martedì, febbraio 16, 2021

La storia della Face Records



La Face Records nasce nel 1989 all’indomani dalla separazione interna ai Not Moving di qualche tempo prima.
Oltre ai ricordi e ai dischi mi rimase anche un furgone di poco valore che vendetti e con i proventi del quale (un milioncino di lire) decisi di buttare in piedi un’etichetta in grado di soddisfare tutte le mie aspirazioni discografiche senza intermediari (che tanti danni avevano fatto negli anni dei Not Moving).
Non a caso la chiamai Face Records.
Il logo lo disegnò Rita Lilith Oberti e tutte le uscite hanno rispecchiato in pieno il credo dell’etichetta:
quello che mi pare e piace.

1989-1990
Si partì con una copia di 45 giri , quello dei TIMEPILLS (la band post Not Moving in cui suonavo io, l’ex bassista della band, Luigi Milani, alla chitarra e il futuro bassista del Link Quartet, Renzo Bassi, dopo che, poco prima, Lilith aveva lasciato la band) all’insegna del beat rock e quello della TONY FACE BIG ROLL BAND, ovvero due brani di quello che allora si chiamava, da poco, acid jazz, in stile James Taylor Quartet, e che ritrovai qualche anno dopo nel Link Quartet.

Sfumate la possibilità di fare uscire un singolo dei Fleshtones e uno dei post Prisoners Prime Movers, nel 1990 la Face pubblicò l’EP degli psichedelici EFFERVESCENT ELEPHANTS e, subito dopo, l’esordio solista di LILITH “Hello I love me!” (interamente acustico, registrato in totale “povertà” di mezzi, nella più assoluta spontaneità, fu uno dei primi dischi “unplugged” o acustici in un epoca di grunge incombente).
A suggello del primo anno di attività un singolo degli STATUTO, con due cover in italiano degli Who (degli Statuto avevo già prodotto, anni prima, il loro singolo d’esordio “Io Dio/Balla” con l’etichetta mod DTK mentre qualche tempo arriverà la produzione del 12" "Senza di lei" e la collaborazione per l'album "Canzonissime").

La distribuzione avveniva attraverso l’italiana Toast e una serie di piccole realtà internazionali da poche copie l’una che però facevano arrivare i preziosi vinili anche in Finlandia, Germania, Francia, Usa, Inghilterra e perfino Perù (dove, non so perché, qualche decina di copie le piazzavo sempre!).
Inoltre stampavo un catalogo fotocopiato che comprendeva anche materiale scambiato con altre etichette europee, che arrivava a qualche centinaio di persone, molte delle quali divennero affezionati clienti.

1991
L’etichetta, partita come scherzo e attività ludica, incominciò ad avere un certo riscontro sia di pubblico che di critica e mi spinse a proseguire nel progetto con maggiore entusiasmo, impegno ed energia.
Cambiò la distribuzione a favore della Helter Skelter.
“WHO ARE THEM?” fu il primo LP e un tributo alla mia band preferita di sempre, gli Who.
Conteneva 12 cover (di Not Moving, Lilith, Tony Face BRB, Statuto, Pow etc), più o meno riuscite, della band di Pete e Roger e fu il primo “successo”, toccando quota 1.400 copie vendute.

Toccò poi ad una band americana, gli OVERCOAT dall’Arizona, interpreti di un garage rock piuttosto grezzo e minimale sul 45 “Season of the witch” e a cui organizzai anche un tour in Italia.
La fama della Face Records divenne particolarmente evidente a livello locale (Piacenza) dove costituiva il primo esempio in tal senso.
Aprii così le porte a due autoproduzioni di bands piacentine che esulavano però completamente dalla linea artistica dell’etichetta.
Così l’EP punk rock dei PEDAGO PARTY e il LP d’ispirazione U2 dei RED INSIDE sono assolutamente fuori dall’abituale suono Face e rimasero brevemente nel catalogo.
L’anno si chiuse con la realizzazione di un singolo in tiratura limitata (e con tre copertine diverse) di LILITH con le cover di “Tombstone blues” di Dylan e di “Venus in furs” del Velvet U., stampato anche in 2.000 copie in allegato alla rivista “Urlo”.

