In molti hanno stigmatizzato la decisione degli Who (vedi post precedente) di far “partecipare” in video i defunti Keith Moon e John Entwistle al nuovo tour 2012-2013.
A proposito di Who: lo stesso Pete Townshend nella sua recente autobiografia rimarca il fastidio che spesso accompagnava certi concerti solisti in cui il pubblico gli richiedeva in continuazione brani degli Who (qualcuno anche di rompere la chitarra).
Pensiamo, rimanendo nel “nostro”, a come ogni album di Paul Weller venga accolto dai nostalgici puristi quando constatano la mancanza di brani soul o “alla Jam”.
I Clash tradirono il loro pubblico con il secondo album “hard rock”, a sua volta tradito dal melting pot sonoro “leggero” di “London calling”, tradito dal successivo “Sandinista” dalle atmosfere del tutto black, tradito dal “commerciale” “Combat rock” , tradito da “Cut the crap”.
Ogni fan PRETENDE dal proprio idolo una linea artistica, pretende un certo tipo di scelte, di comportamento, abbigliamento, idee, parole, attitudine.
Fino a che punto il fan ha voce in capitolo ?
Fino a che punto l’artista lo deve ascoltare ?
Probabilmente chi ha capito bene la solfa sono i Rolling Stones che ripropongono da secoli sè stessi tali e quali o Paul McCartney che, ben conoscendo i suoi polli, infarcisce i concerti di brani dei Beatles.
Come cantavano nel 1982 i Kinks
Give the people what they want
You gotta give the people what they want
The more they get, the more they need
And every time they get harder and harder to please
lunedì, novembre 26, 2012
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RispondiEliminaallelimo o il suo ologramma?
RispondiEliminaMa
EliminaHo visto i Rolling Stones ospiti in Tv (BBC1) venerdì sera. Sono simipaticissimi. Ad ogni modo a parte quello, per me possono passare al museo delle cere. Divertentissimo il raconto di Ronnie Wood sul come ebbe il posto nella band. Jagger è talmente fuori che sembra uscito da un apuntata dei Simpson, Richards inguardabile ed inascoltabile.
RispondiEliminaUhm, tema molto interessante specie di lunedi mattina quando la voglia di lavorare ti salta addosso...vediamo, io penso che il fan debba fare il fan e mal che vada, se la direzione presa dall'artista non è gradita, il disco non lo compra. I Clash sono una band di riferimento per molti (tra cui io) proprio perchè raramente han riproposto la solita formula. Vero è che io, per motivi anagrafici, i dischi dei 4 Cavalieri dell'Apocalisse li ho scoperti quasi tutti postumi (tranne Cut the Crap...ma per carità di patria sorvolerei su quest'opera) e quindi non ho vissuto il potenziale shock del fan tradito; il fatto è che l'artista in quanto tale deve essere libero di esprimersi come meglio crede perchè la genuinità della musica che propone è una caratteristica fondamentale. Se sei credibile, anche reinventandoti, duri altrimenti diventi la parodia di te stesso. Il Paolino si è reinventato tante volte, io quando live fa pezzi dei Style Council o dei Jam vado su di giri ma lo faccio proprio perchè quei pezzi sono l'eccezione della proposta e non la regola. Spero di essermi spiegato, in fin dei conti raccogliere i pensieri di luiunedi mattina non è semplicissimo.
RispondiEliminaCharlie
Beh, dai, non è detto che ogni fan "PRETENDA" coerenza. Ci sono anche i fan (tipo me) che godono nel vedere e sentire i propri idoli cambiare. Non sarei stato un fan dei Clash se non avessero cambiato rotta ad ogni album. Mi sono allontanato spesso da gruppi che insistevano a proporre la "solita solfa". Ad esempio, quando i Ramones hanno fatto l'album con Phil Spector, li ho amati. Mi è dispiaciuto che siano tornati a fare il rocchenrollino vecchio stile. End of The Century sembrava un buon punto di rinascita ed invece rimase una meteora.
RispondiEliminaCome ogni regola, ci sono le eccezioni ed anche io sono (stato) fan di band come Bad Religion, Cake, New Order e The Smiths abili a riproporre in eterno lo stesso modulo. Insomma, la "fansitudine" è una malattia senza sintomi precisi. Mi ricordo che già da ragazzino mi rendevo conto dell'assurdità. Ridevo quando mi accorgevo che "I Pink Floyd non avevano più niente da dire" mentre "I Joy Division erano coerenti" :-)
Arriva l'ologramma di allelimo.
RispondiEliminava
EliminaA quei livelli (troppo alti per noi comuni mortali) penso che il confronto col passato sia inevitabile,direi fisiologico...lo stesso accade in Italia,con un Vandelli costretto a riciclare serate in memoria di Battisti,oppure la PFM che se ogni anno non replica De Andrè non ce la fa a sbarcare il lunario.
RispondiEliminaDa questo punto di vista,sono molto felice di non esser mai uscito dal ghetto dell'underground : malgrado la mancanza di soldi,c'è sempre la soddisfazione di poter fare cosa cavolo piace a me...anche se,nel nostro piccolo,c'è sempre qualcuno che ci ammorba col fattore "nostalgia" (ma lo stesso Tony credo che si sia un po' stancato di apparire come ex-Not Moving su ogni recensione od articolo) :-)
chi più chi meno siamo tutti condannati da uno sterotipo,più questo entra nell'immaginario collettivo e più limita ogni possibilità di evoluzione...quindi ad una popolarità forzata,preferisco una romantica permanenza nel limbo,tanto col rock in Italia non ci mangia più nessuno.
