martedì, giugno 30, 2015

Giugno 2015. Il meglio.



C'è un concorso al MEI che premia il miglior blog privato italiano.
Se vi piace il Nostro blog votatelo e/o fatelo votare qua, grazie !:

https://www.facebook.com/musicletter.it/posts/10153486860843436

Alla metà del 2015 e i titoli che possono ambire alla Top 10 del'anno sono già numerosi
Tra gli stranieri Paul Weller Gaz Coombes, Selecter, Noel Gallagher, Moment, D’Angelo, Bettye Lavette, Charlatans, Saun and Starr, Sleater Kinney, Pops Staples, Mighty Mocambos, Tobias Jesso Jr., Ryley Walker, The Suffers, Jon Spencer Blues Explosion, Sonics, Blur, Sandra Wright, Soul Motivators. The Slingshots, Saun & Starr.
In Italia Cesare Basile, Salvo Ruolo, Gang, Mads, Big Mojo, Elli de Mon, Sycamore Age, Dellera, Mother Island, Kicca, Simona Norato, Gang, Nico, Randy Roberts
.

ASCOLTATO

SPEEDOMETER feat JAMES JUNIOR - No turning back/ Orisha’s party
Brillante singolo tra soul e jazz, vibrante e travolgente, in attesa dell’album

THE MOMENT - The only truth is music
Il ritorno dei Mod Gods non tradisce la lunga attesa: composizioni eccellenti, sound nervoso ed elettrico come alle origini, che trova in brani intrisi di soul come "LOY", "Queen of the Battersea", "Now your starting" o "Dance your dance" i momenti migliori ma che non disdegna il gusto per il mid tempo rock alla Faces ("She's a Modern"), ballate dal sapore brit folk ("Penelope wood" e "You can get what you pay for") o come la conclusiva title track tra Weller e i REM.
Non c’è nulla di revivalistico o nostalgico ma è un eccellente nuovo sentiero artistico che si riapre nel migliore dei modi.

THE SELECTER - Subculture
Che bello il nuovo dei Selecter ! Ska, rocksteady, reggae. Eleganza, personalità a tonnellate, grandi grooves, brani stupendi (“Karma” su tutti, “Breakdown” sembra la nuova “Ghost town”/Specials), un riuscita cover di “Because the night” di Patti Smith, la voce di Pauline Black perfetta. Tra i dischi dell’anno.

RASHEED ALI' - 1968: Soul Power!
Album spettacolare in cui si torna a quei giorni del 1968 di fremente attività sociale, artistica, culturale.
Con un FUNK SOUL spaziale tra il James Brown dei primi 70's, Sly and the Family Stone, il Prince più hot funk.
Album potentissimo e titoli infuocati come "Student revolution", "Black Power Revolution", "Float like a butterfly" dedicata a Muhammad Alì.

LEON BRIDGES - Coming home
Nel suo notevole e fascinoso album Leon Bridges si è fermato più o meno al 1962/1963 nei solchi dei vinili di Sam Cooke, Arthur Alexander, il primo Marvin Gaye.
Il tutto riprodotto fedelmente sia a livello sonoro che di mood rhythm and blues/gospel/doo woop.
Ed è un bel sentire.

MONOPHONICS - Sound of sinning
Dalla California un ottimo lavoro a base di soul e rhythm and blues di gusto 60’s ma con un leggerissimo pizzico di psichedelia che rende il tutto originale e particolare. Undici brani, grooves riusciti e un bel tiro.

ROXY ROCA - Ain’t nothin fancy
La band di Austin al debutto suona un duro southern soul, occhieggia al funk del James Brown dei mid 70’s, va di sezione fiati in stile primi Sly, ci butta un po’ di Al Green, Otis e altri vari ingredienti ad hoc per una miscela perfettamente riuscita.

