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domenica, novembre 12, 2017

Mauro Ermanno Giovanardi in concerto- Teatro Bibiena S.Agata Bolognese 11-11-2017



Buona la prima.

La prima data, la classica "data zero", del prossimo tour de "La mia generazione" di Mauro Ermanno Giovanardi (vedi qui: http://tonyface.blogspot.it/2017/10/intervista-mauro-ermanno-giovanardi.html ) si svolge nel minuscolo ma incantevole Teatro Bibiena nella pianura (avvolta da un'altrettanto classica fittissima nebbia autunnale) modeno/bolognese.

E tutto riesce al meglio.

L'evidente e dichiarata emozione per l'esordio crea empatia con l'artista, le rare sbavature arricchiscono il clima della serata, quasi una prova pubblica che rende ancora più partecipe e parte integrante dello spettacolo gli spettatori.
I brani sono scarni ed essenziali, più diretti rispetto al disco.
Ci sono anche episodi rimasti fuori come "Corri" dei Tiromancino (bellissima versione) e uno dei Prozac+.

Si chiude con una travolgente "Forma e sostanza" dei CSI mentre nel bis spazio (idea molto gradevole) ad un brano a testa per i musicisti che lo accompagnano, Lele Battista, Alessandro Gaben, Marco 'Cosma' Carusino oltre al batterista Leziero Rescigno e al fonico Marco Posocco.
Serata riuscita, band in gran forma, spettacolo da non mancare.

martedì, marzo 21, 2017

Live in Italy



Due concerti di estrazione completamente diversa ma di eguale intensità che preme segnalare.

CUT (+ Kaptain Preemo) "Arci Taun" - Fidenza (Parma)
sabato 18 marzo

I CUT sono tra le migliori realtà "rock nroll" italiane.
Da lungo tempo.
E ogni disco, ogni concerto, non fanno che confermarlo.
Energia incredibile, riff micidiali che abbracciano il rock n roll primitivo, il punk, il funk, il blues.
Sound caustico, tirato, abrasivo, tecnica sopraffina.
Aprono i giovani e convincenti Kaptain Preemo, buon mix di garage, psichedelia, rock.

INCOGNITO "Teatro Municipale" - Piacenza
domenica 19 marzo

Teatro gremito per un nuovo appuntamento del Piacenza Jazz Festival (nonostante i prezzi non proprio popolari).
"Ma come cazzo suonano questi qua???"
Tredici ECCELLENZE sul palco, tecnica spropositata, funk jazz fusion travolgente, assoli incredibili (talvolta un po' prolissi, come spesso capita in queste circostanze ma di tale livello da fare paura!).
Band incredibile, groove pazzesco, concerto (di due ore) da incorniciare.
Gran finale con discorso di "Bluey" che ricorda come i componenti della band arrivino da ogni parte del mondo in una sorta di "United Nations" di razze, culture, provenienze.
La band se ne va mentre parte "one Love" di Bob Marley.

giovedì, luglio 10, 2014

Paul Weller live al Beauregard Festival in Francia 5 luglio 2014



Un Weller in splendida forma al Beauregard Festival in Francia.
Band compatta, sound aggressivo, duro, freschissimo ed essenziale: due chitarre (Steve Cradock e Paul), basso (Andy Lewis), batteria (Steve Pilgrims), tastiere e chitarra (Andy Crofts), percussioni (Ben Gordelier) e un set impressionante con una partenza assolutamente travolgente con una tiratissima “Wake up the nation” quasi hard, le sempre bellissime “From the floorboards up” e “Fast cars/Slow traffic” e una “Come on let’s go” più ballad del solito.
Ben fatta la pulsante “Sea spray” da “22 dreams”, dalle tinte psych.
Ottimo l’arrangiamento con percussioni e ritmi quasi samba di “Headstart for happiness”, unica concessione al periodo Style Council, e “Foot of the mountain” che diventa dilatata e liquida con un grande solo di Steve Cradock prima e di Paul dopo (che ne conferma le grandi qualità tecniche alla chitarra).
Da “Sonik kicks” partono le note elettroniche che si perdono poi in un brano sbarazzino e piacevole di “The attic”.
Versione rock con chitarre in grande evidenza con wha wha e sferzate quasi hendrixiane (o Prisoners?) di “Friday street” (da "Heavy soul") e in “Porcelain gods” (da “Stanley Road”) quest’ultima arricchita da una grande tastiera e da un gran lavoro di dinamiche tra momenti tiratissimi e discese in atmosfere psych soul e un finale epico da antologia.
Paul si siede al piano Korg e parte il duro e secco basso che caratterizza “Dragonfly” (da “Sonik Kicks”) ed esegue poi una bellissima “Picking up sticks” (poco conosciuto gioiello di “Heliocentric”) in cui trova spazio un breve assolo di batteria, discreto e molto jazz.
Riprende la chitarra e spara una tiratissima “7+3 is the strikers name” che si interrompe quando esplode “Peacock suit”, secca e hardeggiante. Si chiude con “Start!” dei Jam in una versione che perde la rabbia e l’urgenza dell’originale e che suona un po’ stanca e datata, in verità.

