lunedì, ottobre 22, 2012

Donne in Italia

I dati relativi agli assassinii di donne in Italia nel 2012 sono impressionanti, agghiaccianti, semplicemnte tristi.
Cento vittime nel 2012, l'episodio più recente pochi giorni fa a Palermo.
Non che l’Italia si sia mai particolarmente distinta, storicamente, nel rispetto delle donne.

Il delitto d’onore (Chiunque cagiona la morte del coniuge, della figlia o della sorella, nell'atto in cui ne scopre la illegittima relazione carnale e nello stato d'ira determinato dall'offesa recata all'onor suo o della famiglia, è punito con la reclusione da tre a sette anni ) è stato abolito solo nel 1981 (!).

Ma, senza insistere su responsabilità politico/partitiche, il fatto che negli ultimi decenni il corpo femminile, la figura della donna, sia stata sempre più mercificata, le zoccole ministro, le igieniste orali con vitalizio, può , FORSE, aver acuito la percezione della DONNA come elemento deprezzato (non a caso uso un termine in cui compare “prezzo”, altra frequente percezione), facile, leggero, di cui usufruire.
Da poter, all’occorrenza anche eliminare.

14 commenti:

  1. Aggiungerei che il delitto d'onore è storia recente ,la cultura cattolica predominante regolata da uomini che hanno sempre combattuto la donna e continuano a voler decidere della loro vita, ministre e tv che modificano la realtà e lasciano apparire la donna come un oggetto a disposizione dell'uomo. Siamo indietro e l'orizzonte è sempre più fosco.

    RispondiElimina
  2. Infatti.
    Fanno ridere tutti questi cattolici che sbraitano contro l'Islam .
    Ma se siete uguali ! Leggere cosa dice la Bibbia della donna, leggere cosa ha fatto per MILLENNI la chiesa cattolica alle donne, pensare al ruol odella donna all'interno della chiesa cattolica.
    Che REGOLA la mentalità italica da sempre...aggiungere i danni fatti da certuni, shakerare e i risultati sono questi

    RispondiElimina
  3. esatto Tony..sono uguali (e biecamente ipocriti col loro guardare l'islam ad es. sempre dall'alto verso il basso)
    C

    RispondiElimina
  4. Ricordo la prima volta che la mia ex moglie(Indiana cresciuta in England) venne in Italia e rimase allibita dinanzi al livello culturale televisivo delle emittenti Fininvest: a lei sembrava di assistere a una cattiva parodia del Benny Hill Show, Seni,deretani e innuendo non stop.E poi ci stupiamo se le Donne vengono viste come oggetto di piacere,siamo rimasti ai tempi dei film di Lando Buzzanca purtroppo! Paul67

    RispondiElimina
  5. Quotone per Tony

    Charlie

    RispondiElimina
  6. Inutile stare qui a raccontarci di emancipazione, di "se non ora quando"e via dicendo. Fatichiamo sempre il doppio di un uomo per arrivare a qualcosa e anche quando si dimostra di potercela giocare alla pari (a volte anche meglio) ti trovi di fronte ad un interlocutore (che credi "illuminato") al quale tu parli fissandolo negli occhi....mentre lui ha lo sguardo fisso nella scollatura della tua camicia...

    RispondiElimina
  7. triste paese l'Italia per le donne, problema che solo le donne stesse potranno risolvere. Avrei una curiosità, ma esiste qualche religione che considera le donne esseri umani (almeno) al pari dell'uomo?

    RispondiElimina
  8. Il buddismo non fa particolari distinzioni.
    Ma al di là della religione è una questione di CIVILTA' , di educazione, di CULTURA.
    L'Italia delle conquiste degli anni 70 (cioè: in Italia era PROIBITO abortire e divorziare, non so se mi spiego) ha lentamente ripiegato verso una società becera, omofoba, razzista, misogina che tollera brutture e porcate con un'alzata di spalle.

