domenica, ottobre 27, 2013
Il mod revival e la stampa italiana
Non tutte le riviste erano come la fanzine “Faces”.
La stampa musicale italiana, alla fine degli anni 80, accolse il mod revival con notevole scetticismo, ma anche con un certo interesse, segnalando puntualmente le uscite e dedicandogli alcuni approfondimenti, senza particolari imprecisioni.
Dalla personale collezione di ritagli d’epoca un breve, excursus tra alcune delle recensioni più significative (pur se in alcuni casi non sono potuto risalire all’autore).
CIAO 2001 1979
Secret Affair - Glory Boys
...Glory boys è un ottimo album di rock dalla parte degli Who, e immerso in climi da strada riveduti, con appelli al cambiamento, al nuovo spirito che dovrebbe animare la nostra gioventù...
ROCKERILLA 1980
Secret Affair - Glory Boys
...una specie di Quadrophenia minore, ricca di feeling come la più titolata opera, ma, ovviamente, meno poderosa.
ROCKERILLA 1980
Merton Parkas - Face in the crowd
C’è molta ingenuità in “Face in the crowd”, con il sapore saturo del beat cristallino, volteggiante in scuotimenti ritmati del capo.
Suoni inoffensivi ma non insipidi, spesso immersi in attimi di acuta poesia musicale.
CIAO 2001 1980
Chords - Maybe tomorrow 45
I primi due brani sono durissimi come si conviene, il terzo è un’eccitante ripresa di un successo 60’s degli Small Faces.
Purple Hearts - Frustration 45
Come la “Satisfacion” degli Stones e la “My generation” degli Who, la “Frustration” del gruppo mod dei Purple Hearts vorrebbe essere un nuovo inno generazionale. Ci riuscirà ?
Jam “All around the world” 45
Un brano elettrico e speed , dal risvolto inquietante quando le parole sembrano invocare “una nuova direzione, una nuova reazione, una nuova creazione”.
POPSTER dicembre 1980
Jam - Sound affects di Paolo De Bernardinis
“Sound affects” rappresenta un passaggio molto giusto, una lezione precisa sulla storia di momenti che oggi sono definitivamente morti.
Il beat duro rinato nel punk si è evoluto e i Jam stanno dalla parte degli intelligenti che sanno guardare avanti con il potere della creatività.
POPSTER novembre 1980
Secret Affair “Behind closed doors” di Peppe Videtti
...Contrariamente a quanto hanno fatto molti musicisti dal 77 ad oggi, i Secret Affair sembrano voler ignorare di proposito gli insegnamenti sintetici di Eno/Bowie/Roxy Music/Ultravox...così si propongono moderni, ma anche credibili interpreti di certe coralità che sembravano avessero fatto il loro tempo....
CIAO 2001 1980
Lambrettas - Beat boys in the jet age”
La qualità sonora è sempre eccellente...il gradimento dei brani è invece legato ai presupposti compositivi.
Brani come “Cortina MK II” e “London calling” non dicono nulla di nuovo, al massimo ricordano i Jam, ma “Poison Ivy” e “Daaance” rivelano una freschezza davvero invidiabile.
Corriere della Sera 9/10/1980
Madness e Lambrettas in concerto a Milano
(I Madness è) una band ancora acerba con un impianto decisamente mediocre, che però possiede una freschezza di impatto e una capacità di comunicare, i cui esatti contorni non sono percepibili dal cronista musicale che ha superato la trentina.
E’ in corso a nostro avviso una sorta di inglesizzazione dei giovanissimi italiani, con un gusto vistoso della trasgressione formale (abiti e fogge carnevalesche e molti con cravatta nera e camicia bianca alla moda ska) e dell’aggregazione intorno a suoni che fanno storcere il naso agli amanti dei classici del pop come Cream e Doors. Sintomo di questa inglesizzazione una modesta rissa avvenuta all’inizio, non fra fazioni politiche diverse ma fra mods e punks, bande dai travestimenti diversi e dai gusti musicali opposti. Tratto da “Mod Generations” (Nda Press) - Bacciocchi Antonio - 2009.
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Amo queste retrospettive. Mi riprometto sempre di ritrovare la recensione di "Rain Dogs" su Rockstar. Venne stroncato! Stroncavano SOPRATTUTTO L'atteggiamento "sperimentale" di Tom Waits insistendo sul fatto che non fosse affatto la sua cifra. Un errore, direi, tra i più imperdonabili della storia della critica musicale.
RispondiEliminaMa il bello è proprio questo. Avere una storia che, nonostante tutto, poi va avanti da sola. :-)
P.S. - Se qualcuno ritrova quella recensione di "Rain Dogs" prima di me e me la fornisce, gliene sarei grato.
Nihil sub sole novum: già nel 1980 si parlava di " suoni che fanno storcere il naso agli amanti dei classici del pop come Cream e Doors".
RispondiEliminaSon passati 33 anni e il grosso della critica musicale è ancora fermo lì: i nuovi suoni fanno storcere il naso agli amanti etc.
The Real WC
ps - la citazione in medieval latin è per il grande Michele.
haha i Lambrettas,...mio cugino c'aveva un negozio a Mo,..so , primissimi anni '80, andai là e c'aveva a che ne so ,.2.900 lire roba tipo i Lambrettas, gli Inmates, la Blues Band e altre ancor più unknown bands,..gli dissi in dialetto 'ma dove ca** li hai beccati??',...mi ricordo che beccai anche i primi 3 dei Dire Straits (il secondo with blue copertna,..i feticisti dll'old vynil ricorderanno,..il primo bianco),....poi scartabellando vidi un disco di Alan Stivell,..anche quello a che ne so ,..1.900 lire,...chiesi a mio cugino se era ok e se me lo consilgiava,...mi disse ' noo, du maròòn' (come dire : no, è un disco muy noioso, he ti fa venire ' 2 balle così') haha
RispondiEliminawell grazie Real , you are ok, ..e sorry se ogni tanto m'incazzo:)
mod-esta rissa :) haha fra l'altro tony sono già 4 anni da mod generation? incredibile!
RispondiEliminaieri sera sono andato alle prove dei mads in tre (toni sta riprendendosi da 2 dita della mano rotte) ed è stato come tornare ai tempi dei lambretras/madness quando toni era a naja ed i mads suonavano in 3 (gli stessi tre!)
Merton Parkas #1, per un periodo scendevo dal treno all'omonima stazione per rincasare Merton Park appunto, bei tempi, e gran bell' ellepi. Chords e Lambrettas pure sul podio per me.
RispondiEliminaNon prenderò MAI in considerazione un parere di un italiano su un disco inglese.
RispondiEliminaperchè?
RispondiEliminae i giudizi del Boss allora? ahah!
RispondiEliminaC