giovedì, settembre 19, 2013
Bertolucci, l'Ultimo tango e lo stupro al burro
Bernardo Bertolucci,è il regista di “Novecento”, “Ultimo tango a Parigi”, “L’ultimo imperatore” (Premio OScar alla regia), “Il piccolo Buddha”, Grand'Ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica Italiana, vincitore di una lunghissima serie di prima grandezza, uno dei registi che , artisticamente più ho amato.
Ha da poco rilasciato una dichiarazione in merito alla famosa, scandalosa, pluricensurata e discussa scena “al burro” da “L’ultimo tango a Parigi”, in cui Brando sodomizza Maria Schneider utilizzando il burro come lubrificante (per non usare giri di parole).
Senza moralismi, senza volersi ergere a giudici, le sue parole mi hanno lasciato esterefatto per la crudezza, la mancanza di “pietà”, di rispetto, il cinismo spietato (appunto) di chi concepisce la propria arte/proprio scopo al di sopra di ogni cosa.
“L’idea è venuta a me e a Brando mentre facevamo colazione…
A un certo punto lui ha cominciato a spalmare il burro su una baguette, subito ci siamo dati un’occhiata complice … Abbiamo deciso di non dire niente a Maria per avere una reazione più realistica, non di attrice ma di giovane donna.
Lei piange, urla, si sente ferita...questa ferita è stata utile al film.
Non credo che avrebbe reagito in questo modo se l’avesse saputo.
Sono cose gravi ma è anche così che si fanno i film: le provocazioni a volte sono più importanti delle spiegazioni… E’ anche in questo modo che si ottiene un certo clima, non saprei come altrimenti.
Maria aveva vent’anni.
Per tutta la vita è stata rancorosa nei miei confronti perché si è sentita sfruttata.
Purtroppo succede quando si è dentro un’avventura che non si comprende, lei non aveva i mezzi per filtrare quello che succedeva.
Forse sono stato colpevole ma non potranno portarmi in tribunale per questo”.
Nel 2007 a La Repubblica Maria Schneider dichiarò:
“Mi hanno ingannato.
Mi hanno quasi violentata. Quella scena non era prevista nella sceneggiatura. Io mi sono rifiutata, mi sono arrabbiata.
Ma poi non ho potuto dire di no. Avrei dovuto chiamare il mio agente o il mio avvocato perché non si può obbligare un attore a fare qualcosa che non è nella sceneggiatura.
Ma all’epoca ero troppo giovane, non lo sapevo. Così fui costretta a sottopormi a quella che ritengo essere stata una vera violenza.
Le lacrime che si vedono nel film sono vere. Sono lacrime di umiliazione. Non ho ancora perdonato Bertolucci per il modo in cui mi ha trattata e anche quando l’ho incontrato a Tokyo 17 anni fa l’ho ignorato. Lo ricordo ancora bene sul set. Era grasso, sudato e ci ha manipolati, sia Marlon che me. Alcune mattine sul set era molto gentile e salutava, altri giorni non diceva niente, solo per vedere le nostre reazioni. Io ero troppo giovane e ingenua.
E sfruttata.
Per il film mi diedero solo 5 mila dollari“. “Ultimo Tango a Parigi”, invece, incassò milioni.
Dopo quel set Maria scivolò nella dipendenza dall’eroina.
Colpa, diceva lei, dell’immagine che Bertolucci le aveva fatto assumere nel film.
“Ero triste perché mi trattavano come un sex symbol, ma io volevo essere apprezzata e riconosciuta come attrice“.
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Mmmhhh...fa MOLTO riflettere
RispondiEliminaC
A me ha fatto molto incazzare.
RispondiEliminaNon tanto per l'inganno in sè ma per la premeditazione e la mancanza di scuse successive.
Cazzo, Bertolucci, quello di "Novecento" !
Poi la Schneider sarebbe diventata comunque una tossica anche senza la scena al burro.
Ma mi fa incazzare lo stesso.
Non ero a conoscenza delle dichiarazioni del "maestro" Bertolucci. Ricordo perfettamente le parole della Schneider. Purtoppo ricordo anche il modo in cui furono accolte: desiderio di ultimi sprazzi di pubblicitá di una attricetta ormai rovinata dalla droga, che non aveva alcuna riconoscenza verso colui che, rendendola protagonista, lei ventenne sconosciuta, di un riconosciuto capolavoro della cinematografia mondiale, non aveva saputo cogliere l'occasione e si era persa per strada.
RispondiEliminaE'di attualità parlare di "femminicidio" (orribile termine): io dico che non si uccide solo fisicamente e mi auguro che se non sarà un tribunale istituzionale a giudicare il "maestro", un giorno, non so dove, non so quando, gli
verranno riconosciuti tutti i meriti del caso...
RispondiEliminaInfatti Tony e IE..fa incazzare parecchio..cinismo quasi ostentato e di cui "vantarsi" dall'alto della cattedra da Maestro.
RispondiEliminaC
questa veramente non la sapevo,...a me piacevano 'novecento' (a parte la ' scena retorica' finale, troppo 'prona' alla retorica dell'epoca (1976),....perchè anche i miei avevano una fattoria da quelle parti e la situazione era più o - quella,m'han dettom,,,scioperi etc. ) ,..and il Conformista, Prima della Rivoluzione (gran bel film) etc.,..but se ha umiliato l'attrice ha sbagliato,..è per questo che preferisco la countryside,..il mondo dello spettacolo spesso delude
RispondiEliminaBoh, farò la voce fuori da coro. Secondo me Shneider è esagerata: se ha un briciolo di notorietà dipende da quel film e da quella scena.
RispondiEliminaSarà anche stato umiliante (ma ... ve la ricordate la scena? A me sembra "la TV dei ragazzi") ma ci si può passare sopra se il risultato ottenuto ha funzionato.
Lui è stronzo? Boh.. a me sembra "un regista".
Boh.
Sul fatto che lei l'abbia sempre un po' gonfiata ci sta.
RispondiEliminaUn po' meno il modo in cui la cosa è stata concepita in "segreto" da lui e Brando.
Che puzza molto di violenza, mancanza di rispetto, umiliazione, noncuranza del prossimo.
Ok per il risultato finale ma bastava parlarne prima.
Per cosa poi? Qualcosa che rimane finto comunque, puah..
RispondiEliminascusate, non ricordo la scena, ma il punto è: gliel'ha messo nel culo veramente o era finzione scenica?
RispondiEliminaperchè se era finzione scenica, di che cosa stiamo parlando?
e se gliel'ha messo nel culo per davvero, bastava alzarsi e andare via...
WC
Era finzione scenica, l'atto non c'è stato .
RispondiEliminaMa la brutalità del gesto fatto davanti a qualche telecamera, un tot di persone, assistenti, operatori etc, non deve essere stato piacevole, i nquanta ignara e NON consenziente.
Io intendevo dire che il film è una cosa finta, qualsiasi film.
RispondiEliminaAd ogni modo come ampiamente dimostrato nel corso della sua ridicola esistenza Marlon Brando era un grandissimo bastardo, Bertolucci probabilmente c'entra meno.
RispondiEliminaIo ho la colonna sonora del film, molto bella di Gato Barbieri, la canzone Last Tango in Paris cantata dalla fenomenale Marlena Shaw è bellissima, di certo non mi guasterò l'opinione guardando il film, sicuramente inferiore al commento musicale.
RispondiEliminaRoba per segaioli
Pero poi mi trovo a dire che Brando era un grande (stronzo o meno non lo so)..
RispondiEliminae si ricomici..AROUND AND AROUND
C
(Pibio il disco c'e' o no??????)
"Il burro si mangia" , cit. Franco Franchi.
RispondiEliminaGalletti per omonimia senti anche Let's tango in Paris degli Stranglers (da La Folie)
RispondiEliminaC
C...let's tango in Paris era in Feline? Vado a memoria eeeh
Elimina8===) PER GLI AMANTI DEL GENERE
RispondiEliminanon riesco a capire.
RispondiEliminase è stata finzione scenica, qual è il problema?
un attore quello fa: finge.
mica muore per davvero: recita.
in questo caso, mica lo prende in culo per davvero.
e quindi?
WC
Il problema è che lei non sapeva di questo atto violento, deciso alle sue spalle (appunto) per il quale verrà sempre catalogata come quella che lo prese in culo nell'Ultimo Tango (per usare una metafora).
RispondiEliminaIl problema non è neanche quello ma che una "mente" come Bertolucci continui a vedere la cosa, che pure, a quanto pare ferì parecchio Maria Schneider, come una furbata, un bel giochetto divertente.
Immaginiamoci attori in un film e ti trovi in scena uno che ti toglie i pantaloni ti cosparge il culo di burro e finge di penetrarti.
E qualche mese dopo passi alla storia come quello sodomizzato col burro sullo schermo...non inizierei di sicuro a drogarmi ma un po' sui coglioni mi starebbe, visto che non ne sapevo nulla prima....
Esatto
RispondiEliminaC
cmq Bertolucci ha fatto alcuni gran bei film (non parlo di quello)...ma appunto de 'Il conformista',prima della rivoluzione, '900, L'ultimo Imperatore ecc.,magari (non che voglia giustificarlo) era perchè all'epoca la critica spesso parlava di cinema 'realista' (mia mamma faceva il DAMS all'epoca,..ho libri anni '70 suoi su teatro e cinema di quegli anni), non credo l'abbia fatto per 'sadismo', però boh...
RispondiEliminaLet's tango In paris degli Stranglers gran canzone,...Feline una delle 'musicassette' di certe notti di svacco ,..muy prima del Liga:)
Anche a me FELINE ricorda notti e svacco..davvero! ahahah!
RispondiEliminaC
gran bel disco:),...poi 'Golden Brown' dall'lp precedente (non riuscitissimo nel complesso,..ma sempre meglio dell'opera omnia di Patrick Hernandez e di Amadeus Ming (dell'omonima dinastia),..lol
RispondiEliminaa me Feline non era piaciuto! che delusione quando lo misi sul piatto...
RispondiEliminaneanche Bertolucci mi è mai piaciuto, per me (e la mia ignoranza...) una palla totale.
e' un disco controverso Pibio..gli Stranglers si erano traghettati al "dandysmo" un po decadente e new romantic..l'incedere malinconico la faceva da padrone..capisco lo smacco..a me fan della prima ora aveva lasciato perplesso inizialmente poi invece mi ha appassionato..cosi come il precedente La Folie
RispondiEliminaDe gustibus
(e il tuo di albo???)
C
In arrivo (finalmente) la stampa x l'Italia coi bollini e tutto.
RispondiElimina