La storica Anna Foa in questo breve saggio riesce a condensare alla perfezione le radici della questione arabo-israeliana, prefigurando, come da titolo, il progressivo "suicidio di Israele".
La descrizione è lucida, equilibrata, lontana da sciocche e inutili partigianerie.
A partire dalla "diffusa confusione linguistica tra israeliti e israeliani. Ebrei e israeliani cominciarono ad essere assimilati e perfin oconfusi nella percezione del mondo non eebraico... ci sono varie ondate migratorie, ebrei yemeneti, nordafricani, iracheni, siriani, libanesi, egiziani. Dopo secoli di convivenza tra arabi ed ebrei, i paesi arabi si svuotano quasi completamente di ebrei".
La società israeliana è cosmopolita e moderna quanto paradossalemte antitetica:
"Israele è una strana mescolanza di laicismo e religione...la spaccatura tra religiosi e laici è antropologica e influenza fortemente la politica, non solo la credenza e le pratiche religiose.
Sono due mondi separati in cui ai boccoli degli ortodossi o al copricapo a uncinetto (kippa) dei sionisti religiosi si contrappongono il mondo dei gay e la libertà di vita sessuale dei laici...
Gli ebrei israeliani (statistica del 2022) che si definiscono laici sono il 43%, il 14% tradizionale/religioso, il 10% religioso, un altro 10% ultraortodosso."
La conclusione è molto pragmatica e ampiamente consivisibile partendo da un presupposto abbastanza palese:
"Hamas non può essere distrutta politicamente senza un diversa politica di Israele nei confronti dei palestinesi, senza l'avvio di una fondazione di uno stato Palestinese, senza un accordo politico con una parte dei paesi arabi. Ma questo non potrà mai essere fatto dal governo di Netanyahu."
Le ultime righe riassumono, amaramente, l'unica via di uscita (per quanto possa sembrare improbabile e lontana).
"Netanyahu e il suo governo devono pagare non solo per quello che hanno fatto ai Palestinesi di Gaza ma anche per quello che la loro politica ha comportato per lo stesso Israele.
Gli israeliani devono trattare con Hamas, colpevole della terribile strage del 7 ottobre, ma i palestinesi dovranno trattare con chi è colpevole di avere distrutto le loro case e ucciso le loro famiglie.
Non possiamo dare per scontato che l'odio lasciato da tutti questi traumi cesserà un giorno. Ma non ci sono altre strade che questa."
Anna Foa
Il suicidio di Israele
Editori Laterza
91 pagine
15 euro
giovedì, novembre 07, 2024
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