MERRY GO ROUND - s/t
Band attiva da poco ma con alle spalle una lunga storia che parte addirittura dagli anni dal 1985 quando l'ossatura dei Merry Go Round era parte degli Storks, garage band tra le migliori della scena italiana. L'evoluzione in Standarte cambiò anche la direzione musicale, verso sonorità che abbracciavano proto prog e freak beat.
Attraverso vari cambi di formazione si arriva al nuovo progetto che viaggia nei meandri (spesso dimenticati) dei primi 70s' tra i Trinity di Brian Auger (soprattutto grazie alla splendida voce soul di Martina Vivaldi), Atomic Rooster e quell'universo di piccole band sconosciute che affollarono il periodo dispensando splendidi e dimenticati album. Un gioiello di grande caratura, una band da seguire assiduamente.

COCONUT KILLER BAND - s/t
Poderoso album in cui convergono il rock n roll primitivo e martellante di fine 50s' (dalle parti di Jerry Lee Lewis e Little Richard) e una visione dello stesso attuale e modernissima come hanno insegnato Jon Spencer Blues Explosion e Jim Jones Revue. Ma ci sono anche il garage estremo alla Sonics, il blues più profondo e un sound sempre nervoso ed elettrico che arriva a volte fin negli orizzonti cari agli Stooges di "Raw Power". Tanta energia, attitudine a secchiate, album travolgente.

ASCOLTATO ANCHE
ALICE TAMBOURINE LOVER (ottimo psych blues acustico tardo 60’s), WOLF ALICE (discreto dream rock) NEIL YOUNG (non è malaccio ma è uno di quei dischi che non riascolterò un’altra volta ...rock n roll, ruvido, minimale etc etc ma noioso e scontato), EMILY PLAYS (Mazzy Star, Opal, dream pop e shoegaze, non male).

LETTO

KIM GORDON - Girl in a band
KIM GORDON è stata la bassista dei SONIC YOUTH ma soprattutto un'icona dell'alternative (noise) rock che arrivando direttamente dal punk e dalla no wave (influenza riconosciuta e più volte citata nel libro) new yorkese dei primi 80's riuscì ad approdare alle classifiche e al mainstream, portando suoni estremi ad Mtv.
"Girl in a band" è bellissimo, i Sonic Youth rimangono quasi in sottofondo, quasi come aspetto marginale della vicenda mentre a risaltare è la KIM GORDON Donna, artista, Madre, moglie.
Non è facile essere rockstar in mezzo ai genitori "normali" dei compagni di scuola della figlia. Non è facile essere moglie tradita in modo banale, da commedia all'italiana.
Kim non risparmia Thurston nè si trattiene nel bastonare colleghi come Courtney Love, Madonna, Billy Corgan, Lana Del Rey nè di dichiarare tutto il suo struggente ricordo all'amico Kurt Cobain.
Il finale è sorprendente, amaro ma allo stesso tempo fulminante, come tutto questo BELLISSIMO LIBRO.

VINCENZO MAREGA - Sulle cose che cambiano
Garbo è stato tra i primi in Italia a parlare il linguaggio della new wave (quuella di Ultravox , Human League, Gary Numan) portandola a certi livelli (dalla Rai a SanRemo) senza mai “vendersi” artisticamente. Questo ottimo libro ripercorre la sua carriera musicale (e personale) raccontando in prima persona i consueti esordi difficilissimi, l’esplosione di popolarità, la prosecuzione, più in sordina, dell’attività fino ai giorni nostri. Il tutto con estrema discrezione, cura dei particolari e gustosi aneddoti.

COSE & SUONI
“RevoLuce” è il nuovo album di Lilith and the Sinnersaints.
Suoneremo il 3 luglio a Vallescuropasso (Pavia) al Montegutzo Rock Festival e il 2 agosto in provincia di Imperia.

www.lilithandthesinnersaints.com
https://www.facebook.com/LilithandtheSinnersaints

Mie recensioni quotidiane di musica italiana su www.radiocoop.it

IN CANTIERE
Il 7 agosto a Cittadella Marittima (GR) presento la bio su Paul Weller, i l12 settembre a Bologna di nuovo Rock n Goal.
Sarò al Festival Beat il 4 luglio e il 5 al Vittoriale a vedere Paul Weller (magari ci si vede).

