venerdì, febbraio 28, 2020

Il meglio del mese. Febbraio 2020



Parte bene l'anno con Isobel Campbell, Christian McBride, Gil Scott Heron/Makaya McCraven, Black casino and the Ghost, Crowd Company, Ben Watt e Field Music.
Per l'Italia Calibro 35, Dining Rooms, Era Serenase, Ok Bellezza e Handshake.


DREAM SYNDICATE - The regulator
La band di Steve Wynn presenta un assaggio dal nuovo album “The Universe Inside” (di oltre un'ora e soli cinque lunghi brani), in uscita in aprile.
Un incredibile viaggio psichedelico/elettronico/jazz/sperimentale, corredato da un video adeguato.
C'è chi sa sempre guardare avanti.
https://www.youtube.com/watch?v=k4rALGC0_P0&t=1055s .

GIL SCOTT HERON / MAKAYA MC CRAVEN - We're new again
Richard Russell della XL fu l'artefice del ritorno di Gil Scott Heron in studio, nel 2010, con "I'm new here". Mentre Gil era in prigione gli preparò le basi e ne uscì un capolavoro.
Nel decennale dell'uscita Russell ha messo a disposizione le registrazioni della voce e del piano di Gil al jazzista Makaya McCraven per una rivisitazione dell'opera. Lo stesso Gil ammise "Questo è un album di Richard...lo desiderava troppo e a me non avrebbe certo danneggiato. Così: perchè no?".
Non ho mai amato questo tipo di operazioni ma il risultato finale è talmente interessante, creativo, intrigante e stimolante che non si può che plaudire l'iniziativa.
Jazz, spiritual jazz, elettronica, funk, l'universo black.
E la voce di Gil è sempre commovente e TROPPO intensa.

CHRISTIAN McBRIDE - The Movement Revisited: A musical portrait of four icons
Monumentale opera del contrabbassista jazz statunitense (vincitore di due Grammy con "The Good Feeling" nel 2011 e "Bringin 'It" nel 2017.
Partendo dalle parole di quattro figure iconiche dei diritti civili, Martin Luther King, Malcolm X, Rosa Parks e Muhammad Ali, McBride rende omaggio a quella stagione degli anni 60 in cui le istanze del popolo afroamericano incominciarono ad avere risonanza nazionale e a ottenere riscontri pratici, chiudendo con un ossequio all'elezione di Obama a presidente nel 2008.
L'album si muove in un contesto teatrale con quattro attori che riportano stralci dei discorsi dei protagonisti e un sound incredibilmente efficace che assembla jazz, be bop, gospel, soul, funk, spiritual.
Arrangiamenti spettacolari, musicisti di caratura eccelsa, con una sezione fiati da brividi.
Album SPETTACOLARE!

PAUL WELLER - In another room
Nel suo approccio modernista all'arte, Weller esplora nuovi campi e territori con un ep sperimentale in cui lavora con nastri, suoni, inserti di piano, spunti melodici.
Il tutto in pieno stile Beatles 1968/69 tra "Revolution 9" e alcune prove soliste dei Fab Four, come già accennato nel suo complesso "22 dreams".
Personalmente lo trovo un azzardo affascinante e psichedelico e mi piace ascoltarlo.

DINING ROOMS - Art is a cat
La musica italiana produce da decenni lavori di ottima qualità, che talvolta assurgono all'eccellenza ma che molto raramente hanno la potenzialità di affiancare le produzioni internazionali.
I motivi sono molteplici, analizzati e discussi migliaia di volte.
I DINING ROOMS fanno parte di quegli sporadici raggi creativi che riescono tranquillamente a stare al passo con il mondo.
Non a caso sono da sempre parte del tessuto creativi di MILANO, l'unica città "europea" italiana ma che ha saputo tenere un legame con le proprie radici.
Nel nuovo album (l'ottavo oltre a conque di remix e rework) Stefano Ghittoni e Cesare Malfatti hanno saputo, ancora una volta, (rac)cogliere quel respiro universale che ora ci porta in un club londinese, ora tra le atmosfere "smokin" new yorkesi, ora tra spire dub e drum n bass, mentre in sottofondo corrono una forte anima soul, echi jazz, hip hop.
E' il respiro del mondo che si muove e assorbe quello che vibra intorno.
Grande album.

