martedì, novembre 29, 2016

Get Back. Dischi da (ri)scoprire



Ogni mese la rubrica GET BACK ripropone alcuni dischi persi nel tempo e meritevoli di una riscoperta.
Le altre riscoperte sono qui:

http://tonyface.blogspot.it/search/label/Get%20Back

ELLA FITZGERALD - Ella - 1969
Inutile sottolineare le capacità vocali di Ella e la sua importanza in ambito jazz e non solo.
Verso la fine dei 60’s si dedicò ad esplorare anche il pop rock contemporaneo con reinterpretazioni in genere magistrali di classici ed episodi meno conosciuti.
In “Ella” troviamo un doppio omaggio ai Beatles con due spettacolari versioni di ”Got to get you into my life” (dal sapore gospel pop) e “Savoy truflle” (di George dal “White Album”), versioni di classici rhythm and blues come “Get ready” e “Knock on wood”, un’incantevole “I’ll never fall in love again” di Burt Bacharach e altri brani di Randy Newman, Harry Nilsonn, Smokey Robinson. Groove a non finire, voce pazzesca, Nicky Hopkins al piano.
Grande !

IZZY STRADLIN AND THE JU JU HANDS - s/t
Lasciati i Guns and Roses l’anno precedente, nel 1992 Izzy Stradlin incide un album con i fiocchi, affiancato da Rck Richards dei Georgia Satellites, daChalo Quintana dei Social Distortion e con il prezioso di Ian Mc Lagan all’Hammond e pure Ron Wood che suona e canta nella sua “Take a look at the guy” (dove c’è anche Nicky Hopkins al piano).
C’è una pesante ma avvolgente e stupenda aria di Stones ovunque, poi rock n roll, sapido hard rock anni 70’s tra Faces e Free.
Album grezzo, genuino, splendidamente e classicamente ROCK.

THE STEPPES - Drop of the creature
Una delle migliori etichette in circolazione, la romana Teen Sound, riporta alla luce un prezioso album della band americana THE STEPPES che negli anni '80 seppe condensare al meglio il rinnovato interesse per i 60's con una visione più ampia e particolareggiata rispetto a chi riproponeva sonorità più rudi, minimali e garage punk.
 La band dei fratelli Fallon si addentrava in territori folk psichedelici, scavando anche nelle loro origini irlandesi.
 "Drop of the creature" fu l'esordio, brillante,  a tratti epico, ricchissimo di influenze di ogni tipo, caratterizzato da una scrittura matura che non disdegnava sottili citazioni a Beatles, Kinks, Byrds ma che sapeva proporsi in modo assolutamente originale.
La ristampa in vinile è arricchita dai testi, da due ottime bonus tracks e da una serie di rare foto d'epoca. Per i cultori un'occasione imperdibile per riscoprire una band e un sound ancora freschissimi e attuali.

WILLIE HUTCH - Soul portrait
Willie Hutch è un signore che ha scritto brani per Michael Jackson, Jackson Five, Marvin Gaye, Smokey Robinson tra gli altri oltre ad aver firmato le colonne sonore blaxploitation di film cult come “Foxy Brown” e “The Mack”.
Anche la sua discografia personale è lunga e corposa, a partire dall’eccellente esordio del 1969, soul caldissimo, proto funk, arrangiamenti di fiati torridi, grooves northern soul,voce graffiante. Grandissimo album (da poco ristampato).

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