lunedì, maggio 16, 2011
Il Rock Demenziale
La stagione del cosiddetto ROCK DEMENZIALE (termine inventato da Freak Antoni degli Skiantos e descrittivo di un sound in genere duro o comunque “energico” condito da testri surreali, comici, spesso volgari e senza freni) è circoscrivibile al periodo a cavallo tra la fine dei 70’s e l’inizio degli 80’s e direttamente correlato all’immagine sguaiata, iconoclasta, all’insegna dello sberleffo che arrivò in Italia del punk.
E che contrastava apertamente con la seriosità della canzone politica e del cantautorato dei tempi.
Con uno slogan come “Largo all’avanguardia pubblico di merda” gli SKIANTOS sconvolsero e minarono alle fondamenta un modo monolitico di concepire la musica nell’Italia di allora, diventando i principali e più credibili esponenti dell'ambito (da loro stessi inventato).
Seguirono il loro esempio i SORELLA MALDESTRA di Vercelli e in seconda battuta da Bologna (che divenne capitale del “genere”) i WINDOPEN , i Supercircus di Andrea Mingardi, i Luthi Chroma, i Teobaldi Rock (di Luca Carboni...).
A Milano le KANDEGGINA GANG di Jo Squillo e i Kaos Rock (/legati allo pseudo movimento “Rock 80” anche se distanti dalle istanze “demenziali”).
A Torino i RIGHEIRA e anche i futuri No Strange con il nome di NO STRANI.
Da Pisa lo zappiano Sandro Oliva (con cui suonava il futuro Not Moving Dome La Muerte).
Se in USA Frank Zappa e ancora prima parecchi artisti rock n roll (basti pensare alla “Tutti frutti” di Little Richard) e in Inghilterra la Bonzo Da Dooh Band ad esempio avevano in qualche modo già da tempo aperto la strada, anche in Italia non mancarono i precursori, da CLEM SACCO, ai BRUTOS, attraverso certe canzoni di Gaber, Jannacci o i Gufi, fino a molti gruppi beat (vedi i Cinque Monelli e la loro famosa “Balbettando” o i Pelati, i Balordi e tantissimi altri).
Il rock demenziale è poi diventato un sotto genere piuttosto diffuso in Italia e che ha avuto successivamente in un gruppo come ELIO e LE STORIE TESE una delle migliori evoluzioni, mentre altri nomi come Persiana Jones e le Tapparelle Maledette, Lino e i MIstoterital, i Powerillusi, i Gem Boy, Noi Nati Male, Freatlones, Le Madri della Psicanalisi hanno, con variazioni e personalizzazioni portato avanti il verbo nel corso degli anni.
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mi ricordo, ai tempi di Radio X Antenna Rock di Pavia, un gruppo ultra-demenziale, che aveva inviato una cassetta a Claudio Sorge, bella tosta. La band era Gino e i Maiali. Grandissimi!
RispondiEliminaci voleva proprio...solo pochi rammarichi...gli Skiantos meritano maggiore attenzione, considerato che anche Elio ha preso il nome da loro...ho delle storie, hai delle storie tese... Lino e i mistoterytal erano fantastici!!!
RispondiEliminaSandro Oliva un genio zappiano che in un altro mondo avrebbe avuto il giusto riconoscimento, il suo disco con i blue pampurios mi gira ancora in testa...
non sapevo che i Persiana Jones fossero demenziali, forse ho ascoltato troppo poco di loro.
RispondiEliminaAnche certi pezzi degli Statuto sembrano quasi demenziali..
I Gem Boy, che ahimè vanno ancora forte qua in zona, fanno pena. Un umorismo da bambini delle medie, ma neanche...
Persiana Jones..vedi anche il nome...erano affini al demenziale agli inizi, poi si sono indirizzati altrove
RispondiEliminaNon dimentichiamoci i Kaos Rock e gli X-rated!
RispondiEliminaConfesso che Monotono è uno degli album che ho sentito di più in assoluto!
Parlando di gruppi demenziali più recenti direi che Harp1 - Temponauts e Tony face big roll band si difendono bene.
The Rolling Stones - Live with me (live) . Ma che bel testo aveva questa canzone?!?
Difficile dire se le Kandeggina Gang erano demenziali: i testi un pò "coloriti" non significa per forza che siano demenziali, per come la vedo io era più che altro punk giovane/giovanilstico e basta.
RispondiEliminaAlberto
Le Kandeggina sicuramente non volevano essere demenziali ma ci riuscivano benissimo....°orrore orrore mi fai vomitare, vicino a te mi sento male° non depone a loro favore...
RispondiEliminaIl demenziale fu,in effetti,una forma di punk casareccio ! Poichè in Italia avevamo già una tradizione molto vasta (che parte addirittura dagli anni 50,se vogliamo) qui da noi il 1977 venne interpretato in quel modo...anche xchè venivamo da una stagione di impegno super-politicizzato,che aveva fatto anche parecchi disastri,per cui (al contrario dei britannici) non avevamo più voglia di cantare cose molto serie tipo "White riot" o "God save the queen" : c'era un clima di disgregazione che non favoriva l'impegno sociale (nemmeno quello musicale),il quale poi arrivò nuovamente pochi anni dopo in veste "hard core" ma lì era tutt'altra storia.
