sabato, febbraio 11, 2012
Beatles 2012
Questo blog non ha mai fatto mistero dell’amore incondizionato per i Beatles e se ne è parlato molto spesso.
Quindi spazio speciale alla contemporanea doppia uscita dei restanti Paul e Ringo che con tutto l’amore sopracitato, questa volta non lasciano certo un segno indelebile.
PAUL MCCARTNEY - Kisses in the bottom
L’amore di Paul per gli standards jazz è noto e non di rado quelle modalità compositive sono entrate prepotentemente nei suoi brani (“Honey pie” dall’Album Bianco su tutte fino alla recente “Two magpies”).
Alla soglia dei 70 il nostro decide di ripescare un po’ di brani minori degli anni ‘20,’30,’40, suonarli supportato dalla band di Diana Krall e tirare fuori un elegante, piacevole, raffinato e indolore album, eccellente esercizio di stile (e ci mancherebbe) ma che ascoltato una volta si ripone tranquillamente nel dimenticatoio.
Molto bello l’inedito “My valentine” con Clapton, buono quello con Stevie Wonder, il resto è sottofondo per una cena con bicchieri in cristallo, champagne, lume di candela.
RINGO STARR - Ringo 2012
A Ringo si perdona tutto.
Anche questo brevissimo (una mezzoretta scarsa) nuovo, mediocre, anonimo, album.
Non che gli si chieda granchè ma qui siamo davvero al minimo sindacale.
Rockettino sciapo leggermente ritmato, brani riciclati da suoi vecchi dischi, reinterpretati maluccio, scarsa verve, poca convinzione.
Perchè ?
Ben vengano allora i live con i soliti classici o magari cercare, come tanto spesso ha fatto, qualche collaborazione compositiva che regali qualche brano decente.
Piuttosto un album di covers ma in casi come questi non si riesce ad andare oltre il secondo ascolto.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
D'accordo su tutti i fronti. I dettagli li leggerete la prossima settimana su fard. La tua sintesi, comunque, riassume piuttosto bene il mio pensiero.
RispondiElimina:-)
love unlimited
RispondiEliminaC
Concordo su Paul (anche se nella deluxe edition una delle due bonus è la splendida "Baby's Request" diversa rispetto a quella presente in Back To The Egg.
RispondiEliminaL'album di Ringo invece lo trovo bello, forse wings poteva risparmiarsela ma Anthem è veramente un inno beat. Ottimi musicisti, arrangiamenti efficaci e voce stranamente intonata. Per me il "rockettino sciapo" è quello degli oasis. Peace.
il disco di Paul, beh, ascoltato la prima volta ho pensato ad uno scherzo, ma a lui perdono tutto. L'album di Ringo non l'ho ascoltato, ma visto il precedente non mi aspetto granché. Quasi quasi vado ad ascoltarmi il nuovo album di Roberta Flack di cover dei Beatles.
RispondiElimina..che è molto bello!
RispondiElimina(ciao Harmo).
Concordo. Il disco di Paul si ascolta, io lo trovo senza sussulti, ma da lui non me li aspetto più da secoli. Ringo, invece, uhmmm eh, si ascolta anche questo, concordo con Tarkus, Anthem stands out (relativamente al contenuto s'intende) e forse il piccolo sussulto che manca a Paul. Detto questo possono fare quello che vogliono. Passiamo a Roberta....
RispondiEliminaDon Varner - Stormer
I Fab Two posso fare e dire tutto quello che vogliono. Io a loro perdono tutto!!! Saluti cari
RispondiElimina