lunedì, giugno 29, 2015

Get Back. Dischi da (ri)scoprire



Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back

IAN DURY and the BLOCKHEADS - New Boots and Panties!!
E' noto che nel 1977 ogni nuova uscita che non fosse dei Genesis o degli Yes veniva immediatamente etichettata come PUNK.
E così anche il buon Ian Dury, un recente passato in ambito pub rock si trovò proiettato a fianco di Sex Pistols e compagnia.
In realtà l'esordio (e anche il proseguio) ben poco ha a che fare con un certo tipo di sonorità, muovendosi invece in un originalissimo mix di (apro) humor cockney, omaggi al rock n roll (la ballad che si trasforma in booggie di "Sweet Gene Vincent"), funk ("Wake up and make love with me", "If I was a woman" e la stessa famosissima "Sex and drugs and rock n roll"), tardo glam ("I'm partial to your Abracadabra" o la bowiana "Blockheads", quella più vicina al concetto di punk con la tiratissima, quasi hardcore, "Blackmail man"), cabaret ("Billericay Dickie") e tanto altro (dal reggae calypso, al jazz, a atmosfere Loureediane).
L'album che avrebbe dovuto fare KEITH MOON con testi di RAY DAVIES....

DODGY - Free peace sweet
Il terzo album della band inglese, uscito nel 1996, è una dimenticata esplosione brit pop rock in cui confluiscono sonorità (raramente ripetute così bene) che caratterizzarono gli Who di "Who's next" e "Quadrophenia" (soprattutto grazie al drumming di Matthew Priest, vicinissimo al Keith Moon dei primi 70's).
I 14 brani sono uno più bello dell'altro, profondamente 60's, con grandi dosi di garage beat, Beach Boys, Beatles, Who, Small Faces, psichedelia e un'energia che solo i Prisoners furono in grado di rirodurre all ostesso modo in quest'ambito.
Piccolo, grande, capolavoro brit !

JIMMY CLIFF - Rebirth
Dopo otto ann idi assenza discografica l'eroe del Jamaica Sound , JIMMY CLIFF, tornò , nel 2012 con uno stupendo album, prodotto magnificamente da Tim Armstrong dei Rancid (che firma anche alcuni brani). Reggae militante, suoni corposissimi e "duri", un'eccellente cover di "Guns of Brixton" dei Clash e un'altrettanto riuscita di "Ruby Soho" dei Rancid (trasformata da furioso punk rock ad avvolgente ska-reggae).
A perfetto compendio il northern soul di "Outsider".
Album perfetto.

domenica, giugno 28, 2015

Les Villages, Florida



La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia o comunque estremi.
I precedenti post:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo

Il THE VILLAGES nell'assolata FLORIDA è un resort in cui alloggiano abitualmente quasi 100.000 persone.
La particolarità è che l'età minima è più o meno di 55 anni nel senso che è un luogo in cui vanno a svernare o a vivere soprattutto persone anziane, molto anziane, benestanti e libere da particolari legami e in cui la percentuale è di UN UOMO ogni DIECI DONNE.
Il risultato è che in quella che è stato denominata la Disney World per Anziani è sorto un mercato clandestino particolarmente florido di VIAGRA, che, a quanto si dice, le scene di sesso anche pubblico non sono rare (inclusi spogliarelli di signore non più tanto "presentabili" e vere e proprie orge anche all'aria aperta), lo scambio di coppie normale e anche gli incidenti tra auto da golf elettriche (...) guidate da anziani piuttosto alticci, sono in vertiginoso aumento.
70enni curatissime in minigonna e top vanno a caccia, senza alcuna remora dei pochi uomini ancora prestanti.

Il posto da paesello di un migliaio di abitanti è cresciuto vertiginosamente attirando persone da tutta l'America.
Anche se la regola è che non si può restare per più di 30 giorni l'anno nel pulitissimo e curatissimo (oltre che controllatissimo, da guardie armate e servizi di sicurezza rigorosi) resort.
Il tutto gestito in maniera "Orwelliana": negozi di lusso, pulizia, cure mediche di tutti i tipi e SOLO BUONE NOTIZIE dalla TV del posto.