RispondiEliminarivisti l'anno scorso, dopo un fottio di anni, come supporters dei madness... mi hanno annoiato. piu' che altro poco affini al main act.
RispondiEliminanow playing : skiantos - fagioli
(che rappresenta degnamente il mio recente disturbo psicosomatico di flatulente petomania)
Io ricordo un gruppo di cui girava un demo molto carbonaro che girava dopo la metà degli anni 80. Si chiamavano MALDOROR e facevano un brano lunghissimo, semi-recitato, con una vicenda comico-demenziale. Non ricordo altro. A qualcuno viene in mente qualcosa?
RispondiEliminaHo provato a fare ricerce su Internet ma con quel nome, ovviamente, mi esce questo e quell'altro mondo. :)
al concerto dei madness c'ero anch'io, e non vedevo l'ora che gli skiantos finissero. punto a loro favore: "ed ora, l'unico punto di contatto tra noi ed il nostro premier: mi piaccion le sbarbine". tutto il resto è (stata) noia.
RispondiEliminaMarco MODS Trieste
Beppe Starnazza e i Vortici
RispondiEliminaAstro Vitelli & i Cosmoz
I Figli di Bubba
mi ero pure comprato il libro "Le stagioni del rock demenziale"...con la banda dei Pistoni Roventi...grande Freak Antoni.
Club 27 - Siberian escort
Gli Skiantos con tutto il bene che voglio loro sono bolliti da secoli purtroppo.
RispondiEliminaMiles Kane Better left invisible
C'era anche una banda che si chiamavano "Bigols". Ricordo una cassetta che girava all'impazzata verso fine 80, classici di Pink Floyd, per esempio e amenità italiane ricantate in dialetto pavese!
RispondiEliminaLemonheads - Ruderless
RispondiEliminaAnche noi dopo l'esperienza "seria" mettemmo su, a metà '80, un baraccone demenziale che si chiamava Joe Materassi e le sue Molle. (Che vergogna.. qualcuno su youtube ha anche messo i filmati). Però ci divertivamo un sacco e ci pagavano pure.
RispondiEliminaAnche io ho rivisto gli Skiantos al concerto dei Madness,
RispondiEliminaquoto le osservazioni di Cpt.Stax e MarcoMod,
cmq la battuta sul premier è stata carina,la ricordo bene.
Aldo
O.T.
RispondiEliminaCoppola ha preso una bella scoppola !
Visti un paio di volte al Bloom belgi anni '90, chi si ricorda il Maestro Crudele e i Demons?
RispondiElimina"Mamma dammi la benza" dei Gaznevada, forse, è stato il primo pezzo di rock demenziale, genere che abbandonarono subito, mentre gli Skiantos ci costruirono sopra una carriera.
RispondiEliminaAndBot
Attualmente non mi dispiacciono gli X-Mary ed i Camillas.
RispondiEliminaAndBot
Sul myspace dei No Strange abbiamo incluso anche alcuni brani dei NO STRANI (periodo 1980).
RispondiEliminaEravamo "demenziali" sotto certi aspetti,ma ironizzavamo molto sulle tendenze del periodo (con accenni alla elettronica e al punk più estremo) da qui il nome,che rimandava anche alla strumentazione fatta in casa (tra cui pentole,scatoloni ecc.)
l'ultimo concerto dei NO STRANI fu nel novembre 1982,in coppia con i Not Moving (totalmente diversi da noi,ovviamente e per fortuna!) al "Ranxerox" in cui suonammo tastiere elettroniche,con nastri in cui avevamo preregistrato rutti e scorregge (più altre amenità) e proiettammo diapositive del mare 1968,con quadretti famigliari (!)
Non fu un grande successo (a parte alcuni post-industriali che gradirono molto) e poichè eravamo un po' stanchi dei linguaggi "provocatori",pochi giorni dopo decidemmo la svolta,recuperando un vecchio FARFISA compact de luxe dallo scantinato e mutando il nome in NO STRANGE : nome che ricorda il passato,ma che al tempo stesso ne segna una grande svolta.
Dei NO STRANI fecero parte,oltre me ed Alberto Ezzu,anche TAX (futuro Negazione)e Massimo detto "Pinga Floyda",uno dei primi punk di Torino.
aggiungerei ai nome già detti (grande Sandro oliva coi Blue Pampurios!) i Truzzi Broders e I Fagiani di cui ho ancora in testa, a distanta di 20 anni, "l'unica salvezza è il tappeto... i quadri e le poltrone..."
RispondiEliminaciao, Manuel
lol, ricordo anch'io una cassetta fine anni 80 in dialetto mantovano dove prendevano in culo canzoni di "successo",..GINO E I MAIALI??haha,..questi odierni mi fanno spanzare : FRENCHI FAGIANO e I NEDAR MUT,..in questa canzone raccontano di un'esperienza a "putt..e" a Bussolengo finita male (diciamo così),..
