giovedì, marzo 10, 2016
Iggy Pop - Post Pop Drepression
La carriera solista di IGGY POP, dopo il fulminante doppio esordio del 1977 con "The idiot" e "Lust for life" (usciti a pochi mesi di distanza e in buona parte farina del sacco di David Bowie), è sempre stata, per usare un eufemismo, piuttosto altalenante.
Ottimi, dignitosi, lavori si sono alternati ad episodi tranquillamente evitabili, di maniera, poco incisivi.
Non mancano le eccezioni ("New values", "Soldier", "American Caesar") ma era comunque da oltre 20 anni che non sfornava qualcosa di veramente degno di nota.
Sicuramente non era ormai lecito attendersi un CAPOLAVORO quale è questo nuovo album, scritto, prodotto e suonato con Josh Homme dei Queens of the Stone Age a cui si sono affiancati anche Dean Fertita (QoTSA e Dead Weather) e il batterista degli Arctic Monkeys Matt Helders.
Un sound cupo, gotico, oscuro, decadente che riporta ai primi due album, al Bowie più ostico, in cui si sente la penna acida di Josh Homme e in cui Iggy conserva il tono gutturale da crooner degli ultimi lavori ma con una tinta rabbiosa di derivazione Stooges che rende il tutto inquietante e minaccioso.
Un blues moderno intensissimo e profondo (vedi le fantastiche "Break into your heart" , "Gardenia", il punk gospel di "Paraguay" il tex mex dark blues di "Vulture") a cui risponde il ritmo funk di "Sunday", un incrocio contronatura di Kiss e Talking Heads in acido ! Ma c'è anche la ballata alla Mark Lanegan di "Chocolate drops" o la dura, distorta, rutilante "German Days" (puro Bowie "berlinese").
Album eccelso, sperimentale, anti commerciale, scostante, arrogante, duramente malinconico.
https://www.youtube.com/watch?v=DngIWkQVPgU
https://www.youtube.com/watch?v=Oe6S_UgVJic
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giusto perche siamo qui..rip GMartin
RispondiEliminaC
ehh lo so, grave perdita (anche se a 90 anni ci sta...)
RispondiEliminaBene. Grande Iggy.... non poteva fare meglio. :)
RispondiEliminaFran
Concordo con il tuo giudizio,Tony Face, in toto.
RispondiEliminaConcordo con il tuo giudizio,Tony Face, in toto.
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