lunedì, luglio 02, 2018

Gil Scott Heron



Adam Mansbach è uno scrittore americano.
Nel 1994 conobbe in modo fortuito GIL SCOTT HERON.
In questo scritto un breve resoconto di quell'incontro che ha prodotto una STORIA STRAORDINARIA.

"Ho conosciuto Gil nel 1994, quando avevo diciassette anni e lui era in tour per promuovere l’uscita del suo primo disco dopo dieci anni.
Andai ad ascoltarlo al Regattabar di Cambridge, e dopo il concerto lo approcciai, con un faldone di mie poesie in mano.
Lui continuò a camminare imperterrito – evidentemente stava andando da qualche parte con una certa urgenza – però lo prese.
Qualche ora dopo, ben oltre la mezzanotte, squillò il telefono a casa mia (o meglio, a casa dei miei genitori).

Era Gil.

Aveva letto le mie cose. Per le due ore successive lo ascoltai parlare, e intanto prendevo appunti.
Ce l’ho ancora quel foglio.
Ci sono scritte cose come Alce nero parla o Autobiografia di un ex uomo di colore.
La parola «Skippy» è sottolineata un sacco di volte; a metà della conversazione, decisi che Skippy doveva essere Jimmy Carter, il coltivatore di noccioline [la Skippy è una delle marche più famose di burro di arachidi; l’ex presidente Jimmy Carter era uno dei maggiori produttori di arachidi d’America, n.d.t.], e la vasta, intricata ragnatela del monologo di Gil iniziò ad avere più senso – una quantità spaventosa di senso, a dire il vero.

Era fuori come un balcone?
Probabile.
Ma non importava.
Analizzava tutto nei minimi dettagli, e io avrei voluto che quella telefonata non finisse mai.
Quell’anno mi trasferii a New York, e poco tempo dopo lo incontrai per caso, all’angolo fra la Centododicesima e Broadway, di fronte a una bancarella di cd usati.
Non si ricordava della nostra telefonata, ma io non l’ho mai scordata.

(fonte: http://www.minimaetmoralia.it/wp/%C2%ABanalizzava-tutto-nei-minimi-dettagli%C2%BB-ricordo-di-gil-scott-heron/

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