martedì, maggio 31, 2016
Maggio 2016. Il meglio
Quinto mese dell’anno e qualche nome che ritroveremo prevedibilmente ai vertici dei migliori del 2016.
Last Shadow Puppets, PJ Harvey, Iggy Pop, David Bowie, Motorpsycho, King Gizzard and Lizard Wizard, Seratones, Kula Shaker, Marta Ren, Lucinda Williams, Nigel Hall, Mavis Staples, Parker Milsap, Charles Bradley, Deep Street Soul, Steve Gunn, The Heavy, Bob Mould tra gli stranieri.
Statuto, The Winstons, Marlene Kuntz, Radio Days, Nada, Roberta Gulisano, Guignol, Wu Ming Contingent, Daniele Silvestri, Sistah Awa tra gli italiani.
ASCOLTATO
SERATONES - Get gone
Figli legittimi dei Bellrays che mischiano soul music (grazie anche alla spettacolare voce di AJ Haynes) con un tiro punk, folate 60’s rock e Hendrixiane, un adorabile tocco jazzy.
C’è addirittura qua e là qualche atmosfera Crampsiana/Link Wray o riferimenti ai Feelies e Dream Syndicate.
Spettacolari davvero !
STEVE GUNN - Eyes On The Lines
Steve Gunn è uno che ha già fatto una dozzina di dischi e suona con Kurt Vile.
Amore sconfinato per le sue atmosfere 60's psych / Paisley Undergound / folk rock con intrecci di chitarra alla Television, quell'incedere alla Dream Syndicate, quel gusto primo Van Morrison.
Eccellente.
SISTAH AWA - Inna Dis Ya Iwa
Sempre masticato poco di REGGAE. Un po' dell'original dei 60's, Toots and the Maytals, Wailers, Jimmy Cliff poi Steel Pulse, Aswad etc.
Ma questo album dell'italo senegalese SISTAH AWA, prodotto da Andrea Bottaro e suonato e registrato con gli Eazy Skankers, è una BOMBA REAGGE SOUL di grande potenza.
BRUCE FOXTON - Smash the clock
Torna il buon Bruce con un ottimo e convincente album a base di una serie di riusciti brani che spaziano tra soul, beat, funk, qualcosa di jazzato, rimandi alla lirica compositiva tra Beatles/Jam/Weller/Who. C’è anche Paul Weller in un paio di brani, oltre a Paul Jones.
Il suo miglior lavoro solista.
JOHN DOE - The westerner
Johm Doe è stato un Dio con gli X.
Ma anche a livello solista si è sempre distinto con degli album dignitosi.
Anche il recente "The wanderer" è un bel sentire, tra American roots, folk rock, country, blues, una mano da Howe Gelb e un duetto con Debbie Harry che gorgheggia come Exene.
BELLRAYS - Covers
Loro mi hanno sempre fatto impazzire con quel mix di MC5, Ramones, AC/DC che si mischiano a Motown, soul e James Brown.
Si cimentano ora con un EP di sei covers riuscite e travolgenti, da Led Zeppelin e Cheap Trick, via AC/DC e Steve Wonder.
Un buon modo transitorio per non farci rimpiangere troppo un nuovo album che attendiamo dal 2011.
MARTHA HIGH - Singing for the good times
Fu vocalist di James Brown, Maceo Parker, scoperta con i suoi Jewels da Bo Diddley), ha debuttato solo pochi anni fa con uno stupendo lavoro e ora torna con una nuovo ottimo album di southern soul, prodotto dal nostro Luca Sapio, cantato in maniera superba e con un groove di qualità eccelsa.
JAMES TAYLOR QUARTET - The Rochester Mass
Uscito alla fine del 2015 e rimasto in sordina, il nuovo album del JTQ è un suggestivo esperimento registrato live nella cattedrale di Rochester con basi funk jazz su cui si innestano i cori sacri della corale della chiesa con testi in latino.
Interessante, audace, riuscito.
GEORGE MC RAE - Love
Un delicato e raffinatissimo concept sull’amore a base di funk moderno, pieno di groove, cool, elegante, super arrangiato.
Voce impeccabile, tanto ritmo, ascolto da sottofondo e da auto perfetto.
RADIOHEAD - A moon shaped pool
Quanto ero partito prevenuto, pronto a stroncarli senza pietà (mai piaciuti). Il nuovo album è invece ottimo, pur per i miei (strani) gusti.
Molto contemplativo, intenso, essenziale ma con grandi arrangiamenti, belle canzoni, echi 70’s. Interessante, molto interessante.
