mercoledì, aprile 17, 2013

Stan Bowles



Torna su queste prestigiose pagine l'altrettanto prestigioso contributo di ALBERTO GALLETTI, scrittore, con un ritratto di un "calciatore di una volta".....

Stan Bowles in tempi più recenti fu senz'altro uno dei più grossi talenti che abbiano calcato i campi inglesi.
Entrò nelle giovanili del Manchester City sedicenne e debuttò in prima squadra appena diciannovenne segnando una doppietta in grande stile al Leicester City in un incontro di FA Cup.

Di carattere irascibile, orgoglioso, irreverente e dissacratore, nel perfetto stile fine '60s, Bowles uscì presto dalle grazie dell'allenatore Malcom Allison dopo una serie di episodi che lo videro protagonista in negativo dentro e fuori del campo, fumatore e scommettitore incallito, uno dei suoi migliori amici da ragazzo era uno dei capi della ‘Quality Street Gang’ una delle più famigerate bande criminali di Manchester negli anni 60.
Dopo brevi periodi con Bury e Crewe e Carlisle trovò la giusta consacrazione al Queen's Park Rangers al tempo in seconda divisione, fu uno dei protagonisti della promozione storica in serie A.
Prese il posto ironicamente di Rodney Marsh ex-stella del QPR che andò al Manchester City ad occupare il posto che avrebbe potuto essere suo, ad ogni modo a differenza di altri giocatori che avevano avuto più di un problema con la maglia n.10 lasciata vacante da Marsh, Bowles la pretese e fece meraviglie da subito, genio e sregolatezza allo stato puro.

Memorabile l'incidente avvenuto nel maggio 73 sul campo del Sunderland quattro giorni dopo che questi avevano vinto la FA Cup battendo il favoritissimo Leeds in una memorabile finale.
Le squadre entrarono in campo e dopo essersi schierate davanti alla tribuna, il trofeo fece il giro di campo con la squadra in un atmosfera di tripudio e trionfo, prima di venir posata su un tavolo drappeggiato a bordo campo per l’ammirazione del pubblico.
Tenendo fede al suo carattere Bowles scommise con un compagno di squadra su chi dei due in partita avesse centrato per primo la coppa con una pallonata.
Dopo pochi minuti di partita Bowles riceve palla, avanza in direzione del tavolo e, con gli occhi di tutti i supporters di casa (stadio ovviamente gremito) puntati su di lui lascia partire una tremenda bordata da 15 metri che centra la coppa e la fa volare via.
Il pubblico di casa esce di testa, viene contenuto a stento e lo sommerge con una selva di booh e fischi da far paura.
'Volevano le mie palle nei loro panini, maledetti cavernicoli' dichiarerà in seguito, ma li umiliai ancora , uno di loro fu espulso per un'entrata omicida su di me, poi realizzai una doppietta aspettai il portiere sulla riga dopo averlo dribblato e quando lui si buttò alla disperata per smanacciare il pallone fuori ,lo toccai appena e realizzai il mio secondo gol, fu la goccia che fece traboccare il vaso, i tifosi completamente impazziti per l'umiliazione si riversarono in campo, volevano farmi fuori, fortunatamente riuscii a scappare in tempo negli spogliatoi,diamine, volevo solo divertirmi un po!' Non andai mai più a Sunderland, ogni volta che arrivava la partita mi inventavo un infortunio.

Fu forse l'artefice principale della fenomenale stagione 1976/77 quando il QPR perse il campionato sul Liverpool all'ultima giornata per un solo punto.
Nel 1978 passò al Nottingham Forest dove si scontrò a muso duro con Clough tutto l'anno, rifiutò clamorosamente di scendere in campo nella finale di Coppa dei Campioni del 1979 perchè quest'ultimo gli aveva negato di giocare la partita d'addio di John Robertson, suo grande amico.
Scommettitore incallito si presentava allo stadio dieci minuti prima della partita direttamente dall'ippodromo o dagli allibratori, si cambiava e scendeva in campo, e dopo venti minuti si avvicinava ai tifosi a bordo campo con le radioline per conoscere gli esiti delle corse.

