giovedì, novembre 27, 2025

Ornella Vanoni

Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui: http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back

SPECIALE ORNELLA VANONI.

Non sono mai stato un accurato e profondo estimatore di ORNELLA VANONI ma qualche suo disco è nella mia libreria e qualche altro l'ho ascoltato volentieri nel corso degli anni.
La voglia la pazzia l'incoscienza l'allegria (1976)
Uno dei capolavori della canzone d'autore italiana anche se le musiche sono firmate da Vinícius de Moraes e Toquinho (testi e produzione di Sergio Bardotti). "Senza paura" e la title track sono due gioielli, le atmosfere "Brasil" accoppiate alla voce vellutata di Ornella rendono l'album un lavoro unico.

Io dentro (1977)
Io fuori (1977)
Realizzati entrambi con il supporto compositivo ed esecutivo dei New Trolls, sono due ottimi lavori in cui si spazia tra disco soul di eccellenza ("Ti voglio" e "Mi piace fare l'amore al pomeriggio" da "Io fuori", album più frizzante e divertito) e atmosfere introspettive (nel più malinconico ""Io dentro").
Due episodi di grande classe.

Duemilatrecentouno parole (1981)
Un'eccellenza un po' dimenticata, con uno dei suoi più grandi successi, "Musica musica", collaborazioni con Pierangelo Bertoli (bellissima "Una favola") e l'amato Gino Paoli ("E Gino risponde"). Maurizio Fabrizio compone quasi tutto, Ornella scrive i testi (di eccellente fattura).
Uomini (1983)
Nonostante i suoni "sintetici" degli arrangiamenti che appaiono ora particolarmente datati, un lavoro che si avvale dell'apporto di Lucio Dalla e Gerry Mulligan (entrambi al sax) e Toquinho. "Il grande cacciatore" (di Serge Gainsbourg), il divertente "La donna cannibale", si affiancano a una serie di ballate intense e di grande presa. La Vanoni firma buona parte dei testi.

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