venerdì, dicembre 16, 2022

Album black e soul 2022



TOP 12

JP BIMENI & THE BLACK BELTS - Give me hope
Il secondo album parla il consueto linguaggio vintage soul, tra Motown, Stax, il primo Marvin Gaye, lo Stevie Wonder dei 60's, il James Brown proto funk (vedi il brano del video), Otis Redding. In generale adagiato su ballate soul blues è un album godibilissimo, ideale per chi ama QUEL sound.
Sweet Soul Music.

HARLEM GOSPEL TRAVELERS - Look up!
Prodotto da Eli Paperboy Reed per la Colemine Records è una BOMBA soul, gospel, rhythm and blues, blues.
Impronta vintage ma attitudine moderna, energia, freschezza, grande "spinta", voci stupende.
Aaron Frazer degli Indications di Durand Jones tra gli ospiti.

ABIODUN OYEWOLE - Gratitude
THE LAST POETS.
Uno dei collettivi più rivoluzionari nella musica pop(olare) contemporanea.
Già attivi nel 1968/69, inventarono il rap, parlando di diritti civili e contenuti socio/politico/culturali su basi funk/soul. Il giovane scrittore Gil Scott Heron vedendoli in concerto decise di passare alla musica.
ABIODUN OYEWOLE è uno dei cantanti della band ed esce ora conn un album che si muove all'interno di sonorità attuali e moderne, tra rap, hip hop, nu soul, funk, per continuare a parlare ad alta e profonda voce di quello che accade intorno nella società, nella sua New York, nella quotidianità. Grande, come sempre.

EZRA COLLECTIVE - Where I'm Meant To Be
Tra le realtà più interessanti in circolazione.
"Where I'm Meant To Be" è la celebrazione del ritmo e dell'ibridazione sonora: jazz, funk, hip hop, salsa, afrobeat, grime, elettronica, rap.
Una sorta di attualizzazione dei Working Week.
Originali e spettacolari.

THE COMET IS COMING - Hyper-Dimensional Extension Beam
Prosegue l'avventura di una delle tante creature del saxofonista Shabaka Hutchings. Questo nuovo album conferma l'approccio "spaziale" del jazz contaminato da elettronica, funk, spiritual jazz e mille altre influenza del sound della Nu British Jazz Scene.

ST.PAUL & THE BROKEN BONES - The Alien Coast
Al quarto album la band dell'Alabama ha acquisito uno stile riconoscibile e personale, grazie alla stupendo falsetto di Paul Janeway e di un groove che pesca a piene mani dal miglior mellow soul dei 70, vellutato, sinuoso, orchestrale, danzereccio (oltrepassando a volte i confini con la disco). Poco più di mezzora, brani sempre azzeccati tra soul, funk, umori bluesy.

SHIRLEY DAVIS ANd the SILVERBACKS - Keep on keepin on
Accompagnata dalla band spagnola dei Silverbacks la grande voce americana sforna un eccellente album di vintage soul funk, perfettamente suonato e dal sound fresco e moderno, nonostante i riferimenti classici. Stupende le canzoni, arrangiamenti eleganti e raffinati, un vero gioiello old style.

DEDICATED MEN OF ZION - The Devil Don't Like It
Spettacolare album che unisce voci e armonie gospel a rhythm and blues e funk. Un sound molto crudo e ruvido, condito da una maestrìa esecutiva raffinatissima.

AA.VV. - The Summer of Soul Soundtrack
Esce la colonna sonora con diciassette brani (con l'esclusione di alcuni partecipanti, primo tra tutti Stevie Wonder) presi da quel fantastico evento che fu l'HARLEM CULTURAL FESTIVAL dell'estate del 1969.
Registrato con grande cura vede in scena Nina Simone (con una spaziale "Backlash Blues" e i sette minuti ipnotici, duri e primitivi di "Are you ready?"), Sly and the Family Stone (come sempre esplosivi), BB King, Jimmy Ruffin (con una spettacolare "My girl"), 5th Dimension (i sette minuti di "Aquarius/let the sunshine in" sono da brivido), i grandissimi Staple Singers con il loro torrido gospel & blues, Gladys Night & the Pips da paura con una ritmatissima "Heard it through the grapevine", il latin soul di Mongo Santamaria e Ray Barreto, band gospel e jazz. Il sound è crudo, pulsante, l'entusiasmo contagioso, si avvertono vitalità, energia, gioia.
E anche rivoluzione.
Una bellissima testimonianza.