"E' come tornare bambini" / "Le persone sono sempre amichevoli" / "Il tempo è sempre bello e non c'è nulla di sgradevole in giro" /"E' come il paradiso" / E' come vivere a Disney"...sono alcune delle impressioni dei frequentatori

venerdì, giugno 26, 2015

Targa MEI 2015



Il NOSTRO blog è in finale per la TARGA MEI 2015 per il miglior blog.
Per VOTARLO e farlo vincere che poi mi danno una TARGA da mettere nella libreria (e la foto sul blog) basta mettere MI PIACE al link corrispondente al MIO BLOG a questo indirizzo:
https://www.facebook.com/musicletter.it/posts/10153486860843436

“Miglior blog personale” (nomination 2015)

Doctor Wu di Leo Giovannini (wudoctor.blogspot.it)
Fard Rock di Luciano “Joyello” Triolo (fardrock.wordpress.com)
Music Won’t Save You di Raffaello Russo (musicwontsaveyou.com)
Note in Lettere di Marco De Giorgio (noteinlettere.wordpress.com)
Polaroid - Un blog alla radio di Enzo Baruffaldi (polaroid.blogspot.it)
Reverendo Lys di Franco Dimauro (reverendolys.wordpress.com)
Tony Face di Antonio Bacciocchi (www.tonyface.blogspot.it)
Venerato Maestro Oppure di Eddy Cilìa (venerato-maestro-oppure.com)
Withnail e Io di Carlo Bordone (withnailblog.wordpress.com)
Yes I am Drowning di Giorgio Moltisanti (yesiamdrowning.tumblr.com)

Kim Gordon - Girl in a band



KIM GORDON è stata la bassista dei SONIC YOUTH ma soprattutto un'icona dell'alternative (noise) rock che arrivando direttamente dal punk e dalla no wave (influenza riconosciuta e più volte citata nel libro) new yorkese dei primi 80's riuscì ad approdare alle classifiche e al mainstream, portando suoni estremi ad Mtv.
Recentemente ha scoperto il tradimento del marito e chitarrista della band, Thurston Moore a cui era legata da sempre e, superata la soglia dei 60 anni, ha deciso di mettere nero su bianco la propria storia in cui questo traumatico evento ricopre forse il ruolo principale, permeando di dolore e malinconia tutto il libro.

"Girl in a band" è bellissimo, i Sonic Youth rimangono quasi in sottofondo, quasi come aspetto marginale della vicenda mentre a risaltare è la KIM GORDON Donna, artista, Madre, moglie.
Ci sono l'infanzia e l'adolescenza complicate da un fratello problematico, il suo ruolo di "girl in a band" in un mondo tanto apparentemente aperto quanto poi miseramente (ancora e sempre) sessista, c'è la carriera musicale ma soprattutto i problemi di conciliare la vita di Madre e Rockstar: non è particolarmente facile spaziare in tour per mezzo mondo con una bimba piccola da accudire tra concerti, alberghi, conferenze stampa, prove, registrazioni.
Non è facile essere rockstar in mezzo ai genitori "normali" dei compagni di scuola della figlia. Non è facile essere moglie tradita in modo banale, da commedia all'italiana.
Kim non risparmia Thurston nè si trattiene nel bastonare colleghi come Courtney Love, Madonna, Billy Corgan, Lana Del Rey nè di dichiarare tutto il suo struggente ricordo all'amico Kurt Cobain.
Il finale è sorprendente, amaro ma allo stesso tempo fulminante, come tutto questo BELLISSIMO LIBRO.

giovedì, giugno 25, 2015

Gianni Agus



La rubrica DARK SIDE OF THE SUN va alla scoperta di quei personaggi rimasti sempre nell'ombra di grandi artisti (talvolta parenti stretti) ma essenziali nella loro carriera senza godere mai delle luci della ribalta.
Dopo Enrico Ciacci (fratello e chitarrista di Little Tony), Ian Stewart pianista fondatore dei Rolling Stones, Simon Townshend, fratello di Pete, il padre/manager di Paul Weller, John Weller, Marco Pirroni, da sempre nelle retrovie di alcuni tra i principali act della scena punk/new wave, Andy Summers, nomade della musica dagli anni 60 ad oggi, Pat Smear, dai Germs ai Nirvana ai Foo Fighters oggi si parla di un brillante ATTORE: Gianni AGUS.

