Roger Mc Cough e Mike Mc Gear erano membri degli Scaffold, trio di Liverpool che fondava musica, comicità e poesia.
I due nel 1968 concepirono un album che ampliava ancora di più il concept della band, facendosi aiutare da un po' di amici particolari.
Infatti MIKE MC GEAR si chiama in realtà Peter Michael McCartney ed è fratello di un tale PAUL MC CARTNEY...
Cambiò nome per non approfittare del successo del fratello che però non gli fece mai mancare appoggio e affetto.
Anche in questo progetto dove produce (insieme a Paul Samwell Smith degli Yardbirds) e chiama a collaborare una serie di nomi di primo piano della scena di fine 60's: da JIMI HENDRIX (chitarra e sitar nella conclusiva "Ex student" e riff chitarristico, dal tocco ben riconoscibile, nell'introduttiva "So much") a GRAHAM NASH, JOHN MAYALL, JACK BRUCE, DAVE MASON dei Traffic, VIV PRINCE dei Pretty Things, l'allora fidanzata di Paul, Jane Asher.
Nessuno fu accreditato nelle note di copertina e l'album scomparve velocemente nel dimenticatoio.
L'album è un insieme di bizzarri brani pop psichedelici, intervallati da numerosi spoken word, una ballata come "Yellow book" (molto Paul style...) e sonorità tipicamente 67/68. L'album sarebbe dovuto finire su Apple Records ma non se ne fece nulla.
E' stato ristampato da pochi mesi.
Ci sono altri fratelli di famosi che per non "sfruttare" la celebrità del parente scelgono uno pseudonimo cambiando il cognome, anche in Italia: così Luigi De Gregori è diventato Luigi Grechi e Giorgio Bennato invece Giorgio Zito.
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