Gotta Get A Good Thing Goin’ – The Music Of Black Britain In The Sixties
Cofanetto con quattro CD (115 brani!) che documenta splendidamente la black music britannica dei 60's. Parallelamente al successo della scena beat si sviluppò un giro di artisti neri inglesi e immigrati che, nonostante un limitato successo, produsse una serie di brani di pura eccellenza.
I primi due CD (57 brani) sono relativi al sound più soul e rhythm and blues (da Geno Washington a una splendida "I'm so clean" di Ronnie Jones a una "Waterfall" di un giovane Jimmy Cliff in pieno stile Northern). C'è anche uno psichedelico Caleb (Quaye) che ritroveremo poi alla corte di Paul Mccartney, Elton John, Pete Townshend e tanto altro materiale oscuro ma godibilissimo. Spazio a ska, reggae e rocksteady nel terzo CD con Laurel Aitken, Mille, Black Velvet, Ambrose Campbell & All Stars con una surreale versione rocksteady di "Hey Jude" e 29 brani. L'ultimo Cd, quello meno convincente, esplora invece un ambito meno definito, tra pop (Shirley Bass e una bellissima "Sunshine" orchestrale), funk soul (Maxine Nightingale con "Spinning wheel" dei Blood Sweat and Tears), blues classico (Otis Spann e Champion Jack Dupree), follia rhythm and blues (Screamin Jay Hawkins in "All night"), una strana versione semi jazz psichedelica di "Green onions" di Shake Keane.

BEN HARPER - Bloodline maintenance
Blues, soul, funk, gospel, country, black music. Ben suona quasi tutto, anche il basso che fu prerogativa di Juan, l'amico e membro della band recentemente scomparso da cui l'album è ispirato. Le canzoni guardano ai maestri del soul dei 70, sono intense e profonde e portano questo album a livelli di assoluta eccellenza.

KOKOROKO - Could we be more
Esordio per la band londinese di nu jazz. Che assembla un'incredibile miscela di riferimenti sonori, dall'afro beat, al funk, reggae, soul, ethiojazz, ritmi e influenze caraibiche (calypso in particolare) ma anche rumba congolese, highlife e tanto altro.
Il sound è pulsante, pieno di groove, sperimentazione, contaminazione, colonna sonora di quella parte di società occidentale che è cambiata e rappresenta la modernità.

IL RESTO (in ordine sparso)

CHICKEN GRASS - s/t
Album d'esordio per la band finlandese, dopo 25 anni di attività. Funk, soul, Marvin Gaye, Curtis Mayfield, James Brown, riuniti in un album di pregevole fattura, suonato in modo spettacolare e con un gusto davvero sopraffino. Consigliatissimo.

NATHAN JOHNSON AND THE ANGELS OF LIBRA - s/t
Brillante esordio per il progetto nato tra la band tedesca e il cantante irlandese. Vintage soul, da Marvin Gaye a Curtis Mayfield e Stevie Wonder a cui si aggiungono incursioni in funk e musiche da colonne sonore anni 70, contaminazioni di gusto afro disco. Album vario, fresco, divertente, gustosissimo.

GLORIA SCOTT - So wonderful
Elegante e raffinato soul da una voce di pura eccellenza (scoperta da Sly Stone, membro delle Ikettes di Ike and Tina Turner, collaboratrice di Supremes e Barry White), torna, dopo 48 anni di silenzio con un album firmato dalla Acid Jazz. Versatile (da intensi soul blues, ad avvolgenti funk orchestrali fino a una spettacolare verisone di "Promised land" di Joe Smooth - che fu anche degli Style Council). Davvero bello!!

LITTLE SIMZ - No thank you
Album uscito a sorpresa che conferma il valore della rapper inglese. Grande classe e urgenza, hip hop moderno, elettronica e tanti umori gospel e nu soul.
Produce Inflo, la mente dietro ai Sault. Notvole.

GABRIELS - Angels & Queens – Part I
Prosegue la sempre stimolante carriera dei GABRIELS con il loro groovin new soul dalle tinte gospel e anni 80 (talvolta dalle parti dei Simply Red) ma proposto con grande senso di modernità, ricco di sensualità, eleganza, raffinatezza.
Ci daranno grandi soddisfazioni.

LEE FIELDS - Sentimental Fool
Con la complicità della solita immensa Daptone, tira fuori uno dei soliti gioielli a base di blues, Stax sound, Otis, JB, gospel e tanto altro. "Sentimental fool" è un bellissimo album, vero e sincero. Diffidate delle imitazioni.

