giovedì, luglio 04, 2013

The future is unwritten



Roberto Cotroneo nella sua rubrica settimanale su Sette del Corriere in un articolo che si sviluppa poi in altre (interessanti) direzioni e conclusioni scrive tra le altre cose:

"Nella letteratura di fantascienza non esiste alcun autore che avesse previsto l'era del web, dei tablet,dei social e..dei telefoni cellulari e smartphone..."

Si sono immaginati viaggi interstellari, città con macchine volanti, umanoidi che facevano le veci delle persone sul lavoro o che prendevano il potere etc etc.
Ma "il futuro a cui siamo approdati non è mai stato un futuro immaginabile, qualcosa che è accaduto o che si sognava accadesse in qualche modo"
Ovvero, a quanto sostiene, pare che quanto si legge oggi giorno in previsione futura non sia poi così attendibile.

27 commenti:

  1. Nel duemila...
    noi non mangeremo piu'
    ne bistecche,
    ne spaghetti col ragu',

    prenderemo quattro pillole
    e con gran semplicita'
    la fame sparira'...

    Nel duemila...
    noi non dormiremo piu'
    ed il nonno,
    sulla sedia di bambu'
    prendera' le quattro pillole
    e stupito restera'
    se il sonno se ne andra'.

    Razzi di qua
    razzi di la',

    andremo sulla luna
    con il razzo delle tre'.

    Vola di qua
    vola di la',
    andremo poi su Venere
    per prendere il caffe'.

    Nel duemila...

    ogni cosa cambiera'
    ma l'amore
    senza pillole sara'
    ed i baci nel duemila
    si daran come oggi di':

    speriam che sia cosi'.
    Speriam che sia cosi'!

    musica

    Razzi di qua
    razzi di la',

    andremo sulla luna
    con il razzo delle tre'.

    Vola di qua
    vola di la',
    andremo poi su Venere
    per prendere il caffe'.

    Nel duemila...

    ogni cosa cambiera'
    ma l'amore
    senza pillole sarà
    ed i baci nel duemila
    si daran come oggi di':

    speriam che sia cosi'.
    Speriam che sia così

    NEL DUEMILA Bruno Martino 1959

    C

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  2. Non ci ha beccato nemmeno Bruno Martino

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  3. OT: qualcuno è all'Arena Parco Nord di Bologna oggi per lo Strummer Fest?

    Charlie

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  4. A parte poche cose indovinate,infatti,ricordo che da bambini ci facevano 2 palle così con sto DUEMILA,dove tutti dovevamo viaggiare su macchine volanti e con le città che galleggiavano,i domestici che erano robot telecomandati ecc...
    ma lo si vede in moltissimi articoli scritti dal dopoguerra in avanti,soprattutto negli USA dove il boom della fantascienza cinematografica fu negli anni 50 : ma lì le previsioni non erano sempre piacevoli,poichè tutte le varie invasioni aliene e presenze extraterrestri,nascondevano in realtà la paura della guerra atomica proveniente dal blocco sovietico.
    Unica eccezione di messaggio positivo,forse,il bellissimo "Ultimatum alla terra",con un discorso finale all'umanità che ancora oggi risulta attualissimo.
    Ma nei cartoons e nei fumetti (tipo THE JETSONS di Hanna & Barbera) le cose venivano descritte come una sorta di paradiso terrestre...di quello,per ora,non ne vediamo traccia.

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  5. e se non ci ha beccato Martino figurati gli altri..
    questo era un 45 dei miei..quando lo ascoltavamo da bambini (primi 70)io piangevo perche' non ci sarebbe piu' stata la pasta col ragù,fortunatamente non ci ha preso mentre sull'amore nell'ultima strofa fortunatamente e' andato sul sicuro!

    C

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  6. Era anche la sigla di un Carosello (di una marca di detersivi) ma in tv era cantata da una donna e nel finale c'era la frase pubblicitaria.

