venerdì, aprile 11, 2014

Quando c'era Berlinguer di Walter Veltroni



Un film/doc rigoroso, timido, sobrio, mai auto indulgente, mai retorico.
Proprio come Berlinguer.

Veltroni, dopo il fallimento politico, trova una nuova e ben indossata veste come regista.
La vita del leader del più grande partito comunista d’occidente viene ripercorsa attraverso filmati d’epoca, testimonianze e un racconto efficace, mai verboso o eccessivo ma preciso e ordinato.

Straziante la sequenza finale dell’ultimo comizio, poche ore prima della morte, con Berlinguer che sta male, rantola, non si regge in piedi ma prosegue fino alla fine, disarmante l’inizio con tanti giovani che non hanno la minima idea di chi fosse, grida vendetta l’inserimento di Jovanotti come commentatore e che prevedibilmente si lascia andare ad una serie di banalità (cazzate?) sconcertanti.
Giganteggia invece la figlia, la giornalista Bianca Berlinguer, ne esce a pezzi (non ci voleva molto) la figura di Craxi, esce il dimenticato (dai più) attentato subito in Bulgaria dal governo filo sovietico, poco incline ad accettare la nuova idea di comunismo del PCI di allora e che per un miracolo non gli costò la vita.

Commoventi le immagini del funerale a cui partecipò un milione di persone.
Ancora di più vedere tanti anziani alzarsi dalle poltrone del Jolly di San Nicolò, provincia di Piacenza (cinema d’essai che fa cultura e proiezioni di costante, altissimo livello), asciugandosi le lacrime.

12 commenti:

  1. Grazie Tony della segnalazione. Ho seguito le varie presentazioni del film, quella di maniera da Fazio (con il pezzo di Jovanotti abbastanza penoso, ma e' come il prezzemolo....che a me non piace, fra l'altro) e quella, invece, bellissima e molto fuori dalle righe a Webnotte, con Danilo Rea al piano STRAORDINARIO. Lo andro' a vedere, sicuramente. Senza retorica, Berlinguer era una politica con la P maiuscola, lontana dalla razza ladrona di questi ultimi 20/30 anni. Mi ricordo lo strazio del comizio di Padova e, soprattutto, la sua volonta' di portarlo a termine. Fuori dalla politica, un grande uomo.
    P.S. Ma Bianca e' sua figlia o nipote?

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    1. Bianca è la figlia ed è davvero una grande, non pensavo.
      Giovanotti è stato traghettato da Veltroni come "intellettuale" e non ha per niente senso lì in mezzo.
      Tra l'altro Giovanotti è l'unico "giovane" e la berlinguer l'unica donna nel film.
      Anche Napolitano, che pur si commuove alle lacrime, non mi è piaciuto granché, suona molto falso ma è solo perchè sono prevenuto io

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    2. Curioso anche di veder Napolitano..pero' sti vecchi della politica italica sai che chiari di luna,mareggiate,porcate e tradimenti che si sono vissuti..Andreotti docet
      C

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  2. Ho sentito le presentazioni di sfuggita per andare a vederlo senza premesse (a parte questa sostanzialmente).
    Non ricordavo l'attentato bulgaro in effetti..
    Bianca e' la figlia (e se la critica piu comune e' "faziosa" che ce ne siano allora..finche lo dice suor Rosy Bindy o fracazzo Formigoni e'sempre una garanzia a suo favore.)

    respect

    C

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  3. FraRobertinoFormy cià un po di cazzi questi giorni
    Bastiglia?

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  4. ..cosa ha detto la democristiana fino al midollo Bindi??...e lo stramaledetto ex satrapo lombardo ??? mi piacerebbe saperlo voi siete al corrente??
    ..anch'io non ho seguito presentazioni varie per potermelo vedere tranquillo , ma già so che Cherubini è l'unica nota stonata del film!!! Craxi è stata la peggior sciagura che potesse capitare alla politica italiana ...molto peggio del nanetto ed è tutto dire ...
    anche l'altra figlia Laura è un'ottima giornalista si occupa principalmente dei pezzi che riguardano Pd e sinistra per Studio Aperto......( certo che dire Pd e sinistra suona decisamente anomalo)
    Un saluto
    The Raven

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    1. gli si stringera nu poco il culetto catto borghese a sta merda

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  5. Pure nel piccolo cinema d'essai del mio paese a fine proiezione ho visto tanto over 50 con i lacrimoni. Io Berlinguer me lo ricordo poco, ricordo quell'aria pesante al Circolo Arci il giorno della sua morte, e fa veramente impressione che i ragazzi di oggi non sappiano chi sia stato. Un ragazzino ha pure detto "non mi piacciono le sue canzoni, non condivido le idee dei suoi testi ma lo conosco poco!". E passa per il ragazzo ma la Prof che dice "ah boh non so, chiedo al mio collega..." ma per carità. Bel film che dimostra che Veltroni avrebbe fatto meglio ad occuparsi di cinema subito dopo aver terminato il suo incarico di sindaco di Roma.
    Jovanotti è il solito cazzone fuori contesto lo salva solo lo sfondo che ritrae la valle sotto Cortona davvero molto bella.

    Charlie

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  6. Non l'ho visto ma provvederò.
    Posso solo dire che l'effetto "lacrimuccia" io l'ho avuto con il film di Pif "La mafia uccide solo d'estate". Davvero divertente ma "tosto". La scena finale in cui papà porta in pellegrinaggio alle "targhe per i caduti a causa della mafia" il bambino piccolo, è straziante.

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  7. qui l'atmosfera sa di pippero

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  8. ma il Zuvanòtt non era quello che nei mid-80s cantava 'la mia moto' e che poi, tout court et d'Emblée, si è renventato gandhian-proudhonian-guevarista?? :),..c'est l'Idalie baby:))

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