giovedì, maggio 31, 2018

Maggio 2018. Il meglio del mese



Prosegue bene il 2018 e ci regala già alcune ottime cose come gli album di Arctic Monkeys, Gaz Coombes, The Sea and cake, New Mastersounds, Belly, Bellrays, Jack White, Sons of Kermet, Buttshakers, Anderson East, James Hunter Six, Orgone, Laissez Fairs, Ruby Rushton, Yungblud e tra gli italiani Calibro 35, Iacampo, New Colour, Mads, Mamuthones, Sick Rose, Guignol, Mina, Blue Giants, Red Lines.

ARCTIC MONKEYS - ‘Tranquility Base Hotel & Casino’ Review
“I just wanted to be one of the Strokes/now look at the mess you made me make”
Incomincia così il nuovo album di Alex Turner (e soci).
Svolta brusca, coraggiosa, intrigante, verso una dimensione che mette insieme Bowie, Beatles ("She looks like fun" sembra un incrocio tra il "White Album" e Jack White), i Lennon e Mc Cartney solisti, Last Shadow Puppets (nell'uso reiterato di piano e archi), un gusto vaudeville, una voce profondamente melodica e da crooner, sperimentazioni varie.
Un album unico, originale, personale.
Innovativo, forte, una spanna in alto rispetto al resto.
Destinato a crescere e che va ascoltato a lungo.

BELLY - Dove
Gradito ritorno di Tanya Donelly (già con Throwing Muses e Breeders) con il suo progetto Belly, primo album dal 1995.
Suadente alt rock molto invischiato in atmosfere psichedeliche, avvolgenti, dreamy, grandi melodie, poche asperità. Album eccellente.

THE SEA AND CAKE - Any day
Arrivano da Chicago, attivi dal 1994, una decina di album alle spalle e un nuovo lavoro stupendo, delizioso, soave, tra sonorità che ricordano i Monochrome Set o i Feelies, con melodie suadenti di gusto 60's, malinconiche.
Brani secchi, diretti, essenziali.
Un disco da cui non si riesce a staccarsi.

LAST POETS - Understand what black is
Poderoso ritorno dopo 20anni di silenzio dei mitici Last Poets, primi seminatori del germe del RAP nei tardi 60's, a loro volta diretti ispiratori di Gil Scott Heron.
Nella cupa era Trump tornano a far sentire la loro forte voce su quanto non funziona nell'essere neri negli States e su come le cose non stiano andando bene nel resto del mondo. Il tutto su splendide basi reggae dub (prodotto da Prince Fatty). Abiodun Oyewole e Umar Bin Hassan tornano ad alzare la voce. Album intenso e diretto, bellissimo.
America is a terrorist
Killing the natives of the land
Killing and stealing


THE MADS - Orange plane
La band milanese è stata tra le primissime ad abbracciare la musica e la filosofia mod in Italia nel 1979.
La loro storia fu breve e sfortunata e si sciolsero nel 1983 senza lasciare tracce discografiche ma molte testimonianze sonore, raccolte recentemente in una compilation della Well Suspect.
La reunion nel 2012, una serie di 45 giri e finalmente il primo vero album edito da Area Pirata.
Senza troppi altri preamboli "The orange plane" è un imperdibile gioiello sonoro in cui il quartetto milanese sfodera tutta la classe, maturità, competenza acquisite in anni di militanza tra album di Beatles, Who, Small Faces, mod sound 79, rhythm and blues, soul, beat e tanto tanto altro.
I brani sono di altissima qualità compositiva, curatissimi negli arrangiamenti (con quei dettagli tipicamente beatlesiani nei cori che sottolineano melodie immediatamente memorizzabili).
Il sound abbraccia l'immaginario che va dai Jam al primo Elvis Costello, da "Revolver" a "Sell Out".
La resa sonora è potente, efficace, pulita.
Un album che si candida tranquillamente tra i migliori prodotti italiani dell'anno e si sistema nell'Olimpo assoluto dei dischi mod (italiani e non solo).

STEVE ELLIS - Boom! Bang! Twang!
L'ex voce dei Love Affair torna con un album in cui a dare una pesante mano c'è nientemeno che Paul Weller, oltre a Andy Crofts e Ben Gordelier della sua band, Mike D'Abo della Manfred Mann Band, i Cow. Un ottimo lavoro di ruvido soul e rhythm and blues, qualche riuscita cover (da TimHardin a jimmy Cliff), un originale in stile Northern composto da Weller e altre piccole delizie. Ben fatto, un buon ascolto.

DAMNED - Evil spirits
Undicesimo album della carriera, a 10 anni dal precedente, per chi viene ricordato come tra i nomi più importanti della scena punk inglese. La band ha in realtà da subito virato verso altre atmosfere lasciando comunque album sempre dignitosi. Anche "Evil spirits" (prodotto niente di meno che da Tony Visconti!) è un buon disco che spazia tra atmosfere molto pop, riferimenti 60's ("Daily liar" sembra un pezzo dei Monkees), qualche schitarrata più energica. Sound molto pulito, ottimi brani. Niente di eclatante, merita un ascolto.

RUBY VELLE and the SOULPHONICS - Broken woman
Secondo album per la band di Atlanta all'insegna di un southern soul molto caldo e potente, impreziosito dalla grande voce di Ruby che ci delizia su basi arrangiate alla grande. Album decisamente classico ma gradevolissimo.

KAMAAL WILLIAMS - The return
Esordio solista del tastierista che stupì due anni fa con il duo Yussef Kamaal e l'album "Black focus". Il nuovo lavoro è interessante, tra fusion e jazz liquido e visionario con tinte funk ma non convince fino in fondo. Comunque da ascoltare nel contesto della nuova ondata di rinnovamento del jazz.

RY COODER - The prodigal son
Il grande, vecchio, chitarrista riprende un po' di classici oscuri (o meno) della tradizione blues, country, gospel americana oltre a tre buoni inediti.
Disco molto nostalgico ma ovviamente di altissimo livello e che non mancherà di soddisfare gli appassionati.

