Michele Savini ci porta nel mondo degli Angels Of Libra con un'intervista ai due componenti Nathan Johnston & Dennis Rux.
Un paio di recensioni dal blog di due recenti album:
NATHAN JOHNSON AND THE ANGELS OF LIBRA - s/t
Brillante esordio per il progetto nato tra la band tedesca e il cantante irlandese. Vintage soul, da Marvin Gaye a Curtis Mayfield e Stevie Wonder a cui si aggiungono incursioni in funk e musiche da colonne sonore anni 70, contaminazioni di gusto afro disco. Album vario, fresco, divertente, gustosissimo.
ANGELS OF LIBRA - Revelations
Suadente soft soul di matrice psichedelica, languido e liquido, prevalentemente strumentale. Un po' di Khruangbin e di Pink Floyd e ottimi groove.
E di seguito una recensione (e foto) del recente concerto Dublinese (sempre a cura di Michele Savini) di Nathan Johnston & the Angels of Libra.
"La performance di Domenica 28 Aprile al Soundhouse di Dublino non delude le aspettative.
Spettacolare come sempre, la band trascina la sala in un vortice di atmosfere modern soul e funk, con sezioni di ottoni appuntite e corpose reminiscenze delle musiche da colonne sonore anni 70.
La scaletta è un misto di brani tratti dall’omonimo album, precedenti lavori e cover.
Cosi, affianco alle acclamate Curtis e All Your Love, in cui Nathan è egregiamente accompagnato vocalmente dalla giovane cantante Irlandese Ella Clayton, trovano spazio brani come “Souvenir “, frutto della collaborazione con il produttore Shawn Lee e addirittura una spettacolare cover di “No one Knows” dei Queens Of Stone Age. IL finale è totalmente cinematografico, con lo strumentale Icarus che trascina lo scarno ma caloroso pubblico del Soundhouse in atmosfere Retro-Noir da sogno.
Ma se c’è una cosa che salta all’occhio è la coesione perfetta di tutti gli 8 elementi sul palco, con una band elegante e rodata, la straordinaria personalità sul palco di Nathan e un Groove spettacolare da inizio a fine "
In tempi in cui è molto più facile e comune fare musica attraverso un computer, è abbastanza insolito che un ragazzo giovane come te si interessi a musica palesemente "Retro" come il soul di ispirazione anni 60. Da dove nasce il tuo amore per il vintage sound?
Nathan: Prima di scoprire l'amore per la musica soul, ero un grande fan dei Beatles e da lì mi sono imbattuto nei gruppi soul degli anni '60.
Una grande ispirazione per me nella musica moderna è stato Paolo Nutini che è chiaramente ispirato da artisti del calibro di Otis Redding e Sam Cooke e da lì mi sono addentrato in questo tipo di sound.
Abbastanza insolitamente, il mio primo album è stato registrato tutto in analogico quando ho firmato con l'etichetta di Amburgo, Clouds Hill, e quella è stata la mia vera introduzione ai suoni vintage e alle tecniche di registrazione analogica.
Dennis: Ho il giradischi fin dalla tenera età di 6 anni penso e ascoltavo tutto il giorno i dischi degli anni 60 e 70 dei miei genitori.
Quando ho iniziato a registrare musica, c'erano ancora i registratori a nastro e tutta l'attrezzatura analogica in giro, quindi ho imparato in quel modo. Per me, registrare alla “vecchia maniera” è ancora il modo corretto di farlo. La batteria suona esattamente come una batteria, e così via …
Da un paio d'anni c'è un sacco di nuova musica registrata in analogico e suonata su strumenti vintage, che utilizza la vecchia estetica e la incrocia con qualcosa di nuovo.
Chi sono gli artisti che vi hanno influenzato di più?
Nathan: The Beatles, Bob Dylan, Sly & The Family Stone, i primissimi Red Hot Chili Peppers, Curtis Mayfield, Charles Bradley Jnr., Amy Winehouse, Paolo Nutini, John Mayer, Arctic Monkeys, solo per citarne alcuni …
Dennis: Gli artisti della Motown, Daptone, Stax ma anche molte band psichedeliche degli anni '60 come Vanilla Fudge, Sweet Smoke, la prima musica progressiva come King Crimson e, naturalmente, moltissimo Beat degli anni '60 e Garage.
Se dovessi scegliere 3 album da portare con te in un’isola deserta quali sarebbero?
Nathan : Odio questa domanda, ce ne sono troppi (ride) .... ma ecco qui per te: Peter Cat Recording Company – Bismillah, Charles Bradley & the Menahan Street Band - Victim of Love, Pink Floyd - Dark Side of the Moon.
Dennis: Eric Burdon & War - Eric Burdon Declares "War", Nektar - A Tab In The Ocean, Black Sabbath - Black Sabbath.
Quando e come hai iniziato a suonare e cantare? Raccontaci delle tue prime esperienze musicali e di come sei finito ad Amburgo con gli Angel of Libra?
Nathan: Ho iniziato a cantare nel coro della scuola quando ero molto giovane e a suonare il piano quando avevo 7 o 8 anni e successivamente la chitarra intorno ai 10 anni. Ero un grande fan dei Green Day e ho iniziato a scrivere canzoni in quello stile quando avevo circa 11 anni.
Sono finito ad Amburgo quando la mia vecchia band ha firmato con l’etichetta locale 'Clouds Hill' e siamo andati lì nei loro studi per registrare un album.
Dennis, che ha iniziato il progetto Angels of Libra originariamente come una Studio Band senza un nome vero e proprio, era negli studi di Clouds Hill nel nostro stesso momento e quando mi ha sentito cantare, mi ha chiesto se volessi partecipare vocalmente ad una traccia di questo suo nuovo progetto. Ho registrato la voce di una traccia per lui e l'ho chiamata “Angel of Libra”.
Alla band il brano piacque così tanto che decisero di adottarlo come nome e il resto è storia.
Le tue liriche guardano a temi attuali e ai problemi della società contemporanea, con numerosi riferimenti biblici e uno sguardo disilluso ma allo stesso tempo ottimista sul mondo... puoi dirci qualcosa riguardo al processo di stesura dei testi ?
Nathan: Il tema principale del disco è incentrato sul coraggio e sulla perseveranza quando si affrontano lotte personali e mancanza di fiducia in sé stessi. Ho preso ‘Angel of Libra’ (spesso indicato come "Il Guardiano di Dio) come un simbolo di speranza: è basato sulla storia dell'Arcangelo Giuseppe, colui che ti aiuterà a guidarti quando c'è confusione o la sensazione di perdersi.
Non dicendoti come, ma aiutandoti a risolvere il problema da solo attraverso l’autoriflessione. Le parti strumentali del primo album erano già registrate quando le ho ricevute e i demo avevano nomi come "Icarus", "Jericho", "Phaedra", "Zariel"... Insieme all’idea di questo "Angelo della Bilancia" ho cercato di scavare più a fondo nell'origine di questi riferimenti e di usarli come base per affrontare le questioni sociali contemporanee come i sentimenti di alienazione e non appartenenza (vedi la canzone Modern Times), la sindrome dell'impostore ( in Curtis), le fake news, i social media e il loro impatto sulla nostra salute mentale (Jericho) e la normalizzazione delle droghe pesanti tra i giovani (Euphoria).
La canzone "Modern Time" è ispirata dalla scomparsa di Charles Bradley, uno degli artisti più dotati degli ultimi 20 anni. In che modo la scena Nu Soul ha contribuito al tuo background musicale?
Nathan: Mi sono innamorato della musica di Charles Bradley quando un amico a Berlino mi ha regalato una copia del suo primo disco. La sua storia è fatta di vera determinazione: ha svolto molti lavori difficili ed è stato un imitatore di James Brown per anni prima di essere scoperto e penso che incarni davvero l'intera idea di essere un vero “Soul Man”. Puoi sentire il dolore, il coraggio e la perseveranza attraverso tutte le sue esperienze che emergono quando canta.
Questa rinascita della musica Soul non è solo perché le persone amano quel tipo di suono, ma credo che sia anche un riflesso dei tempi in cui viviamo in cui l’essere umano cerca qualcosa di reale e significativo, qualcosa che venga dal cuore. Mi ha dato la possibilità di esplorare un lato più profondo di me stesso, sia personalmente che musicalmente, che mi permette di essere libero e autentico sul palco.
Dennis: Dall’arrivo della Daptone Records è nata un'intera scena con un sacco di nuovi artisti ed etichette. Ci sono così tanti nuovi dischi influenti in uscita e la cosa migliore è che si incrociano continuamente con stili differenti e si avvicinano a nuove vibrazioni sonore.
La vostra musica incorpora reminiscenze sonore di Ennio Morricone e dei film Polizieschi italiani degli anni '70. Siete appassionati del genere Soundtrack/Library Music?
Nathan: Adoro tutto quello che riguarda i film e sono piuttosto ossessionato dalle colonne sonore in generale. Tuttavia, è stato Dennis che ha davvero cercato di incorporare queste idee nella nostra musica.
Dennis: Mi affascina il modo in cui quelle colonne sonore riescono a impiantare delle vere e proprie immagini nella tua testa. Sono un grande ammiratore di Ennio Morricone e delle colonne sonore degli anni '60. Suono anche in due gruppi strumentali al momento, dove abbiamo bisogno di creare dei “Film per le orecchie”. Trovo la combinazione tra soul e musica cinematografica particolarmente interessante.
Con una serie di spettacoli in programma il prossimo mese, incluse 3 date in Irlanda, potete dirci cosa il pubblico dovrebbe aspettarsi dalle vostre esibizioni dal vivo?
Nathan: Penso che abbiamo qualcosa per tutti nel nostro spettacolo: ci sono alcuni brani strumentali pazzeschi in cui la sezione dei fiati brilla davvero e un sacco di meravigliosi assoli di tastiera e chitarra.
Ma ci sono anche alcuni pezzi dal Groove fantastico, tracce funky "pop" e un po' di Soul più movimentato per scuotere la pista da ballo. Vi posso assicurare che ci sarà da ballare e da sudare molto…
Avete in programma qualche data in Italia?
Nathan: Abbiamo avuto molto supporto da Radio Contatto e la ricezione in Italia online finora è stata ottima, quindi sì, stiamo seriamente valutando questa possibilità!
Dennis: Sarebbe fantastico fare di nuovo un tour in Italia! La nostra promotrice Jada di Will Work For Funk è italiana e l'ho già contattata per parlarle dell'idea. Adoro le vibrazioni del vostro paese e ovviamente IL CIBO.
C'è qualcosa che bolle in pentola in termini di nuove uscite discografiche da parte tua e dei The Angels OF Libra?
Nathan:
Sì, abbiamo moltissime novità in arrivo!! Un nuovo disco strumentale retro-futuristico è ormai quasi finito e uscirà in versione limitata entro la fine dell'anno. Stiamo anche registrando un nuovo album che sarà una grande esperienza cinematografica e i primi singolo usciranno più avanti nel corso dell'anno, con l'album in arrivo nella primavera del 2025. Quindi teneteci d’occhio!!!
giovedì, maggio 02, 2024
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