1992
L’8 marzo del 1992 esce l’album “Lady sings love songs” di LILITH, stampato in vinile e in CD, che risulterà a lungo il best seller dell’etichetta arrivando alle 2.000 copie e che lanciò la nostra band nella scena italiana ed europea (uscì in contemporanea anche in Benelux , distribuito da Rough Trade in Europa, per la label belga Boom Records con cui iniziò una lunga collaborazione).
Grande successo di critica, centinaia di concerti, tour europei, RAI, BBC e luci puntate sull’etichetta, che rimaneva, e rimase sempre, un dopo lavoro, ovvero un’attività da svolgere in serata, confezionando pacchi e pacchetti, scrivendo lettere, imbustando cataloghi, o, nei momenti liberi, correndo su e giù tra SIAE, stampatori di dischi, grafici, per mettere insieme il necessario per la realiazzazione dei nuovi prodotti.

Poco dopo fu la volta della collaborazione diretta con l’etichetta belga Boom, con la pubblicazione della compilation “BELGIAN MANIA GOES TO ITALY”, CD con 18 band, di ispirazione garage beat, italiane e belghe e del primo volume della collana “FACES” che dava spazio a nuove bands italiane e straniere.
Tornai ai 45 con lo stupendo commiato della mod band milanese dei POW, l’EP “Maximum punk n beat”

1993 – 1994 -1995 - 1996
Dopo tanto lavoro si aprì un periodo di crisi per l’etichetta, sia a causa dei conti che spesso non tornavano, sia di un impoverimento generale di idee e di entusiasmo, sia degli impegni legati alla carriera di Lilith e di lavoro sempre più preponderanti.
Le uscite si diradarono e l’attività si fece sempre più limitata.

Il 1993 si apre con una mano al vecchio bassista dei Not Moving, Dany D., di cui pubblicai il singolo della nuova band BIG CHIEF BROOM MAN BAND(per cui organizzai un paio di tour italiani) a base di Nick Cave e sperimentazione e con il CD (uscito anche su cassetta) “A.Ra.Gos.Ta” delle MADRI DELLA PSICANALISI band che mischiava ironia a funky, beat, pop, rhythm and blues.
Poi il secondo volume di “FACES” (che aprì una collaborazione diretta con l’etichetta greca Wipe Out).

Solo il terzo ed ultimo volume di FACES nel 1994.
Nel 1995 un ritorno al garage e al rock n roll con il 45 dei francesi SLOW SLUSHY BOYS “Gurl”.
Nel 1996 la compilation “MODS 15 anni di Modernismo attivo” di fatto prodotta da Bruno Pisaniello di "Scooter Italiano" e su Face per “onore di firma”, contenente rari brani della prima scena mod italiana di FB Art, Statuto, Coys, Spider Top Mods, PUB, Underground Arrows, Lager, Pow, Kickstart.

1997
Dopo tanta assenza la Face Records riprende vigore e lo fa alla grande: innanzitutto un anno di preparazione che consegna comunque alle stampe due prodotti che riporteranno alla luce il marchio dell’etichetta.
Il CD dei romagnoli PIRATI, "A testa in giù”, popbeat del migliore in italiano e “Stracci” il CD d’addio di LILITH (di cui nel frattempo erano usciti alcuni 45 in Grecia e Belgio e il MCD “Guerra “ in Belgio) che rimane uno degli episodi più deboli della nostra carriera, pur ricco di buoni spunti.

1998
La Face Records viene accorpata al marchio Audiar (casa di produzione e studio di registrazione in cui lavoravo dal 1983 e che aveva appena pubblicato l’album “Canzonissime” degli Statuto) firma un contratto di distribuzione con Sony Music ed editoriale con EMI .
Il grande salto nella discografia ufficiale ù, quella seria, avviene con il primo volume della compilation “MONDO BEAT” a cui partecipano Fleshtones, Chesterfield Kings, Statuto, Assist, Pirati, Link Quartet, Sciacalli, Vallanzaska, Hermits, Uninvited, Roamin Numerals e subito dopo con “Pop Club” dei brit popper torinesi ASSIST (che portammo ad aprire il tour per i Supergrass) e il singolo “Cosa cerchi bambolina?” dei PIRATI, entrambi di grande potenziale commerciale, ma che rimasero nei meandri tortuosi della grande discografia.
Discorso diverso per “Cheope”, l’album dei VALLANZASKA che rimane il best seller assoluto dell’etichetta, insieme a “Lady sings love songs” di Lilith e al singolo degli Statuto.

