giovedì, febbraio 16, 2012
Il fallimento del calcio italiano
Recentemente su “Sette” del Corriere Mario Sconcerti (personaggio che poco sopporto) ha messo il dito su un aspetto poco conosciuto del calcio italiano ma che denota in modo chiaro e palese quanto sia malato ma quanto la cura, volendo, sia a portata di mano, perlomeno da un punto di vista economico.
Ipotizzando una rosa di 20 giocatori per squadra (i titolari più un sostituto per ognuno) si arriva ad un numero di 400 giocatori.
Rosa “ristretta” ma tranquillamente gestibile per almeno 15 squadre su 20 (eccetto le “grandi” che fanno anche le coppe europee)
In serie A attualmente “giocano” 800 calciatori.
Ogni squadra ha in media una rosa di 40 giocatori, la metà dei quali non giocherà mai o quasi mai.
Con uno stipendio medio di 500.000 euro l’anno per giocatore si arriva ad un totale di 400 milioni di euro.
Vuol dire che le società di serie A pagano in media 200 milioni di euro a dipendenti che non utilizzano.
200 milioni di euro è la perdita annua delle società italiane di serie A.
Ci sono giocatori per 40 squadre ma ne giocano solo 20 in A.
Se la matematica non è un’opinione il fallimento è dietro l’angolo.
Non a caso da anni fior di squadre (spesso di blasone e con una grande storia alle spalle) saltano per aria e finiscono nelle categorie più infime (Pisa, Ancona, Mantova, Rimini, Ravenna, Venezia tra le tante. In dirittura d'arrivo il PIACENZA)
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Gran bella foto Tony, scattata in meridione direi.
RispondiEliminaHai messo tre zeri di troppo nelle somme, se le cifre fossero quelle non ci sarebbe nessun problema, salterebbe fuori anche una pensione vitalizia per manifesta banalità mentale da dare a Sconcerti e toglierselo dai coglioni definitivamente
Non so, credo sia invece dell'entroterra romagnolo. Verifico.
RispondiEliminaHo tolto gli zeri.
Il discorso è molto terra terra e banale ma, a spanne, testimonia che da un momento all'altro salta per aria un po' tutto.
Dai, dicci che partita è.
RispondiEliminaIl Piacenza verrà dichiarato fallito il 21 marzo a meno di un'improbabile imprevisto. Seguirà a ruota la SPAL.
I discorsi terra terra sono quasi sempre giusti, Sconcerti però non menziona le cause di tutto ciò (altrimenti il sistema lo seppellisce) e ovviamente non ne conosce la vidi uscita. Ad ogni modo dal mio ex-pulpito sportivo avevo predetto tutto questo inutilmente (a parte per la mia piccola platea di seguaci, e neanche tutti ne eran convinti) dal 1996 al 2001|2 ma le cifre erano tali e in crescita da farmi suonare come una specie di Celentano
Trovata. E' una foto dagli anni 60 del PANNI CALCIO, provincia di Foggia.
RispondiEliminaAvevi ragione. Cittadina sopra il monte Sario a 800 metri.
Avevo un'altra foto dalla Romagna invece e l'ho confusa.
cazz Albe ma riconosci la provenienza della foto al solo sguardo?
RispondiEliminadacci numeri buoni..dai!
casula!
C
tornando a san Remo, ai casula piu' hard consiglio una gita serale (meglio pero' se notturna) alla Pigna di san Remo.
RispondiEliminaFuori los cojones cabrones!
C
Beh, le cose più indicative erano le case e l'ubicazione stessa del campo, e la mancnza di reti direi anni 30-40 poco comune al Nord, forse nell'Appennino, ma quello non sembra il nostro Appennino. Ci sarebbe anche lafisionomia dei giocatori.
RispondiEliminaPazzesco...Galletti...pazzesco.
RispondiEliminaAndBot
incredibbile..Galletti..incredibbile..
RispondiEliminaC
(a sanremo la specialita e' il Brandacujun!)
Eh, lo so son fissato, e si che pensavo di essere (un po') guarito.
RispondiEliminaSecondo voi è grave?