MOSES BOYD - Dark matter
Moses Boyd ci regala uno splendido album di SOUL moderno, afrofuturista, dove jazz, funk, drum and bass, elettronica, nu grooves e tanto altro si abbracciano.
Respirare aria nuova fa sempre bene, "Dark matter" guarda avanti.

BLACK CASINO AND THE GHOST - Farewell Marshall Brunswick
Terzo album per la band italo/inglese guidata dalla voce intrigante di Elisa Zoot. Un affascinante mix di atmosfere psichedeliche, shoegaze, pennellate gospel blues, umori 60/70's. Ma soprattutto tanta originalità e personalità. Album consigliatissimo.

GREEN DAY - Father of all...
Divertente, energico, frizzante, punk rock, garage, rock 'n' roll, glam, qualche brano irresistibile.
Testi "politici", grande tiro, ovvia super produzione, 10 brani per 25 minuti.
Ascolto più che gradevole. Funziona.

LIAM GALLAGHER - Acoustic sessions
Riservato agli hardcore fan di Liam ma molto gradevole il nuovo album in cui Our Kid riprende otto brani in chiave acustica.
Tra cui tre degli Oasis: le classiche "Cast no shadow", "Stand by me" e la poco conosciuta "Sad song" (originariamente cantata da Noel). Il resto è dal suo nuovo album solista.
Per l'occasione è uscito il video di "Once" con l'incredibile partecipazione di Eric Cantona (bandiera del Manchester United mentre è nota la fede City dei Gallaghers) che lo aveva definito il miglior brano del 2019.
https://www.youtube.com/watch?v=MDhiQfekdxo

BEN WATT - Storm damage
E' sempre un piacere ascoltare le carezze compositive del grande 50% degli Everything But the Girl. Un folk pop cantautorale malinconico, concreto, scarno, di grande classe e spessore artistico.

CROWD COMPANY - Lowdown
La band londinese firma il terzo album della carriera. compiendo un favoloso salto in alto e in avanti.
La migliore soul music si sposa con un groove funk che permea tutto l'album, schegge Northern Soul, rhythm and blues, un prevalente gusto 60's, grande sezione fiati e un eccellente lavoro dell'Hammond.
Il tutto ad accompagnare deliziose melodie vocali.
C'è un retaggio che riporta ai primi Dexy's Midnight Runners e al timbro Daptone (dalle parti di Sharon Jones) ma il sound è attuale, fresco, moderno.
Eccellente.

OK BELLEZZA - The Goods
Il quartetto novarese (di cui la metà proveniente da quella meravigliosa esperienza che furono i MiniVip) si presenta con un album di rara efficacia. Suonato benissimo, capacità tecniche superbe e un gusto artistico di primo livello.
I dodici brani autografi viaggiano in quell'indimenticabile mondo dei 60's di brani strumentali che mischiano jazz, soul e rhythm and blues tra Booker T and the Mg's, Jimmy Smith, Jack McDuff. Grandissimi.

BOOGALOO COMMUNICATORS - Carpe diem
Se amate il classico soul jazz strumentale di ispirazione 60's, tra Jimmy Smith e Brian Auger, con l'Hammond in gran spolvero e tanto groove, questo è un album consigliatissimo. Peraltro suonato con grande tecnica e perizia.

THE YOUNG SINCLAIRS - Out of the box
Affascinante e avvolgente viaggio nelle migliori melodie e atmosfere 60's per la band americana che a un folk rock d'annata unisce uno sguardo al Madchester sound (dalle parti dei Charlatans). Album super cool.

