sabato, dicembre 29, 2012

I migliori libri del 2012



Carrellata di libri letti quest’anno e consueta divisione tra narrativa varia e titoli a sfondo musicale.

1)
EMMANUEL CARRERE - Limonov
L’incredibile storia di Eduard Limonov, scrittore, poeta, protagonista dell’underground sovietico e poi della politica estrema della Russia (è il leader dei Nazional Bolscevichi).
Una storia borderline che si intreccia con quella di Urss e Russia, tra eccessi inimmaginabili, violenza, sesso, alcool, politica, religione.
Limonov affascina e trascina con sè come, nella maniera più banale, attrae il Male. Oltraggioso, spesso ripugnante ma sempre lucido e coerente alla fine Limonov ne esce bene e il libro non mancherà di appassionare fino all’ultima riga.

2)
WU MING/MOHAMED ANTAR - Timira
Splendido romanzo storico sulla figura di Isabella Marincola “donna libera e appassionata”, italiana di pelle scura, nata in Somalia dalla relazione tra una autoctona e un conquistatore italico.
Tra razzismo, guerre, una carriera di attrice, un carattere fiero e impossibile, una bellissima storia da leggere.

3)
ERRI DE LUCA - Il torto del soldato
Un’affascinante e morbosa storia di strani incroci tra nazismo e kabbalà ebraica.
De Luca torna al top con il nuovo lavoro, breve ma diretto come un pugno di Alì.

LUIS SEPULVEDA - Storia di un gatto e del topo che diventò suo amico Sepulveda si conferma ai massimi livelli con una fiaba, densa, importante, profonda, in cui, in poche righe, condensa mille insegnamenti. Bellissimo.

5)
PAOLO SORRENTINO - Tony Pagoda e i suoi amici
Dopo il notevole “Hanno tutti ragione” il regista Paolo Sorrentino prosegue la saga del cantante Tony Pagoda alle prese qusta volta con una serie di amici interessanti, da Pippo Baudo al Pocho Lavezzi, via Fabietto (leggi il Silvietto della Ruby) a Carmen Russo.
Esilarante, profondo, divertente.

MARCO BAGOZZI - Con lo spirito Chollima
Un imprevedibile e curioso, quanto esaustivo, excursus sulla storia del calcio Nord Coreano attraverso le partite della nazionale, i numerosi trionfi giovanili e in ambito femminile, gli storici Mondiali del 1966 e quelli piuttosto negativi più recenti.

GIOSUE’ CREMONESI - Mai avuto sentimenti
Noir dalle tinte extreme, ben scritto, crudo e dal finale imprevedibile.Ben fatto.
Hardcore.

FABIO BONFANTE - In città a piedi scalzi
Una serie di racconti vissuti, dai contorni Bukowskyani, acidi e ruvidi.
Deep blues.

MUSICA

1)
PETE TOWNSHEND - Who I am
La lungamente attesa autobiografia di uno dei più grandi compositori musicali del ‘900 non delude le aspettative.
Una lunga e dettagliatissima storia, assolutamente unica anche se si perde troppo spesso in dettagli quasi maniacali, date, elenco di sbronze, amanti, strumentazioni, budget, cachet, progetti etc.
Forse troppo.

GIL SCOTT HERON - The last holyday - A memoir
E’ nota la mia passione per Gil.
Di conseguenza questo libro (che dubito sarà mai tradotto in italiano) è uno stupendo viaggio nei meandri di una vita che ho cercato di conoscere in ogni suo anfratto. L’ironia, la capacità di raccontare, di cogliere aspetti inconsueti nella realtà e nella vita degli altri di Gil Scott Heron rendono il racconto divertente, interessante, profondo, ricco, sostanzialmente bello.
Anche se incompleto e assolutamente non esaustivo di mille fatti, sfaccettature, avvenimenti di cui avremmo voluto leggere (i suoi “guai” giudiziari e con la dipendenza non vengono minimamente accennati ad esempio).
Peccato ma ugualmente un tassello importante per la riscoperta di un genio della musica.
Grazie ad Enrico per lo splendido regalo (con timbro "CityLights" di SF).

3)
Moreno Spirogi e di Lerry Arabia - "Gli Avvoltoi. Storia di un gruppo ridicolo"
Ritengo gli AVVOLTOI uno dei gruppi più importanti della scena italiana.
I primi nell’Italia mid 80’s infarcita di hardcore, garage punk, new wave e post punk a ripescare il beat italiano (il bitt...sic) e a ridargli la dovuta dignità. Ormai è noto e chiaro che in mezzo a tante ingenuità e parecchi episodi deprecabili c’erano momenti di assoluta eccellenza.
La band di Moreno Spirogi fu la prima ad accorgersene a riportare sui palchi nostrani quei brani, quel sound, quello spirito.
Che rivive, in chiave ironica, divertente e divertita in questo libro.
Vi si ripercorre la storia del gruppo, si sprecano aneddoti e ricordi con testimonianze aggiuntive di vari protagonisti e spettatori dell’epoca (sottoscritto incluso).
Il tutto corredato da un CD con il Meglio degli Avvoltoi.
Godibilissimo, fresco , divertente, importante.

4)
“Sviluppi incontrollati – 25 anni di Bloom” di Aldo Castelli e Massimo Pirrotta
Corposo volume edito dalla Volo Libero sui 25 anni del “Bloom” di mezzago (MI) uno dei migliori (il migliore?) rock clubs italiani. Il tutto attraverso testimonianze di decine di protagonisti di questi anni (il sottoscritto e Lilith inclusi).

5)
PAOLO HEWITT / MARK BAXTER - The A to Z of Mod
Ne abbiamo già parlato sul blog per esteso in modo non propriamente positivo a causa della superficialità con cui viene trattato l’argomento MOD, le omissioni, inserimenti di nomi discutibili (nonostante la curatissima parte fotografica e una serie di aneddoti poco conosciuti lo rendano comunque interessante).

LETTO ANCHE

JAMES BROWN - I feel good. L’autobiografia
Il Padrino del Soul racconta dei difficilissimi esordi, dei successi e delle cadute, si autoassolve spesso, indulge un po’ troppo con l’enfasi, trascura molti particolari della carriera ma il libro si legge velocemente e con piacere.

MABINUORI KAYODE IDOWU - Fela Kuti, Lotta Continua
Un esaustivo racconto dell’intensa, difficile, violenta vita di lotta e musica, entrambi al servizio dell’Africa e da un profondo senso di giustizia in una Nigeria oppressa da dittature e neo-colonialismo.

MILES DAVIS - Miles - L’autobiografia
Un libro fantastico pur nella sua lunghezza in cui Miles si mette a nudo in tutti i suoi eccessi e con un linguaggio da strada crudo e durissimo. Non risparmia nulla a nessuno.
E’ chiaro, diretto, implacabile, sincero, non si assolve mai e il libro scorre alla grande.
E, come già verificato nel caso di Charlie Mingus, i jazzisti dei 50’s e 60’s facevano impallidire i peggiori punk.

Jack London - John Barleycorn - Ricordi di un bevitore
Sempre splendido leggere Jack London.
Ironico, cattivo, disincantato. Stupendo questo viaggio nel suo alcolismo.

Massimo Carlotto - Il giorno in cui Gabriel scoprì di chiamarsi Miguel Angel
Carlotto è un personaggio di cui è opportuno leggere l’incredibile storia di vita.
In questo libretto riesce a condensare in poche pagine tutto il dramma dei desparecidos nella dittatura argentina. Bello.

Marco Malvaldi - Il re dei giochi
Una fortunata serie di brevi e divertenti gialli risolti da una simpatica banda di vecchietti da bar nella Toscana profonda.
"Il re dei giochi" è uno dei tanti episodi. Piacevole, leggero, gustoso. Niente di che ma una lettura veloce e facile.

BENEDETTA TOBAGI - Come mi batte forte il tuo cuore. Storia di mio padre.
Greve e pesante ma intenso e profondo omaggio al padre giornalista caduto negli anni della lotta armata. Benedetta ripercorre con doloroso puntiglio la vita di Tobagi aggiungendo inquietanti conclusioni sul perchè della sua morte. Ottimo.

ALESSANDRO BARICCO - Tre volte all’alba
Baricco scrive bene e con stile evocativo, scorrevole e fruibilissimo.
Le tre storie del nuovo lavoro sono lontane tra loro ma si sfiorano senza mai incontrarsi, con un filo conduttore nascosto comune. Ma alla fine resta poco gusto e poco spessore.
Trascurabile.

RAYMOND CARVER “Cattedrale”
RAYMOND CARVER “Se hai bisogno chiama”

Non conoscevo Carver.
Il primo approccio è attraverso uno dei suoi più riusciti lavori “Cattedrale” e una raccolta postuma di racconti ritrovati.
L’America della banalità quotidiana, travolta da abissi di dolore, disperazione, in un neo realismo estremo, colorato da una capacità di scrittura enorme.
Non tra i miei preferiti ma mi piace. Approfondirò ulteriormente.
RAYMOND CARVER - Di cosa parliamo quando parliamo d’amore ?
Il consueto desolante e minimale scenario americano descritto da Carver.
RAYMOND CARVER - Stai zitta per favore ?
La prima raccolta di Carver del 1976 delinea i caratteri conosciuti ma con meno angoscia e un pizzico di ironia in più.

BRET EASTON ELLIS - Meno di zero
Furioso, violentissimo romanzo nella L.A. dei primi 80’s in cui in ogni riga rieccheggia chiarissimo il suono di “Decline of western civilaztion” (il film e il titolo).
Non a caso sono spesso citati X e Fear tra i tanti.
Spietato e No Future.
BRET EASTON ELLIS - American psycho
Eccellente Ellis in un inquietante e agghiacciante horror nella New York yuppie degli 80s.
Psicologicamente devastante, scrittura notevole, debole la trama e eccessivamente prolisso ma convincente.

JAY MCINERNEY - Le mille luci di New York
Fulminante racconto ambientato nella New York rampante, estrema e incocainata degli 80’s yuppies. Decadenza, autodistruzione e (probabile) rinascita.
Tra i “discepoli” di Carver, si legge velocemente e con passione.

DAVID LEAVITT - Ballo di famiglia
L’esordio del 1984 di Leavitt, anche questo di stampo minimalista/Carveriano, affronta tematiche inusuali, sempre ambientate negli Usa edonisti ma decadenti degli 80’s, come l’omosessualità (spesso ricorrente), la malattia, figure materne e paterne in bilico, indecise, fragili, rapporti umani al limite del collasso. Il tutto in contesti medio borghesi, “normali” e tranquillizzanti.

MICHAEL CHABON - Le fantastiche avventure di Kavalier and Clay
Romanzone epico, divertente, coinvolgente, una saga che abbraccia i decenni pre e post seconda guerra mondiale tra intrecci improbabili ma non impossibili.
E che dopo 800 pagine (che si leggono in un lampo) prefigurano ulteriori possibili sviluppi e nuovi capitoli.
Speriamo.
Bello.

GIANRICO CAROFIGLIO - La manomissione delle parole
Un’antologia anarchica la definisce l’autore.
In realtà un sapiente saggio sull’utilizzo delle parole e suggestive quanto riuscite dimostrazioni di contiguità tra prole come BELLEZZA e RIVOLUZIONE.
Da leggere.

ERRI DE LUCA - Non ora non qui
L’esordio letterario di De Luca tra ricordi d’infanzia, eccessiva enfasi, una certa cripticità anche se è già evidente la grande capacità evocativa e la qualità di una delle migliori penne italiane.