All’interno di un festival e costretto ad una sola ora di concerto Weller ha scelto una scaletta piuttosto inconsueta, lasciando fuori l’anima più soul che ha caratterizzato la sua carriera e gli abituali (spesso generosi) omaggi al passato remoto (nelle scalette recenti ci sono anche “Tales from the riverbank e “Town called malice” dei Jam).
Il concerto è comunque di grande livello, anche se probabilmente meglio apprezzato dai fans più agguerriti in grado di muoversi con più agio nella discografia solista.

Per vedere l’intero concerto:

http://culturebox.francetvinfo.fr/live/musique/rock/paul-weller-au-festival-beauregard-2014-158261

martedì, ottobre 25, 2011

Non è mai troppo tardi



Argomento ormai sempre più spesso dibattuto e sentito:
perchè in Italia i concerti iniziano tardi, spesso tardissimo ?

Si dice: perchè prima delle 23 o anche dopo non viene nessuno.
Sia nelle vesti di musicista che di spettatore trovo che probabilmente con un' "educazione" mirata si potrebbe tranquillamente portare l'orario alle 22.
E la gente interessata al gruppo a quell'ora ci sarebbe (magari anche chi, venendo da più o meno lontano, se ne resta a casa, preventivando una levataccia il giorno successivo).
Per chi ama le ore piccole un djset successivo (spesso presente e disertato proprio perchè l'orario è ormai proibitivo) fungerebbe da ottimo intrattenimento.

lunedì, ottobre 17, 2011

I Clash hanno suonato alla Costa di Casaliggio



I Clash hanno incominciato a suonare alla Costa di Casaliggio verso la fine dei 70’s.
Ci andavo d’estate con un registratore a cassette.
Portavo con me Beatles, Who e Stones e poi un po’ di compilation che mi ero fatto su qualche C90 della TDK.
In una c’erano un po’ di pezzi dei Clash: “Janie Jones”, “Garageland”, “Tommy gun”, “English civil war”.
Erano quelli che incominciavamo a provare con i Chelsea Hotel, insieme a quelli dei Ramones, Stooges e dei Dead Boys.
Suonavano a basso volume i Clash.
Li potevo sentire solo io da quello sputo di registratorino.
Ma tanto agli altri del paese non sarebbero interessati visto che l’età media era di 70/80 anni.
Anche negli anni successivi, quando ci ho aggiunto “London calling” e il resto.
Il giradischi non lo muovevo da Piacenza, dove abitavo.
Ma le cassette mi bastavano, tra un concerto, un viaggio, un giro in bici da corsa sul Penice.

Alla fine degli anni 80 ci siamo sposati e lì ci siamo andati ad abitare.
E i Clash hanno incominciato a suonare a tutto volume.
Anche quando c’era la messa , nella chiesa attaccata a casa mia, così per il gusto di disturbare.
Poi ho capito che con il Vaticano non la puoi vincere, in nessun modo.
E allora durante la messa lo stereo lo tenevo basso e mettevo gli Style Council di “Cafè Bleu” che non facevano rumore.

Quest’anno all’annuale castagnata che si fa davanti a casa hanno suonato anche dei ragazzi di 12, 13 anni, qualcuno appena più “vecchio”, i Sit Down.
E hanno fatto, proprio sotto quella finestra da dove per oltre 30 anni hanno suonato i Clash, “Police on my back” il pezzo di Eddy Grant che Joe,Mick,Paul eTopper riproposero su “Sandinista!”