RITA RAY - Old love will rust
Arriva dall'Estonia, canta con voce ferma e blue eyed soul, si muove tra rhythm and blues, funk, disco, blues un gusto 50's e propone un album gustoso e molto piacevole.

THE PARK AVENUE EXPERIENCE - Life span
Il nuovo progetto di Fabio Puglisi dei Soul Basement è un elegante, raffinato e colto viaggio internazionalista in un'intrigante miscela strumentale di funk, jazz, urban sound, elettronica, lounge. Un lavoro permeato da un mellow groove avvolgente e sinuoso, liquido e ricercato. Riuscitissimo.

JEFF PARKER - Suite for Max Brown
L'ex chitarra dei Tortoise in un album in cui jazz (c'è anche una riuscita cover di "After the rain" di Coltrane), funk, afro, rock, elettronica si mischiano, guardando avanti.
Molto interessante, groovy, prospettico.
https://intlanthem.bandcamp.com/album/suite-for-max-brown

JON BATISTE - Chronology of a Dream: Live at the Village Vanguard
Live a New York. Ultra groove soul jazz con ampi elementi di rhythm and blues, gospel, blues, funk, hard bop..
https://open.spotify.com/album/0D5GKNmcgkY8aqokBx4aID

JAZZ DEFENDERS - Scheming
Ottimo disco di puro be bop per la band inglese che arriva da una costole dei profeti del funk Haggis Horns.
Grande groove e ascolto piacevolissimo nel suo classicismo accademico e impeccabile.
http://www.willwork4funk.com/the-jazz-defenders-debut-album-scheming-out-on-haggis-records

RUBY RUSHTON - Overture 1 / Yardley Suite
La band di new jazz inglese del grande Tenderlonious, una delle figure di spicco della nuova scena, torna con un singolo super cool, in cui si addentrano nei meandri di una fusion che assimila jazz, una poderosa dose di funk, elementi elettronici. Due brani che sprizzano vitalità, freschezza, creatività.
https://rubyrushton.bandcamp.com/album/overture-1

SORCERERS - In Search Of The Lost City Of The Monkey God
La band di Leeds insegue sogni Blaxploitation, colonne sonore anni 70, butta lì un po' di Ethio Jazz, il tutto strumentale e ricco di sonorità inconsuete.
Divertente e gustoso pur nel risaputo e prevedibile.

EPHEMERALS - The third eye
Lavoro particolare e originale tra soul, funk, spiritual jazz, una costante attenzione al groove, melodie avvolgenti, sperimentazione, elettronica.
Personale e molto gradevole.

SOAKIE - Soakie
Divisi tra Australia e Texas, sfoderano un album di sette brani e 13 minuti di musica. Furibonda, super hardcore potentissimo, voce femminile cartavetrata, similitudini con i nostri Svetlanas.

GUIGNOL - Luna piena e guardrail
Ottavo album per la band di Pier Adduce, sempre più personale e distintiva. La perseveranza paga, il progetto è cresciuto sempre di più e coglie ora uno degli episodi più significativi della lunga carriera con un album completo, maturo e intrigante. Il sound viaggia come sempre tra la canzone d’autore dalle parti di Tenco, Ciampi, Bindi, unita al groove maledetto e demoniaco del Nick Cave più blues. Ben fatto, diretto, essenziale. Ottimo!

ELLI DE MON/ DAILY THOMPSON - ep
Uno split con i tedeschi Daily Thompson per la nostra blueswoman/one woman band. Ne esce un album di deep blues oscuro e malefico, intenso e profondo che in “Confession” plana dalle parti di Nick Cave. Come sempre una conferma di come siano in pochi a sapere fare il vero blues come Elli De Mon.

THE WINDMILL SHOP - Wave
La band lodigiana al primo passo discografico con un album di otto brani autografi. Molto ben suonato e interpretato, scava nel magico mondo del Paisley Underground degli anni 80, tra Dream Syndicate e True West, sapori di derivazione 60's e un sound comunque moderno. Un esordio di primissima qualità.

HIBOU MOYEN – Lume
Un delizioso album, dal fascino decadente e malinconico, con un approccio vicino a un gusto psichedelico (soprattutto nell'impronta sonora e negli arrangiamenti) anni 60. Colpisce la grande maturità dell'apparato compositivo, senza mai cedimenti. Tanta personalità e maturità.

IRON MAIS - Woodcock
Un disco divertentissimo e travolgente quello della miglior cow punk band in circolazione in Italia (e non solo). Accanto al riuscito inedito "Sole" scorrono versioni incredibilmente coinvolgenti a suon di country, hillibilly, rockabilly, virate in chiave punk, di classici come "Jump", "Thriller", "Whole lotta love". Godibilissimo.

AA.VV - Rock & Metropoli
Una di quelle operazioni che possono fare solo delle persone semplicemente appassionate.
Di musica, di cultura, di un'epoca.
In questo caso parliamo di Stefano Gilardino e Luca Frazzi (giornalisti e fan), inciampati in una registrazione su cassetta del mitico concerto "Rock & Metropoli" del 23 novembre 1979 a Milano che segnò, insieme al Bologna Rock della primavera precedente, l'inizio "ufficiale" del nuovo rock/punk/new wave in Italia.
E hanno deciso di farci un CD, per di più doppio, con tanto di fanzine fotocopiata in allegato con varie testimonianze dei protagonisti.
C'erano tutti: Skiantos, GazNevada (purtroppo assenti sul CD),Kaos Rock, Sorella Maldestra, Windopen, Take Four Doses, X Rated, Jumpers, perfino i Vanadium, prima di entrare nell'hard rock.
Stiamo parlando di una cassetta, del 1979 e registrata con mezzi di fortuna.
Quindi si metta il cuore in pace chi cercano qualità e suoni perfetti.
E' un concerto punk e come tale va considerato.
Si sentono, forti, le differenze tra chi era già su un piano tecnico e compositivo professionale (vedi Skiantos e Kaos Rock) e chi invece era lì un po' per caso o non ancora del tutto a fuoco.
E' importante però il documento di un'epoca irripetibile, finita nel momento in cui iniziava e che rivive, alla perfezione, in questa pubblicazione.

ASCOLTATO ANCHE:
TAME IMPALA (deludente, pop elettronico, poca personalità), MARC ALMOND (elogio alla noia), TORRES (musica inutile), POLICA (musica fastidiosa), THE DESTROYER (musica irritante) DRIVE BY TRUCKERS (musica da yankee), SIGHTS BY SOUND (jazz, hip hop, funk, modern grooves, non male), BLOSSOMS (indie pop divertente e frizzante ma niente di più), FRANCES QUINLAN (una Bjork dei poveri, palla mostruosa), HIGHER POWER (hardcore/postcore/Rage Against the Machine/Jane's Addiction. Funziona), SHOPPING (un po' pop punk, e molto B-52S, piacevoli), STONE TEMPLE PILOTS (in acustico. Malinconia, ballate, noia), NATHANIEL RATELIFF (buon country bluesy rock per un sonno duraturo), DR RUBBERFUNK (funk, blues, buoni grooves, cool), SOUL IMMIGRANTS (soul, reggae, funk. Ottimi)

LETTO

VIRGINIE DESPENTES - La trilogia della città di Parigi
La scrittrice francese (un passato punk e borderline all'ennesima potenza) ci spinge, lungo un migliaio di pagine, in un tunnel claustrofobico di una Parigi "nera" e sotterranea, con quel gusto per l'eccesso quasi gratuito (ma perfettamente aderente al reale) caro a Bret Easton Ellis.
A tenere insieme le vite di un sottobosco inquietante, tra esistenze misere, fallite, drogate, violente, perdute e perdenti, egoiste, spietate, rivoltanti, sempre estreme, una colonna sonora musicale ideale, la stessa che accompagnava le giornate dell'ex venditore di dischi, protagonista del libro, Vernon Subutex, tra hardcore, Clash, Jam e tanti altri nomi cari.
Talvolta il ritmo perde intensità ma tempo qualche pagina e torniamo spediti come un treno.
Notevole.