Galletti non è grave ma sappi che non passerà mai...d'altronde te sei il ns Gran Mogol del Footie. Detto ciò protesto con Tony visto che tra le nobili decadute fallite in questi anni non ha menzionato il buon vecchio Grifone perugino (poi con fatica ripartito)...vabbè casulamente lo perdono :-)
RispondiEliminaSconcerto Sconcerti dice cose note e con poco coraggio perchè se spiegasse anche i motivi delle rose infinite e delle altre magagne del ns calcio verrebbe licenziato e seppellito.
Beha provò anni fa a fare un pò di chiarezza sul mondo del calcio italiano....la faccenda gli procurò diversi problemi ed una frenata alla sua carriera.
Il calcio sta morendo un pò ovunque ma da noi già puzza di cadavere.
Charlie
io tutte le volte che ne sento parlare vengo colto da disillusione e un bel po di rabbia..sara' che si cresce da appassionati ma come si fa a convivere con sta merda daaai.
RispondiEliminaGalletti:siine fiero,se smetti ti rimettiamo noi tra Almanacchi,Guerin Sportivi,Figu Panini,statistiche. Anche a forza.
Un patrimonio come il tuo non puo' e deve andar perduto.
Bonrada per tutti
C
E' vero il Perugia !
RispondiEliminaCon quello striscione in curva Armata Rossa mi commuovevo sempre.
GRandissima squadra.
Galletti patrimonio dell'umanità casula !
Tra la nobiltà perduta anche l' US Alessandria(14 stagioni in serie A e una vita al top prima del girone unico), la Lucchese (7),Messina (4), Legnano (3).
RispondiEliminaFortunatamente i gloriosi grigi hanno risalito la china e ripartendo dall' Eccellenza (mantenendo la ragione sociale, che non andò perduta) l'anno scorso sono stati ad un passo da uno storico ritorno in serie B. Sabato sera compiono 100 anni e sarò in tribuna al Moccagatta a commuovermi per le celebrazioni.
Spero nel fallimento del Piacenza, azzeramento, ripartenza dall'eccellenza e pulizia.
RispondiEliminaAdesso è un calvario, ridicolo e indecente.
10 punti di penalizzazione per stipendi non pagati, stadio vuoto, prestazioni ridicole, calcio scommesse (tutti del Piace erano: Gervasoni, Rickler, Conteh, Cassano).
Che schifo.
Una squadra in cui in pochi sono passati gli Inzaghi, Gilardino, Pepe, Amauri, Matuzalem, Kharja e un sacco di altri...tristezza !
RispondiEliminaSai qual'è la più grossa scigura in caso di fallimento,ma nessuno lo dice? Lo smantellamento del settore giovanile. Se esci dai professionisti puoi mantenerloper altre due stagioni, dopodichè perdi il titolo per restare nei campionati giovanili professionistici. Il Piacenza ha alcune discrete squadre e qualche buon giocatore, in prospettiva ci si potrebbe fare una squadra nel giro di qualche anno ed è chiaro che in caso di fallimento si liberano tutti dall'impegno con la società (che non esiste più) e i migliori si accaserebbero facilmente altrove, anni e anni di lavoro e dedizione perduti, andano per gradi sarebbe poi durissima rimettere tutto in piedi, il danno secondo me sarebbe enorme e ben più devastante che non per la prima squadra. Ma pare non esserci speranza, l'ormai ex-padrone ha chiaramente manifestato di non volersene più occupare per cui di soldi non ce ne sono. Peccato
RispondiEliminaCari fratelli, il calcio e' fallito perche'...nessuno gioca piu' per piacere, nessuno ci mette i soldini per piacere (ma per guadagnare), e' frequentato da delinquenti della peggiore specie..e per mille altri motivi che esulano dalla parola GIOCO DEL CALCIO. E perche'tante teste di minchia, che si fanno chiamare giornalisti sportivi che sproloquiano dai giornali e dalle televisioni, come da noi in Italia, non esistono in nessuno stato. E perche'...ne potrei trovare mille di perche'. Parliamo pure di calcio, ma, come tante industrie alla canna del gas, anche qui si sta' molto male.
