre un Farfisa stende un tappeto acido e complesse ritmiche spingono intrecci di piano e basso. Stupefacente !
Più classici, tradizionali ed etnici gli stili di altri monumenti della scena etiope come MAHOUMUD AHMED o TILAHOUN GESSESSE, curioso invece il sound di BEZUNESHE BEKELE , una sorta di mambo beat con largo uso di fiati arabeggianti, e dalle ritmiche sinuose.
Per tutti i SOUL CONNOISSEURS, una scena da scoprire, piena di sorprese e di cool sounds
Tante info qui http://www.ethiopiques.info/
Tanta di questa musica nella serie ETHIOPIQUES e sul sito della Dusty Groove (www.dustygroove.com)
mercoledì, marzo 04, 2009
Mourinho
Non sono interista, ma Moratti mi è sempre stato simpatico e poi apprezzo un certo "stile" Inter, mi piacciono certi giocatori che non buttano tutti i soldi guadagnati in ciò che sappiamo, ma li destinano a persone meno fortunate di loro.
Ma quello che mi piace di più è MOURINHO.
E' COOL, CLEAN and HARD.
Mourinho è uno che stava bene nei JAM nel 1977.
"Per favore, non chiamatemi arrogante, ma io sono campione d'Europa e penso di essere speciale" (conferenza stampa di presentazione al Chelsea).
- "Se avessi voluto un lavoro facile sarei rimasto al Porto, con una bella poltrona blu, la Coppa dei Campioni, Dio e dopo di lui io".
- "Volete sapere se ho fatto i salti di gioia quando ho saputo che Poll era il nostro arbitro? No".
- "Wenger ha un vero problema con noi e credo che lui sia quello che in Inghilterra si chiama voyeur. Gli piace guardare. Ci sono ragazzi che quando sono a casa hanno un grosso telescopio per per spiare nelle case degli altri. Wenger deve essere uno di questi. Ed è una malattia".
- "Mi rimpiangerete, soprattutto quando comincerete a perdere anche le partite in casa. I fan del Chelsea non hanno mai lasciato Stamford Bridge in lacrime, perchè non abbiamo mai subito sconfitte casalinghe, ma quando il Chelsea perderà il prossimo incontro davanti al suo pubblico, allora qualcuno si ricorderà che questa cosa non succedeva da tre anni" (rivolto ai dirigenti del Chelsea pochi giorni dopo il suo addio).
- "Non so cosa sia la pressione nello sport. Mi spaventa di più un'influenza. La pressione ce l'ha la povera gente che non riesce a sfamare la sua famiglia".
- "Ho visto il pubblico del Manchester che applaudiva i suoi giocatori dopo che li avevamo battuti. In Portogallo gli avrebbero tirato le bottiglie".
- "Sul rigore di Balotelli c'è stato un lavoro di manipolazione dell'opinione pubblica. Così non si è parlato di Roma e Milan che non vinceranno nulla e della Juve che ha conquistato tanti punti con gli errori arbitrali"
- Io parlo con la stampa perché sono obbligato. Spalletti parla prima della partita, parla durante l'intervallo e parla dopo la partita: è 'primetime', è amico di tutti. Io non sono così"
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lunedì, marzo 02, 2009
La morte del Po
Il 24 settembre 2007 scrissi un post sulla fine della “mia” via Emilia “di un tempo”
Un necrologio è doveroso anche per il “mio” Po
C’era una volta il Po, sulle sponde del quale ferveva la vita, nel quale si facevano i bagni d’estate, si pescava bene e sano.
Ora è la classica fogna in cui si riversano i rifiuti di ogni tipo dei 16 milioni di abitanti che vivono sulle sue sponde (oltre a quelli di Milano che non ha alcun depuratore ...).
Argini selvaggiamente cementificati, escavazioni senza regole, dighe e sbarramenti che sottraggono acqua per l’irrigazione e conseguente degrado faunistico, spesso di aree dagli equilibri delicatissimi, incuria diffusa, hanno quasi definitivamente distrutto lo stretto legame che c’è sempre stato tra l’uomo e il suo fiume, diventato ormai un maleodorante corpo estraneo da cui tenersi alla larga.
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