lunedì, febbraio 29, 2016

Febbraio 2016. Il meglio



Secondo mese dell’anno e qualche nome che ritroveremo prevedibilmente ai vertici dei migliori del 2016.
David Bowie, Kula Shaker, Marta Ren, Lucinda Williams, Nigel Hall e Mavis Staples tra gli stranieri.
Statuto, The Winstons, Marlene Kuntz, Nada, Roberta Gulisano, Guignol, Wu Ming Contingent tra gli italiani


ASCOLTATO

MAVIS STAPLES - Living on a high note
Grande ritorno per una delle migliori voci black in circolazione. Ad aiutarla brani di Nick Cave, Benjamin Booker, Niko Case e altri. Soul, funk, blues, gospel, rhythm and blues.
Come sempre una garanzia.

LUCINDA WILLIAMS - The ghost of highway 20
Un’ora e mezza di country rock blues dolente, aspro, duro e senza compromessi, tra il Dylan più roots, Johnny Cash e la Marianne Faithfull più spietata. Alla chitarra Bill Frisell confeziona parti eccellenti.
Grande disco.

JAMES HUNTER SIX - Hold on
Grande voce per il non più giovane SOUL MAN inglese alle prese con un sound molto particolare che scava nei tardi 50's/primi 60's del rhythm and blues tra Sam Cooke, Arthur Alexander, Smokey Robinson and the Miracles, il primo Georgie Fame.
Riferimenti particolari e molto specifici per un sound unico in circolazione.

DR. LONNIE SMITH - Evolution
Primo album per la Blue Not da 45 anni.
Hammond jazz funk con una classe infinita, grooves pazzeschi, tecnica e qualità sopraffini.

MARLENE KUNTZ - Lunga attesa
Abrasivo, duro, diretto, canzoni eccellenti, con vincenti, piglio provocatorio e arrogante.
I Marlene ritrovano una vitalità che mancava da qualche album e confezionano un disco di altissima qualità.

LYLE DIVINSKY - Uneven floor
Delizioso nuovo album di questa nuova VOCE SOUL.
Viene dal Maine, estremo nord Usa ma canta come Marvin Gaye, Stevie Wonder, Bill Withers su un tappeto di raffinatissimo ed elegante SOUL FUNK.
"Uneven floor" è molto soft e "educato" ma lui è talentuosissimo e l'ascolto di altissimo livello.

SUFFERS - s/t
Vengono da Houston e hanno appena pubblicato un esplosivo album d'esordio tra Southern Soul, Funk , Ska, Reggae e altre belle cose.
Davvero ottimi.

ADELIANS - s/t
La band francese se ne esce con il primo disco a base di travolgente soul, beat, rhythm and blues con tanto di cover soul di "Stay" di Rihanna. Ottimi e divertenti.

WOLFMOTHER - Victorius
Non che dicano granchè di nuovo (ma neanche hanno mai preteso di farlo) ma i WOLFMOTHER (ovvero Andrew Stockdale, da sempre l'anima unica della band) con il nuovo "Victorius" tirano fuori un album molto godibile e bello da ascoltare.
I riferimenti sono i soliti Led Zep e Deep Purple con un po' di Ac/Dc, Blue Cheer, MC5 e White Stripes sparsi qua e là.

GILBERTO GIL e CAETANO VELOSO - Dois amigos
Un live dal recente tour acustico in coppia.
Classe, eleganza, raffinatezza, classici e grandi songs.

LINK QUARTET - Quattro pezzi facili
Torna il LINK QUARTET con un nuovo lavoro, decisamente atipico rispetto alla consuetudine.
Quattro brani che arrivano dai 60s', ricantati in italiano dalla voce souleggiante di Silvia Molinari.
L'impronta è sempre Hammond beat oriented ma con un timbro più 70's rock.
Due i brani degli Shocking Blue Love Buzz e I'm A Woman poi Back Up Against The Wall dei Blood Sweat And Tears) e la versione che Ombretta Colli fece nel 1969 di Harley Davidson di Serge Gainsbourg.
L'adattamento in italiano è convincente ed efficace, sulle qualità tecniche ed espressive della band non c'è da anni alcun dubbio.
Pubblica Area Pirata anche in vinile, in tiratura limitata.