ASH - Islands
Ottavo album per la band nord irlandese che ci ha abituati ad un brit pop corposo, elettrico, energico. Disco molto gradevole, ottime melodie, qualche brano azzeccato ma manca un po' di rabbia e verve in più che lo avrebbe reso sicuramente migliore. Transitorio.

JESSICA LAUREN - Almeria
Attiva dagli anni 90 la tastierista inglese infila un altro piccolo gioiello cool jazz and lounge di grandissima classe e particolarmente divertente e godibile all'ascolto.

LEON BRIDGES - Good thing
Torna con il secondo album il soul singer texano.
Soft soul molto raffinato ed elegante spesso vicino a Prince ma anche alla vocalità di Sam Cooke.
Un disco moderno, attualissimo, pur se talvolta troppo incline al mainstream.

MAMAS GUN - Golden days
Quintetto inglese, in giro da 10 anni con un po' di dischi all'attivo.
Se vi piace lo Stevie Wonder dei mid 70's qui c'è un po' di tutto in tal senso. Un tocco di Jamiroquai, Prince e di Curtis Mayfield completano il piacevolissimo quadro (soul).

BROWNOUT - Fear of a brown planet
La band di Austin ci riprova. Dopo due album dedicati ai Black Sabbath, ripresi in versione funk soul, tocca ora ai Public Enemy coverizzati per intero nel primo "Fear of a Black Planet". Il risultato è come sempre curioso e divertente oltre che ben fatto.

LAKE STREET DIVE - Free yourself up
Discreto nuovo album (il sesto) per la band di Boston che basa il sound su solide basi soul e rhythma and blues, aggiunge un po' di FM rock, melodie facili, enfasi yankee e confeziona un prodotto genuino e di buona fattura.

THE APPLES - Dragonz
Sesto album per la band israeliana e poderoso esempio di potentissimo funk mischiato ad un lavoro eccellente di d DJ che scratchano alla grande e a melodie medio orientali accattivanti che rendono il tutto originalissimo.
Notevole !

BEN LAMAR GAY - Downtown Castles Can Never Block the Sun
Trobettista di Chicago con un esordio molto interessante, per quanto ostico e sperimentale.
Nei quindici brani entrano jazz, funk, sonorità brasiliane, elettronica, sperimentazione, ambient, noise, techno. Un album che guarda avanti, avanguardia sonora e stilistica.

JAMES CREOLE THOMAS - Omas Sextet
Band di stanza nelle Isole Mauritius ma che assembla elementi da Haiti e Louisiana. New jazz in cui convergono funk, ritmiche hip hop, sonorità caraibiche, gusto dub e un grande groove. Molto interessante.

DANA MURRAY - Negro Manifesto
Il batterista Dana Murray in coppia con il saxofonista JD Allen e una serie di cantanti e rapper presenta un lavoro in cui jazz, sperimentazione, spiritual jazz, contaminazioni di ogni tipo, scrivono un "manifesto" musicale piuttosto ostico che talvolta riporta ad Alice Coltrane o Nicole Mitchell.
Avantgarde.

JANELLE MONAE - Dirty computer
Terzo album per la genietta americana. Tanto popfunk, tanto Prince, tante intuizioni, una stupenda intro con Brian Wilson, belle cose ma una dimensione molto, troppo, pulita e "plastica". Comunque sempre interessante e piacevole.

IACAMPO - Fructus
Iacampo è uno dei migliori artisti/cantautori in circolazione in Italia. Mai banale, immediatamente riconoscibile, autore raffinato e sopraffino, ricercatore di suoni poco praticati nelle nostre tristi lande creative. Nel terzo e conclusivo capitolo di una trilogia discografica che ha avuto nel precedente FLORES un vero e proprio capolavoro, riesca ancora a superarsi con un magnifico disco in cui confluiscono canzone d'autore, influenze mediterranee, caraibiche e brasiliane, miscelate con una grazia e una sapienza magistrali. Un vero gioiello.

THE GAGS - Götterdämmerung
Abitualmente si fa risalire la nascita del punk italiano ai primi anni 80. Erroneamente. Già prima, seppur in pochi, ci fu chi abbracciò il nuovo trend e provò a portarlo nella penisola. I milanesi Gags già nel 1978 erano attivi e alla ricerca di un sound originale e personale che rivive in questa preziosissima ristampa con 18 brani inediti. La band fu sfortunata e si sciolse presto lasciando però una lunga serie di registrazioni che evidenziano creatività e urgenza, dalle parti del primo Adam Ant. Affascinante.

FERRANIACOLOR - Alfabeto illustrato
Davvero bello questo ep d'esordio per gli ex Panoramics storica indie band attiva tra gli 80 e i 90.
Con l'unico difetto di essere troppo breve. La solarità dei quattro brani inclusi è travolgente, una boccata d'aria fresca e pulita grazie ad un pop intelligente e maturo che assorbe influenze lounge, bossa, jazz, wave, soul.
A tratti ricordano la fulgida esperienza dei Delta V ma la personalità che trasuda da ogni nota ci fa fremere d'impazienza per l'album d'esordio prossimo venturo. Cantano e collaborano Tommaso Cerasuolo, voce deiPerturbazione, Gabriella Rinaldi, Eugenio Cesaro degli Eugenio in via di gioia, Simona Boo, vocalist dei 99 Posse e dell’Orchestra di Piazza Vittorio.

RIMOZIONE - Come un'onda
Attiva dal 1994 con il nome di Rimozione Koatta la band torinese toglie "koatta" diventa solo Rimozione e dà alle stampe il sesto album della lunga carriera. Non cambia la (fortunata) formula: ska (talvolta contaminato altre volte affine alla purezza originale), rocksteady, reggae con gran finale riservato ad una versione di "Sole spento" dei Timoria con ospite Omar Pedrini. Nove brani suonati alla perfezione, con la giusta carica e un'attitudine totale.

KILLER KLOWN - Crappy circus
La band torinese è in circolazione dal 1994 e ormai non si contano i concerti, i dischi, i tour, i cambiamenti di formazione. Quello che rimane è la loro classica impronta rock 'n' roll, di quello selvaggio, abrasivo, travolgente, tra Stooges, Cramps, Fuzztones, Sonics, Miracle Workers, il blues malato di Screamin Jay Hawkins.
I dieci nuovi brani sono programmatici in tal senso e ci consegnano un album perfetto per chi ama questo tipo di sonorità.

A TOYS ORCHESTRA - Lub Dub
Ogni album della band campana è un passo in avanti verso un sound sempre più personale, intrigante, ricco delle più svariate influenze che finiscono per confluire in un profilo artistico distintivo, colto, raffinato. LUB DUB è un lavoro emozionante e seducente da dove è facile percepire echi dal Lou Reed e dal David Bowie di metà anni 70, carezze di sapore Arcade Fire, brani solenni dall'incedere austero, romantico, malinconico. Ancora una volta a ribadire un ruolo di primo piano nella scena alterative italiana.

DIRTY TRAINLOAD - Revolution and crime
Quarto album per la band pugliese guidata da Bob Cilio. Con la formazione ampliata a trio si conferma coerente al consueto sound intriso di blues, sporco e ruvido, garage punk, country, il tutto proposto con la consueta verve e un tiro comune a pochi. Genuini, sinceri, diretti, i 13 brani viaggiano alla velocità della luce. Ottimo.

ASCOLTATO ANCHE:
STEPHEN MALKMUS (un buon album, un po' psych, un po'sghembo, un po' pop, bello da ascoltare), RYLEY WALKER (meno folk jazz dei precedenti e meno convincente), BOMBINO (sempre interessante il desert funk rock del grande chitarrista Tuareg), COURTNEY BARNETT (molto incensata ma a parer mio piuttosto anonima), JACK MASON TRIO (puro Jimmy Smith Hammond style, piacevole), ROBIN MC KELLE (elegante e soffuso soul jazz), MIDDLE CLASS (sciapo alt rock), ICEAGE (noioso alt rock), SEAN KHAN (ottimo lavoro di jazz dalle influenze di musica brasiliana), LIZ VICE (gospel soul solenne ma anche "moderno"), NEKO CASE (carino), BEADY BELLE (soft jazz funk, innocuo ma gradevole)

LETTO

STEFANO SPAZZI - Beat in rosa
Nell'affollatissimo marasma di gruppi beat degli anni 60 sono spesso sfuggiti all'attenzione una serie di nomi molto particolari.
Quelli delle beat band tutte femminili.
In effetti nomi come Le Scimmie, Le Snobs, Le Stars, Le Pupille, Le Najadi, Ambra Borelli e le Gatte, Le Svitate possono dire poco ma le loro storie sono affascinanti e interessanti.
Vissero tutte per poco tempo, spesso ostracizzate dai colleghi maschi e dall'ambiente piuttosto misogino e sessista ma hanno lasciato una coraggiosa eredità e storie incredibili (vedi il tour di tre mesi delle Stars nel Vietnam sconvolto dalla guerra suonando nelle basi americane talvolta attaccate dai Viet Cong).
Stefano Spazzi, sull'esempio di "Ciglia ribelli" di Claudio Pescetelli, è andato a scavare in quelle esperienze, contattato le protagoniste, spesso intervistate e ricostruito la storia di queste pioniere.
C'è tanta ingenuità ma anche un'urgenza, un'esplosione giovanile, una freschezza a tratti commovente.
Corredano il libro un'intervista esclusiva a Mita Medici e interventi di vari collaboratori (oltre ad un corposo inserto fotografico).

STEVEN BLUSH - New York Rock
E' cosa nota ma rimane impressionante constatare, una volta che l'elenco ti scorre davanti agli occhi, quanti nomi essenziali, imprescindibili, assolutamente determinanti nella musica rock e nella cultura “alternativa”, siano nativi di New York.
Giusto per dirne qualcuno: Velvet Underground, Lou Reed, New York Dolls, Patti Smith, Talking Heads, Ramones, Blondie, Beastie Boys, Johnny Thunders, tutta la No Wave, Kiss, Sonic Youth, Willy De Ville, Strokes.
Senza dimenticare le decine di mitici locali (CBGB'S...), personaggi affini alle varie scene musicali (Andy Warhol su tutti), negozi di dischi, etichette.
Steven Blush, new yorkese doc, è da lungo tempo un profondo studioso di tutto quanto si è sempre mosso nella città e non solo in ambito underground.
A lui si deve questo certosino affresco sulla storia del rock a New York.
La particolarità del libro è che Blush svolge un ruolo di collettore tra le dichiarazioni di oltre mille e cinquecento personaggi coinvolti dagli anni 60 ad oggi, dai nomi più importanti a semplici frequentatori di locali o fan dei gruppi.
Testimonianze senza filtri, spesso spietate e crude ma che rendono alla perfezione l'idea di quello che era ed è la “New York Rock”.
Il comune denominatore è l'abuso sterminato di droghe di ogni tipo, eccessi, violenza, disagio, degrado, creatività estrema.
In mezzo migliaia di nomi di band sconosciute, locali vissuti qualche mese, aneddoti preziosi e incredibili. Un testo importante e godibilissimo.

EZIO GUAITAMACCHI - Atlante Rock: Viaggio nei luoghi della musica
Un suggestivo e interessantissimo viaggio nei luoghi del rock (per intenderci da Woodstock a Carnaby Street, dal CBGB al Marquee), dove sono successe le cose e dove l'epopea è iniziata (o finita). Guaitamacchi gira soprattutto gli States, da New York a Chicago, lasciandoci un'infinità di dettagli, indirizzi, suggerimenti, aneddoti (spesso poco conosciuti) che rendono questo libro una vera e propria guida turistica da portare con sè in caso di vista di certi posti.
Prezioso e curioso.

SALVATORE LA PORTA - Less is more
Interessante lettura sull'arte di non possedere niente o comunque il meno possibile, liberandoci dalla schiavitù della proprietà ad ogni costo, dell'accumulo insensato.
Non si tratta di una guida su come risparmiare ma semplicemente (attraverso anche una serie di citazioni letterarie da Jack London a Mark Twain a Kafka) un saggio che ci porta a riflettere su quanto il possesso sia fondamentalmente poco utile ad una vita felice.
Opinione talvolta discutibile, filosoficamente però impeccabile.