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  7. Quella è la fantascienza della Space Age, o Golden Agen, caratterizata, secondo la definizione di Baudrillard, dal superamento di tutte le beghe umane tramite una epifania tecnologica massiva, e al conseguimento dell'operazionalità pacifica e totale di tutta l'umanità etc etc...in questa categoria troviamo Van Vogt, Rodenberry e il suo Star Trek, i Jetsons...
    E' la sci-fi figlia del New Deal, gli ideali rappresentati sono utopistici, potremmo dire che trovano eco negli 11 punti di Wilson alla conferenza di Versailles post I guerra mondiale.
    Se si va un passo oltre ci si imbatte in tipi di sci-fi ben più articolati, nalla qualle il nostro presente è definito sia su scala sociale che sul piano personale in maniera spesso sconvolgente e profetica.
    La sci-fi di secondo tipo è quella grossomodo Distopica (Orwell, Arendt, Le Guinn) e prevedeva (tra la fine della WWII e i mid '60) la creazione di superstati in mano a massonerie occulte, la 'creazione' di denaro senza controvalore aureo e la spaventosa catastofe che ne consegue a partire dall'abbattimento dei Welfare e la reintroduzione di tipi sottili di schiavitù etc etc etc.
    C'è poi la sci-fi di tipo III caratterizzata dall'implosione della realtà a favore del modello (ipostasi proiettiva del Robot). Qui si assiste alla morte della sci-fi, o meglio, allo sbarco dei temi di sci-fi nella Realtà (o anche alla Morte del Fantasma nella Macchina) Questa è la fantascienza che ha interiorizzato la realtà nucleare, totalitaria e concentrazionaria dl '900. E' la più difficile da catalogare, perchè spesso i suoi temi sono di stampo teologico (Blade Runner, 2001 space odissey) e anche perchè in pratica si esce dalla sci-fi e si approda alla filosofia. A differenza dei primi due tipi di sci-fi non si parla più di un empowerment acritico della realtà, come nella sci-fi tipo I, o di un'analisi sociale distopica (tipo II): nel terzo tipo di sci-fi si assiste alla 'satellizzazione del reale', al frantumarsi di fisica, metafisica e filosofia a favore di una anomia individualistica edonistica, simile a quella già osservata nella California Meridionale dei mid 70, (laboratorio a cielo aperto-marca Reagan/Nixon) degli almeno 30 anni a venire a partire da allora.
    Devo leggere l'articolo. Credo però che se ci si limita a prendere in esame la sci-fi di 70/80 anni fa si rischiano cantonate.
    L'epoca che stiamo vivendo è stata prevista e descritta fin nei minimi dettagli, purtroppo.

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  8. Pibio, tu che sei ultra competente in merito: cosa ci riserva lo Sci-Fi per i prossimi 30/50 anni ??

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    1. Come faceva notare Usus la sci-fi come 'letteratura d'anticipazione' non esiste più. Neanche la speculative sci-fi ormai esiste più.
      Le prime due consuete forme tradizionali di sci-fi sono morte tra il '68 e il '72. Lo stem-punk già portava il presente nel passato, nel cyber punk il futuro e il presnte erano fusi insieme alla cazzo (proprio nel senso di protesi artificiali potenzianti-clichè deliziosamente golden age sci fi - con la carne umana, viva, pulsante e bruciacchiata). La sci-fi oggi è messa come la musica/arte Pop, rock e tutto...(da sempre sono andati a braccetto), tra spinte revivalistiche e qualche tentativo isolato di avanzata. La sci fi 'oggi' tratta del modello assurto come alibi della realtà (peraltro eventuale) per cui per risponedere alla domanda seccamente (cosa ci riserva lo Sci-Fi per i prossimi 30/50 anni) direi: il faccia a faccia fisico con Dio (o chi per Lui).

