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mercoledì, maggio 20, 2015

La musica di destra in Italia



Sono note le mie posizioni ideologiche e politiche, sempre e comunque palesemente antitetiche e agli antipodi, a tutto ciò che si connota “di destra”. Questo viaggio nella musica di destra (o come si è sempre autodefinita "musica alternativa") nasce dalla curiosità di ascoltare, conoscere e riassumere una realtà che esiste ed è esistita, per quanto agli opposti, come contenuti, da ciò che personalmente abitualmente seguo.

Puntate precedenti qui:

http://tonyface.blogspot.it/2015/05/la-musica-di-destra-in-italia.html

Dagli anni 80 ad oggi

Con l’ondata neo skin (successiva al punk) di fine anni 70 di estrema destra, capeggiata dagli inglesi Skrewdriver si sviluppa ovunque una scena che si rifà ad un sound duro e roccioso di derivazione punk oi! con frequenti concessioni al metal.
Gli anni 80 e 90 vedono anche in Italia la nascita di numerosissime formazioni affini, gran parte delle quali destinata a vita breve ed oscura. I testi sono sempre più espliciti e meno mediati da istanze generiche, si entra a piedi uniti su tematiche come razzismo/potere bianco, invettive violente contro gli avversari politici e non, spesso in modo sguaiato e senza alcun filtro dialettico, ben lontani da quanto avvenuto nei decenni precedenti.
Successivamente con l’avvento del Veneto Fronte Skinhead e di Casa Pound l’organizzazione di concerti, circuiti, etichette (la Rupe Tarpea in particolare) si fa sempre più articolata e accurata e le iniziative sempre meno “clandestine”.
I nomi sono ormai decine e decine, i concerti (anche all’estero, negli appositi circuiti) sempre più numerosi, la “scena” ha un seguito costante.

Tra i nomi di spicco da segnalare i vicentini PEGGIOR AMICO con due album e un CD e una decina di anni di carriera dal 1986 in poi con un oi punk sound venato di metal.
Uno dei componenti era membro dei PLASTIC SURGERY band veronese vissuta tra il 1981 e il 1986.
Sempre dal Veneto arrivano i GESTA BELLICA, nati nel 1990 e tutt’ora attivi con un nutrito numero di pubblicazioni (prevalentemente per la vicentina Tuono Records e un largo seguito.
Anche i romani 270 BIS, con sonorità melodiche, nati nei primi 1990 sono tutt’ora in attività con alcuni album all’attivo.
E’ del 2000 la nascita dei triestini ULTIMA FRONTIERA con 4 album all’attivo tra ballate e rock duro.
Tra i nomi di spicco gli ZETAZEROALFA, nati nel 1997, apertamente schierati, una mezza dozzina di album, concerti inEuropa, Canada, Thailandia, “inventori” della “cinghiamattanza” (prendersi a cinghiate sotto il palco).
Da Milano il punk metal dei MALNATT, nati nel 1998, varie produzioni e la partecipazione al film “ACAB” e da Roma i tiratissimi BRONSON.
Da annotare anche l’intensa attività discografica (una decina di lavori dal 2001 ad oggi) del cantautore milanese SKOLL.

mercoledì, maggio 13, 2015

La musica di destra in Italia



Sono note le mie posizioni ideologiche e politiche, sempre e comunque palesemente antitetiche e agli antipodi, a tutto ciò che si connota “di destra”. Questo viaggio nella musica di destra (o come si è sempre autodefinita "musica alternativa") nasce dalla curiosità di ascoltare, conoscere e riassumere una realtà che esiste ed è esistita, per quanto agli opposti, come contenuti, da ciò che personalmente abitualmente seguo .