Le altre puntate qui
:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Dark%20side%20of%20the%20sun

Grande caratterista comico, spessissimo presente in TV e al cinema a fianco dei grandi nomi, soprattutto come SPALLA DI TOTO', PAOLO VILLAGGIO, PEPPINO DE FILIPPO, GIANNI AGUS fu anche conduttore di diverse trasmissioni televisive (presento' il Festival di Sanremo nel 1958) e attore di teatro classico, inclusi diversi Pirandello e l'Opera da tre soldi con la regia di Giorgio Strehler.
E' ricordato soprattutto per i ruoli da "antipatico", prevaricatore (vedi con Paolo Villaggio nel personaggio di Fracchia o del fascista rigido e inflessibile in vari film degli anni 50 e 60).
In un periodo di difficoltà lavorativa accettò di fare il testimonial di una pubblicità per una marca di dentiere.
Il caricaturista Onorato lo consacrò in un necrologio affettuoso: "Fu il primo attore italiano in ordine alfabetico".

mercoledì, giugno 24, 2015

Paolo Villaggio



PAOLO VILLAGGIO è stato uno dei comici più iconoclasti, acidi, cinici, caustici, rabbiosi, spietati, impietosi della cinematografia e della televisione italiana.
Un perfetto proto punk.
I personaggi di Fantozzi, Fracchia, del cattivissimo Professor Kranz (personaggio con cui esordì in tv nel 1968, all'insegna di un'inedita e quasi disturbante aggressività, rispetto ai canoni soft e sfumati dell'epoca) sono sempre stati estremi, le modalità con cui li presentava inconsuete (scendeva tra il pubblico e spesso lo coinvolgeva direttamente con una dialettica anche "violenta"). La grottesca mediocrità di Fracchia e Fantozzi, rappresentata in maniera spietata, strappa risate amarissime.
Oltre alla saga di Fantozzi e' stato anche ottimo attore con Fellini, Monicelli, Samperi per poi perdersi in triste macchiette dagli anni '90 in poi sia cinematografiche che televisive e finire con interviste semi provocatorie ma spesso poco rispettose per sè stesso.

«Lo penso davvero, il Papa è una persona troppo intelligente per credere in Dio»

martedì, giugno 23, 2015

27 ottobre 1954 Fiorentina - Pistoiese 6-2



Per la serie Grandi partite dimenticate un episodio davvero particolare.
Le altre qui: http://tonyface.blogspot.it/search/label/Grandi%20partite%20dimenticate

Una delle partite dimenticate più particolari è senza dubbio Fiorentina-Pistoiese del 27 ottobre 1954, derby amichevole conclusosi 6-2 per i viola (2-2 il primo tempo) che avevano appena battuto la Spal e qualche giorno dopo fecero lo stesso con l'Udinese.
Alla fine del campionato, vinto dal Milan davanti all'Udinese (poi retrocessa per illecito sportivo), la Fiorentina arrivò al quinto posto.
La Pistoiese era tra i dilettanti.

Improvvisamente sullo stadio Comunale apparvero due oggetti volanti non identificati a forma "di ali di gabbiano" (altri testimoni li definirono "a forma di cappello da mandarino cinese") rimanendo visibili per circa 15 minuti e che furono avvistati anche in città.
Successivamente sarebbe seguita per circa mezz'ora la caduta di filamenti di materiale appiccicoso, la cosiddetta bambagia silicea o anche "capelli d'angelo".
La partita fu sospesa nello stupore e inquietudine generali e ripresa solo dopo parecchi minuti.