UFPT - Trap – Storie distopiche di un futuro assente
La TRAP è il fenomeno più significativo in ambito musicale negli ultimi anni.
Piaccia o meno.
La Trap è l'espressione della youth culture con il maggior bacino di utenza di sempre.
Grazie al digitale e alla tecnologia (con cui è facile produrre canzoni) si è espansa in ogni angolo del mondo.
E' musica volatile, destinata ad esaurirsi in pochissimo tempo, in continuo cambiamento, al 100% digitale, che non subirà mai il feticismo del collezionista affamato di ristampe.
E' la testimonianza di un cambiamento epocale che ha modificato per sempre la modalità di fruizione della musica.
"La quantità ha distrutto la qualità, l'artigianato è morto".
Questo libro per Agenzia X è importante e basilare per chi vuole cogliere gli aspetti sociali e culturali del fenomeno TRAP.
Contiene spunti essenziali per comprendere ciò che sta accadendo, in ambito strettamente musicale e (sotto) culturale.
Chi ama le sotto culture ed è curioso di comprenderne le evoluzioni e i cambiamenti farebbe bene a provare a capirne di più.

ACHILLE LAURO - Sono io Amleto
Una lettura interessante su uno dei FENOMENI POP più stimolanti e discussi del momento.
Si apprezzi o meno la sua musica, l'aspetto più rilevante è il suo essere DIVISIVO (amore /apprezzamento - odio/disprezzo), difficilmente relegato all'indifferenza.
E questo merita approfondimento.
Un'anima tormentata, una vita devastata fin dall'infanzia da una famiglia divisa, poi le droghe, lo spaccio, le piccole rapine, i rave, gli amici in galera o finiti molto peggio.
La musica come rifugio salvifico.
Un'autobiografia poetico/visionaria (ma anche cruda e diretta) intervallata da racconti e riflessioni degli amici e del fratello oltre a 23 opere di artisti contemporanei street e psichedelici.
ACHILLE LAURO può piacere o meno ma, essendo riferimento per migliaia di giovani(ssimi) ragazzi italiani, può essere interessante capire e conoscere.

JOAQUIM PAULO - Funk & Soul Covers
Ponderoso volume di quasi 600 pagine per altrettante copertine di estrazione funk soul.
Da classici senza tempo (Marvin Gaye, Ray Charles, Aretha Franklin) a oscuri dischi, persi nella memoria.
Immagini stupende ed evocative si alternano a quelle tardo 70, sessualmente ammiccanti.
Il tutto corredato da brevi spiegazioni e contestualizzazioni.
Molto cool.

IN CANTIERE

MERCOLEDI' 11 marzo, ore 18:
Presentazione libro di ALBERTO CASTELLI "Soul to soul" ad Alphavile, Piazza Tempio, Piacenza.
Modera il sottoscritto.

NOT MOVING LTD in tour

Mercoledì 4 marzo: PRATO "Officina Music Club"
https://www.facebook.com/events/1133427433671979/
Venerdì 24 aprile: Savona "Raindogs" + Le carogne
Sabato 9 maggio: Lonate Ceppino (Varese) "Black Inside"
https://www.facebook.com/events/2501949736725343/
Sabato 26 settembre: Magenta (MI) "XO"
https://www.facebook.com/events/202735757434196/

https://www.facebook.com/Not-Moving-L-T-D-302470280600832

COSE VARIE
Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it, ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà", ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
Occasionalmente su "Il Manifesto".
Sul sito di RadioCoop va in onda il TG musicale "3 minuti con RadioCoop" condotto da me , Carlo Maffini e Paolo Muzio.


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