GUIGNOL – Abile labile
Diciassette anni di attività e un numero incalcolabile di concerti in Italia ed Europa sono la solida base per il sesto album della band lombarda, che firma il suo miglior lavoro abbracciando un’aspra canzone d’autore con profonde influenze da Nick Cave, Leonard Cohen, blues e punk.
Testi acuti e duri, atmosfere ficcanti, un riuscita cover di uno dei principali riferimenti e di ispirazione, “Il merlo” di Piero Ciampi e una padronanza strumentale e sonora di altissimo livello.

WU MING CONTNGENT - Schegge di Shrapnel
Torna in trincea il Wu Ming Contingent e stavolta lo fa in quelle della Prima Guerra Mondiale dando voce a quella generazione mandata al massacro. Schegge di Shrapnel nasce da un reading  presentato a Berlino nella primavera scorsa.
In questi mesi il materiale musicale e testuale si è arricchito, ha raggiunto una nuova profondità, e ha convinto i membri della band a registrarlo.
Rispetto al fulminante esordio di Bioscop, pur mantenendo le stesse caratteristiche, aggressive e diretti, con testi declamati e senza giri di parole, il sound, sempre roccioso e granitico, si affina, assorbendo influenze new wave ma anche di rock "classico". Non per questo perdono di efficacia il messaggio e l'impatto sonoro. Come sempre, una certezza.

ROBERTA GULISANO - Piena di(s)grazia
Il secondo album della cantautrice siciliana è un poderoso esempio di forza lirica ed espressiva. Aiutata dalla sostanziosa e partecipe produzione di Cesare Basile, la Gulisano compone un album caldo, aspro e duro, come la terra di provenienza (alla quale concede l'uso, in alcuni brani, del dialetto e costanti, numerosi, omaggi e riferimenti).
Il folk si affianca alla canzone d'autore a influenze jazz, blues (come lo mastica Tom Waits accompagnato dalla chitarra di Marc Ribot) e world. Testi duri, sarcastici, senza mezze misure. Notevole.


AA.VV. - Aloha Got Soul Anche le lontane Hawaii hanno avuto una scena funk soul nei 70’s, influenzata da vicino dall’ala più soft, da Earth Wind & Fire in particolare. Una compilation raccoglie i nomi più significativi della scena dai Seawind agli Aura.
Interessante e curioso.

ASCOLTATO ANCHE
ADRIAN YOUNGE (soul sintetico molto arrangiato, discreto ma nulla più), CYRILLE AIMEE (soft blues jazz alla Norah Jones. Carino), VINCE GILL (american rock, du palle), WYNONNA & the BIG NOISE (country rock dignitoso), ANNA FARROW (buon album jazz un po’ alla Betty Carter, gran bella voce), JAZZ FUNK SOUL (si chiamano proprio così...chissà che musica faranno..in realtà è fusion un po’ scontata), LARA PRICE (buon soul blues senza lode nè infamia), BASIA BULAT (pop insignificante senza capo nè coda dal Canada), I CARNIVAL (power punk pop dalla Liguria, molto ben fatto, tirato ed energico), FLOWERS (nuovi indie poppers inglesi, sciapi), PRETTIOPS (indie pop senza sapore).

LETTO

PAUL VERHOEVEN - L'uomo Gesù
Ho volentieri e con passione riletto questa interessantissima ricerca del regista Paul Verhoeven (quello di "Robocop" e "Basic Instinct") sulla vita di GESU', spogliata dalle paccottiglie di miracoli e avvenimenti inverosimili (se non con la fede).
Paul ha frequentato a lungo un'associazione di teologi che dibatte costantemente sulla tematica, ha letto e riletto documenti di ogni tipo e affronta ogni passo della vita del profeta con l'approccio dello studioso che analizza fatti e prove e li rende verosimili e compatibili con le dinamiche di un rivoluzionario ai tempi della rigida e feroce occupazione romana in Palestina.
Verhoven è puntiglioso e preciso e dove avverte che le sue conclusioni possono essere azzardate lo sottolinea con onestà.
Ne risulta un ritratto circostanziato che restituisce storicità al personaggio, depurandolo dal poco credibile corredo successivo e spiegando con la razionalità "miracoli e prodigi".

VISTO

THE HATEFUL EIGHT di Quentin Tarantino
Premesso che con Kubrick, Truffaut, Scorsese, Antonioni, Coppola, Wenders, Jarmusch, Pasolini, Fellini, Herzog, Stone (più o meno in quest'ordine) QUENTIN TARANTINO è uno dei miei registi preferiti, e che di conseguenza il mio giudizio (poco competente in materia) è, a prescindere, di parte, credo che THE HATEFUL EIGHT sia un gran bel film.
Tre ore in una stanza (in una sorta di tragica allegoria della società americana), mai noiose, mai banali, piene di citazioni, dialoghi e attori superbi, una ripresa maniacale di ogni battito di ciglia, espressione, con angolazioni sempre diverse, suspense che si mantiene sempre altissima e un soggetto che non manca mai di stupire.
In mezzo i consueti litri di sangue, teste spappolate, crudeltà gratuite e scorrettezze di ogni genere (l'unica protagonista donna seviziata dall'inizio alla fine, l'uomo di colore costantemente apostrofato come nigger).
Tarantino o lo si ama o lo si odia.
La mia posizione è stata già espressa dall'inizio e di conseguenza il consiglio è di andarvelo a vedere.

VYNIL di Martin Scorsese
Nata da un'idea di Martin Scorsese e Mick Jagger, VINYL è una nuova serie della HBO, di cui è stata trasmessa la prima puntata di due ore su Sky AtlanticHD, originariamente concepita come un film di tre ore sui 70's visti attraverso la musica e le vicende torbide di un produttore discografico.
Ovviamente ben confezionato e diretto in maniera magistrale dallo stesso Scorsese (grande appassionato di rock) Vinyl è un buon prodotto, con musica eccellente (ci mancherebbe) ma piuttosto approssimativo, puerile e plateale nell'esagerare a tutti i costi in scene piene di sangue, droghe, sesso, violenza, un brutale omicidio incluso.
Appaiono anche le bands ma i sosia di New York Dolls o Led Zeppelin sono caricature che fanno sorridere.
Ancora una volta il cinema non riesce a restituire minimamente quello che è il mondo del rock n roll.
Il protagonista, Bobby Cannavale, è eccellente e perfetto nel ruolo del produttore strafatto e anche il cast è ottimo, buoni attori e credibili.
Lascia perplessi la sequela di (spesso inverosimili) situazioni che accadono nella prima puntata, inclusa il ridicolissimo crollo del locale in cui si esibiscono i New York Dolls e da cui il protagonista esce pressochè illeso.
Una inutile americanata.

MODS!

Venerdì 4 marzo: "Bepo" Camino al Tagliamento (Udine)
Giovedì 31 marzo : MILANO "Ligera"
Giovedì 7 aprile: San Nicolò (PIACENZA) "Melville"
Giovedì 5 maggio: Neive (CUNEO) "Cita Biunda"
Venerdì 6 maggio: Settimo Torinese (TORINO) " Suoneria"
Domenica 8 maggio: Partinico (BRESCIA) "Belleville"
Domenica 15 maggio: Giulianova (TERAMO) "Dockyard"
Venerdì 24 giugno: Poggibonsi (SIENA) "Festival Teatrale"

Mie recensioni su www.radiocoop.it e su CLASSIC ROCK

6 commenti:

  1. Ottima lista per la spesa. Come sempre grazie. Escono anche Iggy Pop e Last Shadow Puppets

    RispondiElimina
  2. Iggy Pop uno dei dischi dell'anno, vi assicuro. Last Shadow Puppets non ancora trovato (ehm)

    RispondiElimina
  3. Se non son previste date più sudiste ci sta che ci si becchi a Poggibonsi

    Charlie

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Avevo parlato con Francesco Rosi per una data su Perugia ma non è andata in porto (al momento)

      Elimina
  4. Lucinda Williams mi ha già fatto venire voglia di sellare il cavallo e partire per il selvaggio west

    RispondiElimina
  5. Pure sti The Suffers con Mami di Via Col Vento alla voce sono proprio gagliardi

    Charlie

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails