lunedì, febbraio 01, 2016

La RAI senza musica



La chiusura di GHIACCIO BOLLENTE, splendido, curioso ed esaustivo settimanale in onda su Rai 5 e condotto da Carlo Massarini (persona competente e preparata) ha sancito la scomparsa della musica dal canale pubblico.
Dalla Rai fanno sapere che il programma verrà ripristinato (forse anche a seguito delle vibranti proteste sollevatesi e di 30.000 firme, anche illustri, raccolte contro la sospensione) ma con altro conduttore (perchè ?).

Nel frattempo Rai 5 prosegue a trasmettere grandi concerti (da Clapton a Van Morrison, da Bob Marley a Frank Zappa, roba interessante ma di decenni fa...) ma in fascia rigorosamente notturna, fino alle 5 di mattina, ottenendo così le previste 1.580 ore di musica del 2015, con una media di quattro ore al giorno.

Per la morte di DAVID BOWIE è passato solo un concerto dei 70's, non c'è stato alcun speciale o approfondimento (su una carriera che poteva riservare ore ed ore).
Ci rimangono Sanremo e i talent...

Manca una finestra su quello che succede in Italia, in Europa, nel mondo, una telecamera che giri i concerti, intervisti i nuovi artisti e li faccia conoscere, pescando, contemporaneamente, negli sterminati Archivi Rai, pieni di gemme di inestimabile valore.
Perchè non posso vedere Paul Weller o gli Statuto, gli Sleaford Mods o Paul Mc Cartney, Damon Albarn o Sharon Jones dal vivo o intervistati alla RAI ?

51 commenti:

  1. In realtà una nicchia ce l'hanno ed essendo servizio pubblico sarebbe dovere educare alla musica, all'arte etc.
    Anche con un paio di ore alla settimana dedicata alla musica

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  2. ....e ci inculano il canone sulla bolletta enel.
    Grande questa sinistra camuffata.......

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    1. Tutti uguali quando devono 'applicare la legge' per vessare la gente e avere i soldi per mantenere poltrone e posti di lavoro di comodo.
      Buffoni

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  3. Esatto, 'dovrebbe'.
    Ma non è così, da lustri ormai....o forse non lo è mai stato.

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  4. Quello che fa incazzare è che i costi per trasmissioni del genere sono ridottissimi (se confrontiamo con quello che spendono per stipendi assurdi a conduttori assurdi di trasmissioni assurde). Con pochi soldi, con una gestione sensata dell'archivio RAI (in cui c'è veramente di tutto), ci fai una trasmissione utile e che, secondo me, avrebbe un minimo di seguito (e magari anche un ritorno economico).

    Il problema è che non gliene frega un cazzo

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  5. Gliene frega eccome.
    Non raccolgono soldi con la pubblicità.

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  6. la storia del canone nella bolletta sarebbe già da sola "da bastiglia"..ci siamo capiti
    C

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    1. ahaha! non conoscevo il termine..fa troppo ridere..ma e' dispregiativo o affettuoso?
      C

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    2. Ma non sentivo più sta storia dei magotti dai tempi del militare.

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  8. Dispregiativo.
    Sti pirla qua dan dei 'magotti' a noi lombardi, in particolare ai noi bassaioli loro dirimpettai. A dire il vero noi qui usiamo la stessa parola per i bergamaschi, molto più appropriato in quanto sono un popolo di cottimisti.
    Magozia da magotti.

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  9. Come ha dichiarato Massarini in questa intervista di Ondarock: "La RAI è vecchia" e triste, aggiungo io.

    t.co/2o2JFnAtv3

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    1. Soprattutto triste.
      Anche la BBC é vecchia ma non fa cosi schifo

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    2. La BBC con la musica ha una marcia in più...

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    3. In questo modo è impossibile che gli ascolti condizionino diciamo 'commercialmente' la programmazione.

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  10. Massarini e' troppo intelligente per una televisione (italiana eh) di questo genere. Oltre ad essere confinato ad orari impossibili (io riesco a vederli quando a) non ho digerito e ho un "su' e zu'" da battaglia b) il giorno dopo batto la fiacca e sono a casa dal lavoro c) quando proprio non posso farne a meno.
    E' una televisione o politica e dalla lacrima facile. Basta.
    D'altronde, non so se vi ricordate di una trasmissione bellissima come DOC , arboreana con Gege' Telesforo e Monica Nannini. Ci sono passati mostri sacri della musica, chesso' James Brown, Solomon Burke e tantissimi altri che ora faccio fatica a ricordarmi.
    Possibile che, visto che stanno ad ammuffire nelle teche rai, nessuno in questi anni si sia sognato di riproporli?
    Cazzo!
    Sono bestie!

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    1. O di fare un programma nuovo che possa essere aggiornato alle tendenze correnti di musica qualitativamente buona.

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  11. Mo, infatti.
    Il programma c'ra e l'han chiuso, non si sa mai che poi qualcuno comincia a capire qualcosa.
    Teniamoli ignoranti che è meglio.....

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  12. PS: magotti pare sia un termine dispregiativo usato dai piacentini nei confronti dei basso lodigiani (più poveri) che della gallina non mangiavano solo la carne ma anche le interiora (ovvero i magoni, fegato etc).

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    1. A me l'aveva raccontata il mio furiere anziano che è di Bettola, ed erano anche trent'anni fa

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  13. Quindi noi saremmo fuori.......
    Da Pieve a....lla Ca' Mata....oltre mangiabude'....

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  14. Comunque i fegatini 'chicken livers' specialità della cucina anglo-francese son buonissimi

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  15. Per noi i magotti sono quelli di Codogno, Fombio,, Casalpusterlengo, Lodi, a nord di Piacenza. Ad ovest ci sono i pavesi ma che non consideriamo troppo magotti. A est i parmensi, altra razza ma il peggio è a nord ovest con i cremonesi, gente che nemmeno prendiamo in considerazione. Anche con i liguri ce l'abbiamo abbastanza ma sono un po' più tollerati.

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  16. Preparatevi per il prossimo anno:
    Serie C - girone A
    Cremonese-Piacenza
    Parma-Piacenza
    Pavia Piacenza

    sicuramente mi farò la prima e l'ultima, da che parte lo so già...

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  17. che poi Cremona è a nord-est di Piacenza, a nord/ovest c'è Pavia.

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  18. Si ho sbagliato, cremonesi a nord est, ma non cambia il giudizio.

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  19. Ecco, mi ha telefonato adesso la Cremonese che ti aspettano in tribuna per l'anno prossimo!

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  20. Allora io sono bastardo ..esattamente metà pavese e metá piacentino...sul tidone basso i magotti sono i bassi lodigiani..i pavesi della bassa pescadù ad ran
    ..gli oltrepadani sono considerati zero perchè.parlano un dialetto copione del piacentino che fa ridere...per mia fortuna la parte piacentina è quella materna per cui culinaria dove ,spiacente...non c'è partita assolutamente!!!

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    1. Dialetto oltrepo ridicolo. Sulla culinaria non so se siamo così tanto lontani

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    2. Chiedi al damone!!
      .ahahahah!!!!..se si parla di "culinaria casalinga"
      Per me c'è una bella differenza e prima era enorme quella relativa ai prezzi..poi il milanese ha scoperto e parzialmente rovinato anche il piacentino più nascosto...

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    3. Lo so mi ha raccontato.
      Io parlavo di piatti tipici

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  21. Discorso lungo. Oppure no. Di base potremmo dire che la BBC fa programmi musicali interessanti perchè ha ritorni in quanto ad audience mentre la RAI, che della nicchia pur essendo servizio pubblico se ne sbatte i coglioni, butta quattrini per la tv del dolore e se c'è da far cultura la si fa per il panettiere che si alza alle tre di mattina. Di contro potremmo dire che se il pubblico viene educato ad altri suoni magari l'audience la si crea ma ci vuole visione a lungo termine. La Rai non ce l'ha!
    A Doc io 14 enne ci ho visto delle perle che mi han segnato l'adolescenza tipo i CCCP con Fatur che facevi i versi :-)

    Charlie

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  22. Ciao Charlie ti sei ripigliato?
    E subito dopo sbam legnate del Villa

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  23. Ripresa lenta e costante. Vorrei poter dire la stessa cosa dei pestaerba di B6 :-)

    Charlie

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  24. Il problema è proprio la poca audience, la nicchia che non garantisce introiti pubblicitari: a proposito di Massarini, io all'epoca seguivo Mister Fantasy, ma non era certo un programma da grandi ascolti, come del resto Doc. La causa veraè la "diseducazione", diciamo così, musicale del popolo italiano: non c'è paragone con l'Inghilterra, lì è pieno di gruppi che suonano nei locali, qui ormai tra un po' devi pagare tu il locale per suonare....e il pubblico se viene a sentirti la prima cosa che ti chiede è se fai cover di Vasco o Liga....un pubblico così, parafrasando Nanni Moretti, se la merita Barbara D'Urso.

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  25. Il discorso però è che il SERVIZIO PUBBLICO che noi già paghiamo a monte NON deve per forza fare audience e avere introiti pubblicitari.
    Noi lo paghiamo già. E dovremmo (condizionale) avere indietro un servizio.
    Con Carlo Conti, i giochini, la tv del dolore introitano la pubblicità. Benissimo.
    Ma PRETENDO, visto che lo pago (obbligatoriamente), che tu faccia anche una TV magari riservata solo a 100.000 persone.
    Anche perchè 30 o 40 puntate di una trasmissione come Ghiaccio Bollente costano pochissimo in proporzione a certe altre trasmissioni.

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    1. Il canone è dovuto (per chi come me non ha un televisore), perché si ha la connessione internet in casa e la rai ha una programmazione-web (a quanto pare).
      Sarebbe interessante capire come mai si deve loro una tassa quando devo già pagare un altro fornitore per avere il suddetto servizio web senza il quale non sarei in grado di eventualmente usufruire del servizio web-rai.
      Per me ci potrebbe stare una sentenza tipo-Bosman.

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  26. Dici bene non gliene frega un cazzo. Sembra strano, ma questa è una delle ragioni per cui in italia si ascolta musica di m. NON e' colpa degli insegnanti come diceva tempo fa il caro compositore di colonne sonore, ma solo e semplicemente della tv di stato e non e dei genitori che fanno ascoltare ai figli lo zecchino d'oro. Così mi è stato detto: non fargli ascoltare i beatles ma lo zecchino d'oro. E indirettamente questo è causa del fatto che una band come la tua (quella vecchia) ha dovuto accontentarsi delle briciole, quando invece è stata una delle realtà più fulgide e importanti di tutta la scena italiana, di oggi, ieri e domani.

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  27. Minchia!!!!
    IO non ho neanche la connsessione ueb......
    Faro' casino. Garantito.

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    1. Se non hai neanche la tele e lo dimostri il canone non è dovuto.
      Il modo c'è sui giornali si trova.

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  28. Tema "locali musica dal vivo".
    Il problema (molto grosso) non sono i locali, ma i gestori. Personaggi che, anche giustamente eh, fanno un discorso meramente commerciale. "Faccio musica dal vivo se va'....." "...faccio musica dal vivo, mi suoni la prima serata aggratis, se piaci entri nella programmazione a scapito di un'altra band che ....ha rotto i marroni...".
    Insomma, l'andazzo e' questo. E questo andazzo porta me, Tony e altri con qualche anno sul groppone a mollare, a privilegiare altre forme di spettacolo. Poi ci sono le eccezioni. A Pavia c'e' una realta' da qualche anno che si chiama Da Trapani. Musica di qualita' (chiaro, a chi piace un certo tipo di cantautorato americano,blues, jazz ecc.ecc.), pochi posti (80 max 100), nessun biglietto ma consumazione (con un 5 euri ti bevi una buona birra e ti vedi il concerto). Alla fine, pagando i musicisti e balle varie vi garantisco che non vanno in bagni di sangue. Pero' i gestori sono Avanti rispetto alla media italiota. O no, Tony?

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  29. .....perche' ho tirato in ballo la musica dal vivo?.....ah il negozio di....

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