Può sembrare strano ma "Black and Blue" è il mio album preferito degli STONES, probabilmente sempre per quella sindrome del "primo disco che ho acquistato di loro all'uscita" (aprile 1976).
E' sempre stato considerato un lavoro minore e spesso bistrattato dalla critica.
Eppure contiene una serie di perle di inestimabile valore (da "Hot Stuff" a "Hey Negrita", passando per "Cherry Oh Baby" e "Melody", la "Billy Preston song").
La ristampa presenta i soliti remix 2025 (a cura di Steven Wilson), due ottimi brani scartati, "I Love Ladies" di Jagger/Richards e la cover "Shame Shame Shame" di Shirley & Company.
Ci sono tre jam session, preziose a livello documentale, con Jeff Beck e Harvey Mandel, candidati (con Steve marriott e Ron Wood, a sostituire Mick Taylor). Purtroppo decisamente anonime e trascurabili.
Nella confezione deluxe anche sei live del 1976 all'Earls Court Exhibition Centre di Londra.
Il disco Blu-ray contiene una trasmissione televisiva inedita dello spettacolo degli Stones del 1976 a Les Abattoirs di Parigi
venerdì, novembre 14, 2025
Rolling Stones - Black and Blue 50th Anniversary
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Penso che quegli fossero anni difficili per i mostri sacri del rock. Anche io ho ascoltato quei dischi appena usciti e ricordo che i critici dell'epoca non vedevano di buon occhio le commistioni con altri generi in voga all'epoca (es. Sister Disco degli Who - per inciso un grandissimo pezzo per me) . Il punk stava prendendo piede e probabilmente influenzava oltre misura chi scriveva in quei momenti.
RispondiEliminaCaso strano proprio di recente mi è venuto in mente di riascoltare sia Black and Blue che Who Are You)
GMV
Molti critici (e ascoltatori) non accettavano il punk né il mix con suoni disco che molti gruppi rock inserivano nei loro brani e rimpiangevano prog etc. Altri invece avevano dichiarato il rock morto a favore di punk e new wave. In realtà questi dischi erano di grande livello e il tempo lo ha dimostrato.
RispondiEliminaLa pensiamo allo stesso modo, Boss.
RispondiEliminaIn effetti "Time Was on Their Side".....parafrasando proprio gli Stones....
Per me fu il secondo che presi dopo “It’s Only Rick’n’Roll” del ‘74 ma devo dire che sono anch’io molto legato a questo album ricordo ancora quando tredicenne andai in uno dei due negozi presenti all’epoca nel mio paesino dello entroterra pugliese e l’azzimato signore che era il titolare mi guardava come se fossi un marziano, d’altronde vendendo classica e italiana da classifica era in imbarazzo e mi chiedeva di scrivergli i titoli in maniera tale che li avrebbe chiesti al rappresentante che girava col camioncino, difatti la copia del vinile di “Its Only…” era di importazione inglese
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