Esce oggi, venerdì 17 ottobre, in vinile (azzurro "blues") e CD “That’s all Folks!”, l’ultimo album dei Not Moving.
Dai primi concerti nel 1981 e dell’esordio discografico del 1982, Rita Lilith Oberti, Dome La Muerte e Antonio Bacciocchi hanno portato sempre avanti lo spirito della band. Anche nei lunghi periodi di pausa e allontanamento, i Not Moving hanno continuato a vivere nei reciproci progetti solisti, nella cura di ristampe (spesso con inediti), documentari, un live dagli anni Ottanta, una breve reunion tra il 2005 e il 2006. Nel 2017 il ritorno insieme con un nuovo album e un centinaio di concerti lungo la Penisola.
La storia ora si conclude.
Il rock ‘n’roll salva la vita (come cantava Lou Reed con i Velvet Underground) ma in cambio ti chiede l’anima, il cuore, la carne. Ti divora e distrugge.
Un prezzo concordato già nell’adolescenza e consegnato al Demone. Che ha restituito la vita che i Not Moving hanno sempre voluto e desiderato, nella sua sadica precarietà, anche quando il fisico perde i previsti colpi.
“That’s All Folks” era stato concepito come un omaggio alle radici da cui la band è partita: il blues. L’album si sviluppa su quelle coordinate, guardando però anche al punk, Gun Club, Cramps, The X, psichedelia, Rolling Stones, Bo Diddley e si chiude con il testo di “Not Moving” dei DNA di Arto Lindsay, brano tratto da “No New York” da cui la band prese il nome.
That’s All Folks!
TRACKLIST
1. Soul of a Man
2. But It’s Not
3. Wyoming Girl
4. Saphran Road
5. The Devil with the Blue Dress On
6. On My Side
7. Bo Diddley Doing Something
8. Once Again
9. Ray Of Sun
10. Not Moving
CREDITS
All songs by Oberti/Petrosino except for “Once Again” (Petrosino), “Soul of a man” (Blind Willie Johnson), “The devil with the blue dress on” (Frederick Long/William Stevenson), “Not Moving” (lyrics by Arto Lindsay)
Rita Lilith Oberti: vox
Dome La Muerte: guitars, sitar
Antonio Bacciocchi: drums, percussions, tablas
Iride Volpi: guitars, backing vocals
Guests: Paolo Apollo Negri: piano, Hammond, keyboards.
Lorenzo De Benedetti e Martin Ignacio Isolabella: backing vocals.
Recorded at Elfo Studio by Alberto Calegari e Matteo Gagliano + Ale Sportelli Recording Studio.
Mixed by Matteo Bordin
Artwork by Luca Galvani
Inner photos: Andrea Amadasi (Lilith, Iride), Enrico Auxilia (Dome La Muerte), Martina Ridondelli (Antonio Bacciocchi)
Band photo: Velvet (Luciano Guazzoni)
TRACK BY TRACK
Soul Of a Man – Brano di Blind Willie Johnson del 1930, il primo provato e arrangiato per l’album, una reinterpretazione aspra di un piccolo classico blues (ripreso anche da Tom Waits e Eric Burdon).
But It’s Not – Rock ‘n’roll, punk, una spolverata di glam e tutta l’essenza della vita. “Credi sia una vacanza ma non è vero (But it’s not!). “L’inizio di batteria è un personale omaggio al batterista dei Jam, Rick Buckler, recentemente scomparso, di cui riprendo la stessa figura ritmica nella partenza della loro “All Around the World”, del 1977 (un anno di riferimento per tutti noi Not Moving)” (Antonio)
Wyoming Girl – Un pizzico dei Doors più blues, un tempo swingante, un piano honky tonk. “E’ la storia di tutte le donne che si trovano a un confine. Le donne sanno bene di cosa parlo”. (Lilith)
Saphran Road – In ogni album c’è sempre stato qualche riferimento più o meno esplicito ai Gun Club, quelli più romantici e disperati di “Las Vegas Story”, per noi maestri e capostipiti della nostra scena. “Il testo è un tentativo “gastronomico” per spiegare che le cose vanno come devono andare.” (Lilith)
The Devil with the Blue Dress On – Un brano conosciuto attraverso la versione proto punk di Mitch Ryder and the Detroit Wheels. Irraggiungibile per efficacia, di conseguenza riadattata a quella dell’autore Shorty Long ma con un taglio Cramps in odore di gospel. “Mi sono molto immedesimata in questo abito, un vestito blue(s).” (Lilith)
On My Side – Una canzone d’amore. “Tu sei sempre stato dalla mia parte” (Lilith)
Bo Diddley Doing Something – Non poteva mancare un omaggio ritmico al grande Bo Diddley, pensando però a come avevano usato il suo groove gli Stooges in “1969”.
Once Again – “E’ un brano con un arrangiamento dark-punk, molto anni 80, è un storia d’amore travagliata, un continuo su e giù, che è anche una metafora della vita che abbiamo vissuto come artisti, picchi di felicità e cadute disastrose, aspettando una risposta che non arriva mai, sogni infranti, senso di inadeguatezza, una guerra quotidiana con sé stessi e le proprie contrastanti emozioni, ma sempre alla ricerca di un riscatto.” (Dome)
Ray Of Sun – “New York nella notte più buia con i lividi di “Black and Blue” dei Rolling Stones. La solitudine. Il raggio di sole. Ma anche quello non scalda” (Lilith).
“Un riff con un andamento celtico, come una danza pagana al rallentatore, con inserti psichedelici, sitar e percussioni.” (Dome)
Not Moving – Lilith declama il testo di “Not Moving” dei DNA di Arto Lindsay, il brano da “No New York” da cui la band prese il nome. La chiusura del cerchio.
Dicono di "That's All Folks!"
"Un disco rock, scarno, diretto... onesto. Rita, Antonio e Dome non potevano scegliere modo migliore per uscire di scena" (Rumore)
"I Not Moving si congedano dallo loro nutrita schiera di ammiratori con un disco che condensa tutte le sfaccettature e gli amori di una vita vissuta all'insegna del rock'n'roll senza compromessi" (Blowup)
"I Not Moving tornano in scena sfoggiando quella speciale magia che la maturità affila a suon di sintesi e naturalezza" (Raro)
"That’s All Folks! è il testamento di una band irriducibile: non un nostalgico sguardo al passato, ma un ultimo urlo pieno di dignità, passione e memoria. I Not Moving se ne vanno come sono arrivati: indipendenti, selvaggi e necessari" (Tuttorock)
"Un disco intenso, che dimostra come in Italia ci siano ancora band rock con la stoffa dei grandi" (Long Live Rcok'n'Roll)
NOT MOVING "That'All Folks!" Tour
Prime date.
Domenica 9 novembre: Lucca "Festival Underground" ore 17
Sabato 22 novembre: Savona "Raindogs"
Venerdì 5 dicembre: Pisa "Caracol"
Sabato 11 dicembre: Poviglio (Reggio Emilia) "Caseificio Le Rose"
Venerdì 19 dicembre: Cagliari "Fabrik"
Sabato 20 dicembre: Sassari "Teatro"
Venerdì 23 gennaio: Firenze "Progresso"
Sabato 24 gennaio: Piacenza “Coop Infrangibile”
Sabato 31 gennaio: Bologna “Circolo della pace”
Sabato 7 febbraio: Varese "Black Inside"
Domenica 8 febbraio: Torino “Blah Blah” ore 18
Sabato 21 marzo : Como "Joshua"
venerdì, ottobre 17, 2025
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