Joyello però vedi che ti è dispiaciuto che i Ramones fossero tornati a fare il solito punk n roll e che forse avresti PRETESO che andassero avanti con la formula Spector ?
RispondiEliminaHo letto l'autobio di Pete Townshend (a breve la rece) e alla fine mi sono trovato a PRETENDERE che scrivesse in maniera diversa e altre cose.
Cazzo, sei il mio idolo Pete Townshend e non scrivi quello che IO MI ASPETTAVO ???
Siete i ROLLING STONES e non mi fate Satisfaction ???
Voi Who non mi suonate My generation ?
E tu Pete non mi rompi la chitarra ?
Ah la rompi ? Non sei patetico ?
lamadonna ogni volta che viene fatto il nome di allelimo partono i comment rimossi
RispondiEliminaun sucCESSOne
w carlo hotamama che ce ne ha forse liberato
RispondiEliminadavia
Eliminaahahaah! Giusto Tony! non siamo mai contenti..chi ha pane non ha denti chi ha denti non ha pane!
RispondiEliminaC
oggi i milanisti non si lagnano degli arbitri cattivoni che favoriscono la juve
RispondiEliminachissa perche
Perchè han vinto, ovvio.
RispondiEliminaallelimo ologramma di moder of loose ahahaha
RispondiElimina'lcü
EliminaAhahah! Albe t'las sempre rasun!
RispondiEliminaC
Abbiamo vinto anche noi ieri (strano!), rubacchiando (stranissimo!!!), ha ha ha ha ha ha ha
RispondiEliminaby the way di Ursus e Not Moving , ho fatto ascoltare 'Gli occhi' e 'strange dolls' a una 'estera' , ha apprezzato,...riguardo il campionato di calcio,..e basta, rivincono sempre gli stessi,.arridatece il verona di Bagnoli o il cagliari o la sampdoria di toninho cerezo o la vecchia Pro vercelli:)
RispondiEliminaIl fan può pretendere quello che vuole, può aspettarsi ciò che più gli piace: la scelta è dell'artista. Seguire il suo pubblico e "dargli quello che vuole" o seguire strade nuove con il rischio di tradire le aspettative. Credo che ogni artista abbia tutto il diritto di fare questa scelta; così come credo che ogni artista bollato come "alternativo" o "di nicchia" che improvvisamente scopre il successo abbia tutto il diritto a cercare di guadagnare il più possibile se è ciò che gli interessa.
RispondiEliminapoi al fan resta un discreto potere: non comprare il disco, non andare al concerto.
Il problema è quando invece l'artista decide di seguire il volere del fan e agire in base ai suoi desideri per, appunto, non compromettere vendite e seguito.
Eliminabè io mi ricordo un concerto di paolino santo, sarà stato il 93' era appena uscito il suo primo disco solista. Mi son detto volente o nolente qualcosa di jam e/o SC me la fa per forza, fosse solo per limite di repertorio. Invece il simpaticone di Woking ripropone tutto ( tutto!) l'album appena uscito con la solita aria stiff upper lip noi 'vecchi' lo guardavamo increduli...
RispondiEliminaJeanpaul
Beh, lo ha fatto anche a Vigevano quest'anno più o meno. Però stavolta si è concesso un po anche al pubblico, pochi ma compattissimi, un successone. Ad esempio a me è piaciuto tantissimo, chi era con me può confermare, anche se non ha fatto i due pezzi che avrei voluto assolutamente sentire, ciononstante il miglior concerto al quale sia stato.
RispondiEliminaha ha ha ha ha Allelimo hai dimenticato il 'da vìa'
RispondiEliminaoooops, aggiunto :)
EliminaBeh, Fay Hallam questo giro ha riproposto ben 3 pezzi 3 dei Makin Time, di cui 2 non più eseguiti live dal 1986. Ma solo dietro mia insistenza e a seguito della sua partecipazione all'Italian Job di Rimini. Non fa pezzi dei Phaze, la sua precedente band, per esempio, né tantomeno dei Prime Movers. In compenso, fa sempre le cover di Flirtations e Artwoods...
RispondiEliminaFabio T.
Mich,a me basterebbe rivedere i derby torinesi che ricordo io molti anni fa...queste squadre di oggi mi sembrano delle barzellette,ogni volta pronte a scaricare su arbitri e allenatori errori grossolani,che sono anzitutto frutto del loro scarsissimo spirito sportivo (ed attaccamento ai soldi,più che ai colori di una maglia),so già che pure domenica sarà la solita cagata (ma non faccio pronostici,per carità!) e quindi non nutro più nessuna passione per questa sottospecie di calcio,detto veramente senza la minima ombra di snobismo : è proprio che non ce la faccio a guardarlo (peggio della politica,addirittura) :-)
RispondiEliminaUrsus sabato c'e' il derby
RispondiEliminaallelimo gne gne gne fangala
RispondiEliminaSabato o domenica...non so più un cazzo !
RispondiEliminaSvegliatemi quando è finito l'effetto del barbera...
loll ,ben detto Ursus,...Paolino Pulici ,quello era un n.11:)
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