Incomincia l'intensa serie di consigli e personali preferenze del 2025.
A seguire una serie di "Dischi RUDI" in cui a farla da padrone sono punk rock, garage, rock 'n' roll primitivo, Oi!, testi urlati e ritmiche compatte.
L'ordine è sparso e c'è una prevalenza di materiale nostrano.
MAD DOGS - The Future Is Now
Si fa presto a dire rock ‘n’ roll, punk, garage. Tecnicamente può non essere una faccenda complicata ma bisogna saperlo fare, se non si vuole cadere nel ridicolo e scontato. I Mad Dogs sono maestri in questo, da sempre attaccati alle radici classiche (Mc5, Stooges, New York Dolls, punk rock, Hellacopters etc) ma sempre in grado di aggiungere quel tocco di personalità che li rendono immediatamente distinguibili dal resto. Grande album!
MARS X - The Rabbit Hole
Esordio con il botto per il supergruppo bolognese, composto da solide e immarcescibili glorie del punk rock bolognese, Mars Valentine, Riccardo Pedrini, Franz Attack e Cesare Ferioli, dei quali è impossibile stilare un curriculum vitae senza riempire una pagina. A produrre il sigillo perfetto di Glezos, un altro che se ne intende e che rientra in quanto detto sopra. Come specificato, è punk rock (Damned, Dead Boys, Adverts, Sex Pistols, tra i tanti, fanno spesso capolino) ma declinato in una visione fresca, attuale e moderna. Canzoni potenti, aspre, semplicemente belle e un album di gran pregio, vitalità, sincerità, urgenza. Avercene!
BILLY BOY E LA SUA BANDA – s/t
Torna su vinile la band emiliana, a rimpinguare una discografia ricca di uscite, dalla nascita nel lontano 1994, tra 45, compilation e un album. I quattro brani sono il classico assalto sonoro a cui ci hanno abituato, tra street punk, Oi!, punk rock, Peter and the Test Babies, The Businnes con impennate hardcore e un tocco hard 70, a condire il tutto. Sound compatto, “music for the terraces”, cori e voci perfette al contesto. Un gioiello ruvido che può diventare, al bisogno, oggetto contundente.
MEGAN IS MISSING - Depression Is a Fashion
Torna il trio napoletano con un travolgente ep, abrasivo, potentissimo, devstatante. Approccio garage punk che vira verso la rabbia più estrema dell'hardcore, sorta di esasperazione del sound di Amyl and the Sniffers, sporcato da distorsioni alla Sonic Youth e dal groove dei primi Black Flag di "Nervous Breakdown". La cover di "Bit It You Scum" di GG Allin chiude alla perfezione la sequenza dei cinque brani. A real kick in the ass!
STIGLITZ - Quando tutto tace
Il secondo album consacra la band genovese nell'Olimpo del miglior Oi! street punk in circolazione, con nove brani grezzi, duri, compatti, registrati alla perfezione e suonati con la migliore attitudine. Una ritmica possente, con un basso dal suono travolgente, cori nella tipica tradizione Oi! costantemente presenti, voce e testi convincenti, arrangiamenti raffinati e molto curati, modalità compositive più che efficaci. Può diventare un piccolo classico. Grandi!
THE BUDGET BOOZERS - Love You, Hate You
Molto divertente e arrembante l'album della band svizzera. Rock 'n' roll sporco, strali punk ma anche tanto gusto glam e pop. Una specie di Cheap Trick in salsa garage punk che non disdegna immergersi in atmosfere Crampsiane o guardare con gusto ai Ramones. Come dicono loro: Real hippie shit for real punks!
BABYSCREAMERS - Peek-A-Boo
Un album, un ep, un singolo alle spalle, la band marchigiana torna con un nuovo lavoro sulla lunga distanza. Otto brani duri e compatti che guardano a punk rock, garage, hardcore ("Olli") ma anche a quel torrido mix di blues malato, post wave "storta" e violenza sonora sublimata dalla Jon Spencer Blues Explosion. Riuscito l'esperimento con la lingua italiana di "Ogni volta". Ottimo album.
THE UNKNOWNS - Looking from the outside
Il terzo album della band australiana è uno stupendo disco di punk rock che guarda tanto ai New York Dolls quanto ai Dead Boys, primi Damned, Saints. Quel punk intriso di rock'n'roll, veloce, aggressivo, minimale. Sono potentissimi e devastanti.
THE INFRAMEN - Zero gravity toilet
Il duo barese ci trascina in un concept che "racconta di un viaggio onirico sulla Luna trasmesso in fascia protetta su una TV a bassa fedeltà" ma che in pratica è una pericolosa e minacciosa caduta in un inferno sonoro lo-fi, a base di un torrido noise garage punk che riporta i tempi dei Pussy Galore del Jon Spencer pre Blues Explosion. In mezzo l'immaginario horror di cui furono maestri Cramps e Misfits. Sguaiata violenza sonora e la giusta attitudine.
