giovedì, marzo 30, 2017
Get Back. Dischi da (ri)scoprire
Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back
BOBBIE GENTRY - Ode to Billie Joe(1967)
BOBBIE GENTRY - The Delta Sweetie (1968)
Cantautrice americana che ebbe parecchio successo a cavallo tra i 60’s e i 70’s (arrivò anche in Italia al Festival di Sanremo in coppia con Albano nel 1968!) soprattutto con il conturbante “brano “Ode to Billie Joe”.
Mischia country, folk alla Joan Baez/Joni Mitchell, gospel, ballate splendidamente orchestrate ma soprattutto infila degli stupendi blues semi acustici supportati da una voce calda e sensuale (in particolare nel secondo album dove troviamo “Parchman farm”, “Tobacco Road”, “Big Boss Man”).
Notevole, da (ri)scoprire assolutamente.
SAM COOKE - Live at the Harlem Square Club, 1963
Registrato nel 1963 ma pubblicato solo nel 1985 perchè ai tempi l'etichetta ritenne il concerto troppo rude e aggressivo con il rischio che potesse danneggiare la sua immagine pop.
E' un Sam Cooke sorprendente in effetti.
Voce rauca, approccio molto sensuale e disinibito, grande partecipazione del pubblico e un groove pazzesco.
Considerato tra i migliori live di sempre.
Concordo.
VIBRATORS - Garage punk
Come fecero in passato Damned (Naz Nomad), Stranglers (Purple Helmets), XTC (Dukes of Startosphear) e Stiv Bators anche i Vibrators dedicarono un album nel 2009 a rivisitare un po’ di brani del passato, soprattutto dai 60s’.
E così “Hey Joe”, “Have love will travel” dei Sonics, “Pushin too hard” dei Seeds, “Psychotic reaction” dei Count Five e un’altra dozzina di brani prendono un taglio punk, secco e ancora più essenziale degli originali.
Ci sono anche brani di Members e “Keys to your heart” dei 101ers di Joe Strummer.
Un ottimo ascolto.
JIMMY RUFFIN - The groove governor
Fratello di David dei Temptations ebbe una discreta carriera da soul singer e come compositore (“Maria”, inclusa in questo album, fu ripresa nel 1972 dal giovanissimo Michael Jackson ma suoi brani hanno avuto successo interpretati da Gladys Knight e Eddie Kendricks).
Bella voce, ottimo soul, molto soft e piacevole in questo suo terzo lavoro solista del 1970, appena ristampato.
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bellissima la versione di Ode to Billie Joe di DRoss&theSupremes sull'album Reflections del 1968.
RispondiEliminaUna piccola pignoleria: i Dukes non proponevano classici 60s rifatti ma composizioni loro originali in (perfetto) stile 60s
C
Si si, ho i due (bellissimi) album. Era per sottolineare la passione di gruppi punk e new wave per i 60's
RispondiEliminaGli XTC sono uno dei gruppi piu' sottovalutati di sempre a mio avviso.
RispondiEliminaGMV