JOHN STEINBECK - La luna è tramontata
Agile, efficace, diretto, minimale. Un piccolo paese occupato da forse straniere (riferimento esplicito alla Germania nazista che invase la Norvegia). Le violenze, la resistenza in un sottile gioco delle parti in cui alla fine entrambi i soggetti sembrano diventare meccanismi impotenti di una realtà più grande di loro. Personaggi perfettamente delineati e magnificamente dipinti. Grande libro

COSE VARIE
Ogni giorno mie recensioni italiane su www.radiocoop.it, ogni domenica "La musica ribelle", una pagina sul quotidiano "Libertà", ogni mese varie su CLASSIC ROCK.
Occasionalmente su "Il Manifesto".

Sul sito di RadioCoop (www.radiocoop.it) ogni lunedì va in onda il TG musicale "3 minuti con RadioCoop" condotto da me , Carlo Maffini e Paolo Muzio.

Le varie puntate sono qui:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLq4GWqezsdXQktNFF5Mai9q0NA4e7CMH4

IN CANTIERE

E' uscito il 27 marzo la riedizione aggiornata del libro su GIL SCOTT HERON "Gil Scott Heron. The black Bob Dylan" per Volo Libero Edizioni.

Prossime presentazioni a:
GIOVEDI' 5 LUGLIO: TRAVO (PC) “Piazza”

mercoledì, maggio 30, 2018

Get Back. Dischi da (ri)scoprire



Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back

POINTER SISTERS - That's plenty
Un ottimo album (i lsecondo) del 1974 della prima line up della band americana (diventata poi famosa in contesto disco e più commerciale).
Qui si viaggia in ambito jazz (esplosiva "Salt peanuts"), scat, blues (una splendida "Black coffee"), gospel funk (la finale "Love in Them There Hills").
A suonare con loro, tra i tanti Herbie Hancock e il batterista Gaylord Birch (poi con Santana e lo stesso Hancock).
Groovy !

SHIRLEY ELLIS - Sugar, let's shing a ling
La cantante e compositrice americana (scomparsa nel 2005) incise nel 1967 questo brillante e godibilissimo album di rhythm and blues, brani di sapore crooners jazz, piccoli gioielli perfetti per un dancefloor northern soul, blues, ballate di gusto gospel.
Grandissima voce, mood frizzante, album delizioso.

ENZO SCOPPA e CICCI SANTUCCI - On on the underground road
ENZO SCOPPA e CICCI SANTUCCI - Mondo operaio
"On underground road" è un favoloso album del 1972 (recentemente ristampato) di due grandi del jazz italiano, il saxofonista Enzo Scoppa (che ha collaborato con Chet Baker, Benny Golson, Pierre Favre, Kenny Clarke) e il trombettista Cicci Santucci (uno dei pionieri del jazz italiano), spesso protagonisti nelle colonne sonore di Piero Umiliani. Cool jazz tra funk, soul e lounge. Poderoso !
Altrettanto bello "Mondo operaio" (con brani come "Primo turno", "Giornalieri", "La produzione", "Autunno caldo") con la base ritmica del Perigeo (Bruno Biriaco, Bruno Tommaso, Franco D’Andrea) più tradizionalmente jazz.

martedì, maggio 29, 2018

Steven Blush - New York Rock



E' cosa nota ma rimane impressionante constatare, una volta che l'elenco ti scorre davanti agli occhi, quanti nomi essenziali, imprescindibili, assolutamente determinanti nella musica rock e nella cultura “alternativa”, siano nativi di New York.
Giusto per dirne qualcuno: Velvet Underground, Lou Reed, New York Dolls, Patti Smith, Talking Heads, Ramones, Blondie, Beastie Boys, Johnny Thunders, tutta la No Wave, Kiss, Sonic Youth, Willy De Ville, Strokes.

Senza dimenticare le decine di mitici locali (CBGB'S...), personaggi affini alle varie scene musicali (Andy Warhol su tutti), negozi di dischi, etichette.

Steven Blush, new yorkese doc, è da lungo tempo un profondo studioso di tutto quanto si è sempre mosso nella città e non solo in ambito underground.
A lui si deve questo certosino affresco sulla storia del rock a New York.
La particolarità del libro è che Blush svolge un ruolo di collettore tra le dichiarazioni di oltre mille e cinquecento personaggi coinvolti dagli anni 60 ad oggi, dai nomi più importanti a semplici frequentatori di locali o fan dei gruppi.

Testimonianze senza filtri, spesso spietate e crude ma che rendono alla perfezione l'idea di quello che era ed è la “New York Rock”.

Il comune denominatore è l'abuso sterminato di droghe di ogni tipo, eccessi, violenza, disagio, degrado, creatività estrema.
In mezzo migliaia di nomi di band sconosciute, locali vissuti qualche mese, aneddoti preziosi e incredibili. Un testo importante e godibilissimo.

New York ha sempre avuto una fervente scena notturna, dovuta alla con­nivenza tra loschi mafiosi e poliziotti corrotti.

L’hardcore di New York è stato molto di più che una moda o uno stile. Ha costituito un genere musicale di rottura e un movimento antiautoritario a base di violenza e fisicità a livelli inauditi applicate all'ambito della musica rock.
Un sound spartano, creato da ragazzini alienati, e basato su tempi veloci e un disprezzo per tutto ciò che fosse pop. Si trattava di qualcosa di più che skinhead attaccabrighe; era una forma d’arte metropolitana.

Dall’11 settembre, cinquanta milioni di turisti l’anno e le nuove tec­nologie hanno cambiato il volto della città. Le sudice trincee del rock newyorkese sono state ripulite fino a divenire irriconoscibili. A ritmi ver­tiginosi, gli artisti impegnati e i rocker si sono persi. Decenni fa, gli atti­visti hanno picchettato rabbiosamente il negozio Gap a St. Marks.
Oggi i supermercati 7-Eleven e le gelaterie superano in numero i coffee shop. I brunch negli hotel hanno rimpiazzato i club aperti fuori orario. I ricchi progressisti da salotto hanno sostituito gli estremisti che non avevano niente da perdere.

lunedì, maggio 28, 2018

GTO's - Permanent Damage



Nel 1969 FRANK ZAPPA decise, come sempre provocatoriamente, di produrre un album alle GTO's (Girls Together Outrageously o anche Orally...), un gruppo di GROUPIES composto dalla famosa PAMELA DE BARRES, Miss Mercy o anche Mercy Fontenot, Miss Cynderella ovvero Cynthia Sue Wells (che sposò poi John Cale), Miss Christine (Christine Ann Frka, il cui volto compare sulla copertina di "Hot Rats" di Frank Zappa), Miss Lucy (Luz Selenia Offerrall), Miss Sandra ( Sandra Lynn Rowe) e Miss Sparky (Linda Sue Parke).
Si esibirono anche in qualche concerto con un set di canzoni, danze, momenti teatrali.

"Permanent damage" è un insieme di parlati (talvolta piuttsto volgari), mugolii espliciti,canzoncine a cappella, qualcuna con scarni accompagnamenti, di interesse artistico meno che scarso, nonostante appaiano qua e là musicisti della band di Zappa (Ian Underwood, Don Preston, Roy Estrada), Jeff Beck, la voce di Rod Stewarts e quella di Davy Jones dei Monkees, Lowell George, Nicky Hopkins e perfino un giovane Ry Cooder.

Per un ascolto:
https://www.youtube.com/watch?v=B4fM9WlPfNM

domenica, maggio 27, 2018

San Luca



La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo

Per il quinto anno consecutivo SAN LUCA, paese dell'Aspromonte, non avrà il SINDACO.

Sciolta la giunta per mafia nel 2013, le elezioni del 2015 non ebbero esito (non venne raggiunto il quorum) e negli anni successivi non si presentò nessuno.
Accade anche quest'anno (nonostante la candidatura del giornalista/massmediologo Klaus Davi autore di alcuni servizi Tv proprio sul paese in questione e sugli stretti legami con la ndrangheta, giunta fuori tempo massimo).
Il termine di presentazione delle liste è scaduto e nessun partito ha avuto il coraggio e la voglia di proporre un candidato, lasciando il paese di nuovo in mano ad un commissario prefettizio.

San Luca è la culla della ‘ndrangheta e regno delle cosche Nirta, Strangio, Pelle e Vottari (protagoniste della cosiddetta "Strage di Duisburg" che lasciò a terra 6 morti il 15 agosto 2007).

Il comune ricopre una vasta area territoriale all'interno del Parco nazionale dell'Aspromonte e si avvale di splendidi scorci naturalistici come Pietra Cappa, uno dei più grandi monoliti d'Europa.

Significativa la storia del Lago "effimero" Costantino formatosi nel 1973 a causa di una frana che chiuse il percorso del fiume (in realtà una fiumara) Bonamico ma che è "morto" qualche anno per l’insabbiamento derivato dall’apporto di sedimenti da parte dello stesso fiume.
Al posto delle acque limpide e di una fauna e flora uniche ora resta una distesa di ghiaia (nonostante vari appelli per "salvarlo").

“San Luca ha bisogno di crescere democraticamente.
Evidentemente nel territorio non si vuole l’omologazione a forme democratiche o i condizionamenti sono talmente forti da impedire candidature”.

Federico Cafiero De Raho - Capo della Direzione Nazionale Antimafia

sabato, maggio 26, 2018

Libertà, Classic Rock, Gil Scott Heron e Radiocoop



Domani sul quotidiano di Piacenza LIBERTA' nell'inserto "Portfolio" diretto da Maurizio Pilotti nella rubrica "La Musica Ribelle" parlo di quando il ROCK deviò verso la NEW WAVE.
Nella foto il numero scorso.



Nel nuovo numero di CLASSIC ROCK intervisto (e recensisco il nuovo splendido album "Please don't be dead") FANTASTIC NEGRITO.
Poi parlo del DVD live di JOHN MELLENCAMP "Plain spoken".
E ancora dei nuovi album dei Pennywise, Whiu Whiu, One Dimensional Man, The Gags, Rappresaglia, Duracel, Jerry Moovers, Methedrine e del libro "New York Rock" di Steven Blush.



E' uscito il 27 marzo la ristampa (aggiornata e abbondantemente riveduta) della mia biografia su GIL SCOTT HERON.

Storia della sua vita, discografia dettagliata e commentata, testimonianze sulle sue apparizioni italiane.
Invito chi fosse interessato a unirsi alla pagina FB per seguire le date delle presentazioni e varie informazioni sul personaggio:
https://www.facebook.com/Gil-Scott-Heron-205341980049956/

Stampa Vololibero Edizioni.
Al libro hanno offerto il loro prezioso contributo anche: Alberto Castelli, Carlo Babando, Fabio Pasquarelli, Alberto Bobby Soul De Benedetti, Ninni Laterza, Carlo Maffini, Salvatore Pignanelli, Francesco Gazzara.

PRESENTAZIONI:
Giovedì 5 luglio: TRAVO (PC) "Piazza Biblioteca"

Per novembre sto preparando un tour che da Piacenza arriverà a Palermo.
Chiunque sia interessato a trovare una data (pomeridiana o serale, in libreria o circoli, locali, associazioni) mi scriva
.



Sul sito di RadioCoop (www.radiocoop.it) ogni lunedì va in onda il TG musicale "3 minuti con RadioCoop" condotto da me, Carlo Maffini e Paolo Muzio.

Le varie puntate sono qui:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLq4GWqezsdXQktNFF5Mai9q0NA4e7CMH4

venerdì, maggio 25, 2018

I 60 anni di Paul Weller



PAUL WELLER compie oggi 60 anni.
L'eterno Paul è invecchiato bene, continuando a crescere, cambiare, sperimentare, diventando uno dei punti di riferimento della musica (pop)olare inglese.
Colgo l'occasione per un augurio di altri (minimo) sessant'anni di nuovi album e una lista personale del meglio (e del peggio) della carriera di Paul.