RispondiEliminaP.S. visto che il mio amico Gallo e' in linea, perche', dopo un gol, si e' smesso di stringersi semplicemente la mano...senza fare dei ciucci, dei trenini, delle mitraglie ecc.ecc...il rispetto per gli avversari e' andato a farsi benedire.
Rieccomi in linea,ciao Carlo.
RispondiEliminaLa stretta di mano è sempre stata la mia preferita,lofacevamo io e Pietro Grignani ai tempi della Polisportiva, ho sempre pensato che anche esultare fosse una cosa da duri, resist ancora nei campionati inglesi dalla B in giù dove non ci sono (per fortuna) stranieri di provenienza latina. L'altra sera preso da inconsolabile nostalgia pallonistica mi son sparato una carrellata di Puliciclone, ecco, lui esultava esplondendo, lo sentiva dentro, segnava per tutti quelli che erano li per vedere lui segnare, quando succedeva lo stadio saltava in aria in una sorta di liberazione-orgasmica, un boato tremendo e le braccia che si alzavano, si giocava per la gloria, ben pagatie secondo me anche giustamente ma si gioca per la gloria. In un derby vinto anche i bianco-neri si congratulano conBettega che accorcia le ditanze in modo assai compito benchè esultane: decisamente càsula.
Non era così neanche qui da noi, e l'inizio ha un nome e cognome Giuseppe Giannini,fu il primo a togliersi la maglia e far le sceneggiate correndo per 150 metri fin sotto la curva, che neanche Anna Magnani, ma per favorre, la dignità....e adesso abbiamo quello che abbiamo.
Alberto, se la tua dipendenza calcistica è una malattia, io cosa dovrei dire dell' overdose Sanremese?
RispondiEliminaSe tu sei grave, io sono spacciato! ah ah ah...
Continua così, altro che guarire! Il giorno in cui si guarisce, si muore... (zac! toccatina d' ordinanza alle parti basse!)
AndBot
Ha ha ha ha grande Andrea!!!
RispondiEliminaOvviamente ci faremo ricoverare insieme alla Clinica Grandi(ssimi) Ustionati, dove ci faremo sedare con massice dosi di Bonrada (fermo però) e overdosi televisive di Festival e partite.
Comunque lo so, ormai alla mia età non guarisco più!
RispondiElimina....e poi e' un calcio triste, dove calciatori che vanno sotto la curva e baciano la maglia, la domenica dopo ne baciano un'altra. I Bergomi, i Baresi, i Maldini. i Del Piero che hanno vestito una vita la stessa maglia: questi sono signori calciatori.
RispondiEliminaSi, però questi sono i migliori, per loro è anche facile diventare bandiere (lasciamo fuori i soldi) ci sono poi tantissimi calciatori professionisti bravi che potrebbero fare periodi "sensati", lunghi o brevi nelle squadre, invece i procuratori sono sempre in giro a cercare un nuovo contratto così guadagnano,mettono il calciatore in una situazione del cazzo, perchè comunque ha bisogno di qualcuno che ne curi gli interessi, sono loro che han tirato la corda, e badate bene son proprio i Maldini,Del Piero, Totti e compagnia ad essere responsabili di questo i rinnovi son sempre stati delle cose folli, basta guardare adesso quello di De Rossi, se fossi romanista dopo quello che ha datto e fatto e viene a disperarsi sotto la curva dopo un gol a stracciarsi le vesti e tirarsi i capelli, io entrerei in campo e gli darei una ripassata come si deve e poi gli direi anche due o tre cosette al pagliacciuzzo, core de sto cazzo a 9 milioni netti l'anno altrimenti vado al Manchester City,non sarai mai una bandiera anche se starà li per sempre.
RispondiEliminaBisogna un po andare oltre stà storia,son professionisti ma si è erso il senso della misura. Ci sono secondo me dei signori calciatori in giro che magari ogni due anni devono cambiare squadra perchè le loro capacità son quelle che sono, ma sicuramente son persone migliori di Totti Del Piero, Maldini (che pagava un ispettore delle Finanze) e specialmente De Rossi.
