sabato, settembre 26, 2015

STEFANO SPAZZI - Ancona Beat



Sono sempre stupendi questi omaggi a scene nascoste e dimenticate, pur se di estrema nicchia, della favolosa epopea BEAT italiana dei 60's.
Testimonianze di una vitalità incredibile, in un periodo in cui il mondo giovanile esplodeva grazie a Beatles ed affini.
STEFANO SPAZZI documenta quella di ANCONA, tra decine di nomi, per lo più sconosciuti e rimasti nell'oblìo, vissuti tra il 1964 e i primi 70's quando rimasero quasi tutti decimati da problemi lavorativi, famigliari ma soprattutto dalla naja che interruppe la carriera della maggioranza dei protagonisti.
Rimangono le vicende dei GOBBI che nel 1966 trasformavano i concerti in veri e propri happening teatrali, anche estremi o dei TABU', WANTED, PRONIPOTI, LE OMBRE (gli unici che arriveranno a suonare al mitico Piper con Pooh, Ragazzi del Sole, Lord Beau Brummel), i KINGS che diventeranno la backin band di Fausto Leali, Rosanna Fratello, Adriano Pappalardo, suonando in tutto il mondo.
Ma anche WANTED, SPIRITUALS, The SO e decine di altri.
Correda il tutto una prefazione a Gene Guglielmi, varie interviste e gustosissimi aneddoti oltre ad un' abbondante documentazione fotografica.
Per gli appassionati un'appendice con cui completare la collezione di notizie storiche sul periodo.


12 commenti:

  1. Vedo con grande piacere che gli scritti e gli approfondimenti su quella MAGICA epoca non si arrestano mai...e sono pienamente soddisfatto di essere stato io a dare il via a tutta questa riscoperta (perlomeno in Italia) !
    Una volta tanto,un po' di merito me lo prendo senza fare troppo il modesto,nehh ! ursusdursusooommmm :-))))

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    1. W Ursus!
      Grande merito il tuo..senza modestia
      ursusdursusdursus...
      C

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  2. Ma 'orcozzio come si fa a calciare in touche una punizione a meno di 3 minuti dalla fine sotto di tre punti? Un capitano inglese?! Fair play al Galles comunque ci ha creduto di più.
    Ma che errore!

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  3. Il Galles seppur decimato si è regalato un sogno.

    Charlie

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    1. Si ma porcapu**ana metti dentro il pallone del pareggio ...comunque partita di grande grande livello.
      Si fa male troppa gente però

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    2. Ora l'Inghilterra deve battere gli 'odiati' aussies o esce al primo turno come la squadra di cricket. Ho visto un Quade Cooper bello in palla però....sarà durissima

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  4. Italia invece penosissima, vergognosa che a momenti le prendeva dal Canada. Adesso vediamo quante mete ci farà l'Irlnda

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  5. Partita da oratorio, errori a go-go un orrore.
    Due squadre inguardabili.

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  6. Ho visto solo il secondo tempo dell'Inghilterra e concordo ... si piazza tutto il piazzabile. Poi se si sbaglia e' un altro paio di maniche.
    Andare in touché o sei pazzo e fai meta (Giap insegna) o nel rugby moderno commetti un errore madornale.
    Sul fatto che ci si fa male temo che sia una conseguenza del professionismo che impone un ritmo di gioco elevatissimo e caratterizzato dalla preponderanza dell'aspetto fisico e tempi ravvicinati fra una partita e l'altra.
    Sir non volermene e nulla voglio togliere alla Scozia che mi riferiscono ha giocato tatticamente in modo molto efficace ma se il Giappone avesse riposato un po' di piu' forse le cose sarebbero andate diversamente.
    Se cosi' e' l'Italia avra' dello noci da rompere con la Romania

    GMV



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  7. GMV, ciao!

    Allora, agli inglesi il pareggio sarebbe servito a poco, avrebbero comunque dovuto battere l'Australia per andare avanti,ma quando tu hai segnato il calcio piazzato il Galles avrebbe ripreso il gioco con un drop e la palla sarebbe finita agli inglesi, quindi quello che avresti voluto fare sulla rimessa laterale avresti dovuto, potuto e voluto farlo dopo, il tempo c'era, e se è vero che sarebbero stati lontani dalla linea di meta è anche vero che avrebbero potuto preparare un set-up per mettere un drop vincente. Bad captaincy. Non è il rugby moderno perdonami ma in un' Inghilterra-Galles qualsiasi quella punizione la si calcia in porta.
    Concordo gli infortuni sono una conseguenza del professionismo.
    Per quanto riguarda la Scozia non saprei, fuor di polemica per me sarebbe cambiato poco. Il Giappone gioca così se non segna nel momento di massimo sforzo sul campo aperto (come negli ultimi 20 minuti del primo tempo), finiscono nei guai è lo sforzo prodotto al momento che non è prolungabile per 80 minuti. Riesce alla Nuova Zelanda (e alla Francia quando sono forti) perché ogni volta che l'onda nera si riversa nella meta-campo avversaria loro segnano. La difesa scozzese è stata impeccabile, sia per gli sforzi che per la disciplina guarda che il Giappone nel primo tempo ha fatto un o sforzo colossale.
    Punti di vista comunque.

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    1. Hai ragione, non e' il rugby moderno...volevo dire che quella si calcia sempre a meno di non essere i Giap (e quindi incoscienti)

      GMV

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    2. Continuo a pensare che contro il SA sia stato il classico fluke, anche se non gli segni 34 punti senza meritare, questo va detto.
      Parlavo ieri con il capitano della mia squadra (di cricket) che è sudafricano e me l'ha spiegata così
      Impegno preso inizialmente alla leggera quando poi ti trovi col punteggio messo male recuperare mentalmente diventa difficile.
      Scarsa qualità dei calci liberi a seguire, che hanno esposto la squadra a rapidi contrattacchi.
      qualità dei trequarti non propriamente eccelsa.

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