Giocò solo cinque volte in Nazionale, realizzando una grandissimo gol da 30 metri a Wembley contro il Galles, sostituito all’intervallo nella partita contro l’Irlanda del Nord decise di averne abbastanza della Nazionale e abbandonò il ritiro la mattina seguente alla vigilia dell’incontro con la Scozia, saltando su una decappottabile posteggiata fuori dall’albergo, tra l’incredulità di Mick Channon suo compagno di stanza che lo implorò ‘non puoi fare una cosa del genere’ e precipitandosi al cinodromo di White City dopo averlo mandato a quel paese.

Una volta arrivato si presentò alla ricevitoria delle scommesse dove si incontrò con i suoi amici e soci allibratori e altri personaggi poco chiari, inseguito da un codazzo di giornalisti e fotografi, uno dei più audaci, un reporter del Daily Mirror, venne spintonato (più probabilmente malmenato) dal suo entourage ‘sembrava che fosse stato picchiato da sette/otto persone, in realtà inciampò e picchiò la faccia cadendo’ dichiarò poi il giocatore.
Fumatore incallito, ancora oggi viaggia sulle 60 Benson & Hedges al giorno, fu compagno di bevute di George Best,’ ma dovetti lasciar perdere-dichiarò- poteva bere dalle 10 del mattino a mezzanotte, per me era troppo, provai due o tre volte ma all’uscita dal pub sbagliai strada a non lo travai più dopo 10 secondi, quando gli chiesero di Rooney rispose “naah, non è come lui, e poi George era un bel ragazzo, povero Wayne, ha una faccia che solo una madre può amare”.

Grande Stan! Non ha certo perso lo smalto dei tempi migliori.

18 commenti:

  1. Giá solo per l'ultima battuta, il "ragazzo" ha tutta la mia simpatia ed approvazione.
    Altro bel soggetto prodotto dal calcio inglese. Proprio tutta un'altra cosa da quello che si vede dalle nostre parti..

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  2. lol e che vogliamo mettere il Best con Rooney??,..è come paragonare le tet** di Samantha 'Voxx' con quelle di Ursus o mie o del Pibio (haha),...by the way di Foxes ,.. Ursus ,stamani mi son visto un film 'nouvelle vague' et' polidigamende impegnato..'La Nottata' ( Tonino Cervi, 1974),..chi era l'attrice col caschetto??P?

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  3. Tra l'altro al casulissimo Bowles fu dedicata pure una simpatica canzoncina dai The Others nel loro disco di debutto. In effetti Stan è una notevole fonte di aneddotti su cui scrivere...

    Charlie

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  4. Io, per esempio, dissento su Rooney. Secondo me è bono.
    :)

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  5. Sara Sperati, con anche una parentesi ROCK (è stata cantante di una band metal negli anni 80). Ora s'è ritirata. Da tutto.

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    1. 'La Nottata' ( Tonino Cervi, 1974),..chi era l'attrice col caschetto??P?

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  6. Rooney bono???? Uhm forse d'animo :-)

    Charlie

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  7. LEGGERE DI QUESTO KONTRIBUTI GIOVA DAVVERO ALLO SPIRITO !
    RINGRAZIO L'AUTORE.
    DI UN ALTRO PERSONAGGIONE QUALE GARY WINSTON LINEKER NE AVETE GIA' PARLATO ?
    XXIII

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  8. Rooney è bono e............ si spera NON d'animo! A noi piace così, cattivo e truce!! Ma, cazzo se è bono!!!

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  9. Scrittore....no da Tony, già ci sono questi qua al lavoro ed altri, fa 'l bravo

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  10. Sara Sperati, esatto:),...
    pensa te , non lo sapevo che incise anche demos con una HM band chiamata Fingernails,..ricordo solo i Vanexa, Vanadium e Fil di ferro sulla sezione di Rockerilla:)

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  11. comunque il film, pur essendo uno dei 'cosiddetti' b-movies stigmatizzati dalla critica 'falso-saccente'di allora non era malaccio, se riferito agli 'standard' di certa produzione attuale..in pratica preconizza QUASI lo Scorsese di 'Afterhours' :)

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  12. poi nel film c'era il Raoul col Baffo che si esibiva in 'Simpatia',...damnn quando ero gggiovane c'avevo un appartamento ai Lidi ferraresi,..ogni sera fino all'Una di notte da un 'dancing' non lontano trasmettevano quella chanson ,..una'utentica ROTTURA di cogl..., ma risentendola adesso molto meglio di certa robaccia noise

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