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Gli anni 70

Gli anni 70 videro, in contrapposizione all’esplosione della “canzone politica” connotata radicalmente a sinistra (dai moderati De Gregori e Guccini ai radicali Area e Stormy Six per citare i nomi più noti), anche lo sviluppo di una numerosa frangia di gruppi e cantautori che si posizionarono, altrettanto radicalmente, a destra.
Con uno spessore culturale e un approfondimento delle tematiche “anti sistema” e anti capitalista, ben più profondo e interessante di quanto successivamente proposto dalla deriva oi-skin.
Le tematiche, ovviamente in tutt’altra ottica (ma nemmeno troppo) erano quelle della sinistra:
imperialismo, capitalismo, lavoro, scuola, famiglia, femminismo, società, femminismo, problemi carcerari.
Tra i principali momenti di aggregazione i Campi Hobbit, manifestazioni culturali organizzate dal Fronte della Gioventù con concerti, dibattiti, incontri che si volsero dal 1977 al 1981.
Non dimentcando il lavoro di alcune radio, prima tra tutte Radio University che passavano musica "alternativa".
I nomi che gravitarono in questo ambito furono numerosi, spesso velocissime meteore ma alcuni sono rimasti tra i principali esponenti in assoluto di questa scena.

Gli Amici del Vento sono tra i nomi di maggior successo e notorietà.
Nati nel 1975 e sciolti (a parte qualche sporadica reunion successiva) nei primi anni 80 furono tra i migliori sia a livello musicale (sempre in un contesto cantautorale molto ”gucciniano”) che , soprattutto, nel contenuto lirico, sempre pungente, ben elaborato, mai banale. Due gli album, “Trama nera” del 1977 e “Girotondo” del 1978, più due altri negli anni ’90 con una nuova formazione.

La Compagnia dell’Anello nacque a Padova nel 1974 (« Abbiamo iniziato nel 1974 a scrivere canzoni per la nostra gente, perché per i "fascisti" non cantava nessuno. Cantavamo la nostra rabbia, l'ingiustizia, l'emarginazione, ma eravamo anche catturati dal desiderio di gettare in faccia al potere tutta l'ironia beffarda dei nostri 20 anni»), si segnala per testi particolarmente “militanti” e brani arrangiati con una certa cura.
All’attivo sei album e una carriera che prosegue più o meno stabilmente fino ai nostri giorni.

Massimo Morsello, il “De Gregori nero” è più noto per la sua militanza nei Nuclei Armati Rivoluzionari, per gli anni di carcere comminati (mai scontati dopo la fuga in Inghilterra) e per la formazione di Forza Nuova con Fiore, che per l’attività musicale (che pure ha lasciato una mezza dozzina di album, sempre discretamente prodotti).
I testi sono meno diretti ed espliciti rispetto alla media della “musica alternativa”, spesso non direttamente connessi a tematiche di destra.
E’ scomparso dopo una lunga malattia nel 2001.

Gi Janus furono fondati a Roma nel 1976 da militanti del MSI (uno di loro morì ucciso da un carabiniere nelle manifestazioni successive alla strage di Acca Larentia). Il loro sound attingeva da hard rock e prog con addirittura (vedi “Manifestazione non autorizzata” da “Al maestrale”, unico album, del 1978), escursioni nel punk !!. Si sciolsero nel 1981.

Fabrizio Marzi inizia la sua attività dai microfoni della milanese "Radio University" nel 1976 cantando brani scritti per lui dal cugino Walter Jeder, giornalista, autore già di alcuni testi di Leo Valeriano e presentatore in tutte le edizioni degli storici Campi Hobbit.
Definito il De Andrè (ascoltare “Un uomo da perdere” che sembra un inedito di Faber, testo a parte) della destra esordisce nel 1977 a Campo Hobbit I e l’anno successivo pubblica il suo primo album, l' LP "Zoo", registrato in tre giorni con dei professionisti del settore. Nel 1979, incide il singolo "Giovinezza / Una canzone per vincere", quattro anni dopo abbandona la scena per tornare poi saltuariamente. Nel 1997, viene pubblicato il CD "Alzo Zero" in cui vengono ristampate le vecchie canzoni.

I veronesi ZPM incisero due album tra il 1977 e il 1979 e dopo uno scioglimento ripresero brevemente l’attività a fine 80’s. Sound ed esecuzione abbastanza approssimativi, in chiave semi acustica con vaghi accenni prog e con testi di scarso valore.