    RispondiElimina
  9. Solitamente inserire l'elemento religioso in una discussione è il miglior modo per farla naufragare.
    Infatti dove si parla di religione e/o fede c'è un substrato irrazionale che presuppone tutte le 'buone intenzioni con le quali è lastricata la strada per l'inferno'.
    La donna è da sempre vituperata dalla religione. Lei compie naturalmente quello che ad altri ci vogliono interi libri di spiegazioni sci-fi che prevedono caos iniziali, creazioni in argilla, clonazioni da staminali delle costole, incarnazioni misteriche, andropause sospese, annunciazioni arcangeliche etc etc per farti credere che il creatore di tutto l'ambaradan sia maschile, o proprio al massimo neutro.
    La donna dà la vita. Anzi, la costruisce letteralmente con il suo organismo! Per me è quello il punto tra donna e religione, altro che invidia penis... e il fatto che Maria sia raffigurata come 'la vergine' e riconosciuta dalle 2 principali religioni monoteiste la dice lunga su quali incredibili complessi ci siano nelle teste delle belle 'anime religiose'.
    Per cui, tralasciando la religione, secondo me la violenza sulle donne è proprio un fatto di ignoranza, vile e brutale. E purtroppo l'Italia in fatto di ignoranza diffusa e anche di brutalità e (mi dispiace davvero dirlo...) viltà è oggi benissimo posizionata nel mondo.

    RispondiElimina
  10. "Rispetto" e' la parola
    C

    RispondiElimina
  11. Io non darei tanto la colpa alle religioni e alla politica quanto alle persone, e alle donne in primis: se la maggior parte delle donne non disprezzasse il puttanesimo (l'essere attroiate, si dice da queste parti) le "bitch" non sarebbero idoli ma macchiette; ci sono madri che "spingono" le figlie a certi atteggiamenti, e anche molte ragazze che considerano il loro corpo come merce e curriculum per ottenere un tenore di vita. Non aspiro a un moralismo, però a un maggiore orgoglio intellettuale sì. Fossi stato una femminista sarei disperato.

    RispondiElimina
  12. Lasciamo parlare i Grandi.

    Recita il Finale de "La Gatta Cenerentola", opera della Nuova Compagnia di Canto Popolare:

    "Ma io credo ca pe' sta' bbuono a stu munno
    o tutte ll'uommene avarriano 'a essere femmene
    o tutt''e ffemmene avarriano 'a essere uommene
    o nun ce avarriano 'a essere né uommene né femmene,
    pe' ffa' tutta 'na vita cuieta...
    ...e haggio ritto bbuono!"

    Credo che il messaggio sia chiaro in tutte le lingue!

    RispondiElimina
  13. Che bello che a rispondere siano tanti uomini! beh vi dico che è veramente difficile essere donne. lavoro in un ambiente 90% di presenze maschile, e oltre a essere considerata meno, mi ci becco anche i commenti del tipo " vestiti + erotica che stimoli la fantasia dei colleghi". Questo non è essere cristiani, religiosi o quant'altro, ma profondamenteessere malati e morbosi.Senza generalizzare, però capitano a noi donne questi commenti!!!
    Poi ci si mettono quelle donnine scaldasedia che rovinano tutti i sacrifici fatti da noialtre...

    E comunque, non penso mai che faccio una cosa perchè sono donna. La faccio perchè sono, e credo/spero questo capiti a più persone possibili.

    RispondiElimina
  14. Oggi sul sito web di Repubblica (nella sezione D relativa al Magazine che esce con suddetto giornale) c'è una intervista a Riccardo Iacona che ha pubblicato un libro inchiesta sul "femminicidio" in Italia...i numeri sono spaventosi. Il problema della violenza sulle donne è in netto aumento anche dalle mie parti (Umbria), il fenomeno è talmente preoccupante che nel magazine con cui collaboro "L'Atipico" ( www.atipico-online.it) abbiamo pubblicato una intervista ad una criminologa che ha dipinto un quadretto del tutto poco edificante.

    Charlie

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails