martedì, aprile 23, 2013
Addio a Piacenza
Abitualmente su questo blog cerco di scrivere di argomenti che possano essere condivisi, raramente di faccende personali.
L’eccezione odierna in realtà può potenzialmente riguardare molta più gente di quanto apparentemente sembri.
In breve: ho deciso di rinunciare a suonare, presentare libri, partecipare (se non come spettatore) a qualsiasi iniziativa nella mia città, Piacenza.
Nessuno si strapperà i capelli, se ne accorgerà, se ne dispiacerà e niente cambierà , ovviamente, rispetto a prima.
Ma preserverà me stesso da costanti delusioni seguite ad aspettative (molto sobrie e modeste in realtà).
Purtroppo da parecchio tempo a questa parte le iniziative a cui ho partecipato si sono concluse miseramente in concerti annullati, sospesi, incasinati, presentazioni caotiche, situazioni controverse, mai chiare, sempre nebulose.
Il tutto all’insegna dell’approssimazione, disattenzione, superficialità.
Come se, avendo a che fare con un concittadino, tutto fosse permesso, “tanto è un paesano”.
Situazioni che si ripetono puntualmente sempre e solo nella mia città e di cui sono spesso vittime anche i referenti delle iniziative, costretti a subire problematiche di cui non sono direttamente responsabili.
A Piacenza ho dato tanto e ho avuto altrettanto ma sembra che il feeling sia finito e che il flebile equilibrio amore/odio propenda ora da una sola parte.
Peccato, me ne rammarico, ma c’è un mondo tutto intorno a cui potermi rivolgere con le mie mod-este proposte “artistiche” o meno.
Addio, Piaseinsa.
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Nemo propheta in patria.
RispondiEliminaCome disse Michael Caine in 'The italian job' - I can always take it to the americans, they can recognise young talent-
Non pensarci più, quello che viene, viene.
Però mi rammarico lo stesso perchè con un pizzico di buona volontà e con meno "distrazione" si potevano fare ancora tante cose insieme.
RispondiEliminaVa bè amen...
Questo senz'altro. L'amarezza credo rimanga.
RispondiEliminaPeccato ma è una posizione comprensibile, soprattutto in una città di provincia (anche se nelle grandi città non è che vada meglio)
RispondiEliminaNon voglio fare l'avvocato del.diavolo. Molto semplicemente sono anch'io una provinciale e la realtá di cui parli la conosco molto bene (essendomi appartenuta per quasi ventanni):
RispondiEliminanon è che quella che tu definisci " approssimazione, disattenzione e superficialità" non fossero causate dalla presenza di un "compaesano" ma piuttosto frutto di una inconsapevole tranquillità dovuta proprio al fatto che "il protagonista" fosse proprio un compaesano?
Io non conosco i dettagli degli episodi ma caratterialmente sono sempre propensa a cercare il buono, sai com'è, sono una vecchia ragazza di provincia ;-)
Io a Piacenza voglio bene, mi piace, mi sento piacentino, non rinnego nè deprezzo la mia origine.
RispondiEliminaMa ho dovuto constatare che, in una lunga serie di occasioni sfortunate (magari solo coincidenze), in diversi ambiti e contesti, non c'è stata alcuna cura e considerazione per l'evento che si andava a proporre.
Forse solo casualmente mi ci sono (sempre !) ritrovato io in mezzo.
Alla fine venti indizi forse fanno una prova...
Ogni volta ci rimango male (pur essendo una persona paziente, comprensiva, disponibile).
Per evitare che questo accada di nuovo mi allontano definitivamente e stop.
Io piacentino non mi sono mai sentito più di tanto, io sono della Valtidone!
RispondiEliminache comprende un pezzo di Lombardia. Per esempio Sir Albert praticamente è uno della Valtidone anche lui!
Detto questo scatta la pubblicità autoreferenziale (scusa Tony...) e vi aspetto tutti al Castello di Castelnuovo la sera del 5 maggio per un po' di ragò Temponauts!
Ohi Pibio grazie per la considerazione. Nonostante mi senta inguaribilmente lombardo, conservo un grande senso di vicinanza e affinità con la Valtidone.
EliminaValtidone is a gas
Up the càsula
UTV
KARO TONY, TI SEI IMBATTUTO NELL'ITALOPIACENTINO MEDIO...OVVERO LA VERGOGNA DI TUTTA LA NOSTRA GRANDE TERRA EMILIANA !
RispondiEliminaKOSA TI SARESTI MAI ASPETTATO DALL'ITALOPIACENTINO MEDIO ?
XXIII
MEDE IN PIASEINSA
Scusate off topic in ritardo..
RispondiEliminaRest In Peace Richie Havens,big bro
Sentite che bella..
http://www.youtube.com/watch?v=yORP_3v2CVM
C
Richie ha fatto grandi cose. Ho un paio di album davvero stupendi.
RispondiEliminaPosizione che condivido,Boss.
RispondiEliminaA volte e' un messaggio che comunque mandi(e arriva di sicuro),a volte uno sfogo personale che non serve altro che a una cosa:farci stare meglio.
C
L&Sinnersaints immagino condividano
RispondiEliminaPer forza.
EliminaA Torino non credo che abbiate problemi...la porta per voi è sempre aperta.
RispondiEliminaa proposito di PC, stavo leggendo,copio e virgoletto:
RispondiElimina"Storia del prodotto: La Chisola è una focaccia con i ciccioli, , cioè gli scarti del maiale nella preparazione dello strutto ed è un prodotto della tradizione contadina piacentina. La leggenda narra che Federico Barbarossa nel 1155 passò in Val Tidone con il suo esercito e, nella zona dove in seguito sarebbe sorta Borgonovo, la popolazione rifocillò lui e le sue truppe stremate e affamate con quintali di “Chisöla”.
pensa te,anche mia nonna faceva la Chisöla” coi ciccioli
Ogni tanto mio papà ne porta a casa un po da Castello, se comincio a mangiarla non finisco più, accompagnata da un bel barberone del Monferrato poi....
