venerdì, settembre 03, 2021

L' Araldo telefonico



L'ARALDO TELEFONICO è stato l'antesignano delle radio italiane.

Forme simili erano già attive in altri paesi: il Théâtrophone a Parigi, il Telefon Hírmondó di Budapest e l'Electrophone di Londra.
L'ingegner Luigi Ranieri nel 1909 ottenne la concessione del Ministero delle Poste per trasmettere notiziari e musica, da una stazione centrale ad apparecchi telefonici esclusivamente riceventi costituiti da una cuffia.

Le trasmissioni iniziarono il 19 luglio 1909 per la sola città di Roma. Si conclusero nel 1916 dopo il fallimento della società ma ripresero nel 1922 anche a Milano e a Bologna (dove sopravvisse fino al 1943 con però ormai solo cento utenti).

Il numero massimo di fruitori fu raggiunto nel 1913 con 1.300 abbonati.

L'Araldo Telefonico trasmetteva radiogiornali, notizie di borsa, il segnale orario (Annunzio dell’ora), le previsioni del tempo (Bollettino dei presagi), musica, dirette da teatri, brani di romanzi, recensioni, corsi di lingue.

L'abbonamento annuale all'Araldo telefonico costava 5 lire, cui bisognava aggiungere al momento dell'iscrizione 15 lire per l'impianto dell'apparecchio ricevente.

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