Un'indagine del Cicap rilevò che in quella settimana erano in corso esercitazioni militari che facevano l'uso di contromisure per trarre in inganno il sistema di puntamento degli aerei, che avrebbero creato riflessi nel cielo. La presenza di filamenti, sempre secondo il Cicap, sarebbe dovuta ad un fenomeno legato alla tecnica del ballooning messa in atto da alcune specie di ragni per migrare. Questi ragni producono dei lunghi filamenti biancastri, che portati dal vento sollevano i ragni e li trasportano per lunghe distanze.
Il periodo della migrazione coincide con quello degli avvistamenti di Firenze.
Il fenomeno, praticamente ignoto all'epoca, è oggi stato spiegato e documentato anche con riprese ed analisi chimiche.

lunedì, giugno 22, 2015

Il ritorno del Brit Pop



Senza particolari fanfare o annunci è tornato nel 2015 a bussare alle porte delle classifiche e a riempire gli scaffali di "dischi" il BRIT POP.
PAUL WELLER, NOEL GALLAGHER, GAZ COOMBES, CHARLATANS, BLUR e nel loro piccolo, tra quelli che lo avevano anticipato, i MOMENT hanno pubblicato nuovi album, sempre convincenti e dignitosi (Blur e Charlatans) quando invece non sono riuscitissimi lavori (Weller, Gallagher e soprattutto Coombes).
I RIDE sono tornati in tour e i BLUETONES si apprestano a farlo, si intrecciano collaborazioni tra i nuovi e i vecchi (Liam Gallagher a fianco di Roger Daltrey, Who e Weller insieme ad Hyde Park - con anche The Rifles, Kaiser Chiefs tra gli altri).
E allora bentornato !

domenica, giugno 21, 2015

Isolotto di Santo Stefano



La fine del mondo è la rubrica domenicale che va ad esplorare i luoghi abbandonati dalla storia o comunque estremi.
I precedenti post
:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/La%20fine%20del%20mondo

Il filosofo e riformatore politico inglese Jeremy Bentham (1748-1832) concepì nel 17911 un carcere modello molto più economico e funzionale rispetto all'abituale deportazione dei condannati nelle isole coloniali.
Nel suo carcere un solo guardiano, collocato in una torre centrale, avrebbe potuto controllare i detenuti in tutte le celle, collocate in cerchio.
I detenuti non potevano vedere gli altri carcerati, né il guardiano, che invece aveva una completa vista sulla loro vita all’interno delle celle, e anche sull’attività dei secondini suoi sottoposti.

Da qui il nome “Panopticon”, colui che può vedere tutto.
I prigionieri non sapevano mai se il guardiano li stava osservando o no.
Secondo Bentham la struttura architettonica del Panopticon si poteva applicare a quasi tutti gli edifici pubblici ma in effetti è stata utilizzata soprattutto in istituzioni repressive: carceri e manicomi.

L'idea del panopticon ha avuto una grande risonanza successiva, come metafora di un potere invisibile, ispirando pensatori e filosofi come Michel Foucault, Noam Chomsky, Zygmunt Bauman e lo scrittore britannico George Orwell nell'opera "1984".
Tra le varie applicazioni del progetto di Bentham quella nell'isolotto di Santo Stefano (contiguo a l'Isola di Ventotene tra Lazio e Campania) costruito dai Borbone nel 1795 ( che ha ospitato tra gli altri anche Sandro Pertini) La struttura carceraria fu dismessa nel 1965.
Ora l'isola è completamente disabitata.

venerdì, giugno 19, 2015

GIL SCOTT HERON - Small talk at 125th and Lenox



Tra la fine dei 60’s e l’inizio dei 70’s il movimento per i diritti dei neri americani divenne sempre più attivo, militante, con obbiettivi precisi e modalità d’azione sempre più dirette e meno compromissorie (dai Black Panthers alla Nation of Islam tra i tanti soggetti). Parallelamente molti artisti si affiancarono alla lotta dai più noti (Stevie Wonder, Ray Charles, James Brown) a quelli più underground. Questi ultimi sfornarono una serie di album seminali, spesso durissimi, che rimangono una colonna sonora spesso dimenticata ma che merita ancora ascolto e attenzione soprattutto in momenti in cui i diritti acquisiti allora non sembrano essere ancora tanto rispettati.