Augh
Il mio amico Galletti erede indiscusso di Brera, un gigante in competenza su tutti i fronti (il Galletti), in più ha giocato veramente al Football con passione e come diceva il giornalista-scrittore di S.Zenone al Po..."per parlare di Calcio bisogna aver tirato almeno un corner in una partita vera"
RispondiEliminaBravo Charlie, gran mogol del footie, perfetto
Mi associo a Cris nel brindisi con una Bonrada d'annata (fermo)
De Gregori - La Leva calcistica della classe '68
Triestina, povera Triestina... Dai tifosi finti al fallimento.
RispondiEliminaIo ho giocato per 15 anni nella stessa squadra, dove prima di me giocava mio fratello e (ben) prima ancora giocava mio nonno. Intervallati da un anno di Primavera con la suddetta misera Triestina. Può andare?
Marco MODS Trieste
Gallo il paragone Giannini/Magnani è fantascienza :-)
RispondiEliminaE' vero: si è perso il senso della misura, il calcio moderno è come il treno di Cassandra Crossing...destinato a schiantarsi. Sarà bello un giorno ricominciare da zero.
Charlie
Infatti Charlie non era un pargone, ma ad ogni modo i traggici non mi piacciono.
RispondiEliminaLo so che ti piace Dunne, nessun problema, è lui che io vorrei aver tra le mani.
Marco Mod bandiera alabardata! Povera Unione si, passa da un delinquente ad un altro con una facilità disarmante, sembra esserci una calamita che attira disgraziati.
RispondiEliminaLa ricordo gloriosa e roboante nell'anno dela (mia) naja con Causio,Bivi e Cinello gran bel pubblico al Grezar inclusa una sonora lezione (2-0)al celebrato (ma comunque vincente) Bulàgna di Maifredi e Marunèr che quel giorno non vide palla annullato dal grande Ersilio Cerone. L'ho rivista vincere a Piacenza (3-0) un quest'autunno inun incontro tra poveracci in uno stadio metà chiuso e l'altra metà semivuota, che tristezza,
Dove giocavi nel Ponziana?
No, ho sempre giocato nel San Giovanni,squadra ovviamente di quartiere, quasi vincendo allievi regionali (perso 3a0 con gli ultimi l'ultima giornata, mentre i diretti avversari, la gloriosa Itala San Marco di gradisca pareggiavano sempre a Trieste arbitrati da mio fratello), e raggiungendo la prima squadra a 17 anni, in Promozione. Poi la Triestina, il ritorno all'ovile (con la squadra nel frattempo retrocessa in Prima Categoria), mezza stagione in forma smagliante (mi drogavo molto meno di prima causa CdL in Fisioterapia, e risultati si vedevano, aravo la fascia 100 volte a partita...), poi l'ennesimo infortunio alla caviglia che mi ha convinto, assieme al carico di studio, a lasciar stare, a 21 anni... Se per una distorsione di caviglia stai fermo 4 mesi, forse c'è qualcosa che non va... E poi, insomma, di calcio non avrei vissuto di sicuro, studiando sì. Scelta in realtà non così difficile...
RispondiEliminaGloriosissimo!
RispondiEliminaMa poi riprendi, si gioca per la gloria, si inseguono sogni e traiettorie sul prato verde (quando va bene che c'è l'erba) io sono andato avanti fino a 44 anni. L'ultimo stiramento ai legamenti del ginocchio, con due figli e una nuova occupazione da cercare mi han fermato, per cui un talento della tua età non DEVE arrendersi. Le caviglie si sitemano, fuma meno (o smetti), quello si.
Senza sosta verso la gloria!
Minchia, ed io che volevo smettere di pestare attaccanti (gioco con il nr 2 che nella Uisp League ha ancora un certo significato)a 39 anni!! Quasi quasi abbandono i miei progetti di resa.
RispondiEliminaPs: Riccardone è scarso ma a differenza di Giannini non fa scena.....è uno zappaterra casula :-)
charlie