sabato, febbraio 20, 2021

Alberto Zanini - Funk investigators



Ho avuto il piacere e l'onore di scrivere la prefazione al primo libro di ALBERTO ZANINI, grande boss della Cannonball Records.
Un libro che parla di passione, dedizione totale, amore per la musica.
Il SOUL nel nostro caso.
Parla dei suoi viaggi in USA alla ricerca di nastri oscuri, della sua attività discografica, dell'amore per una musica particolare, nato sui banchi della Scuola Mod.
Quando una "sottocultura" diventa CULTURA, diventa lavoro, diventa una ragione di vita.
A corredo una serie di bellissime fotografie che documentano le esaltanti avventura da FUNK INVESTIGATOR.

Avevamo già parlato di Alberto in un'intervista qui: http://tonyface.blogspot.com/2017/11/cannonball-records-intervista-alberto.html

Per il momento il libro è disponibile in italiano in versione digitale ma in futuro potrebbe vedere la luce anche in cartaceo.
Il libro é reperibile in Pdf qui: https://cannonballrecords.cartloom.com/storefront/product/funk-investigators-di-alberto-zanini-con-la-pref-di-antonio-bacciocchi

Vi riporto la prefazione che ho scritto e che vi introduce ai contenuti:

Il jazzista e poi fondatore dell'omonimo celebre club londinese, Ronnie Scott, alla fine degli anni 40 si arruolò sulla nave Queen Mary che faceva la spola tra Inghilterra e New York, per poter vedere dal vivo i suoi idoli, Charlie Parker, John Coltrane, Miles Davis, acquistarne e portarne in patria i preziosi vinili, difficilmente reperibili in Europa.
Fu così tra i protagonisti della diffusione del Be Bop in Inghilterra, la musica che fece da collante per la prima generazione di Mods, tra metà e fine degli anni 50.
Poco più di vent'anni dopo, nei primi anni settanta, diversi DJ inglesi incominciarono faticosi pellegrinaggi negli States, alla ricerca spasmodica di rarità discografiche da riportare in patria. Talvolta bussando letteralmente alla porta, in qualche sperduto paesino, dove abitava il cantante che aveva inciso un particolare 45 giri ormai introvabile e perso nella nebbia della storia discografica, nella speranza che ne conservasse ancora qualche copia.
La passione per la musica, per l'arte, quella “faccenda” che, banalmente, ti brucia il cuore, l'anima, la vita e della quale non puoi fare a meno, droga sublime a cui ti abbandoni volentieri, ti porta a fare cose che nessuno potrà mai comprendere se non é un tuo sodale.
Personalmente lo comprendo benissimo.
E di conseguenza sono rimasto affascinato e travolto dalle righe di questo prezioso libro di Alberto, che ripercorre, neanche troppo metaforicamente, anzi proprio praticamente, i tragitti dei pionieri citati all'inizio.
Alberto viaggia tra Italia e Stati Uniti, alla ricerca di quelle tracce originali sconosciute e mai pubblicate prima che la sua passione, artigianale, antiquaria e paradossalmente allo stesso tempo modernista e futurista, utilizza per dare loro nuova vita sonora, artistica e discografica.
Una passione che diventa lavoro, alla faccia di una standardizzazione consumistica e massificante.
Oltre al racconto di una rinascita professionale in circostanze difficili, questo libro contiene tutto ciò che si può chiedere a una moderna avventura sulla strada tra presente e passato remoto.
Vi si leggono parole come “Funk”, “Motown”, “Philly”, oppure nomi come Lonnie Liston Smith, Gil Scott Heron, Drifters.
Si incontrano artisti sconosciuti, personaggi meravigliosi, ordinari e unici allo stesso tempo, e strumenti fuori dalla nostra epoca come Revox, bobine magnetiche, “soundburger” e microfoni a nastro.
Sì, c’è la musica, ma ci sono anche arte, storia, periferie di metropoli e sentimenti, in un gustoso cocktail dal quale risulta impossibile staccarsi.
Chi conosce questo mondo proverà una lunga serie di brividi.
Chi ne é a digiuno si tuffi in questo libro e nei dischi della Cannonball Records.
Le pagine che seguono sono come un viaggio con una fotocamera Go Pro (con fotografie che rendono ancora meglio l’idea) in tempo reale in un mondo che continua a pulsare ai ritmi del soul e del funk.
Un mondo unico, irrinunciabile, affascinante.
Grazie Alberto per averlo condiviso con noi.


Estratto 1, dal capitolo "Inverno 2015"

"...Imboccai l’uscita dell’ autostrada pronto alla classica serata di bagordi di fine anno con rappresentanti e colleghi, punteggiata qua e là dagli aforismi a sfondo economico che il titolare amava dispensare un tanto al chilo da capotavola, tra gli applausi generali. Uno su tutti, “da solo potrai anche vincere, ma in gruppo non perdi di sicuro”.

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