I MONACI DEL SURF - 3
Si chiude la trilogia della band "mascherata" (come d'abitudine salgono sul palco) torinese con un omaggio in chiave ovviamente surf ad alcuni brani a loro cari, noti e meno noti (oltre a due inediti). Si passa dai Nirvana ai Madness, dai Depeche Mode a Donatella Rettore e Nicola Di Bari, rendendo il tutto splendidamente uniforme e consono all'humus sonoro tipico della band nonostante l'enorme, palese, differenza tra i brani originali.
Risalta una produzione molto accurata e potente, lontana dai consueti suoni vintage lo-fi del genere, rendendo il prodotto appetibile anche al di fuori dei circuiti ad esso dedicato.
RICHARD ASHCROFT - These people
Ottimi e fighi i Verve, da solista invece Richard Ashcroft non ha lasciato certo segni indelebili.
E non lo farà, presumo, nemmeno con questo nuovo sonnolento "These people", album di scarsa consistenza sia compositiva sia stilistica.
Peccato...
DANDY WARHOLS - Diastortland
Mi piacevano un sacco ai tempi di "Bohemian like you" poi si sono persi in album degni di poca considerazione.
Il nuovo sembra leggermente migliore ma resta di nuovo nel limbo delle cose destinate ad un veloce oblìo.
THE BIDONS - Clamarama
Dieci anni di attività e ora il terzo album, in costante devozione al verbo del Rock n Roll, declinato in varie sue forme, dal garage al beat, al freakbeat, al power pop, surf, punk n roll.
"Clamarama" scorre veloce e diretto, divertente e travolgente tra chitarre con il fuzz, ritmiche pulsanti, cori di palese sapore 60's e brani sempre riusciti e dai ritornelli contagiosi. Da assaporare tutto in una volta come un boccale di birra in una calda giornata estiva.
ASCOLTATO ANCHE
CORINNE BAILEY RAE (deludente, sciapo e anonimo. Peccato), ZUCCHERO (la madonna che brutto!) SNARKY PUPPY (dal Texas, band di quaranta elementi con un elegantissimo mix di jazz, fusion, funk ), VODUN (stile Skunk Anansie, più duri ma facilmente dimenticabili), JUNGLE BY NIGHT (strumentali con infuenze psych, ethio jazz, funk etc etc. Non male dall’Olanda)
LETTO
Corrado Augias / mauro pesce - Inchiesta su Gesù
Aspramente criticato dall'ortodossìa cattolica per la visione razionale e dubitativa sulla miracolistica e sul ruolo "divino" di Gesù e per la negazione delle verità cristiane come, appunto, la divinità di Gesù, la sua incarnazione, la sua concezione verginale, la sua risurrezione dalla morte, "Inchiesta su Gesù" appare invece come una lettura molto pratica e credibile della vita di un uomo che ha cambiato il mondo negli ultimi 2000 anni.
Molto interessante la verifica che spesso molti concetti, storie o parabole sono stati riportati in modo piuttosto distorto a causa di una cattiva traduzione (vedi il concetto di "vergine" che ai tempi significava solamente "giovane donna" e che di conseguenza va a stravolgere la nascita "divina" da una vergine di Gesù).
Augias e Pesce sono esaustivi in ogni aspetto della vita e morte di Cristo, avvalendosi di citazioni, riferimenti e passi dei vari Vangeli (inclusi quelli non riconosciuti dalla Chiesa).
Rimane l'approccio alla materia che come sottolinea Pesce non potrà mai essere completamente obbiettivo: il credente si avvicinerà con un bagaglio retroculturale di un ceto tipo, il non credente con un pregiudizio di base.
Comunque estremamente interessante, importante ed esaustivo.
Martin Luther King - Il fronte della coscienza
I cinque discorsi che Martin Luther King pronunziò nel 1967, furono pubblicati nel 1968 in Italia, con il titolo "Il fronte della coscienza".
Un libro intenso anche a distanza di tanti anni, dove risuonano parole pesanti, dirette, coraggiose, autorevoli e anche momenti curiosi come le considerazioni lusinghiere sugli hippies:
L'importanza degli Hippies non sta nel loro comportamento anticonvenzionale ma nel fatto che centinaia di migliaia di giovani, riducendosi a sfuggire alla realtà, esprimono un giudizio profondamente negativo nei confronti della società che cercando di evadere.
Un libro agile e veloce che vale la pena di leggere tanto è pregno di verità.
Cesare Pavese - La luna e i falò
Ogni tanto leggere i classici della letteratura italiana è salutare.
Amo CESARE PAVESE e reputo "La bella estate" uno dei migliori romanzi italiani di sempre.
Anche "La luna e i falò" merita tantissimo, uno spaccato anche storico di un'Italia "antica" (scritto nel 1949) ma che è ancora tanto uguale all'oggi (gente poverissima al servizio di gente ricchissima, disuguaglianze, ingiustizie, prevaricazioni).