Il seme è germogliato e il cerchio si è chiuso.

venerdì, settembre 23, 2011

Specials live a Milano




Specials a Milano e moi con Neville Staple

Lamadonna ragazzi non sono mica più abituato a girare per Milano.
La sera poi. Se c’è da andare a S.Siro è tutta dritta e ci arrivo, ma in via Valtellina sono cazzi.
Di solito giro per Gragnano e per andare a lavorare a Roveleto passo dalla Caratta, Podenzano e al massimo devo affrontare una mietitrebbia o un camion di pomodori d’estate o una spanna di ghiaccio e il nebbione padano d’inverno.
Ma da Piazzale Loreto, via Buenos Aires, sbagliamo una strada e cominciamo a girare in tondo chissacazzodove.
“Va’ che bello lì c’è la sfilata di Moschino”
Sta minchia.
Si accosta un taxista al semaforo: “Buonuomo, dove sono ? Per andare in via Valtellina?”
“Uè testina, torna indietro, zona viale Zara ed è lì”
(non mi ha detto proprio così, ma fa molto milanese)
“Ah ecco, grazie”
Intanto chiamano Luca, Gomma e Massimo.
“Ma dove siete?”
“Qua dietro, stiamo arrivando, 5 minuti”
“Io entro iniziano i Casino Royale tra poco”
Via Galvani.
“C’è ! C’è via Galvani !!!”
Sulle gambe la cartina stampata da google map.
Beccata via Valtellina, diovendicativo!
A Gragnano e a Roveleto il parcheggio lo trovi anche il giorno di mercato e a Piacenza in fondo a via Roma o in via Trebbiola un buco c’è sempre.
“...e tutti i santi del paradiso e chi li ha fatti !!!”
Passo carraio.
“Non me ne frega un cazzo, io la piazzo qui e andiamo”
Luca: “Sono dentro, i Casino hanno iniziato adesso, tra mezzora partono gli Specials”.
Oggi Rita ha saltato il pranzo, io un panino intanto che traducevo il libro di Neville Staple.
Abbiamo i “lumini” (cioè se andiamo dentro senza mangiare sveniamo dopo 10 minuti).
Panino, birra e vino (grammo. trad: pessimo), due caffè.
Dentro all’Alcatraz.
Persi i Casino Royale.
Abbastanza gente ma pensavo di più (poi quando partono i 2Tone heroes si riempirà).
Metà la conosco.
L’altra metà conosce me, ma non ho assolutamente idea di chi sia, anche se magari ci facciamo una bella chiacchierata sui vecchi tempi, sui miei libri e sul suo disco uscito da poco.
“Ti è piaciuto ?”
“Altro che!”
“Grazie per averne parlato sul tuo blog”
“Figurati, mi è piaciuto”.

Ma chi sei ? Con chi suoni ? Qual’è il tuo disco ?
Maledetta vecchiaia !
Oskar non riesce a venire, c’è Davide dei Vallanzaska, mods, skinheads, rude boys.

Partono gli SPECIALS
E balliamo tutto il concerto.
Perchè se c’è qualcuno su un palco che mette in fila roba tipo “Gangsters”, “Too much too young”, “Rat race”, “Do the dog”, “A message to you Rudy”, “Enjoy yourself”, per dirne alcuni, cosa fai ?
Stai ad ascoltare con le braccia conserte ?

Alla fine Alioscia dei Casino Royale mi fa entrare nel backstage (GRAZIE!) e incontro il buon Neville.
Parla bene l’inglese.
Io no ma ci capiamo lo stesso.
Gentile, disponibile, tanto quanto gli altri del gruppo.
Foto, bella atmosfera.
Fuori Massimo e Luca si insultano su Milan e Inter.
Una Coca Cola all’autogrill.
Tre ore di sonno, poi da Gragnano a Roveleto, via Caratta e Podenzano.
Camion di pomodori, ma ci arrivo nella solita mezzora e parcheggio davanti alla ditta.
Enjoy yourself !!

giovedì, settembre 22, 2011

March of the Mods







Dal 10 agosto al 1 settembre del 1979, SECRET AFFAIR, PURPLE HEARTS (che sostituirono all’ultimo momento il Little Roosters) e BACK TO ZERO intrapresero la mitica” March Of The Mods", ovvero un tour di 17 date che toccò buona parte dell’Inghilterra e che culminò con la serata al “Lyceum” di Londra il 26 agosto con anche Madness e Selecter.
In altre date si unirono anche gli Squire.
Il tour ebbe successi alterni, pur se seguito sempre con interesse (i Secret Affair erano nella top 20 con “Time for action”) da pubblico e stampa.

mercoledì, settembre 21, 2011

100 Club Punk Festival 1976






35 anni fa, il 20 e 21 settembre 1976, si svolse al "100 Club" di Londra il "primo" Festival Punk della storia (anche se già c'erano stati concerti con più gruppi punk).