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  9. Te lo dico io: il nuovo ordine mondiale con a capo un tipo alto, magro e brizzolato somigliante a Lerch e l'inno planetario sarà composto da Max Pezzali.

    Jeanpaul

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  10. Jeanpaul, vedi? questa non è più sci-fi, è la REALTA' di oggi, Pezzali a parte.
    Ma anche qui l'Italia come laboratorio sci-fi a cielo aperto negli ultimi 30 anni non è stata seconda a nessuno, e l'inno l'ha fatto Apicella.

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  11. Inno planetario a Cremonini ! Weller ha già rifiutato, 'sto socialista!

    Comunque da quanto letto qui e sul post su FB è chiaro, ribadisco, che Cotroneo e il Corriere non sanno un cazzo.
    Non che avessi tanti dubbi, però....

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  12. Difatti ho premesso,anche su facebook,che si parla di 2 cose ben diverse...in difesa di Cotoneo si potrebbe dire che anche lui sia cresciuto con quella nostra sci-fi di cui parlavo prima...non so quanti anni abbia il giornalista,ma la nostra percezione (da over 50 o giù di lì) temo che sia molto diversa da quella di un ventenne o di un trentenne.
    Esattamente come accade nella musica o in altre forme di espressione e di cultura...

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  13. E la 2000 man dei Rolling Stones?

    Well, my name is a number
    A piece of plastic film
    And I'm growin' funny flowers
    In my little window sill

    Dont you know I'm a 2,000 man
    And my kids, they just don't understand me at all

    Well my wife still respects me
    I really misused her
    I am having an affair
    With the Random computer...

    che grandissima canzone, con 2 righe di testo e accompagnamanto improbabile e traballante coglie in pieno tutta la frammentazione/solitudine/spaesamento (persino nella cerchia affettiva della famiglia) delle persone. Notevolissima.

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  14. Ma Jeanpaul intendeva Paolino o il Boss?
    nessun dubbio invece sull'inno by Cremonini..

    torno all'OGGi e vado a cercare la pasta col ragu!

    Pibio io attendo il nostro lancio non fare lo gnorri (complimenti x la tua competenza sci-fi)

    C

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  15. Grazie Cris, ma non sono competente, solo appassionato! e poi ho buttato il budget x le modifiche spaziali della R4 per fare il disco nuovo...

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  16. Una scelta onorevole Pibio..go for it!
    Allora risparmiamo sui passeggeri e facciamo un modulo ad hoc per lanciare almeno il vostro disco nello spazio
    C

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  17. Bruno Martino proto-pusher..4 pillole al nonno per "stupirlo"..
    grande!
    C

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  18. Il capo supremo puo' essere solo il boss..

    Jeanpaul

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    1. Jp, trovato il biglietto per le Scimmie Artiche a Ferrara?

      Fabio T.

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  19. No. L'inno planetario sarà a cura di Fay Hallam. Freefall potrebbe andare bene.

    Fabio T.

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  20. ma il capo Brizzolato potrebbe anche essere BAGLIONI,tornato alla ribalta

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  21. ecco, usiamo il blog del boss come un citofono così si incazza, per ora niente biglietto per le scimmie artiche.

    Jeanpaul

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  22. Ma siete così sicuri degli Arctic Monkeys. Le ultime cose non è che siano 'sta gran cosa. Io vado sicuramente in novembre a vedere Miles Kane a Mailand da par lu (trad: da solo)

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    1. Concordo. Infatti ci vado per Kane e per la segreta speranza che faccia con Turner qcsa dei Last Shadow Puppets.

      Fabio T.

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  23. Tony vai a vedere baglioni?

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  24. Uhm direi di no, ultimamente è un po 'scaduto, ha perso un po' il tiro alla Jam che aveva agli inizi e il periodo in tour con gli Area e le collaborazioni con Robert Fripp e John Lydon ormai sono un ricordo.
    L'ultima fase è troppo sperimentale per i miei gusti

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