1999-2000- la fine
Non bastano vendite “tiepide” e tanto entusiasmo per reggere i ritmi della “grande discografia” , né sono più sufficienti le gratificazioni della critica e dello sparuto pubblico per continuare un’attività che non produce il “giusto profitto”.
In tempi di libero mercato selvaggio gli errori si pagano molto cari soprattutto nel portafoglio.
E così gli ultimi due scampoli di Face Records sono affidati all’EP della mod band milanese dei PRETTY FACE “Sola come sei” nel 1999 e al secondo volume di “MONDO BEAT” (con Man from Spectre, Diaboliks, Solarflares, Others, Link Quartet, Made tra gli altri) nel 2000, che sanciscono la definitiva chiusura dell’etichetta.

Alle spalle 28 realizzazioni, 15 vinili, 14 CD e una cassetta.
Inoltre la partecipazione ad alcuni Meeting delle Etichette Indipendenti a Firenze con tanto di stand e quella al BID di Berlino, il meeting internazionale delle indies, nel 1994.

Un' esperienza che rimane esaltante, finita nell’oblìo e in un sostanziale disastro economico.
Ma quanto mi sono divertito…………

DISCOGRAFIA FACE RECORDS

TIMEPILLS "Be the same for a little more" – “Fantastic dream” Face 45 001 1989
TONY FACE BIG ROLL BAND "Jazzarythm acid stomp"-“Unsquare dance” Face 45 002 1989
LILITH "Hello I love me" ( 4 tracks) Face MLP 003 1990
EFFERVESCENT ELEPHANTS "Indian corn expansions" (3 tracks) EP Face 45 004 1990
STATUTO "Ci sei tu" / "Tu non sai" Face 45 004 1990
VV.AA. "WHO ARE THEM?" LP Face 006 1991 Compilation tributo agli Who con 12 bands
THE OVERCOAT "Season of witch" 45 Face 007 1991 Garage punk from USA
RED INSIDE “Immence sky” LP LP Face 008 1991
PEDAGO PARTY “Pedago party” EP Face 009 1991
LILITH "Venus in furs" / "Tombstone blues" 45 Face 010 1991
LILITH "Lady sings love songs " LP Face 011 1992 – CD Face CD001 1992
AA.VV. "BELGIAN MANIA GOES TO ITALY" CD Face CD002 1992
VV.AA. ' FACES vol. 1' . CD Face CD003 1992
BIG CHIEF BROOM MAN BAND "Clockwork angels" – “Get rich quick” 45 Face 012 1992
POW "Maximum punk & beat" 45 Face 013 1993
LE MADRI DELLA PSICANALISI "Aragosta" CD Face CD004 1993 – MC 001 1993
VV.AA. 'FACES vol. 2' CD Face CD005 1993
VV.AA. 'FACES vol. 3' CD Face CD996 1994
SLOW SLUSHY BOYS "Gurl" 45 Face 014 1995
VV.AA. “Mods 15 anni di Modernismo attivo” LP Face 015 1996
LILITH "Stracci" CD Face CD007 1997
PIRATI "A testa in giù" CD Face CD008 1997
AA.VV. "MONDO BEAT vol. 1" CD Face CD009 1998
ASSIST "Pop Club" CD Face CD010 1998
PIRATI "Cosa cerchi bambolina" MCD Face CD 011 1998
VALLANZASKA "Cheope" CD Face CD012 1998
PRETTY FACE “Sola come sei” MCD Face CD013 1999
AA.VV. “Mondo Beat vol. 2 “ CD Face CD014

2 commenti:

  1. Stavo guardando la lista e il buon numero di uscite che possiedo (o in wishlist da allora)..Face Records una colonna di Indie Italiana.
    C

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  2. inutile dire che Boss e Lilith vincono in quanto ad appeal (vedi cover Big Roll band e hello I ove me)

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