Michele di Fiò, recentemente scomparso ha all’attivo tre album improntati ad un cantautorato che deve di volta in volta ad uno stile che richiama da vicino Venditti (“Anna”) , Battisti di fine 70’s (“Est” ), l’Ivano Fossati più rock (“Rock”).
I testi sono a sfondo sociale, di protesta contro sistema e capitale ma non dichiaratamente di “destra”.

Roberto Scocco, morto suicida da poco tempo, ha lasciato alcune canzoni particolarmente note nella gioventù missina dei 70’s, come “A Serrgio” (per Sergio Ramelli), “La vendetta della civetta”, “Contadino” (dove auspicava un ritorno dell’uomo alla natura)

mercoledì, maggio 06, 2015

La musica di destra in Italia



Sono note le mie posizioni ideologiche e politiche, sempre e comunque palesemente antitetiche, opposte, agli antipodi, a tutto ciò che si connota “di destra”.
Questo viaggio nella musica di destra (o come si è sempre autodefinita "musica alternativa") nasce dalla curiosità di ascoltare, conoscere e riassumere una realtà che esiste ed è esistita, per quanto agli opposti, come contenuti, da ciò che personalmente abitualmente seguo .


Gli anni 60

I nomi attivi nei 60’s sono pochi e in generale mai, a livello di testi, radicalmente schierati. Le posizioni sono espresse sempre in modo elegante, ironico, non sguaiato (come invece spesso troviamo invece attualmente).

LEO VALERIANO è stato un cantautore attivo dalla metà dei 60’s con canzoni a base di voce e chitarra acustica.
Brani come “Berlin”(contro la divisione della Germania in funzione anti comunista) “Sorte di amare invano..” dedicato alla morte di Mussolini o “Budapest” (sulla rivolta anti sovietica del 1956, quest’ultimo con un arrangiamento d’archi) sono di semplice e modesta costruzione armonica e musicale, basandosi soprattutto sui contenuti dei testi e viaggiano sui tipici canoni cantautorali dell’epoca.
Esordisce nel cabaret ne Il Bagaglino nella la stagione 1965-66 e nel maggio esce il suo primo 45 giri "Un ragazzo".
Con Pippo Franco e Tony Santagata apre il cabaret Il Cormorano .
Nel 1968) pubblica l’EP "Budapest" e successivamente il secondo EP "La ballata dell’illusione" e i 45 giri "La canzone della terra perduta" e "Quando ero bambino" .
Nel 1969 esce il suo primo LP "Leo Valeriano" e nel 1976 esce dalla scena delle canzoni impegnate Nel 1997 pubblica il libro "Un disco da leggere" con allegate due cassette che contengono i suoi brani più significativi, compresi alcuni che erano rimasti inediti. Come attore ha interpretato soprattutto film comici e commedie dedicandosi anche al doppiaggio, di cartoni animati (vedi Taddeo negli anni 70 e 80).

PINO CARUSO, attore (prevalentemente) comico e star del Bagaglino incise nel 1967 la canzone “Il mercenario di Lucera” divantata un inno neo fascista dove si parla di un mercenario impegnato nella rivolta anti coloniale in Katanga. Il testo può essere interpretato anche in funzione anti-guerra ma i contenuti sembrano anche esaltare il mito della “bella morte” tipicamente destrorso. Pino Caruso e Leo Valeriano facevano parte del gruppo cabarettistico “Il giardino dei supplizi” (insieme a Giandomenico Pingitore e Luciano Cirri tra gli altri).
Lo stesso Caruso nel 1972 incise invece un 45 con il Duo di Piadena in appoggio al Partito Socialista Italiano (...)
Da ricordare anche “Arrivano i cinesi” del 1969 di BRUNO LAUZI (un moderato di destra, vicino al Partito Liberale) in cui, in epoca di Maoismo duro e puro ed esaltazione del modello cinese, burlarsene in musica non era propriamente consigliato.
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