sabato, marzo 14, 2015

Siamo i Television al CBGB nel 77



Non ci vuole molto a riempire il Bar Dante d Acqui Terme.
E così quando a mezzanotte dopo la breve ma interessante e divertente apertura di Chicco de March dei Thomas, i presenti sono poco più di quelli che possono contarsi sulle dita di una mano, Lilith ci gela tutto con un laconico e amarissimo: "Ma quante ne dobbiamo passare ancora??".

Non speravamo in folle plaudenti ma un po' di gente in più però si.
Siamo disorientati e un po' tristi.
Ma noi siamo i Television al CBGB e gli Adverts al Roxy nel 1977, siamo i Beatles allo Star Club nel 1962, gli Who al Railway Hotel nel 1964 !!!
Sulle prime gravi note di "Lona neigra" e su quelle dei brani successivi, tutti da "Revoluce", alcuni per la prima volta dal vivo, entra qualcuno, si ferma, si siede, poi altri ancora.
Ragazzi giovani e ragazzine "sgallonate" (in minigonna più o meno).
Guardano incuriositi, Lilith li esorta a muoversi, qualcuna balla sulla swingante "Baron samedi".
Non abbiamo un repertorio "facile", il grave incedere di "Nero" o il rigore di "Lex" non invogliano alla danza ma la gente rimane, applaude e si diverte, sul "tango balcanico" (eh lo so, ma è proprio un tango balcanico) di "Vivimi" Lilith invita tutti a salire sui tavoli.
Lo fanno timidamente in un paio e scendono subito.
Ma restano lì, incollati a vedere questi tre avanti con gli anni e un bassista capellone sputare sangue e sudore, anima e giunture scricchiolanti.
Si arriva alla fine e ora Lilith è risoluta: "Salite tutti sui tavoli e che cazzo, cosa avete da perdere, cosa ve ne frega! In piedi sui tavoli".

E come nella scena finale de "L'attimo fuggente" salgono in parecchi, una ragazzina si trova in mano un tamburello e tutti a ballare il country punk di "Sound of sinners" dei Clash !
E poi gli facciamo ballare un blues dolente, velocizzato a modo nostro, "Hammer ring", che canta le tristezze dei neri imprigionati nel Sud degli States negli anni '30.
Un ragazzo ci chiede i Television che ha ascoltato nel nostro precedente "Stereo blues".
"I see no evil" non lo suoniamo da tempo ma NOI SIAMO i TELEVISION e ora sono l'1.30 di notte al CBGB ed è il 1977 e quindi che problema c'è a far ballare sui tavoli i Television!
E a far scatenare tutti con una "Viva Las Vegas" che è presa dalla versione dei Dead Kennedys e non da quella di Elvis !!!
I Television/Dead Kennedys scendono dal palco, stremati, New York a quest'ora, nel 1977, è pericolosa e allora, visto che ne vogliono ancora, è meglio tornare indietro nel 1966, qualche quartiere più in là e diventare i Velvet Underground e suonare una delle nostre ancora oscure hit, "Venus in furs"...Andy Warhol applaude in fondo alla sala, Lou Reed e John Cale ci strizzano l'occhio compiaciuti, Tom Verlaine si complimenta per come l'abbiamo accompagnato su "I see no evil" e Joe Strummer si stupisce del fatto che ci ricordavamo tutte le parole di un suo pezzo minore.

Lasciamo bottiglie vuote rotte, bustine di zucchero sparse ovunque, tavoli con orme di piedi e tacchi a spillo, carichiamo nel gelo di questa New York ancora invernale del 1977/1966 e pensiamo a quante "ne dovremo ancora passare".

7 commenti:

  1. Epica del R&R ad Acqui come a NYC,al CGBG come al Bar Dante!
    C

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  2. Note intense di vita on the road:da applausi

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  3. Basta crederci. Per fortuna non eravate The Sweet at Kilmarnock in 1973....

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  4. ahahaha! DEBACLE!!!!!!!!!!!!!!!
    C

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  5. Concordo con C. Epica del r'n'r da NYC fino ad Acqui Terme.

    Charlie

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