SLOKS - Viper
Torna la super lo fi garage band con un nuovo album, come sempre, furioso, abrasivo, urticante. Due chitarre, voce, batteria a martellare su riff minimali e scarni, in piena osservanza del culto dei Cramps e Oblivians e uno sguardo ossessivo ai primi Stooges più deliranti. Il tutto registrato in modo rozzo e immediato, come è giusto che sia.
UGLY SOUNDS - Never say I'm doomed
La band sarda scava nel profondo del garage punk più ruvido, scarno, abrasivo, quello che prende spunto dai Sixties ribelli e controcorrente di Sonics, Music Machine, Seeds, Monks, poi reso ancora più selvaggio negli anni ottanta da Gravedigger V, Morlocks, Gruesomes. Undici brani brevi e deraglianti, chitarra, basso, batteria, tre accordi al massimo. Perfetti!
KOKADAME – Bevisitter
La band piacentina prosegue il suo cammino con un bulldozer che rade al suolo tutto ciò che incontra. Come sempre puro e semplice punk rock, di derivazione Oi!, diretto, con testi provocatori, irritanti e semiseri, ai confini con il cosiddetto “demenziale”. Le sei canzoni funzionano perfettamente per chi ama il deragliamento sonoro e psichico. Raro esempio di vera e propria attitudine punk.
DEAD JACK AND HIS DRY BONES - Dead jack In The Box
Torna la demoniaca e temibile one-man-band di Jack Cortese, alle prese con il consueto calderone fumigante di primitivo rock 'n' roll, garage punk alla Sonics, abbondanti dosi di Cramps, Link Wray, blues malatissimo, country sgangherato, frat rock, swing traballante. Poco da dire, sono rari i dischi che suonano così genuini e urgenti. Gli amanti di questi anfratti sonori, pericolosi e sconsigliabili ci si tufferanno con grande soddisfazione.
KLASSE KRIMINALE – Live at Punk Rock Raduno
La leggendaria band street punk/ Oi! colta nel suo habitat più consono, dal vivo al Punk Rock Raduno del 2023. Scorrono i loro brani più significativi e noti, in versione potentissima, tirata e travolgente con la perfetta chiusura di “White Riot” dei Clash a suggello di una serata speciale. La registrazione è più che ottima e rende giustizia alla potenza di fuoco che sa esprimere il gruppo di Marco Balestrino ogni volta che sale su un palco.
WESLEY AND THE BOYS - Rock 'n' roll ruined my life
Il quartetto americano scartavetra le orecchie con un punk rock minimale, dai suoni compressi, distorti, primitivi, ritmiche ossessive, voce alla Lux Interior. Non c'è nulla che conceda qualcosa al gradevole, solo sporcizia del rock 'n'roll più truce.
BAM!BOX ORCHESTRA - Lovers' Course
La folle band napoletana è sicuramente cresciuta apprezzando tutto quel sound, sporco, gracchiante e spericolato, che dai Cramps passa per i Gories, Pussy Galore, Jon Spencer Blues Explosion, Oblivians, tra i tanti. I dodici brani di questo album parlano chiaro. Rock 'n' roll malsano e brutale, sgangherato, aggressivo ma sempre divertente, suonato con passione e noncuranza per ogni possibile sbocco commerciale. E per questo ancora più bello.
TAMPAX – Tampax in the cuntry / Iraq ‘n’ Roll Is Dead
La mitica band friulana, la prima, con i conterranei Hitler SS a pubblicare, nel 1978, un disco punk, torna, a dieci anni dall’ultima testimonianza sonora, con un 45 giri che, come sempre, sorprendente, caotico, anarchico. Sul lato A un country punk serrato, divertente, travolgente, nella B side un punk n roll ai limiti del noise. Un’altra rara testimonianza di una storia che non smette mai di stupire.
THE DIRTIEST – Sooka
Dischi come questi non andrebbero nemmeno recensiti ma solo ascoltati, facendosi poi spalmare da un loro live sul pavimento di un sordido locale in un posto dimenticato da tutti. La band fiorentina suona velocissima, talvolta ai confini con l’hardcore (in questo senso ricordano certe band americane come i Dils, che precorsero il genere). E’ puro e semplice punk rock, con le chitarre mai distorte ma suonate con un impeto tale che le rende lame taglienti negli apparati uditivi di chi ascolta. Siamo in pieno 1977 ma con più rabbia, energia e voglia di travolgere. Super!
giovedì, dicembre 11, 2025
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