lunedì, luglio 27, 2020
The Chords
Probabilmente la miglior band espressa dal cosiddetto Mod Revival del 1979.
Già attivi dal 1978, influenzati dal punk e dall'amore per i 60's ( "I wanted us to be The Who-meets-The Clash", dice il chitarrista Chris Pope), trovarono l'appoggio di Jimmy Pursey degli Sham 69 per cui registrarono alcuni demo senza che la collaborazione andasse in porto.
Pursey spinse i Chords verso il nascente nuovo fenomeno mod, preparando l'uscita di "Now it's gone", il primo singolo, con pubblicità con un mod in Vespa, il disco previsto in picture disc con il target mod etc, trovando l'opposizione di buona parte della band, affascinata dai 60's ma riluttante ad essere ingabbiata in uno stile così preciso.
I Chords suonarono alcune date con gli Undertones di cui divennero stretti amici.
Un litigio violento tra band nord irlandese e Pursey indusse i Chords a solidarizzare con gli amici e ad abbandonare i propositi discografici con il leader degli Sham 69.
"Potevamo andare nella Top Ten, con il primo disco mod ma perdemmo l'opportunità".
Alla fine, grazie all'intercessione di Paul Weller, loro grande fan, che li aveva voluti anche ad aprire alcuni concerti dei Jam, approdano alla Polydor, "Now It's gone" esce il 14 settembre 1979 e arriva al 63° posto delle charts inglesi.
Il 16 gennaio del 1980 pubblicano la splendida "Maybe tomorrow" (con sulla B side "hey girl" degli Small Faces) che si attesta al 40° posto nelle charts e permette loro di apparire a Top of the Pops.
L'esordio su album, nel maggio 1980, preceduto da un altro singolo, "Something’s Missing" ci consegna lo stupendo "So far away" dove accanto a due ottime cover di Sam & Dave "Hold on I'm coming" e Beatles "She said She said", inserirono eccellenti brani autografi e gli regalano il 30° posto in classifica.
Risultati ottimi ma che lasciano l'amaro in bocca a una band che probabilmente si aspettava di più, soprattutto in base a recensioni sempre positive, concerti con Stiff Little Fingers, Jam, Vapors, sempre bene accolti e affollati.
C'è il tempo ancora per due singoli, "The British Way Of Life" (luglio 1980) e "In my street" (ottobre 1980) che non li porta oltre le solite posizioni, intorno al 50° posto.
Billy Hassett, disilluso e in aperto contrasto con le abitudini eccessive degli in tour, rompe con la band e se ne va/viene allontanato.
Reclutano Kip Herring" con cui pubblicano, nel marzo 1981, "One more minute" (prodotto da David Batchelor, che anni dopo sarà a fianco degli Oasis in "Defintely maybe") e in autunno "Turn away again", senza successo.
Un previsto secondo album viene accantonato e poco dopo la band si scioglie.
Nel 1986 esce un ottimo live postumo "No One Is Listening Anymore".
La band si rifora negli anni 90 e 2000 per alcuni sporadici concerti ( nel 2010 il buon singolo "Another thing coming") mentre il chitarrista Chris Pope porta avanti una nuova line up chiamata Chords UK. Billy Hassett, in Giappone, ha invece, con musicisti locali, i J-Chords.
“Punks won’t cos we’re mods, mods won’t cos we’re too punky”
Maybe tomorrow
https://www.youtube.com/watch?v=LA2wyIS8xDM
Now it's gone
https://www.youtube.com/watch?v=vrHkLK-7y-g
Something's missing
https://www.youtube.com/watch?v=K7QatglOYCE
So far away
https://www.youtube.com/watch?v=E1As3HBiPmA&list=RDK7QatglOYCE&index=8
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