THE JAM
La produzione andrebbe presa in blocco ma la mia classifica personale vede:
1) The gift
2) Sound Affects
3) All mod cons alla pari con This is modern world
5) In the city
6) Setting Sons
Da avere The Snap (con un po' tutti i singoli)

STYLE COUNCIL
1) Cafè Bleu
2) Our favourite shop
3) Confessions of a pop group
4) Modernism A new decade
5) The cost of loving
Da avere Introducing the Stye Council (con i primi bellissimi singoli)

PAUL WELLER
1) As is now
2) Stanley Road
3) Saturns pattern
4) Wild wood
5) Paul Weller
6) Wake up the nation
7) Heavy soul
8) 22 dreams
9) A kind revolution
10) Heliocentric
11) Illumination
12) Studio 150
13) Sonik kicks
Da avere la compilation Modern Classic

giovedì, maggio 24, 2018

Il Capodanno alla Bussola del 31 dicembre 1968



Attraverso una cinquantina di post, riviviamo una serie di episodi in chiave artistica, culturale, sociale del 1968.
I precedenti post qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/50%20anni%20dal%201968

Il 31 dicembre 1968, Potere Operaio pisano e il movimento studentesco organizzano una manifestazione per contestare il veglione di Capodanno a “La Bussola” in Versilia (noto locale alla moda che ospitò l'ultimo live di Mina, tra le altre cose) in cui si sarebbero esibiti Fred Bongusto e Shirley Bassey, tacciato di ostentazione di ricchezza in spregio alle condizioni di indigenza di molti lavoratori italiani. Il biglietto costava 36.000 lire (poco meno della metà di uno stipendio di un operaio).

Come era accaduto alla Scala di Milano poco tempo prima ci si preparava al lancio di uova e ortaggi contro i frequentatori ma la reazione della polizia fu esageratamente violenta, facendo sfociare in aspri scontri la serata con tanto di colpi di arma da fuoco, uno dei quali colpì Soriano Ceccanti, 16 anni, ferito gravemente da una pallottola che ne provocò la paralisi.
Fu la prima volta in assoluto in Italia che i carabinieri spararono su una manifestazione studentesca.

Ceccanti divenne successivamente un campione di scherma partecipando alle paraolimpiadi di Seoul, di Barcellona, di Atlanta, di Sidney, conquistando una medaglia d’oro, 4 medaglie d’argento e 5 di bronzo.

“…Noi eravamo lì per una protesta pacifica, contestavamo le sovrastrutture della società, le apparenze, la società borghese ed il benessere, di cui La Bussola era un esempio. A un certo punto, attaccati, cominciamo a difenderci. La polizia allora reagisce e spara.”

Successivamente Ceccanti costitì una compagni teatrale e si battè sempre a livello di impegno sociale subendo un duro contenzioso con l'Inps che gli revocò la pensione d'invalidità.

Una canzone, "La ballata della Bussola", fu scritta dal Canzoniere Pisano e interpretata da Pino Masi all'indomani degli avvenimenti.

https://www.youtube.com/watch?v=-_xllAL7zcY

Quella notte davanti alla Bussola
nel freddo di San Silvestro
quella notte di Capodanno
non la scorderemo mai.

Arrivarono i Signori
sulle macchine lucenti
e guardavano con disprezzo
gli operai e gli studenti.

Le Signore con l’abito lungo
con le spalle impellicciate
i Potenti col fiocchino
con le facce inamidate.

Eran gli stessi Signori
che ci sfruttano tutto l’anno
quelli che ci fanno crepare
nelle fabbriche qui attorno.

Son venuti per brindare
dopo un anno di sfruttamento,
a brindare per l’anno nuovo
che gli vada ancora meglio.

Non resistono quei compagni
che li han riconosciuti
ed arrivano i pomodori
ed arrivano gli sputi.

Per difendere gli sfruttatori
una tromba ha squillato
quando già i carabinieri
hanno corso ed han picchiato.

Come son belli i carabinieri
quando picchiano con le manette
i compagni studenti medi
dai quattordici ai diciassette.

Non la smettono di picchiare
se il colonnello non alza un dito
sono l’immagine più fedele
del nostro ordine costituito

Già vediamo i carabinieri
che si stanno organizzando
per iniziare la caccia all’uomo
con pantere ed autoblindo.

Non possiamo andare via
né lasciare i dispersi
siamo ormai tagliati fuori
per raggiunger gli automezzi

Decidiamo di resistere
e si fan le barricate
sono per meglio difenderci
dalle successive ondate.

Dalla prima barricata
alla zona dei carabinieri
sono circa 40 metri
tutti sgombri e tutti neri.

Quando cominciano ad avanzare
uno di loro spara in aria
i compagni tirano sassi
per cercare di fermarli.

Loro si fermano un momento
poi continuano ad avanzare
non è più uno soltanto
sono in molti ora a sparare.

Dalla prima barricata
vediamo bene le pistole
ma dalla seconda i compagni pensano
che siano colpi di castagnole.

Ci riuniamo tutti insieme
alla seconda barricata
e gli sbirri tornano indietro
vista la brutta parata.

Ancora un’ora di avanti indietro
noi con i sassi loro sparando
e tutti crediamo che sparano a salve
anche da dentro un autoblindo.

Ma ad un tratto vedo cadere
un compagno alla mia destra
in ginocchio con un buco
ed il sangue sui calzoni

Mi volto e grido "Sparan davvero!"
e corro indietro di qualche passo
due compagni portano a spalle
il ferito nella gamba.

Correndo forte sulla strada
con alle spalle i carabinieri
vedo Ceccanti colpito a morte
trasportato sul marciapiede.

Malgrado gli sforzi per aiutarlo
è difficile trovar soccorso
mentre gli sbirri ti corrono dietro
e non ti danno un po’ di riposo.

Trovata un’auto utilitaria
e portato via Ceccanti
non ci resta altro da fare
che scappare tutti quanti.

Forse alla Bussola Per questa notte
i padroni si sono offesi
loro che ci offendono e che ci uccidono
per tutti gli altri dodici mesi.

Sarebbe meglio offenderli spesso
e non dare mai loro respiro
tutte le volte che lor Signori
capitano sotto il nostro tiro

E a questo punto mi sembra opportuno
fare qualche considerazione
sulle diverse brutte facce
che ci mostra oggi il Padrone.

Lui ha i soldi per comprarci
il lavoro per sfruttare
i suoi armati per ucciderci
la Tv per imbrogliare.

A noi non resta che ribellarci
e non accettare il gioco
di questa loro libertà
che per noi vale ben poco.