SAULT - 11
SAULT - Earth
SAULT - AIIR
SAULT - Today and tomorrow
SAULT - God

Il misterioso collettivo di musicisti inglesi aggiunge altri cinque album alla cospicua e bulimica produzione, raggiungendo quota undici in tre anni. L'offerta è sempre molto interessante e intrigante, nonostante l'eccessiva abbondanza di materiale (56 canzoni e cinque ore di musica) e un'estrema varietà della proposta che pur mantendendo un filo conduttore comune si sposta tra mille generi (vedi le asperità di ruvido funk con puntate nel punk rock di "Today & Tomorrow" o il meraviglioso mix di funk, jazz, gospel, modern soul di "11", le orchestrazioni di "Aiir", la bellezza di "God", lo spiritual soul jazz di "Earth").
Tra gli ospiti Little Simz e (non accreditato ma la voce è molto simile) Michael Kiwanuka, oltre ad altri esponenti della scena rap/hip hop inglese. A guidare la truppa il produttore Inflo (già con Adele).
Una delle realtà più eccitanti in circolazione.

SAULT - Air
Il collettivo inglese ci aveva abituati ad album intrisi di soul, funk, elettronica, blackness. Il nuovo capitolo sorprende con una inaspettata deviazione orchestrale e quasi sinfonica. Interessante pur se eccessiva e ridondante.

DIASONICS - Origin of Forms
La band russa definisce il suo sound strumentale come Hussar Funk.
Un groove che attinge dai classici mood funk e cinematici, tra 60's e 70's ma inserisce elementi ipnotici, presi dalla tradizione folk dell'est europeo, con sguardi all'oriente ex sovietico. I suoni sono minimali, analogici, crudi, "antichi", particolari.
Originale e affascinante.

THE DELINES - Sea drift
Il terzo album della band americana è un avvolgente, pastoso, tiepido come una giornata primaverile, viaggio nei meandri di uno struggente slow soul con un taglio country acustico e bluesy. Un disco di cui ci si potrebbe innamorare perdutamente.

MAKAYA MC CRAVEN - In these times
Spiritual jazz che si fonde con il melting pot sonoro dell'America di oggi, includendo soul, funk, hip hop, loop elettronici, influenze caraibiche e tanto altro. Colonna sonora di un mondo che si mischia.

JUDI JACKSON - Grace
Molto bello questo esordio per la vocalist americana. Produzione di Tommaso Colliva (membro dei Calibro 35 e dietro a buona parte della discografia degli Afterhours ma anche con Muse, Franz Ferdinand e decine di altri), arrangiamenti orchestrali di Davide Rossi (ex Statuto e ora con i Coldplay), band di pura eccellenza. Voce superba, sound che abbraccia buona parte dello scibile "black" (funk, soul, hip hop soul, rhythm and blues, pop, disco, jazz, crooning). Un album da assaporare con attenzione.

KENDRICK LAMAR - Mr. Morale & The Big Steppers
Da amante della Black Music nella sua accezione più ampia, ho ascoltato, ripetutamente e con molta attenzione, il nuovo album di Kendrick Lamar.
Tante cose, influenze, riferimenti, ospiti.
Tutto costruito molto bene e sicuramente appetibile, interessante, intrigante (vedi il video di "N95"), produzione ineccepibile.
Personalmente, limite mio (sarà l'età, il background artistico, la ricerca di altro), non ne colgo la "fiamma", il brivido, il "capolavoro".

DANGER MOUSE and BLACK TOUGHT - Cheat Codes
Rap, hip hop, nu soul e tanto altro a convergere in una ventata di freschezza e attualità. Non sempre perfettamente centrata ma in ogni caso preziosa e interessantissima.

BRIAN JACKSON - This is Brian Jackson
Torna, dopo un silenzio di 20 anni, la magica spalla di Gil Scott Heron con un nuovo album. Classe immutata, soul jazz funk di prima qualità, il fantasma di Gil che aleggia, groove e quel tocco tastieristico inconfondibile. Niente di indispensabile ma per gli amanti di un'epoca è un ascolto più che consigliato.

PM WARSON - Did deep repeat
Secondo album per il soul/blues man inglese che si destreggia alla perfezione in un sound a cavallo tra i 50 e i 60 (vicino al gusto di Nick Waterhouse e di Chris Isaak), toccando soul, rhythm and blues, funk, qualche virata "caraibica", calde atmosfere bluesy. Suoni perfettamente vintage e tanto calore. Ottimo.

DEVON LAMARR ORGAN TRIO - Cold as Weiss
Sulle tracce dell'Hammondismo strumentale di Booker T & the Mg's, Jack Mc Duff, Jimmy Smith, tra soul, funk, blues e tanto groove.

KERBSIDE COLLECTION - Round the corner
Molto gradevole il funk strumentale e orchestrale da colonna sonora della band australiana. Qualche pennellata jazz a corredo del tutto per un sottofondo tutto groovy.

KENDRA MORRIS - Nine lives
Quarto album in dieci anni per la vocalist New Yorkese. Ottimo sound soul, eccellente voce, tempi medi, belle atmosfere. Merita un ascolto.

JOHN MAYALL - The Sun is Shining Down
A 89 anni non ha alcuna intenzione di smettere. E perché poi dovrebbe? Il nuovo album ripropone quello che ha sempre fatto: blues. E fatto nel migliore dei modi. Niente di più, niente di meno.