SERGIO MILANI - Battaglione Aosta. 1942 destinazione Montenegro
Un esaustivo libro di Sergio (quello dei Kina per intenderci) su alcuni sconosciuti e drammatici avvenimenti della seconda guerra mondiale. Sempre istruttivo leggere e ricordare.

AA.VV. Dizionario biografico fantastico dei Piacentini illustri Improbabile che questo libro possa avere interesse al di fuori dei confini della (ormai ex) provincia di Piacenza.
I riferimenti (del tutto inventati e fantasiosi) sono troppo peculiari e specifici per essere intellegibili a chi non vive da queste parti da decenni.
L’idea è però di per sè geniale: ovvero reinventare la storia locale attraverso biografie (il più delle volte improbabili) di personaggi mai esistiti ma che in qualche modo fanno riferimento alla toponomastica e alla vita locale.
Ne saltano fuori centinaia di pagine divertenti, ironiche, molto spesso arricchite da citazioni colte e precisi riferimenti storici che fantasiosi non sono.
Non posso esimermi dal sottolineare che anche il sottoscritto è ospite dell’iniziativa con due racconti e la cosa mi ha fatto un immenso piacere.
Prodotto da PiacenzaSera.it e curato da Gabriele Dadati e Giovanni Battista Menzani

STEFANO PRONTI - Guida storica e artistica di Piacenza
Ogni tanto è importante andare alle radici del posto in cui si vive.

12 commenti:

  1. Mi diverte il fatto che tu abbia tenuto conto delle tue letture e mi incuriosisce che abbia letto (adesso) romanzi che hanno fatto parte della mia post adolescenza (Easton Ellis e Leavitt). Credo ti "ruberó" Cremonesi e Bonfante.
    Ti chiedo ancora: perchè "storia di un gruppo ridicolo", gli Avvoltoi?....tanto penso cercherò anche questo :-)

    RispondiElimina
    Risposte
    1. C'è tutta una letteratura (appunto quella americana da Carver a Ellis) che non avevo mai esplorato e che invece mi piace tantissimo.
      Il blog è anche una specie di agenda personale che mi permette di tenere nota di letture e dischi...

      Elimina
    2. Il titolo credo derivi dalla grande autoironia che Moreno e compari hanno sempre messo nella loro attività.
      Un gruppo ridicolo perchè non si sono mai presi sul serio , nonostante li continui a reputare tra i gruppi italiani più rappresentativi

      Elimina
  2. ...ho incontrato la copertina di Limonov, e il libro a seguito, sul banco esposta. Copertina che mi guardava come dire...mi compri o non mi compri ?... l'ho l'asciata lì. E ho fatto male, perchè tu, che l'hai letto il libro, lo metti in prima fila. O.k lo compro. Mi hai convinto. un saluto e auguri.

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Ti garantisco che è una lettura interessantissima.
      Al di là del personaggio (odioso e discutibile) Limonov c'è una delle migliori e più lucide spiegazioni "partiche" di cosa è successo in URSS prima, in Russia dopo e varie annotazioni sul passaggio dal socialismo al capitalismo selvaggio in pochi mesi.

      Elimina
  3. in attesa di Pete Townshend..
    ma evocherei Catenacci x la storia di Limonov
    C

    RispondiElimina
  4. Allelimonov è in parrocchia.

    RispondiElimina
  5. firmo posizione per posizione la tua classifica...spero il prossimo anno di essere ospite del tuo canone con: http://terraelibertacirano.blogspot.it/2012/12/blocco-52-il-messaggio-nella-bottiglia.html

    Un anno di rock! Auguri.

    RispondiElimina
  6. Il libro su Limonov e' risultato il miglior libro del 2012 anche per Repubblica. Il libro di De Luca e' veramente toccante. Charlie

    RispondiElimina
  7. E' diventato un po 'di moda adesso Limonov (vedi anche apparizione di Carrere da Fazio) ma vale cmq la pena

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails