mercoledì, settembre 10, 2025

Happy Mondays live al Nox Orae festival, Le Tour de Peilz (Ch). 30/08/25

L'amico Davide Liberali ci regala la sua recensione e le foto del recente concerto degli HAPPY MONDAYS in Svizzera.

Anche se l'hanno fatta da padroni gli Oasis non sono l'unica grande band di Manchester in tour in questa estate 2025.

Attivi da circa 40 anni, gli HAPPY MODAYS sono stati, insieme a Charlatans, Stone Roses e Primal Scream il gruppo di punta del cosiddetto Manchester Sound, a cavallo tra gli anni 80 e i primi 90, sonorità sfociate a metà degli anni 90 nel Britpop con l'arrivo di band come Oasis, Blur, Kula Shaker e altri

. Tra tutte le band citate i Mondaz sono quelli con il sound più vario che mescola pop inglese, psichedelia, funk, soul e musica dance. A questo proposito credo siano stati tra i primi a piazzare un ballerino (Bez) sul palco, entrato nella band come percussionista e dirottato a ballare per tutto il concerto.
Li seguo dalla fine degli anni 80 e, purtroppo, sembra non amino particolarmente il nostro paese, in quanto l'unica volta che sono passati da noi (Bologna nel 1996), lo hanno fatto con i Black Grape, il progetto parallelo di Shaun Ryder e Bez.
Anche questa tournée di una dozzina di date circa non tocca il nostro paese per cui mi sono sciroppato 4 ore di auto per raggiungere Le Tour de Peilz, vicino a Montreux sul lago di Ginevra.

La location del festival è un parco cittadino sulle rive del lago, a occhio vi saranno 2000 spettatori.

La scaletta pesca a piene mani dal loro miglior album, Pill's & trills and Bellyaches.
Si parte con il funk soul di Kinky Afro eseguita alla grande, Shaun canta ancora molto bene e spicca anche la voce della corista (Firouzeh Berry, moglie di Bez) che da pochi mesi ha sostituito la storica Rowetta che se ne è andata dalla band dopo un litigio.
God's Cop, Donovan, in cui spicca il suono delle tastiere ci portano alla bellissima Loose fit dall'intro soul che diventa dance.
Qui piazzano i pezzi anni 80 con Mad Ciryll e, anticipata da Alleluja, 24 hour party people, brano che da il titolo anche al film sulla scena di Manchester del periodo.
Se su disco è un pezzo che non mi è mai piaciuto, dal vivo cambia tutto e per la perfetta esecuzione lo giudico il miglior momento del concerto.
Il gran finale arriva con Step on, con tanto di lancio di palloncini di grandi dimensioni e la classica Wrote for luck.

In totale 12 pezzi per un'ora e un quarto di concerto.
L'auspicio è quello di poterli vedere una volta anche in Italia.

1 commento:

  1. Grande Libero! Mi sono completamente scordato di sto concerto e me lo avevi pure detto. Divertito?

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