Le precedenti puntate della rubrica sono qua:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Black%20Power%20Revolution

Un esordio fulminante , crudo, brutale, violento, esplosivo, politicamente scorretto e diretto, fastidioso, urticante.
Strumentazione essenziale, stile minimale, scarno, scheletrico: congas e voce.
Solo in rari episodi si avvale dell’uso del piano a tessere alcune stupende melodie su profondi temi blues.
GIL SCOTT HERON è uno scrittore e poeta, l’album “musicale” solo un pretesto per far conoscere la propria opera letteraria e l’unico modo concesso dal produttore Bob Thiele per pubblicare qualcosa e recuperare qualche soldo per proseguire eventualmente la carriera.
Il titolo prende origine dal nightclub in cui viene registrato in poco tempo, davanti ad una ventina di persone, l’intero album.
Gil rende omaggio sulla copertina alle sue fonti d’ispirazione: Richie Havens, John Coltrane, Nina Simone, Otis Redding, Billie Holyday, Josè Feliciano,, Langstone Hughes, Malcom X, Huey Newton e l’amico, futuro essenziale collaboratore, Brian Jackson.

Si parte con l’immortale “Revolution will not be televised” destinata a diventare, nella successiva versione suonata su “Pieces of a man”, il brano che marchierà a fuoco la sua carriera, e si prosegue attraverso irriverenti e violenti attacchi a razzismo, establishment, consumismo fino all’amaro e cattivo sarcasmo di “Whitey on the moon” dove si parla delle pessime condizioni della popolazione nera nei giorni (1969) in cui l”uomo bianco” spende una fortuna per andare sulla Luna (un altro brano destinato a diventare un classico della sua carriera).
Al 10° pezzo, “The vulture” , risuonano le incerte note del pianoforte ad accompagnare uno splendido, quanto drammatico, blues che fotografa in chiave poetica la condizione del ghetto nero con l’ “avvoltoio” pronto a ghermirne anima e cuore.
“Enough” riporta alla dura e lucida analisi politica della storia dei neri americani, mentre è il piano ad accompagnare l’afro funk “Who’ll pay reparations for my soul ?” in cui la voce di Gil splende in tutta la sua drammatica tonalità.
“Everyday” chiude l’album con una ballata soul blues armonicamente articolata e particolarmente suggestiva.
In mezzo il criticato, controverso, discutibile e politicamente scorretto poema “The subject was faggots”, brano dalla posizione piuttosto ambigua che ironizza pesantemente su omosessuali e travestiti (ovviamente sorprendente per chi si erge a difesa dei diritti di deboli ed oppressi) ma che è stato talvolta interpretato come una satirica critica agli omofobi.
Una poesia che va comunque contestualizzata ad un periodo, alla giovane età di Gil all’epoca e alla esplicita volontà di provocare e “non fare prigionieri”, il cui contenuto fu spiegato sbrigativamente da Gil come resoconto di un episodio accadutogli ad un party.
Resta comunque una macchia che ritorna frequentemente come arma da utilizzare da parte dei suoi detrattori e da chi ne legge storia e musica in modo superficiale e sbrigativo.
L’album vende discretamente e lo segnala tra i personaggi più interessanti della scena black (e non solo) dell’epoca, raccogliendo buone e autorevoli recensioni.

Tratto da "Gil Scott Heron - The bluesologist" (Edizioni Volo Libero)
http://www.vololiberoedizioni.it/gli-scott-heron/

giovedì, giugno 18, 2015

I fratelli Cordiglia



I fratelli Achille Judica Cordiglia e Giovanni Battista Judica Cordiglia appassionati di telecomunicazioni divennero famosi negli anni sessanta, per essere riusciti ad ascoltare i segnali provenienti dai primi satelliti, sia sovietici che americani, fra i quali lo Sputnik 1, lo Sputnik 2 e l'Explorer 1.
Riadattarono un vecchio bunker, rinominato Torre Bert, come sede del loro "centro di ascolto spaziale" che gli fruttò parecchia popolarità mediatica fino a fargli ottenere un invito ad una trasmissione televisiva condotta da Mike Bongiorno, da cui ricavarono in premio una gita alla sede della NASA.
Tra le molte registrazioni quelle (mai verificate) relative a voli umani Sovietici ben prima di quello di Yuri Gagarin del 21 aprile 1961, maiannunciati pubblicamente dall'URSS e terminati tragicamente con la perdita dell'equipaggio.
Le registrazioni infatti contengono quelli che potrebbero essere gli ultimi rantoli di cosmonauti morenti o i loro disperati appelli prima della morte (il titolo di un loro libro "...Questo il mondo non lo saprà..." si riferisce proprio alle parole contenute in una di queste registrazioni).
La prima di queste registrazioni risalirebbe al novembre 1960, la seconda al febbraio 1961.
Di queste presunte missioni umane pre-Gagarin l'Unione Sovietica non ha mai confermato l'esistenza; il programma in italiano di Radio Mosca a quel tempo si preoccupò di smentire le conclusioni dei fratelli mentre qualche giornale di regime definì i fratelli "banditi" a causa delle loro insinuazioni.
Le teorie in tal senso sono spesso contrastanti tra chi reputa assolutamente improbabile sia l'eventualità che i sovietici avessero potuto effettuare voli in precedenza e che i fratelli potessero captarne le parole e chi invece li ritiene invece possibili.
Dopo la caduta del regime sovietico e la successiva apertura al pubblico degli archivi dell'Agenzia Spaziale Russa, non si è trovata alcuna traccia di voli spaziali umani prima di Gagarin.

I fratelli Cordiglia furono anche gli inventori della prima TV VIA CAVO: TCH – TV nasce l'11 settembre 1959 in via Accademia Albertina 3 a Torino nella cantina di casa con la quale effettuano programmi sperimentali a circuito chiuso per le abitazioni vicine.
Trasmettono con la collaborazione di altri giovani della città un documentario dal titolo “Un oasi di tranquillità” ambientato in una villa seicentesca di San Maurizio Canavese.
Il 12 novembre 1959 gli ideatori richiedono una regolare licenza al Ministero delle Poste e Telecomunicazioni.
La televisione ha un proprio palinsesto: trasmette due notiziari e programmi regolari per 3 ore ogni giorno, un atto unico, un giallo e trasmissioni musicali. L’iniziativa attira l’attenzione della stampa italiana.
Ma nonostante l’ufficialità data del Prefetto Saporiti, dal Sindaco di Torino Peyron e l’arrivo di un telegramma d’augurio di Papa Giovanni XXIII, l’esperienza dura meno di un anno.
Nel 1960, infatti, la programmazione si interrompe e i volontari tornano a dedicarsi agli studi universitari o alle proprie primarie attività.

martedì, giugno 16, 2015

Wellerism



Si è chiusa la prima parte del tour di presentazione de L'UOMO CANGIANTE, la mio bio su PAUL WELLER.
DIECI date: alla "Feltrinelli" di Torino, al "Molo" di Ferrara, al "Baladin" di Milano, al "Melville" di San Nicolò (Piacenza), alla "Giovane Italia" a Parma, al "Bohemien" a Cagliari, all'"Ibs" a Roma, al "Teatro Altrove" a Genova, al "Mind the step" a Milano, all' "American Bar" a Piove di Sacco (Padova).

Ringrazio tutti gli ORGANIZZATORI e i sempre numerosi e appassionati PARTECIPANTI.
Ma in particolare ALEX LOGGIA, i FIVE FACES e gli ASSIST per avermi accompagnato musicalmente.
Ma PRIMA di tutti CLAUDIO FUCCI, Caro Leader della VOLO LIBERO.

Si riprende il 1° agosto a Civitella Marittima (Grosseto) e poi di nuovo in autunno.
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