venerdì, giugno 13, 2014

Leonero - Monitor



GLI INSOSPETTABILI è una rubrica che scova quei dischi che non avremmo mai pensato che... Dopo Masini, Ringo Starr, il secondo dei Jam, "Sweetheart of the rodeo" dei Byrds, Arcana e Power Station, "Mc Vicar" di Roger Daltrey, "Parsifal" dei Pooh, "Solo" di Claudio Baglioni, "Bella e strega" di Drupi, l'esordio dei Matia Bazar e quello di Renato Zero del 1973, i due album swing di Johnny Dorelli, l'unico dei Luna Pop," I mali del secolo" di Celentano, "Incognito" di Amanda Lear, "Masters" di Rita Pavone, Julian Lennon, Mimmo Cavallo con "Siamo meridionali"e i primi due album dei La Bionda di inizio 70's, il nuovo album dei Bastard Son of Dioniso, "Black and blue" dei Rolling Stones, Maurizio Arcieri e al suo album "prog" del 1973 "Trasparenze", Gianni Morandi e "Il mondo di frutta candita", il terzo album degli Abba, "666"degli Aphrodite's Child, oggi vi invito ad una (RI)SCOPERTA con il secondo album solista di Gianni Leone in arte Leonero.

Le altre puntate de GLI INSOSPETTABILI qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/Gli%20Insospettabili

Gianni Leone è uno dei personaggi più particolari e interessanti della scena musicale italiana, nonostante la scarsa notorietà, se non nei circuiti prog.
Tastierista prima nei Città Frontale (futuri Osanna) e poi nel Balletto di Bronzo (con cui nel 1972 registra “Ys”) nel 1974 lascia band e un anno dopo l’Italia, assume il nome LeoNero per la carriera solista che inizia a Londra e New York, dove si addentra nella nascente scena punk e new wave, diventando amico delle New York Dolls e vedendo tutte le principali bands del tempo.
Il primo album solista del 1977 “Vero” risente ancora di influenze prog e rock cantautorali ma è con il successivo “Monitor” del 1980 che il discorso si fa particolarmente interessante e assolutamente unico ed originale.
Leonero si è spostato a Los Angeles e collabora con gli Screamers e il loro leader Tomata Du Plenty.
L’album si divide in due parti.
Sulla side A si fa accompagnare dalla Optical Band (gruppo formato da membri dei Plugz (band di Tito Larriva, poi in Tito e Tarantula di Tarantiniana memoria) come Chalo Quintana e Steve Hufsteter, da Scott Lipsker al basso, poi con Donna Summer e Steve Sykes, turnista particolarmente apprezzato in seguito) e spazia in sonorità elettroniche e sperimentali che abbracciano ancora tematiche di derivazione prog (oltre ad una versione di “Piangi con me” dei Rokes) come nel singolo “Strada” (che deve qualcosa anche al primo Renato Zero) ma è soprattutto la B side che produce 6 brani che si avvicinano a Devo (vedi “Volpe robot” che ruba quasi il riff a “Jocko Homo”), XTC, primi Ultravox! con tocchi cabarettistici.

Di Gianni Leone una testimonianza relativa al suo periodo new yorkese e alla sua amicizia con l’artista Leon Neon
(tratta da http://athosenrile.blogspot.it/2009_11_01_archive.html)

Conobbi Neon Leon la sera del 17 maggio 1975.
Era la mia prima volta a New York. Mentre recuperavo i bagagli dal taxi che dall'aeroporto mi aveva portato davanti all'ingresso del Chelsea Hotel al 222 della 23esima fra la settima e l'ottava, mi si presentò lui, vestito in pelle e con un'enorme parrucca stile afro a strisce di colori arcobaleno fluorescenti: "Welcome to Chelsea Hotel! Come to see me later", e mi diede il numero della sua stanza. Una volta sistemati i bagagli, andai a bussare alla sua porta.
Così cominciò la nostra amicizia.
Dopo poche sere mi ritrovai al Matrix, dove, intorno al nucleo fisso composto da me al piano elettrico e all’organo, da Syl Sylvain dei New York Dolls e Neon Leon alle chitarre, ruotavano tanti altri musicisti di questa o quella band e insieme davamo vita ad infuocate, travolgenti, torrenziali jam sessions.
Tutti avevano parole di grande elogio per quel giovanissimo artista italiano, piombato nella bolgia del Chelsea e subito diventato “uno del gruppo”.
Poi ci trasferivamo all' Ashley's o a Le Jardin, dove incontravamo Johnny Thunders e altri.
Per me era molto liberatorio tuffarmi in quell’atmosfera di selvaggio e scarno rock and roll, dopo un giorno chiuso in studio a lavorare su un tipo di musica più complessa e rigorosa (stavo registrando il mio primo album da solista, "LeoNero - Vero").
Oppure andavamo al Max's Kansas City o al CBGB, templi del rock/punk/new wave newyorkesi. Praticamente "TUTTI" hanno suonato o sono nati lì: da Patti Smith ai Talking Heads, da Alice Cooper ai Blondie (Debbie Harry era stata cameriera al Max's), da Lou Reed e i Velvet Underground ai Ramones, da Iggy Pop agli Aerosmith, da Bruce Springsteen ai Dead Boys, da Wayne County (poi diventato Jayne County dopo il cambiamento di sesso) agli stessi New York Dolls e Neon Leon.
Dopo una notte passata girando di locale in locale, quando ormai di “lucido” non era rimasto altro che i tessuti dei nostri abiti, ci ritrovavamo all’alba, esausti, in Central Park, tutti stretti a bordo di una Limousine con autista presa a nolo, a riascoltare in un irreale silenzio la cassetta della nostra jam session della sera precedente. Talvolta si univa a noi anche David Le Sage, già fonico di Todd Rundgren, che in quei giorni stava registrando “Vero” con me.
Apro una triste parentesi.
Ormai sia il Max's che il CBGB non esitono più. L'ultima volta che sono stato al CBGB risale al 30 giugno del 2000.
Dal 2008 al suo posto c'è una boutique. Un'epoca gloriosa e irripetibile è stata cancellata per sempre.
Tornai al Chelsea nel '78 e Leon era ancora lì, in quanto aveva scelto di abitarci stabilmente. Riprendemmo a uscire e a suonare insieme.
In quei giorni i Rolling Stones erano a N.Y. per una serie di concerti al Madison Square Garden... Leon era loro amico, per cui talvolta incontravamo Billy Preston ed altri, ubriachi fradici, nei vari locali che frequentavamo anche noi. Poi io lasciai N.Y. e ci perdemmo di vista per alcuni anni.