Eliminaqui a casa mia m'ha detto l'altro giorno mia mamma che fino agli anni 50-60 si faceva tutto: ciccioli, coppe, cotechini, salami, strutto, braciole, salame di lingua,salsicce etc. ,...qui nella stanza sopra da dove scrivo c'era un pèrdga (trave) dove erano appesi tutti i salumi a 'stagionare',.eh, robe fantastiche
RispondiEliminaAssolutamente fantastiche!
Eliminahttp://www.infodeco.it/index.php?option=com_content&view=article&id=498:risotto-alla-milanese&catid=49:lombardia&Itemid=579
RispondiEliminapensa te , se ne imparano sempre di nuove, dobbiamo l'iinvenzione del risotto alla milanese a un vetraio belga:),..oggi me ne faccio uno alla facciaccia sua,..un Genio,..chissà come si chiamava,.Van der Kuylen?? Pfaff? :)
Van Moer?
RispondiEliminaAhahahahah! Van Der Elst? Grandi!
RispondiEliminaSi sarà sbagliato! Cazzo mangiano i belgi?! La cricla dei piedi? Un bel risotto per quattro alla faccia del tiqui taka!
W
He he he he vuoi mettere il fascino di un Vercauteren di un Van Himst o di Van der Eycken?
EliminaRisotto giallo lo possiamo nominare il primo casula per eccellenza.
e non cominciamo coi ciclisti....
Crucchi uber alles, il calcio masturbato di stampo catalano ha preso una salutare musata. I belgi sono il futuro!!!!!
RispondiElimina@ Tony: far cultura, creare aggregazione, smuovere le acque che stagnano è dura ovunque, forse nei posti piccoli come il mio è un pò meno difficile perchè le piccole comunità quando proponi qualcosa si incuriosiscono non fosse altro che per usicre dal soliti tran tran.
Charlie
Senza il furto di Stamford Bridge non sarebbero neanche mai cominciati questi maledetti suonatori di nacchere, finalmente qualcuno ha rimesso le cose a posto, ci voleva il grande Jupp, uno della vecchia scuola nord-europea.
EliminaHa ha ha ha 63% di possesso palla e 4-0 per il Bayern, ha ha ha ha ha ha ha...ho goduto come un pazzo e ho dovuto limitarmi col linguaggio perchè ero in compagnia dei figli, ma non fa niente finalmente han preso quel che meritavano da anni! Maledetti gnomi fuori dalle palle!
haha:),...è vero col Chelsea RUBARONO alla grande,..partita ASSOLUTAMENTE scandalosa, risolta al 92' da un goal 'casuale',...nel campionato tedesco io ho sempre tifato Kaiserslautern ( o Magdeburg in DDR,...o Lokeren in Belgio),...but anche a me ha fatto piacere la 'débacle' degli ultrapresuntuosi col Bayern ,...non se ne poteva più del 'coro unanime' della stampa asservita
RispondiElimina.---W Zola e i Chelsea (la punk band inclusa!!!
Tony t'assicuro che nelle città la cosa non è diversa. Se hai la fortuna/sfortuna di suonare in circuiti alternativi ( centri sociali soprattutto ) e fare un genere di nicchia ( io suono in un grupop ska) ti ritrovi immancabilmente ad avere a che fare sia come organizzatori che come pubblico con una cerchia ristretta di persone e a quel punto l'affermazione "è un paesano" ( o concittadino che dir si voglia) è sempre dietro l'angolo.
RispondiEliminaIo col mio gruppo suono molto di più fuori Roma che a Roma, mi dispiace e molto ma in un certo senso è meglio così
Fuori c'è tutto un mondo in cui suonare e fare le nostre cose.
RispondiEliminaInutile inseguire chi non gliene frega de meno
Indigo/Mich: che fosse Van De Korput??
RispondiEliminaBayern panzer devo ammetterlo anch'io..
C
ha ha ha Cris il baffone granata....well, it could be as well.
EliminaPlessers anyone?
Intanto al Westfalenstadion(en) ennesima prova di forza dei carri armati prussiani sui naccherai iberici, olè.Quattro pere anche qua
Eliminalallala-là
Più che merengues, meringhe....
credo che senza fare i nomi tutto si risolvera' con una pacca sulla spalla .............
RispondiElimina..Lilì.....arrabbiata....mai sentita piacentina.
Eliminano, ma sapete cosa?' tutta quella 'retorica' sul Barcelona iniziava veramente a stancare,..... e bbasta SUVVIA:)..
RispondiEliminano no, Cris, non mi riferivo al 'baffo' van de Korput ma al mitico bomber Van der Kujilen
http://it.wikipedia.org/wiki/Willy_van_der_Kuijlen
mi ricordo che c'era su un vecchio album Panini,..
what about Mario been del Pisa?? e van utrecht del Padova??
Grande Mich, se non era un bomber lui!
RispondiEliminaLa questione del Barcellona (secondo me) è stata puramente retorica sin dall'inizio. Non nego un evidente abilità e conseguenti meriti, ma esatto, suvvia è stato solo CATENACCIO in possesso di palla, nulla più, senza Messi sarebbero stati peggio del Milan di inizio stagione.
RispondiEliminaMezzi di informazione italiani incompetenti e (in parte) intellettualmente disonesti.