A noi non resta che ribellarci
e non accettare il gioco
di questa loro libertà
che per noi vale ben poco.

mercoledì, maggio 23, 2018

La scimmia Congo



Desmond Morris è uno dei più noti etologi e zoologi del Novecento autore del libro “La scimmia nuda”, che ha venduto oltre dieci milioni di copie.
E' stato anche un pittore surrealista che ha esposto nelle più importanti gallerie del mondo.

Nel 1956 Morris porse un foglio e una matita a Congo, una scimmia di due anni, che incominciò a disegnare, dimostrando che le sue opere erano ragionate e realizzate in maniera del tutto cosciente e volontaria.
Le opere vennero apprezzate universalmente, Picasso acquistò personalmente un suo quadro, e artisti come Mirò e Dalì (" La mano di Congo è quasi umana, quella di Pollock è del tutto animale”) espressero pareri favorevoli.

Nel 1957 lo stesso Morris curò un’esposizione all’Institute of Contemporary Arts di Londra in cui tutte le opere esposte erano state realizzate da artisti scimpanzé.
Nel 2005 tre dipinti di Congo furono messi all'asta da Bonham, e venduti ad un collezionista di arte contemporanea di Los Angeles per 26000 dollari.
Congo morì purtroppo a soli 10 anni per una tubercolosi.

Arte o provocazione ?

martedì, maggio 22, 2018

Mads - Orange plane



La band milanese è stata tra le primissime ad abbracciare la musica e la filosofia mod in Italia nel 1979.
La loro storia fu breve e sfortunata e si sciolsero nel 1983 senza lasciare tracce discografiche ma molte testimonianze sonore, raccolte recentemente in una compilation della Well Suspect.
La reunion nel 2012, una serie di 45 giri e finalmente il primo vero album edito da Area Pirata.

Senza troppi altri preamboli "The orange plane" è un imperdibile gioiello sonoro in cui il quartetto milanese sfodera tutta la classe, maturità, competenza acquisite in anni di militanza tra album di Beatles, Who, Small Faces, mod sound 79, rhythm and blues, soul, beat e tanto tanto altro.

I brani sono di altissima qualità compositiva, curatissimi negli arrangiamenti (con quei dettagli tipicamente beatlesiani nei cori che sottolineano melodie immediatamente memorizzabili).
Il sound abbraccia l'immaginario che va dai Jam al primo Elvis Costello, da "Revolver" a "Sell Out".

La resa sonora è potente, efficace, pulita.
Un album che si candida tranquillamente tra i migliori prodotti italiani dell'anno e si sistema nell'Olimpo assoluto dei dischi mod (italiani e non solo).

Una breve intervista alla band a suggello della nuova uscita:

- Quando sono nati questi brani ?
Composizioni recenti o c’è anche qualcosa dal passato remoto ?


Buon giorno Tony, sono tutte composizioni recenti, scritte, a partire dal 2015 in avanti, da 3 membri della band, Marco, Toni e Luis, con l’aiuto di Flavio “il capitano” per parte dei testi.
Siamo tutti in un periodo molto creativo, con questa nostra metodologia: scriviamo e registriamo le demo casalinghe individualmente, talvolta in forma acustica, una volta proposte alla band, prese in consegna, acquistano lo stile Mads perché tutti contribuiscono all’arrangiamento, anche il nostro “motore” Mauro che è molto di più di un batterista.

- Definirvi solo “Mod band” potrebbe sembrare riduttivo.
In realtà secondo me è proprio questa “etichetta” quella esaustiva, visto che il vostro sound abbraccia un universo artistico così ampio come è proprio quello mod.


Hai centrato la questione ed il sentimento.
Abbiamo un nostro suono, noi crediamo sia ben definito, le fondamenta sono quelle della nostra “scena”, il Beat ed il RnB specialmente di matrice British, ma poi si compone di tante altre influenze, le esperienze pluridecennali, gusti personali dei singoli membri, ricerca ed evoluzione, che è proprio il canone che consente al modernismo di avere un senso assolutamente non revivalistico anche ai giorni nostri.

- Cosa passava sul vostro giradischi (rigorosamente in vinile suppongo) durante la registrazione dell’album ?

In studio, per la carica,molto Dr Feelgood, specialmente il periodo con Gypie Majo, Georgie Fame per il groove e The Zombies per il relax .

- E’ stato un lavoro difficile in studio di registrazione ?

Non difficile ma lungo, condizionato dagli intoppi della vita quotidiana. La scelta è stata quella di mantenere lo schema “semplice” batteria, basso, chitarra ritmica, solista, e ovviamente voce e cori, con poche ulteriori tracce.
Non essendo propriamente alle prime armi abbiamo curato i dettagli il più meticolosamente possibile.
Menzione speciale per gli ospiti d’onore, “rubati” al Mike Painter 5tet: Mike ruggisce con il suo Hammond B3 nel “quasi strumentale” “Do The Snake”, mentre la sezione fiati composta da Ivan e Fabio ha illuminato il brano più Soul del disco, “I Like It”.
Registrare al Sunfex con il boss Davide Di Maio ai controlli ha contribuito a creare una atmosfera di tranquillità e sicurezza, ci sentiamo a casa, belli elettrici e felici a San Felice.

- Quali sono le mosse che avete in programma per promuovere a dovere l’album ?

Abbiamo appena fatto lo showcase di presentazione al Rock’n’Roll di Milano suonando l’album per intero dal vivo, con riscontro sorprendente, i ragazzi e le ragazze ballavano sui brani nuovi!
In programma c'è un “in store” in giugno, oltre a concerti più tradizionali.
Per l’estero ci stiamo organizzando, abbiamo ricevuto offerte per live in UK e Germania.
Dal punto di vista promozionale siamo supportati dal gran lavoro di Area Pirata, una eccellenza Italiana in campo discografico (che ci segnalasti proprio tu quando ti contattammo per informarti della reunion) e da Sexy Groovy Rhythms, il capitano, che coadiuva con i suoi contatti all’estero, abbiamo già ricevuto riscontri fantastici che ci inorgogliscono, da personaggi del music biz internazionale.

ps: l'uscita per il 25 maggio è volutamente in contemporanea ai 60 del Nostro (Paul Weller, intendo) ?

