mercoledì, ottobre 16, 2013

Paul Mc Cartney - "New" - Recensione



Andato fortunatamente nel dimenticatoio il flebile e inconsistente tributo agli 30 e 40 dello scorso anno, “Kisses on the bottom”, Paul Mc Cartney torna ad un album con soli inediti a sei anni dal precedente, discreto, “Memory almost full”.
Difficile attendersi capolavori da uno che ne ha disseminato in abbondanza negli ultimi 50 anni, dai Beatles ai Wings alla carriera solista, lecito invece non voler rimanere delusi da lavori posticci, spesso senza ispirazione a cui ci hanno purtroppo abituato molti dei vecchi leoni del rock n roll.

Sir Paul per fortuna non delude.

Forte dell’aiuto di ben quattro diversi produttori da Mark Ronson (Adèle, Duran Duran, Amy Winehouse tra i tanti), Paul Epworth, e due figli eccellenti: Giles Martin (il padre George fu il “quinto” Beatles) e Ethan Johns (il padre è quel Glyn che lavorò a fianco di Who, Led Zeppelin, Faces etc e che registrò l’ultimo disco dei Beatles “Let it be” poi affidato alla produzione, contestatissima, di Phil Spector).
“New” dosa alla perfezione momenti rock n roll e tirati (le iniziali “Save us” e “Alligator”, quest’ultima con deliziosi intermezzi di sapore Beatles tardo 60’s), il mid tempo di stampo Wings di “Queeny day”, la dolente ballata “Early days” (dedicata al periodo pre successo dei Fab Four), il perfetto Beatle pop del singolo che regala il titolo all’album, sorta di moderna “Penny Lane”.
Vagamente psichedelica con insert elettronici la successiva “Appreciate” con assolo raw blues molto suggestivo e ritornello ipnotico che ne fanno una delle perle dell’album.
Meno riuscita “Everybody out there”, piuttosto anonima, discrete ma con poche vette “Hosanna”, “I can bet” (pur brillando per un ritornello e un groove immediatamente contagiosi) e “Looking at her”.
Chiude la lunga, sincopata, pomposa, ambiziosa ”The road” che a sua volta ha l’epilogo “nascosto” di ”Scared”, malinconica ballata pianistica in pieno marchio di fabbrica Paul McCartney.

Vietato gridare al miracolo e spargere al vento (come già ho letto in alcune recensioni inglesi e americane) le parole capolavoro, eccellente etc ma consentito congratularsi ancora una volta con Paul per l’equilibrio, la classe, la capacità immutata di scrivere bellissime canzoni e di sapersi affidare a chi se ne intende, ancor meglio se giovani e freschi.
Il suo acume nel saper dosare alla perfezione nostalgia, passato, presente e futuro è, ancora una volta, il segreto per continuare ad amarlo ed apprezzarlo a 70 anni suonati.

26 commenti:

  1. grande Paul, praticamente l'inventore del power pop insieme agli Who,...RAM era un gran bel disco, Band on the Run etc.,..ho preso in offerta recentemente London Town (vinile usato),..non malaccio neanche quello

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    1. SU "RAM" D'ACCORDO, ED ANCHE PER "BAND ON THE RUN" ("ETC." NON SO PERCHE' DOPO "VENUS AND MARS" E "WINGS OVER AMERICA" MEGLIO LASCIAR PERDERE !). e "LONDON TOWN" ERA DAVVERO IMBARAZZANTE!
      CIAO, WALTER
      P.S: ED IN QUESTI GIORNI, 45 ANNI FA SI STAVA REGISTRANDO IL DOPPIO BIANCO ...LASCIAMO PERDERE!

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    2. Molte cose del Paul solista sono imbarazzanti ma bisogna dire che ha inciso un sacco di dischi e statisticamente ci stanno gli alti e i bassi.
      In ogni caso dopo i Beatles ha scritto comunque ottime canzoni e buoni album + un capolavoro come "Band on the run" e una decina di canzoni da antologia

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  2. Volevo giusto chiedervi se qualcuno aveva gia ascoltato qualcosa.. Io su radio capital ne ho sentiti in anteprima alcuni brani in questi giorni e sono rimasto colpito positivamente..
    In un paio di canzoni la voce suona un pelo diversa cosi come i suoni (vedi i produttori,infatti). Mi sembra il Pop eterno e (di solito) sempre a fuoco..
    Long Live Paul Ramone

    C

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  3. Ram era l'album preferito di lennon (ahaha!....)