Parteciparono Sex Pistols, Clash, Siouxsie and the Banshees e Subway Sect il 20 settembre e Damned, Buzzcocks, Vibrators con Chris Spedding e i francesi Stinky Toys il 21 settembre.

Un folto pubblico tra le 500 e 600 persone vide la nascita della scena punk londinese con i Clash con Terry Chimes alla batteria (arrivato da pochissimo) e un repertorio con alcuni brani che non compariranno mai nei dischi della band, Siouxsie and the Banshees con Sid Vicious alla batteria che, non avendo brani pronti, si esibirono in una sorta di happening teatrale e i Vibrators che fecero da backing band a Chris Spedding imparando i pezzi nel camerino appena prima di salire sul palco.

Nel pubblico futuri personaggi come Shane MacGowan dei Pogues, Shanne Bradley dei The Men They Couldn't Hang, Viv Albertine delle Slits, Chrissie Hynde dei Pretenders, Vivienne Westwood, Gaye Advert and T. V. Smith degli Adverts.

Fu in questa occasione che Sid Vicious tirò un bicchiere ai Damned, colpendo una ragazza e accecandola in un occhio.

martedì, settembre 20, 2011

Festival Pop di Zerbo 1972






FOTO 1 e 2 di GIORGIO PIZZOCARO


Il 16,17,18 giugno 1972 si tenne il Festival Pop di Re Nudo a Zerbo, paesotto sulle rive del Po in provincia di Pavia a pochi kilometri da Castelsangiovanni (Piacenza)
Suonarono decine di gruppi, dalle 17 di sabato alle 4 di mattina di domenica 18 di domenica alle 4 di lunedì e arrivarono 30.000 ragazzi da tutta Italia, invadendo le rive del fiume (dove si poteva fare ancora il bagno), campeggiando in tranquillità e convivendo pacificamente con i residenti.

Suonarono tra gli altri Amon Duul, Banco, Capsicum Red, Era di Acquario Garybaldi, Francesco Guccini, Jumbo, Giovanna Marini, Paolo Pietrangeli, Claudio Rocchi, Stormy Six, Nuova Idea , Opium , Come le foglie, Top 4 , Comma 22, Analogy e i giovanissimi Il Pacco (con Eugenio Finardi, Alberto Camerini e Walter Calloni).

Domenica scorsa grazie alla casa editrice Il Volo Libero, con il coordinamento di Luca Trambusti, si è svolto un piccolo remake dell'evento, negli stessi luoghi, con mostra fotografica, video e un concerto (con pioggia incombente) con Eugenio Finardi, Alberto Camerini, gli Analogy, Come le Foglie e Nagual.
Qualche centinaio di persone, atmosfera ultra rilassata, protagonisti dell'epoca, mezza età boys (il sottoscritto...) e tanti giovani.
E' utile comunque ricordare.

martedì, agosto 02, 2011

The Concert for Bangla Desh






Quarant’anni fa, il Primo Agosto 1971, al Madison Square Garden, il pop-rock scoprì la beneficenza.
"The Concert for Bangla Desh" organizzato in cinque settimane da George Harrison (su invito del suo maestro di sitar Ravi Shankar per aiutare lke popolazioni del Bangladesh raccolse più di 40mila persone, due concerti (pomeriggio e sera), un introito totale – tra incasso, triplo vinile e film – tra gli 8 e i 10 milioni di dollari.

Nel cast oltre a George Harrison, Bob Dylan, Eric Clapton, Ringo Starr, Ravi Shankar, Billy Preston, Leon Russell, i Badfinger come backing band.
Furono invitati anche Paul McCartney e John Lennon.
Paul reputò prematura una reunion coi Beatles.
John accettò, ma cambiò idea quando Harrison gli disse che Yoko Ono, su quel palco, non ci sarebbe mai salita.

Artisticamente (a parte l’esibizione soporifera di Shankar) fu un ottimo concerto, con brani dei Beatles (“Something”, “While my guitar...”, “Here comes the sun”) vario materiale del George solista, la stupenda “It don’t come easy” di Ringo (che dimentica alcune parole del testo) e un Dylan un po’ dimesso ma sempre irresistibile.

L’incasso non andò tutto in beneficenza. Harrison, accusato di lucrare sulle tragedie, ne soffrì particolarmente. Il libretto interno alla versione originale conteneva l’immagine dell’assegno –  “243.418,50 dollari” – immediatamente versato all’Unicef.
Per motivazioni burocratiche, il Fisco americano bloccò fino al 1981 gran parte dei proventi.

sabato, giugno 18, 2011

Lilith and the Sinnersaints live a Parma

ivo

Giovedì 23 giugno a Vigheffio (PARMA), presso "La Fattoria di Vigheffio":
LILITH AND THE SINNERSAINTS dal vivo.

www.lilithandthesinnersaints.com

it-it.facebook.com/fattoria.vigheffio

www.coopavalon.it/fattoria-vigheffio.aspx


PRIMA E DOPO DJ SET by DJ GAIDO..Maximum garage n roll !

lunedì, giugno 13, 2011

The Who + Small Faces 1968 Oceania Tour





Un tour da favola (sulla carta) quello di WHO, SMALL FACES e PAUL JONES (ex voce di Manfred Mann e Alexis Korner e con un'ottima carriera solista in corso, supportato dai locali Questions).

Le otto date si rivelarono in realtà un disastro tra incidenti "diplomatici", impianti poco adeguati e una stampa ostile.
Pete Townshend promise di non tornare più (e ha mantenuto la parola per 25 anni...), soprattutto dopo un telegramma del primo ministro australiano che non li considerava graditi da quelle parti.

Solo ad Adelaide trovarono pace grazie ai mods locali che li scortarono in scooter per tutta la città e li fecero divertire tra pubs e spiaggia.

Australia
Sat. 20 Jan. 1968 - Brisbane - Festival Hall
Mon. 22 Jan. 1968 - Sydney - The Stadium
Tue. 23 Jan. 1968 - Sydney - The Stadium
Thu. 25 Jan. 1968 - Melbourne - Festival Hall
Fri. 26 Jan. 1968 - Melbourne - Festival Hall
Sat. 27 Jan. 1968 - Adelaide - Centennial Hall

New Zealand
Mon. 29 Jan. 1968 - Auckland - Town Hall
Wed. 31 Jan. 1968 - Wellington - Town Hall

venerdì, febbraio 11, 2011

Appuntamenti






Qualche appuntamento:
STASERA
gli STATUTO tornano dopo 7 anni a suonare a Torino all'Hiroshima Mon Amour.
Ospiti Paolo Pulici, Ezio Bosso, Enrico Ruggeri, Gang , Johnson Righeria ,Ron.
www.statuto.net

DOMANI
LILITH & THE SINNERSAINTS in concerto al "Sur le Sofà" di Castiglione Olona (VA) in via Po.
www.lilithandthesinnersaints.com

DOMENICA
IN TUTTA ITALIA le DONNE (e i loro compagni) manifestano per riaffermare (purtroppo in Italia nel 2011 ce n'è ancora bisogno. grazie alla FOGNA che ci governa) la loro dignità di donne.
qui l'elenco dettagliato delle manifestazioni
http://senonoraquando13febbraio2011.wordpress.com/

lunedì, dicembre 06, 2010

Mercoledì 8 dicembre- Torino: To BEAT PAREJ



Mercoledì 8 dicembre a Torino
Da un'idea di Cristina Scanu, con l'aiuto dell'associazione Imagine.
TO BEAT PAREJ Stones In Love Pop Festival

Pieno successo del festival torinese.
Preceduto da una lunga serie di iniziative (dj sets, incontri, presentazione di "Eighties colours" di Roberto Calabrò), ha raggiunto il culmine in serata al "Lapsus", piuttosto affollato, in un clima di stupenda collaborazione, amicizia, rispetto e tranquillità.
Molto alta la media anagrafica...ma era difficile preventivare diversamente.
HAnno aperto i NO STRANGE magnifici interpreti cosmici di atmosfere psichedeliche in bilico tra la Germania di Amon Duul e Popol Vuh e il suono mediterraneo dei 70's italiani. Brani classici e dal nuovo album, ottimo light show.
A seguire un set super energico dei SICK ROSE alle prese con un freschissimo power pop tinto di garage.
Covers di Knack e Saints, classici del loro repertorio, tecnica e tiro invidiabili, Luca Re canta come 25 anni fa.
Chiudono con un breve seti PARTY KIDZ , beat and roll ancora attuale e coinvolgente. Bravissimi.
Poi è ora di una lunga session con vari elementi dei gruppi appena scesi dal palco e l'apporto di Lilith (in "For what it's worth" dei Buffalo Springfields) e del sottoscritto che oltre al precedente brano si diletta con "You really got me".
Bellissima serata.
Energia, coolness, elettricità.
Get UP !!!

domenica, novembre 21, 2010

Secret Affair live a Torino 20-11-2010




Serata magica per festeggiare il trentennale dei Mods di Piazza Statuto e che fa il degno paio con il Traffic Festival estivo con Paul Weller, Specials e Statuto.

Dopo un'ottima e affollata presentazione di "Mod generations" e "Mod..." di Luca Frazzi/Terry Rawlings nel tardo pomeriggio, l' "Hiroshima" si è progressivamente riempito di giovani e "anziani" della Vecchia e inossidabile Guardia, ancora senza alcun segno di ruggine, nonostante la pioggia sferzante.
Tanta gente a tributare il giusto plauso ai SECRET AFFAIR, icona tuttora vitale ed energica della storia della musica MOD.

Band in forma eccellente a supportare il duo Page/Cairns che, pure un po' imbolsiti, continuano a tenere la scena in maniera più che dignitosa.
Partono un po' "lenti" per poi decollare e travolgere tutti.
Tanti i brani dall'esordio "Glory boys" (da "Shake& shout" ad una lunga versione di "I'm not free", fino ai gioielli finali "Time for action", "Glory boys" e una stupenda versione di "Let your heart dance") e dal secondo "Behind closed doors" ("My world", "Sound of confusion", un'epica "Streetlife parade"). Solo una cenno dal pur stupendo "Business as usual" "("Dancemaster") e ottime le covers di "Get ready" e una grande "Don't need no doctor" riarrangiata con eccellente gusto a chiudere il set.

Ian Page canta divinamente, la band pulsa energia a profusione, Cairns a volte indugia troppo su suoni secchi e "duri", ma alla fine l'amalgama è perfetto.
Gran bel concerto.

Foto rubate al Facebook di Naska

venerdì, novembre 19, 2010

Secret Affair a Torino + Mod Generations




IL 30° COMPLEANNO DI PIAZZA STATUTO - 20 novembre 2010
Sarà festeggiato all’HMA di via Bossoli 83 con una mostra di fotografie, fanzines, manifesti e volantini che ripercorreranno i 30 anni di Modernismo a Torino.
Ci sarà la presentazione dei libri “Mod Generations” di Tony Face Bacciocchi (papà dei Mods Italiani) e "MOD. Vivere puliti in circostanze difficili" di Terry Rawlings, edizione italiana a cura di Luca Frazzi con la partecipazione di entrambi gli autori.
Alle 22 sarà la volta del concerto dei SECRET AFFAIR la band più di culto in assoluto per i Mods del primo revival a livello internazionale, per la prima volta in Italia in formazione originale, un evento di portata storica degna dell’importanza della ricorrenza.
Per informazioni:
www.piazzastatutomod.it
www.secretaffair.info

lunedì, luglio 19, 2010

Fare soldi. Live.




Gli U2 (scusate se non c'è la foto ma non riesco a metterne una degli U2 su questo blog...) sono la band che guadagna di più secondo l'ultima classifica della rivista Forbes. Il gruppo irlandese, che ha incassato 130 milioni di dollari dall'ultima tournee mondiale, ha venduto biglietti per 10 milioni di dollari a ogni tappa.
Seguono: AC/DC, Beyoncè, Bruce Springsteen, Britney Spears, Jay Z, Lady Ga Ga, Madonna.

Come si evince alla gente piace la qualità.....

In Italia invece va maluccio.
Pare reggano Dalla De Gregori, i soliti Vasco e Liga e funziona Paolo Mengoni da X Factor.
Il resto sono lacrime e sangue

PS: le agenzie parlano di 25.000 persone alla serata Mod di Venaria.
A me sembravano non più di 10.000

venerdì, luglio 16, 2010

Statuto, Weller, Specials live a Torino, Traffic festival









CRONACA DI UNA NOTTE DI MEZZA ESTATE

Il più importante evento mod nella storia italiana.
Sullo stesso palco Statuto, Paul Weller e Specials. Difficile da immaginare, difficile vederlo ripetuto.
Tanta gente, tanto entusiasmo, concerti eccellenti, per verve, energia, freschezza, potenza.

Improbabile l'obbiettività dovendo parlare degli STATUTO, che hanno aperto poco dopole 20.
Innanzitutto ho avuto l'onore e l'opportunità di farne parte per una sera, sul palco con loro.
E se la mia partecipazione alle percussioni è stata puramente coreografica e il coinvolgimento totale, non posso che sottolineare quanto siano ancora cresciuti, si siano perfezionati, quanto il repertorio sia straordinario per qualità e contenuti.
Un brano come "Ghetto" meriterebbe un posto d'onore nel Canzoniere Italiano a fianco di De Andrè e Guccini.
Mi sono sorpreso durante il concerto a cantare gran parte delle loro canzoni, parola per parola, seguendo Oskar, tanto ormai siano brani irrimediabilmente parte della mia vita.
GRAZIE OSKAR, GRAZIE NASKA e GRAZIE a tutti gli "altri" Statuto per la gentilezza, la disponibilità, la bellissima serata.

Tocca poi a PAUL WELLER.
Partenza al fulmicotone con una serie che inanella, tra gli altri, "The changing man" , "Moonshine", "From the floorboards up", "No tears to cry", "Strange town" dei Jam e una splendida e rienergizzata versione di "Shout to the top". Paul in grande forma, nervoso, tirato, band precisa e dura, pulita. Grande impatto.
Poi si incarta in una serie di brani al piano e tastiere con "One bright star", dove in mezzo al ritmo tango, si inserisce un evitabile e pure brutto assolo di batteria. C'è spazio per "You do something to me" e una pesantissima "Pieces of a dream" dall'ultimo album.
Perplessità.
Che svaniscono con l'ultima tranche in cui infila "Push it along", "Fast cars" e prima della conclusione riservata a "Come on let's go", apre il libro dei sogni, prende "Sound affects" e ci mette "Pretty green" e "Start".
BRAVO PAUL !!

Chiudono gli SPECIALS.
Per evitare il traffico dell'uscita levo le tende un po' prima ma il tempo è sufficiente per vedere una band in formissima, anche loro freschissimi, energici, potenti, con QUEL suono del 1979 ! "Gangsters" , "Rat race" etc etc.
La platea in fiamme, band superlativa.

BACKSTAGE
Nell'afa pomeridiana (l'alternativa dei camerini con l'aria condizionata a mille e zero gradi o quasi..) due parole, due foto e due autografi con Paul. Cordiale e tranquillo ma anche molto "asciutto" e dopo 10 minuti la guardia del corpo intima di smettere di fare foto. Va bè.
Invece gentili, scanzonati, disponibilissimi gli Specials. Bella gente.
Un piacere aver rivisto anche ALEX LOGGIA (ospite su "I campioni") e Ruzza, oltre ad un'infinità di altra gente.

SERATA EPICA.

mercoledì, luglio 14, 2010

Traffic Festival 2010: Specials, Paul Weller, Statuto



TRAFFIC FESTIVAL
Reggia di Venaria (TO)
GIOVEDI’ 15 LUGLIO 2010
Ore 20.00 PRE-CI-SE!
STATUTO , e a seguire..PAUL WELLER e gli SPECIALS!! (tutto a gratis!)

Personalmente avrò l'onore (concessomi da Oskar, Naska & Statuto) di suonare le percussioni con gli Statuto.
Ho avuto l'opportunità di aprire per Clash, Stooges, Siouxsie, Manu Chao, Brian Auger, ma MAI mi sarei aspettato di poterlo fare per Paul Weller. Chiamale se vuoi...emozioni...it's a mod mod mod world !

venerdì, giugno 04, 2010

Beatles Fest a Castelsangiovanni (Piacenza)





Si è tenuta a Castelsangiovanni (Piacenza) la seconda edizione del Beatles Fest, rinviato il sabato precedente perchè prevista pioggia.
Ad esibirsi la cover band degli ABBEY ROAD e i gruppi Deframat Band e Jim&Lyl.
Stands gastronomici, mostra di foto e altro di contorno.
Tanta gente, ben sopra il migliaio, salamelle, birra e alcolici sparsi.
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