La cosa che più mi affascina è il linguaggio di Cesare Pavese così arcaico ma che in due parole riesce a descrivere un mondo (.."traversammo una vigna magra"..."quell'odore rasposo di collina e di vigna che sa già di vendemmia sotto il sole"...).
Malinconico e duro ma bello, molto molto bello.
COSE & SUONI
Con LILITH AND THE SINNERSAINTS torneremo dal vivo l'11 giugno al LILITH FESTIVAL di GENOVA con una nuova line up (con Talia ex Ritmo Tribale alle tastiere e fisa).
Mie recensioni quotidiane su RadioCoop www.radiocoop.it e mensili su CLASSIC ROCK.
Uscito ROCK n SPORT mio nuovo libro per VoloLibero Edizioni (i dettagli qui: http://tonyface.blogspot.it/2016/03/rockn-sport-musica-discipline-olimpiche.html).
Prossime presentazioni il 17 giugno a Novara e il 18 giugno a Brescia.
IN CANTIERE
Prosegue il tour dello spettacolo MODS con Alex Loggia qui:
Domenica 19 giugno: Cesenatico (FORLI'/CESENA) "Marè" https://www.facebook.com/MODS-1698944940392303/
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Il meglio del mese
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a me di pavese è piaciuto molto anche "la casa in collina"
RispondiEliminaalberto
Bellissimo la casa in collina.
EliminaE La spiaggia
devo confessare che la spiaggia mi manca. colmerò la lacuna quanto prima.
Eliminaalberto
Pavese è un grande ma anche tu Boss non scherzi in quanto a linguaggio efficace..
RispondiElimina"ZUCCHERO (la madonna che brutto!)"...ma davvero non ti piace????ahaha!
Sono contento di risentire notizie di Bruce Foxton.
C
chi conosce l'identità dei MONACI batta un colpo...........
RispondiEliminaZucchero è stato incensato da alcuni ma io l'ho trovato davvero brutto. Fatto bene (ovviamente) ma canzoni brutte e insignificanti. Peccato perchè lui non mi dispiace in generale.
RispondiEliminaBRUCE FOXTON consigliato, è un bel disco
Mah, io trovo che sia anni (ma che dico anni? Lustri....ma che dico lustri? Decenni...) che Fornaciari non scrive una canzone decente. Fatto bene: a quei livelli di produzione, ci mancherebbe pure che fosse fatto male....!!
EliminaMi son fermato a Rispetto
EliminaAscoltato Seratones (grazie ad un tuo post su Facebook) e è davvero un bel disco. Un po' deluso dai Bellrays
RispondiEliminaIl buzzone della Lunigiana non andava manco preso in considerazione....
RispondiElimina...Seratones...paiono interessanti. Me li studierò.
Charlie
che SERATONES coi SERATONES!
RispondiEliminaZucchero? L'ho comprato, vinile rosso, senza sentire nulla, su di una fiducia secolare, di quando, la domenica pomeriggio dei primi '70, veniva a fare grande musica al PierrOt du Sarmato. Dopo blues e oro incenso e birra l'ho dimenticato. Aveva detto tutto, nei suoi dischi avevano suonato alcuni miei eroi, soprattutto i memphis Horn. Eravamo al disco nuovo? Ero curioso, I per prodotto da don was, t.bone Burnett ecc.ecc. suonato fra gli altri da Greg leisz e Bill Frisell, mica due cagnacci. Bene,e chi li ha sentiti? Il disco? Fa' cagare, merda allo stato puro. Purtroppo.
RispondiEliminaP.s. e la copertina, con il cappello alla dr.john, se la poteva risparmiare.
Nei primi '70? Ma quando suonava nelle Nuove Luci?
EliminaOcchio al nuovo william bell inciso su stax.
RispondiEliminaNe parlano molto bene.
Osti. Domanda. Puo' essere...
RispondiEliminaNuove luci, esatto. Ricordatomi da una belva da disco '70.
RispondiEliminaMa anche Sugar e candies o roba del genere, verso fine '70.
Ma il meglio era andrea Mingardi supercircus. Fenomenali!
Non ridete eh.....
RispondiEliminaUn gran bel disco è quello di Concato con Bosso alla tromba e Mazzariello al piano.
Si me ne hanno parlato bene del nuovo Concato (ha suonato lo scorso anno a Gragnano, a casa mia ma ero via...!!!)
RispondiEliminaCome ha fatto ad entrare?
Eliminaahahah. No a casa mia non lo volevo comunque...
RispondiEliminaseratones, novelli gun club?
RispondiEliminache bei suoni, grazie tony