    C

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  4. E' in streaming su Spotify per chi ce l'ha.
    "Ram" e "Wild life" non mi piacciono granchè ma con il senno di poi tornano ad essere comunque buoni album

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    1. Wild life è il peggior album del macca post Beatles, fiacco e piatto, assolutamente piatto. RAM lo trovo mooolto superiore, seppur anch'esso imperfetto, ma lì i picchi ci sono (uncle albert, dear boy...) e nell'insieme è godibile e lascia traccia.

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    2. Wild life fu un album "fatto in casa" davvero debole.
      Ram è si superiore ma rimangono entrambi, secondo me, abbastanza trascurabili, soprattutto se confrontati con Venus and mars, Red rose speedway, l'esordio, perfino At speed of sound e London Town (ovviamente Band on the run, capolavoro assoluto). Fece peggio però con Press to play

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  5. Lennon aveva preso per il culo Paul con quella foto (inclusa come postcard in Imagine) in cui afferrava un maiale x le orecchie (come Paul faceva col montone su ram)..aha!
    C

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  6. http://eil.com/pr/LennonPrFiles/image3221.jpg

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  7. Senza dimenticare "How do you sleep?", pesantina...a cui Paul replicò com "Let me roll it"

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  8. sentito x ora una volta, impressione non male (detto da un non-maccartiano :) ) la title track/singolo mi piace proprio, ricorda una certa band... che ne pensate della copertina? per me orribile, anche dal punto di vista del logo non leggi "new". d'altra parte dopo il nuovo di bowie e il nuovo costello/roots non cè limite al peggio grafico delle superstars....

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  9. La grafica te la ricordi ma mi sembra ci sia questa voglia di fare il "giovane e moderno/al passo con tempi" che potrebbe pure lasciar perdere. Fa lo stesso eh.

    A proposito di look "moderno"....chi ha visto il look di Paul Weller e band con mantelli multicolore ??

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  10. E a proposito di Paolino, sto ascoltando il nuovo di Steve Cradock "Travel wild-travel free" , molto, molto bello, spesso beatlesiano al 100%, pop psichedelico, welleriano etc etc...

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  11. esattamente, Ram non era un 'grandissimo ' disco in assoluto (che ne so, 'Forever changes' dei Love, per es. è molto meglio),...però sono cmq dischi, rispetto a certi parametri d'oggigiorno, sempre godibili,..giusto,...
    prima ascoltavo un disco del '72 di Allen Toussaint ,...non è il Capolavoro assoluto ma 5000 volte meglio di certe bands che ho visto su video oggigiorno,..non c'è veramente paragone,...sound molto più pieno,...tutto un altro sound

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  12. qualche giorno fa invece ascoltavo Sufjan Stevens,..well, preferisco Toussaint,...o il Sir Douglas Quintet o la Band:),...o anche i Fleetwood Mac o l'ELO,...o i Mott The Hoople etc.

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  13. c'e' un nuovo Steve Craddpock??? WWOOOWWWWWW!!!!

    C

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    1. Si, su Spotify c'è in streaming. Abbastanza buono per me

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  14. Per Michele, "Forever Changes" non è paragonabile quasi a nessun album.
    Solo Beatles e Velvet Underground han fatto di meglio (per me).
    Henry Trave

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  15. bene..a me i due precedenti sono piaciuti
    Go Steve Go!
    C

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  16. Scrivo sempre CradDock..so sorry
    C

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  17. Non ancora ascoltato, ma Sir Paul è un mio mito.
    (Non all'altezza dell'altro, ma ci siamo quasi)
    La copertina invece ricorda stranamente il logo di cui si parlava ieri :-)

    The Real WC

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  18. bravo et ottimo Henry Trave, concordo,....anche Fun House degli Stooges o il 2°e 3° lps dei Pogues o una comp. chiamata 'the british psychedelic trip'(bam caruso records),o la 'singles collection' degli Zombies,...vabeh ma son tanti

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  19. Forever Changes è legge!
    e più passa il tempo più diventa bello.

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  20. esatto Pibio,..l'ho ascoltato 1-2 mesi fa,...grandissimo disco,..geniale,...cmw ora stavo ascoltanfomi i JASON,...questo è il VERO r'n'r,..non LIgabue:),...grando

    http://www.youtube.com/watch?v=-1Z8ZnLbz_s

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  21. oops, rileggo ora ,...'stavo ascoltanfomi'??(lol),...stavo digitando allo scuro,...ho sbagliato 'butùn' mi scuso,...vabeh cmq Jason & the Scorchers great r'n'r band:)

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