sabato, settembre 12, 2015
Paul Weller - Radio 2 In Concert (BBC Radio Theatre - May 2015
https://www.youtube.com/watch?v=F7rmapjRBZM
Una delle caratteristiche delle ultime esibizioni live di PAUL WELLER è il continuo cambiamento di scaletta, l'inserimento di brani inconsueti o l'esclusione di quelli che consideri immancabili.
E' una particolarità preziosa, ogni concerto è una sorpresa, non c'è la classica ripetività di certi tour che ripropongono ogni volta la stessa intoccabile scaletta.
Consigliata la visione di questo concerto di un'oretta a maggio alla BBC.
Pura energia, una band che viaggia a mille, Paul in forma smagliante e nuovi arrangiamenti che ridanno vita a vecchi brani e cambiano anche quelli più recenti di "Saturn patterns"
Ascoltare l'introduttiva "White Sky" e la successiva "Sunflower": l'una perde la pesantezza del disco, l'altra trova più crudezza esecutiva.
Fila via perfetta "Come on let's go" da "As is now" , soffre secondo me parecchio invece "I'm Where I Should Be", uno dei momenti meno felici del nuovo album.
Ben due i brani da "Sonik Kicks", uno dei suoi lavori solisti più deboli, il non irresistibile "When Your Garden's Overgrown" e l'ottimo "The Attic ".
Poi spazio a "Saturns Pattern" con la title track più funk soul rispetto l'originale, una buona " Going My Way" (di cui si comprende meglio la complessa struttura) con, in entrambe, Paul al piano e una potentissima "Long Time" con una gran lavoro di Hammond e un paio di splendidi assoli di Telecaster di Paul (ottimo chitarrista solista !).
Grande attenzione a "Stanley Road" ed è la volta di una durissima versione di "Friday Street", del capolavoro soul "Broken stones", del classico "You do something to me" e di un'intensissima "The changing man".
Si torna a "Saturn patterns" con il dilatato soul funk di "The city streets" per chiudere con un versione buona anche se un po' spenta di "From the floorboards up".
Concerto pulito, diretto, molto particolare, interessante proprio per questo (anche se la mancanza di un omaggio a Jam o Style Council si sente...)
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L"avevo visto, bello ma ha fatto di meglio. Me lo ricordo 'stamco"
RispondiEliminaperchè Paolino e' PAOLINO!
RispondiEliminaC
niente, quel batterista non posso sentirlo.. secondo me fa un uso s(mod)ato dei piatti, white era più pulito.
RispondiEliminada batterista cosa ne pensi Tony?
White non si tocca, il miglior batterista che abbia mai avuto Weller (per me inascoltabile anche Buckler). Questo è troppo heavy e pestone. White skies sul nuovo disco è terribile con quella ritmica alla John Bonham.
RispondiEliminaWhite non si tocca, il miglior batterista che abbia mai avuto Weller (per me inascoltabile anche Buckler). Questo è troppo heavy e pestone. White skies sul nuovo disco è terribile con quella ritmica alla John Bonham.
RispondiEliminadid anybody manage to get this:
RispondiEliminahttp://musiccornershop.blogspot.se/2008/03/complete-respond-records-by-flavio.html