MF ROBOTS - Break The Wall
Jan Kincaid, fondatore dei Brand New Heavies e Dawn Joseph, vocalist della band, firmano il secondo album insieme (accompagnati da musicisti di livello stratosferico come Gail Ann Dorsey (David Bowie) o Cory Wong (Vulfpeck). Soul funk jazz disco di qualità eccelsa, super groovy e di grande impatto.

BINKER AND MOSES - Feeding the machine
Spiritual jazz, elettronica, sperimentazione, funk estremo.
Un connubio di fruizione estremamente difficile e poco malleabile ma di grande interesse. Solo per "iniziati".

LADY WRAY - Piece of me
Secondo album di buon soft soul con pennellate RnB, gospel e un'anima hip hop in sottofondo mai invasiva. Grande voce e buoni arrangiamenti.

KENDRA MORRIS - Nine lives
Quarto album per la cantante New Yorkese, a 10 anni dall'esordio. Si viaggia sui binari di un funk soul intriso di pop, con qualche sguardo alla migliore disco e venature blues. Sound fascinoso che merita un ascolto.

TANIKA CHARLES - Papillon de nuit
Il terzo album della grande vocalist canadese, sempre targato dal scintillante marchio Record Kicks, ce la conferma in grande forma artistica e compositiva con il suo classico soul, dalle movenze sensuali e forte vena pop, sorta di moderna Aretha Franklin con una pennellata vellutata di Dionne Warwick. Una garanzia.

MAMAS GUN - Cure the Jones
La band inglese si affida a un soul mellifluo e romantico, suadente e sensuale. Fatto molto bene, voce in falsetto, echi di Curtis Mayfield, Stevie Wonder, Marvin Gaye e un ascolto gradevolissimo.

SURE FIRE SOUL ENSEMBLE - Step Down
Funk strumentale intriso di umori ethio jazz. Suonano alla grande, suoni moderni ma dal gusto vintage, sezione fiati che accompagna al meglio, un bel disco.

SOUL REVIVERS - Gone are the days
Grande album di reggae soul, pubblicato dalla Acid Jazz, con alcune leggende come Ernest Ranglin, Ken Boothe, Earl 16, Devon Russell e rappresentanti della nuova scena jazz inglese come Ms. Maurice già con Kokoroko e Nubya Garcia) e la cantante Alexia Coley.

MAVIS STAPLES & LEVON HELM - Carry me home
La voce spaziale di Mavis Staples, unita alla band di Levon Helm (ex The Band) in un album registrato nel 2011 e che solo ora vede la luce. Classici soul, blues, "The weight" della Band, gospel e tanto altro. Inutile sottolineare lo spessore artistico del disco.

THEE SACRED SOULS - s/t
La band americani non inventano nulla. Suonano un soft&mellow SOUL di matrice 60's, con un gusto particolare per i sapori doo wop e gospel. Brani lenti e suadenti, rilassanti e avvolgenti.

NEW MASTERSOUNDS - The deplar effect
Difficile pensarlo ma la band di Leeds firma il 17° album (in 22 anni d icarriera). Lo sono andati a registrarein Islanda ma il sound rimane un caldissimo, anzi, bollente omaggio alla tradizione Hammond funk cara ai Meters. Alla voce in molti brani Lamar Williams Jr. a rendere il tutto ancora più groovy e rhythm anmd soul.

SCONE CASH PLAYERS - From Brooklyn to Brooklin
Gustosissimo album dell'Hammondista Adam Scone per la Daptone, accompagnato da Jimmy James (True-Loves, Delvon Lamarr Organ Trio) alla chitarra e Neal Sugarman (Sugarman 3, Sharon Jones and the Dap-Kings) al sax, alle prese con un hammond groove di gusto 60's funk dalle influenze brasiliane e un pizzico di gospel. Originale e ultra cool.

STR4TA - Str4tasfear
Bluey (Incognito)e Gilles Peterson sono stati tra i principali protagonisti della scena Acid jazze Brit Funk. Questo nuovo progetto che li accomuna ne riprende gli schemi, tra jazz, funk, fusion, electro con l'aiuto di vecchi pilastri dei tempi e una serie di nuovi adepti al giro Nu British jazz. Il risultato è più che ottimo, solare e groovy.

KHARI CABRAL & JIVA - Five
Un elegantissimo album di modern soul, intinto di fusion, funk, tanto ritmo, melodie vocali raffinatissime e un groove di rara efficacia. Niente di originale ma molto intrigante e piacevolissimo.

1 commento:

  1. anonimo delle 12:42
    non centra nulla ...comunque ieri ho visto i viagra boys a milano, concertone-one-one!!!

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