RispondiEliminahttp://www.myspace.com/frenchifagiano
cliccate su "Bussolengo "song
Mi.
imperdibile anche "Bacioeula" su 2 "villici" che scommettono una formaggia di grana da 52 kg in una partita di briscola al circolo Arci di villaggio e perdono poi di 1 punto!!,..
RispondiEliminaMic.
ciao giovani, non so perche' ma oggi riesco ad entrare!!!
RispondiEliminaDavide: grazie della citazione, i piu' demenziali sono fuor di dubbio i temponauts,poi gli H1 ed infine la tonyFaceBand
VOTO I SORELLA MALDESTRA INCONDIZIONATAMENTE.
La loro tape "Cadavere" giaceva in tempo reale tra Clash i e Never Mind the Bollocks!!
Cristiano
i più demenziali in assoluto:
RispondiEliminaToni Casula e le Facce
vi furono anche gli squallor a fine '70
RispondiEliminaThomas
Tony Santagata : "I love the punk" (1978)
RispondiEliminaIn effetti anche gli SQUALLOR sono ascrivibili al fenomeno anche se un po particolari...non propriamente rock
RispondiEliminaI piu' demenziali in assoluto non li conosce nessuno perchè hanno inciso un solo singolo.
RispondiEliminaNome della band 'Acid Cocks'
Facciata A 'in fondo al 23' cover di I wanna be your man con testo che racconta i pensieri di un ragazzo depresso in fondo al tram 23 di Milano, e retro 'quann chiove a Napula nun se sa che hazz fa' voleva essere un blues metropolitano cantato in napoletano da due milanesi, in pratica una schifezza assoluta.
La particolarita' di questo singolo sta anche in due dei componenti della band: Claudio 'Doctor Soul' Falcone, nostro amico che canta soul qui e la' e alla chitarra e voce... Captain Stax!!!
E non sto scherzando!
The Pretty Face - Just a waste of tima.
non male come nome per una band, da queste parti si può tradurre in "belini amari" che poi significa siamo tesi, furibondi, non ci rompete
RispondiEliminaSquallor - Ricuttaro 'nnamurato
anche i Tampax di Pordenone in quanto a demenza si difendevano piuttosto bene.
RispondiEliminaA Firenze nei '70 ci furono i Gimmi Freni e i suoi Ferodi: nome carino, band pessima. Credo che alcuni membri poi confluirono in dennis and the jets...
Thomas
Che pure Dennis and the Jets non erano male in quanto a demenzialità....
RispondiEliminaKraak and Smaak - Call up to heaven
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RispondiElimina....ma i Camelunti nessuno se li ricorda? Alla lista poi aggiungerei anche i metallari Trombe di Falloppio, i bolognesi Cabala Prinz e Marco Carena.
RispondiEliminaPassando agli inizi (e tralasciando il beat in cui demenzialità ce n'era a iosa, dai Balordi ai Tubi Lungimiranti, ma su cui Ursus ne sa certamente più di me)...in Italia è proprio il rock'n'roll che nasce demenziale: qualcuno ha già citato Clem Sacco e i torinesi Brutos, ma alla fine degli anni '50 i primi rock'n'roll italiani sono quasi tutti demenziali.
Notissimi i Due Corsari (alias Gaber e Jannacci) con "Birra" (1959) e "Una fetta di limone" (1960), ma ci sono altri personaggi quasi dimenticati come Ghigo che incide nel 1959 "Coccinella", o Roby Milione che nel 1960 incide "Rock Satana" (....altro che Black Sabbath o Rolling Stones...), o ancora Riz Samaritano, riscoperto da Elio, con "Cadavere spaziale" (1960) e Fred Bullo ("Tritolo").
Tra i complessi come non citare i Campioni di "Tintarella di luna" (1959), poi ripresa da Mina? O i "Campanino" napoletani, con "I quattro ciucci" (1959)?
Tra le donne due pilastri come Brunetta con "Febbre di sognare" o "Precipito" (1960) o Angela con la sua "Bambina cattiva" e "Rock della naja" nello stesso anno.
Poi ci sono demenziali che non facevano rock, come Ruggero Oppi da cui gli Squallor hanno attinto, come ispirazione, a piene mani ("Miss Irrizza" o la famosissima "Ai romani piaceva la biga", che poi hanno ripreso in moltissimi e che sono entrambe del 1959).
Ma....vogliamo andare ancora più indietro? Le radici del demenziale affondano anche negli anni '30, in personaggi come Rodolfo De Angelis (non solo la celeberrima "Ma cos'è questa crisi", ma altre come "Bravo, ma come parla bene", "Le presento e raccomando" o "Come son distratto"), Pippo Starnazza ("Baldo Baldo Arcibaldo", "Squa squa", "La marchesa sinforosa" e "Se fossi milionario"), Gabré ("In riva al Po") e se vogliamo anche le varie "Maramao perché sei morto" o "Pippo non lo sa".
Spesso si fa l'errore di pensare che le cose siano iniziate con noi (o meglio con quello che noi ricordiamo), ma in realtà per tutto c'è un passato, che andrebbe riscoperto.
Vito Vita