lunedì, febbraio 02, 2015
Recensire i dischi brutti
Su questo blog mi diletto in segnalazioni e recensioni di musica di varia estrazione e provenienza.
Sul sito www.radiocoop.it invece parlo settimanalmente di nuova musica italiana.
Sono sei recensioni ogni settimana, equivalenti a circa 300 album l'anno da ascoltare.
Nel 2014 mi sono ritrovato tra le mani dischi brutti, ma brutti, ma tanto tanto brutti !
Testi insignificanti, musiche assurde, nomi improbabili, schede di presentazione saccenti e arroganti.
Il più delle volte all'esordio.
CHE FARE ?
Stroncare senza pietà ?
Essere sinceri ?
E complicarsi la vita?
Impossibile ignorarli (una volta mandato viene richiesta più volte la data dell'uscita della rece).
Etichette:
Di cosa parliamo quando parliamo di musica
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
e beh..devi dire se una cosa ti piace o no...
RispondiEliminaC
Qui lo faccio abbastanza liberamente (magari ignorando chi non mi piace). Il problema è con i gruppi italiani, magari esordienti, che poi scrivono, telefonano etc...difficile dire "disco insulso, senza idee con testi ridicoli" . Me ne è capitato uno recentemente. Insopportabile, orrendo. Come fai a dirglielo a dei ragazzini di 18/20 anni ???
RispondiEliminaEvito di recensirli, per i motivi che hai detto e per rispetto di chi ci ha messo impegno a farlo. Certe volte però viene la voglia. Se uno li ignora, forse arriveranno a capire il perché.
RispondiEliminaparlaci almeno delle schede di presentazione!
RispondiEliminaalberto
e' un casino
RispondiEliminaBeh se la recensione negativa è magari corredata da qualche sapiente consiglio (in fin dei conti un pò d'esperienza sul campo l'hai maturata :-) ) secondo me si riesce ad essere onesti e comprensivi allo stesso tempo. Se poi si è davanti a dei Bimbominkia arroganti, convinti di aver trovato una chiave di lettura originale del r'n'r beh allora non c'è speranza, come fai sbagli solo che se li mandi in culo, e gli dici di tornare al tornio, non commetti nessun errore verso chi ti legge e deve farsi un'idea se acquistare un disco oppure no. Il tuo compito è quello in fin dei conti, giusto?
RispondiEliminaCharlie
Le schede di presentazione sono spesso pazzesche...si va dai finti Oasis "siamo a miglior band del mondo", a quelli che sono originali solo loro a quelli che ti elencano tutti i cambianti di formazione degli ultimi anni (con Paolo che ha sostituito Giovannj detti Gio per motivi personali). Il tutto corredato dalle serate di support a Afterhours, Modena City Ramblers, Cisco dei Modena City Ramblers etc etc...
RispondiEliminaahaha! le "collaborazioni" sono divertentissime..
RispondiEliminaHo incrociato al bar Tony Face el'ho salutato..."collaborazione con Lilith&Sinnersaints" che magari si e' complimentato per il caffè ("..ha apprezzato il nostro lavoro in studio..")
ahaha!
C
Tanto ormai con 'sta moda di rivalutare a posteriori tutto e tutti vedrai che tra una decina di anni quello che oggi è merda domani sarà oro.
RispondiEliminaCiao
Jeffrey Lee
Purtroppo è una costante da sempre la rivalutazione del passato.
RispondiEliminaCerte volte è cosa buona, opportuna e giusta nel senso che sull'onda delle mode e dell'età si tende ad escludere certe cose per pregiudizio e disattenzione.
Il più delle volte è semplice moda
sono d'accordo
RispondiEliminaC
Non recensirei....se scrivono gli direi: purtroppo disco non pervenuto...non mi piace e dunque non lo recensisco...no?..so che hai speso soldini per mandarmelo ma non eri obbligato..eh eh eh
RispondiEliminaIo recensisco libri in un sito e ho scelto di ignorare quelli proprio brutti. Lo faccio soprattutto perché scarseggia lo spazio per recensire i volumi interessanti, figuriamoci gli altri...
RispondiEliminaStronca senza pietà, magari per le giovani band aspiranti rockstar qualche critica può far bene.
RispondiEliminaIn più di 30 anni di letture sulle varie riviste specializzate italiane, non mi ricordo di aver letto stroncature.
Ho letto qualche stroncatura (e anche cantonate clamorose), in articoli su riviste degli anni 70, forse c'era più coraggio nel valutare in modo indipendente i dischi o forse la stampa specializzata dagli anni 80 in poi non era così indipendente come sembrava.
Consiglio di leggere i vecchi articoli di Lester Bangs o le recensioni di Stefano Tamburini su Frigidaire dove si possono trovare stroncature spassosissime.
Negli anni 80 (italiani) c'era solo VINILE,supplemento di Stampa Alternativa,che non si faceva nessun problema a stroncare il materiale discografico in circolazione...se passavi al loro esame potevi dirti più che soddisfatto,sicuramente non le mandavano a dire.
EliminaCol risultato,però,che diventò una moda generalizzata anche quella ed il tutto si esaurì in una manciata di numeri.