venerdì, luglio 27, 2018
Adriano Celentano - Azzurro
Attraverso una cinquantina di post, riviviamo una serie di episodi in chiave artistica, culturale, sociale del 1968.
I precedenti post qui:
http://tonyface.blogspot.it/search/label/50%20anni%20dal%201968
Esce il 25 maggio 1968 il 45 giri di ADRIANO CELENTANO, "AZZURRO" (con sul lato B la fantastcia "Una carezza in un pugno").
La canzone è composta da un giovane PAOLO CONTE (che già aveva regalato ad Adriano "Siamo la copia più bella del mondo") e nonostante un diffuso scetticismo iniziale, diventa uno dei brani italiani più conosciuti e venduti in assoluto.
La marcetta allegrotta nasconde in realtà un testo particolarmente cupo, malinconico e disperato...
Cerco l'estate tutto l'anno
e all'improvviso eccola qua.
Lei è partita per le spiagge
e sono solo quassù in città
sento fischiare sopra i tetti
un areoplano che se ne và.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario và.
Sembra quand'ero all'oratorio,
con tanto sole, tanti anni fa.
Quelle domeniche da solo
in un cortile, a passeggiar,
ora mi annoio più di allora,
neanche un prete per chiacchierar.
Azzurro, il pomeriggio è troppo azzurro e lungo, per me
mi accorgo di non avere più risorse senza di te
e allora io quasi quasi prendo il treno e vengo vengo da te.
Il treno dei desideri nei miei pensieri all'incontrario và.
Cerco un po' d'Africa in giardino,
tra l'oleandro e il baobab
come facevo da bambino,
ma qui c'è gente, non si può più
stanno innaffiando le tue rose,
non c'è il leone, chissà dov'è.
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