15 commenti:

  1. Fantastico questo! Storia sconosciuta. E' ancora in giro ?

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Si, visto nell'estate 2014 con gli attuali Osanna dell'amico Vairetti e come ospite. Molto disponinile nel dopo concerto ...

      Elimina
  2. Epica del R&R ancora una volta..! i nomi i luoghi fatti sono SEMPRE quelli a NY
    Li ho visti tutti ed il CGBG ancora aperto..grande culo.
    Bella storia bravo Boss ada averla scovata
    C

    RispondiElimina
  3. me la mandò un ragazzo quella cassetta di 'monitor',una dozzina d'anni che non l'ascolto, ma mica era male

    RispondiElimina
  4. tornando a Leonero il disco non l'ho mai ascoltato ma mi ricorda come non mai il periodo Ciao 2001
    C

    RispondiElimina
    Risposte
    1. Mi piaceva la sua versione di "Piangi con me",ma il secondo album del Balletto di Bronzo,lo trovo sempre sopravvalutato (e noiosetto) rispetto al primo (che al contrario è un mirabile esempio di post-beat acido e brillante).
      L'album new wave non lo ricordo proprio...a dire il vero.

      Elimina
  5. Io e Mich vogliamo un ritorno di Den Harrow
    C

    RispondiElimina
  6. GRAHAM DAY & THE FOREFATHERS RESERVE TICKETS





    Graham Day - legendary vocalist, guitarist and songwriter for garage/psychedelic icons, The Prisoners. Long Heralded as one of the great lost bands and influential across so many quarters, The Prisoners story is a long one and continues as an ever increasing list of contemporary acts includingThe Charlatans, The Stone Roses & The Inspiral Carpets cite them as influences.


    Part of the '80s Medway garage/trash Scene, they soon began to set themselves apart, with their unique sound and at the time unfashionable inclusion of a Hammond Organ in the instrumentation. Played of course by James Taylor (pre-James Taylor Quartet).

    Following the demise of The Prisoners, Graham Day and Allan Crockford joined forces with Wolf Howard and later Fay Hallam, to form The Prime Movers, a rockier more progressive sound including the Earth Church LP, which was hailed by the now defunct Sounds Music Weekly as LP of the year.

    The chaps later returned to their famous garage sound with the formation of The Solar Flares, some truly great LPs and live shows followed, before most recently Graham went on to form Graham Day & The Gaolers and Allan is now leading the very wonderful Galileo 7.

    The new project, Graham Day & the Forefathers, featured Graham Day on Guitar / Vocals, Allan Crockford on Bass / Vocals and Wolf Howard on Drums. This project is focused on solely playing the music from the musician's past. Expect to hear
    100% classics - all the songs you love played by the people you love.





    FRIDAY 31ST OCTOBER 2014

    229
    Great Portland Street, London, W1













    GET TICKETS











    STAY IN TOUCH


    AGMP.co.uk

    RispondiElimina
  7. Risposte
    1. che s'ispirassero al Den 'RadioArrow' ,.. 'Den..cing in the Dark' del Boss,.e , .. i DEN..se Society? :) haha,.un Grande Attore,..artrochè la 'cover analoggica' ella Corazzata Potemkin

      Elimina
  8. Ho fatto una cover col basso della sua "Tastiere isteriche", dall'album Vero che secondo me è un capolavoro. Gianni mi ha fatto i complimenti :)

    RispondiElimina

Related Posts with Thumbnails