domenica, ottobre 13, 2013

La storia di LILITH - 1996/97



Si chiude il breve excursus sulla storia di LILITH, dai primi giorni post Not Moving al nuovo disco, l'EP "Stereo Blues vol.1: Punk Collection" di LILITH AND THE SINNERSAINTS in uscita il 21 ottobre in confezione speciale per Alpha South (distr. Audioglobe), un personale omaggio al PUNK ROCK con cover di brani di Television, Saints, Clash, Bad Brains.

1996
Il problema è che ormai siamo diventati adulti, con lavoro, responsabilità, problemi, mutui, bollette, orari da rispettare, cartellini e gestire e vivere la vita di un gruppo musicale la cui attività non ti dà certo da vivere diventa sempre più complesso e difficoltoso.
Tanto più che la discografia e il circuito live incominciano ad andare in crisi, si vende di meno, i cachet si abbassano, le presenze ai concerti diminuiscono.

Ci proviamo ancora una volta, con un po’ di date sparse, rubate ai mille impegni, a Como, Milano, Rimini. Ad un certo punto, in giugno Massimo Cece Vercesi abbandona la nave e ci lascia a piedi.
Reagiamo furiosamente e di impulso, reclutiamo l’amico Achille Sali (ottimo chitarrista ma lontanissimo dal nostro background musicale e culturale) e ripartiamo a testa bassa.
A settembre esce il nuovo album “Stracci” con le note introduttive scritte (con il cuore) dallo scrittore e poeta Roberto Roversi (collaboratore di Pasolini, Lucio Dalla, Lotta Continua).
L’album è dedicato a Pasolini (Stracci è il protagonista dell’episodio “La ricotta”, diretto da Pasolini, del film “RoGoPaG”, diviso con Rossellini, Godard e Gregoretti) ed è una raccolta di brani incisi in tempi e situazioni diverse negli ultimi anni.
Degli 11 brani due arrivano dal precedente miniCD per la Boom Records, uno da una compilation, un brano live, una reprise, un parlato introduttivo.

Ma “E’ qui”, “Wake uo and go” (entrambi ripresi in versione riarrangiata nel recente “A kind of blues”), “Vorrei vorrei”, “Le voci di sud est” (escludendo l’oscura “Vuze du populu”), rimarranno a tutt’oggi nel repertorio live del gruppo.
Il CD non ha particolare riscontro, vende poco e non incentiva un lungo tour anche se rimediamo ottime date a Faenza, Casalpusterlengo, Bologna, Voghera, al “Fillmore” a Piacenza (con 400 persone !), Macerata, Prato (dove in una discotecari troviamo davanti a 3.500 persone !), Parma, a Radio Popolare a Milano, al “Tunnel” a Milano, Trezzo, Rimini, Trani, di nuovo a Macerata.

1997
Il convulso anno precedente ha lasciato parecchi strascichi, nonostante qualche “successo” sporadico. Viene a mancare l’entusiasmo, la voglia di fare l’ennesimo sforzo per andare avanti.
Ci proviamo ancora per un po’ con date a al “Flog” di Firenze, Grosseto, la solita affezionata Faenza, Cervia con i Malfunk, Massa, Macerata, Parma, Perugia, Terni, Albinia (Gr) ma soprattutto 10 date in 10 giorni tra Calabria e Sicilia (organizzate da Carmelo Milea), tour entusiasmante pieno di alti, bassi, situazioni estreme di ogni tipo, umanità varia, successi e abissi.
Alle soglie dell’estate decidiamo di smettere.
Decisione sofferta e devastante che prende Lilith in persona, “licenziando” il gruppo e mettendoci una pietra sopra per almeno dieci anni.

2 commenti:

  1. "Stracci" a me piace ancora molto

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  2. Brava Lilith..tutti licenziati sti lavativi!! ahaha!
    (scherzo..sono contento che in seguito siano ri-nati i Sinnersaints di nuovo con Massimo e Boss,of course)

    C

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