E’ una pura coincidenza che abbiamo anche sottolineato… “The Orange Plane” per il compleanno di Paul Weller?!
Dai! Fra l’altro contemporaneamente esce anche “The Return of The Fabric 4” dei Corduroy, una band adorata da tutti noi, il cui bassista, Richard Searle ha anche pubblicato e prodotto in UK le nostre registrazioni di un tempo... sì, sono fantastiche coincidenze.

The Mads

Il video di "Orange Plane"
https://www.youtube.com/watch?v=cHJDm3XlWh8

lunedì, maggio 21, 2018

Campionato di calcio 2017-2018



Come ogni anno un breve commento al Campionato appena finito (e di cui Alberto Galletti aveva anticipato il pronostico: http://tonyface.blogspot.it/2017/08/campionato-di-serie-2017-2018.html).

Ennesimo, previsto, successo per la JUVENTUS nonostante il cammino sia stato più complicato degli anni precedenti.
Onore al merito anche se il NAPOLI, evidentemente squadra ancora immatura, ci ha messo molto di suo per perderlo (pur arrivando al record di 91 punti).
Buona terza la ROMA, protagonista di una grande stagione in Champions.
L'INTER, come sempre rocambolesca e imprevedibile, perde la penultima con il Sassuolo in casa e va a vincere a Roma in rimonta lo spareggio con la pur buona LAZIO negli ultimi minuti e vola in Champions.

Deludente (viste le premesse estive che lo davano papabile allo scudetto) ma reale la posizione del MILAN, male la Fiorentina.
Si riconferma ai vertici l'ATALANTA, sorprende la SAMPDORIA, delude il TORINO.
Scendono il pur simpatico e volonteroso Benevento, lo sfortunato Crotone e uno scialbo Verona.

Mediocre stagione per il MIO CAGLIARI che ce la fa solo all'ultima giornata, bene la Spal.

In EUROPA vincono le solite in Germania (Bayern), Francia (PSG), Spagna (Barcellona), in Inghilterra domina il City, in Olanda è la volta del PSV, in Scozia ancora il Celtic (settimo consecutivo), lo Shaktar in Ucraina, l'AEK in Grecia, il Brugge in Belgio, Lokomotiv in Russia, Galatasaray in Turchia, Stella Rossa in Serbia, Dinamo Zagabria in Croazia (diciottesimo scudetto su 26 campionati).

domenica, maggio 20, 2018

Lago Bellandur - Bangalore, India



La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia, particolari o estremi.
I precedenti post:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo

Il Lago di BELLANDUR è situato alle porte di BANGALORE, una megalopoli di oltre dieci milioni di abitanti, centro dell'industria tecnologica dell'INDIA.

Nelle sue acque defluiscono abitualmente rifiuti tossici e di ogni genere, liquami domestici e industriali che in seguito si diluiscono in fiumi e torrenti, portandoli ancora più lontani.

A volte si ricopre di una densissima schiuma bianca, altre volte prende fuoco (a causa del metano che si genera dalla fermentazione dei rifiuti nelle acque senza più ossigeno) creando alte colonne di fumo visibili a chilometri di distanza.

Gli impianti di depurazione su larga scala entreranno in funzione solo nel 2020, ma non saranno comunque sufficienti considerato che il lago resta il modo più veloce per disfarsi dei propri rifiuti.

sabato, maggio 19, 2018

Mi chiedi chi erano i Mods ?



Stefano Roncoroni, Gioele Di Stefano hanno realizzato questo servizio per il canale https://www.rsi.ch/cultplus/ della Tele Svizzera di una decina di minuti in cui si prova a spiegare (attraverso le testimonianze del sottoscritto, di Alex loggia, Dj Henry e altri) chi SONO i MODS.

https://www.rsi.ch/cultplus/article.xhtml?storyId=10404554&hashTagId=

Libertà, Gil Scott Heron, Radiocoop



Domani sul quotidiano di Piacenza LIBERTA' nell'inserto "Portfolio" diretto da Maurizio Pilotti nella rubrica "La Musica Ribelle" parlo delle Messe Beat, della Kent Records, di "Mu" di Riccardo Cocciante.
Nella foto il numero scorso.





DOMENICA 20 MAGGIO ORE 16.30 nel Festival Transumanza Libri a Piacenza, Bastione San Sisto:
Ezio Guaitamacchi presenta uno spettacolo di parole & musica tratto dal suo ultimo libro, "Atlante rock.Viaggio nei luoghi della musica", edito da Hoepli, accompagnato dalla cantante Brunella Boschetti.
Coordina l’incontro Antonio Bacciocchi.



E' uscito il 27 marzo la ristampa (aggiornata e abbondantemente riveduta) della mia biografia su GIL SCOTT HERON.

Storia della sua vita, discografia dettagliata e commentata, testimonianze sulle sue apparizioni italiane.
Invito chi fosse interessato a unirsi alla pagina FB per seguire le date delle presentazioni e varie informazioni sul personaggio:
https://www.facebook.com/Gil-Scott-Heron-205341980049956/

Stampa Vololibero Edizioni.
Al libro hanno offerto il loro prezioso contributo anche: Alberto Castelli, Carlo Babando, Fabio Pasquarelli, Alberto Bobby Soul De Benedetti, Ninni Laterza, Carlo Maffini, Salvatore Pignanelli, Francesco Gazzara.

PRESENTAZIONI:
Giovedì 5 luglio: TRAVO (PC) "Piazza Biblioteca"
Venerdì 7 luglio: LOCOROTONDO (BA) “Locus Festival”

Per novembre sto preparando un tour che da Piacenza arriverà a Palermo.
Chiunque sia interessato a trovare una data (pomeridiana o serale, in libreria o circoli, locali, associazioni) mi scriva
.



Sul sito di RadioCoop (www.radiocoop.it) ogni lunedì va in onda il TG musicale "3 minuti con RadioCoop" condotto da me, Carlo Maffini e Paolo Muzio.

Le varie puntate sono qui:
https://www.youtube.com/playlist?list=PLq4GWqezsdXQktNFF5Mai9q0NA4e7CMH4
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